Brigante risponde alle accuse. E parla anche di Antonino

Non si può certo dire che il Consigliere Regionale Giovanni Brigante abbia peli sullabrindisi municipio.jpg lingua: in questo ultimo periodo, poi, tale virtù -la schiettezza e la franchezza- il Candidato Sindaco di Brindisi de “La Puglia per Vendola” e “Sviluppo e lavoro” la sta sfoggiando in modo frequente. Sia nei “faccia a faccia” televisivi  (dove però, in alcuni sporadici episodi, ha un po’ forse esagerato con la “aggressività”) che nelle dichiarazioni e nei Comunicati non si può certo dire che le manda a dire.

Oggi, ad esempio, ha dichiarato chiaro che il c.d. “laboratorio” ripropone sostanzialmente il vecchio schema di alleanze delle giunte Antonino (sappiamo poi come ebbe fine quella esperianza amministrativa). Ed è un qualcosa che ha avuto il “coraggio” di dire in modo chiaro (per la precisione: ho ascoltato tali affermazioni nel notiziario di Tele Radio Città Bianca di oggi pomeriggio).

Ma già ieri ha diramato un Comunicato in cui aveva già affrontato tali temi. A beneficio dei lettori (siete sempre tanti. E sempre di più: grazie) proponiamo integralmente proprio il suddetto Comunicato Stampa. Lo riportiamo proprio dal Sito Ufficiale dello stesso Brigante. Eccolo:

 

“LE ACCUSE DI CONSALES SONO INFONDATE”

 

«Consales fa finta di non sapere o di non capire e mi rivolge accuse prive di fondamento, alle quali mi vedo costretto a rispondere.

IL CONVEGNO CON FIORE. Il candidato del laboratorio mi attacca per aver organizzato un convegno nell’aula magna della Scuola Convitto del Di Summa, per difendersi dall’accusa, piovutagli addosso nei giorni scorsi, di aver tentato di utilizzare la sanità per raccogliere voti. Ebbene, il convegno da me organizzato, da consigliere regionale, risale al 3 novembre, quando ancora non ero candidato sindaco. Consales dovrebbe saperlo, visto che fu il moderatore di quell’incontro tra l’allora assessore regionale alla sanità e i medici brindisini. Utilizzare quel convegno come pretesto per giustificare uno scandaloso convegno targato PD/UDC e fissato per il 26 aprile, e mai tenuto a causa delle accuse piovute addosso a Consales e ai suoi sostenitori, è cosa davvero ignobile.

IL CORSO DI FORMAZIONE. Consales mi accusa per un corso di formazione che l’azienda della mia famiglia organizza ormai da quattro anni, sostenendo che si tratti di un modo per promettere posti di lavoro. Sappia che un nuovo corso partirà dopo le elezioni, a prescindere dal mio risultato elettorale: si tratta di formazione, appunto, non di promesse. E non saranno certo le accuse meschine di Consales e dei suoi amici a bloccare un’attività che riteniamo utile al territorio. Piuttosto, Consales dica qualcosa a proposito di qualche candidato della sua coalizione che di promesse ne sta facendo tante, e queste sì scandalose. Il tutto per entrare in giunta, o addirittura per sedersi al fianco di Consales da vicesindaco».

ANTONINO. Consales sostiene che l’ex sindaco non ha incarichi nell’Api, partito che lo sostiene, ma tutti sanno che dietro l’Api o alcuni suoi candidati c’è Antonino, e lo stesso ogni giorno invita dal suo profilo Facebook a votare Api. Dunque Consales non può nascondere che Antonino sostiene la candidatura Consales, a meno che non si vergogni di dirlo. Ebbene, tra le mie richieste al tavolo delle trattative col centrosinistra c’era anche quella di non avere a che fare con chi ha causato enormi danni alla città e al centrosinistra, e invece Consales preferisce non solo raccoglie il consenso di Antonino, ma perfino di altri ex consiglieri comunali che hanno procurato enormi problemi alla città negli ultimi anni, frenando l’azione di governo a scapito di richieste e interessi personali.

IL PIATTO IN CUI MANGIO. Prima Tarantino e poi Consales mi hanno accusato di sputare nel piatto in cui a loro direi avrei mangiato, cioè il PD. Ho già spiegato a Tarantino che nel PD “non ho mai mangiato”. Oggi mi chiedo: è corretto che Consales sputi nel piatto, quello del centrodestra, che per 7 anni gli ha dato da mangiare affidando alla sua azienda l’ufficio stampa del Comune di Brindisi?

 

Giovanni Brigante


Brindisi, 02/05/2012

(http://www.giovannibrigante.it/ )

C o m p e t e n z a & c a p a c i t à – Ing.Silvana DE MATTEIS

Non ci si IMPROVVISA amministratori
e fare il Consigliere Comunale non è uno scherzo
-o una gara, una sfida, una “vendetta” o un capriccio infantile o senile-
Occorre serietà, onestà e, appunto, competenza e capacità.

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 SILVANA MARIA DE MATTEIS
Ingegnere Informatico

Candidata al Consiglio Comunale di Brindisi
con la Lista BAV – Brindisi Avanti Veloce

 

 

Titoli culturali

 

  • Laurea Specialistica in “Dottore Magistrale in Ingegneria Informatica” Politecnico di Torino. Tesi “Tracciamento delle intrusioni informatiche” Relatore prof. Antonio Lioy.
  • Maturità Istituto Magistrale.
  • Abilitazione all’Insegnamento nella Scuola Materna.
  • Attestato di “Dattilografia”.
  • Attestato di “Programmatore su Elaboratore Elettronico”.
  • 1 e 2 anno della lingua  L.I.S. (Lingua Italiana dei Segni).
  • Corso di Braille.
  • Corso di formazione per volontari nel settore handicap.
  • Ho conseguito Attestato di “Volontario del Soccorso Sanitario 118” presso la “Misericordia” di Collegno Torino dove ho fatto volontariato nelle Ambulanze.

 

Precedenti lavorativi

 

  • Supplenze temporanee come insegnante nelle Scuole materne ed elementari Statali presso i Circoli didattici di Brindisi.
  • Educatrice di ragazzi presso colonie estive.
  • Tirocinio volontario e gratuito per 6 mesi presso la Biblioteca Provinciale di Brindisi dove ho fatto catalogazione degli autori e dei soggetti usando un software di rete che usano tutte le Biblioteche di Italia.

 

Professione lavorativa attuale

 

Lavora come “Assistente informatico” presso il Ministero della Giustizia dal 2001. Per 10 anni ha lavorato presso il Palagiustizia di Torino.

 

Da settembre 2011 lavora presso il Tribunale/Procura di Brindisi con la medesima qualifica.

 

http://dematteissilvanamaria.myblog.it/

 

www.maurodattis.it

 

 

LOGO BAV.jpg

https://www.facebook.com/groups/365007503535896/

 

 

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COMUNALI BRINDISI – Ecco la lista completa dei candidati consiglieri del PD

tutti i candidati consiglieri, brindisi, comunali 2012, presentazione liste, elenco completo, candidato sindaco, consales, Albano Vincenzo, Antonino Alessandro, Attanasi Giuseppe, Baldassarre Enzo, Bianco Oreste, Borromeo Giovanni, Bovenga Rosa Angela Anna, Brigante Salvatore, Capozziello Chiara, De Santis Cosimo, Elefante Antonio, Gallone Vito, Gianfrate Emiliano, Greco Andrea, Guadalupi Eugenio, Ladisa Tiziana, Latini Enrico, Loiacono Luciano, Luperti Pasquale Detto Lino, Malorgio Roberto, Marti Maurizio, Mastrarosa Mariastella, Mazzotta Daniele, Melcore Antonio, Monetti Antonio, Murgia Giovanna Detta Gianna, Ribezzi Umberto, Rizzi Luigi Detto Gigi, Rollo Maria Detta Marika, Schirosi Azzurra, Sinisi Roberto, Valentino Salvatore

Anche il Pd, il partito di Bersani (nella foto in alto, assieme a Massimo D’alema, impegnato nei lavori parlamentari) ha presentato la sua lista dei candidati per il rinnovo del Consiglio Comunale: contestualmente i brindisini sono chiamati ad eleggere il Sindaco. Ed a proposito di Sindaco occorre ricordare che non è stata agevole la scelta del Candidato da appoggiare da parte dei Vertici del Partito Democratico. Gli exPCi, infatti, avevano inizialmente proposto il nome di Giovanni Carbonella ma non si è raggiunto un accordo attorno al nome dell’ex Parlamentare della Margherita. Ne è nata una travagliata discussione, elaborata e partecipata: hanno offerto il loro prezioso contributo anche l’Onorevole Salvatore Tomaselli ed alcuni Consiglieri Regionali. Alla fine il Pd ha trovato l’accordo sul nome di Mimmo Consales. Ma il resto del Centrosinistra ha espresso, come è noto, altre candidature autonome (Roberto Fusco, appoggiato da Rifondazione Comunista; Giovanni Brigante della “Puglia per Vendola”, Riccardo Rossi esponente di una lista civica vicina ai No Tav, No al Carbone ed altri movimenti della sinistra antagonista).

Ma il Pd resta un grande partito: i 32 nomi in lista rappresentano quanto di meglio il partito ha saputo “produrre”. Ad onor del vero non mancano alcuni candidati consiglieri che sono approdati al Pd provenienti da altre liste ma, così dicono, è una cosa fisiologica.

A beneficio dei numerosi lettori di “Cronache Brindisine” pubblichiamo la lista completa dei trentadue candidati che aspirano a diventare Consiglieri Comunali. Il PD è chiaramente la forza più importante dell’intero centrosinistra e chiaramente non deluderà il Candidato Sindaco che tanto si attende dal Partito Democratico.



Albano Vincenzo

Antonino Alessandro

Attanasi Giuseppe

Baldassarre Enzo

Bianco Oreste

Borromeo Giovanni

Bovenga Rosa

Angela Anna

Brigante Salvatore

Capozziello Chiara

De Santis Cosimo

Elefante Antonio

Gallone Vito

Gianfrate Emiliano

Greco Andrea

Guadalupi Eugenio

Ladisa Tiziana

Latini Enrico

Loiacono Luciano

Luperti Pasquale Detto Lino

Malorgio Roberto

Marti Maurizio

Mastrarosa Mariastella

Mazzotta Daniele

Melcore Antonio

Monetti Antonio

Murgia Giovanna Detta Gianna

Ribezzi Umberto

Rizzo Luigi Detto Gigi

Rollo Maria Detta Marika

Schirosi Azzurra

Sinisi Roberto

Valentino Salvatore

D’Attis (PDL) sul rigassificatore: “una vittoria della Città” (Ma “targata” Mennitti)

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Sulla “notizia” (tutta, ovviamente, da approfondire) è intervenuto Mauro D’Attis con una Nota che pubblichiamo alla fine di queste nostre brevi parole. D’Attis, come è oramai acclarato, si accinge a divenire Sindaco di Brindisi alla guida di una amplissima coalizione che, oltre al PDL, ha catalizzato numerose altre forze politiche, nazionali e locali. In città la sinistra è al suo minimo storico: il PD è diviso, ma anche i vendoliani e quel che resta (si, esistono ancora decine di comunisti in città) di Rifondazione Comunista sono in netta frattura ed in contrapposizione fra loro. Ne è venuto fuori, come era naturale attendersi, un quadro desolante con cinque candidati sindaco (almeno per ora) che, in qualche modo, sostengono di rappresentare la sinistra cittadina. Ovvio che gli elettori di fronte a questa frammentazione che ha dell’inaudito (la litigiosità a sinistra è una costante, da Livorno ad oggi: ma qui si è raggiunto un livello incredibile di divisione) non potrà che suffragare quell’idea di Città, già in atto da ben sette anni, che ha instaurato un circolo virtuoso iniziato da Domenico Mennitti e che prosegue, appunto, col giovane D’Attis. Ed ecco, appunto, le parole del giovane esponente pidiellino riguardo la vicenda-rigassificatore:


“La decisione, se definitiva, di British Gas di rinunciare al progetto del rigassificatore a Brindisi deve essere interpretata come un successo di tutta la città, ed in particolare di quanti, come la precedente amministrazione comunale, hanno sempre avuto una posizione contraria all’opera prevista a Capobianco. Adesso si deve voltare pagina e puntare ad una nuova politica energetica, che preveda attenzione all’ambiente e rilancio del nostro meraviglioso porto, per troppi anni aggredito dal fantasma rigassificatore”.

È quanto afferma Mauro D’Attis, candidato a sindaco di Brindisi per la coalizione di centrodestra dopo aver letto l’intervista di Luca Menzella, presidente e amministratore delegato di British Gas che, su Il Sole 24 Ore, annuncia di gettare la spugna.

ARRESTO MARO’ – Brindisi, D’Attis(PDL) Candidato Sindaco: “Affiggiamo le loro foto a Palazzo di Città””.

Arresto marò, D’Attis: “Affiggiamo le loro foto a Palazzo Nervegna”. Il candidato sindaco regala i suoi spazi pubblicitari ai militari per un messaggio di solidarietà della città.

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“E’ nostro dovere far sentire la massima vicinanza ai due marò arrestati in India. Qui c’è la sede del Battaglione San Marco e da qui deve partire un messaggio forte”. Il candidato sindaco del centrodestra Mauro D’Attis chiede al commissario straordinario del Comune di Brindisi Bruno Pezzuto di esporre a Palazzo Nervegna le foto di  Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò del Battaglione San Marco accusati dell’uccisione di due pescatori indiani, avvenuta mentre si trovavano in servizio sulla ‘Enrica Lexie’. L’ex vicesindaco di Brindisi ha scritto una lettera al Dott. Pezzuto nella quale si legge: “considerato che la città di Brindisi ospita la sede del Battaglione; ritenuto, conseguentemente, doveroso che la nostra città debba attivarsi per dimostrare la propria solidarietà e vicinanza ai due soldati ed alle di loro famiglie, Le chiedo di far esporre dalla civica amministrazione, presso la sede del Palazzo Nervegna, le loro foto, come dimostrazione di vicinanza, dignità e solidarietà”.

Ma questa non è l’unica iniziativa promossa da D’Attis. Il candidato del centrodestra ha deciso di destinare una parte dei pannelli pubblicitari prenotati per la sua campagna elettorale all’esposizione di manifesti per i due marò. Un ulteriore modo per avvicinare Brindisi a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone la cui sorte da giorni tiene l’intero Paese co fiato sospeso.

Se Ferrarese mollasse il centrosinistra

Già. Che poi sarebbe una cosa normalissima. E’ risaputo -io l’ho sentito raccontare da diretti interessati- che Massimo Ferrarese prima di entrare in politica era ritenuto da autorevolissimi esponenti del centrodestra come un ottimo candidato proprio alla carica di Presiddente della Provincia. Cosa che poi è accaduta, nel 2009. Ma, come è ben noto, non sotto le insegne del centrodestra ma alla guida di quello che venne definito come “laboratorio”. Ora, in questa sorta di impazzimento, con esponenti che di punto in bianco si candidano ad essere candidati sindaco -scusate il gioco di parole- del pdl (si viaggia alla media di uno ogni tre giorni), con i soliti candidati-sindaco-con-liste-minori-solo-per-diventare-consiglieri (o cercare di diventarlo), per tacere della serratissima discussione all’interno dei partiti eredi del PCI e delle spaccature su quel versante, non ci meraviglieremmo di nulla: ed infatti non ci meravigliamo di vedere su facebook un gruppo che letteralmente è denominato “quelli che vogliono FERRARESE NEL CENTRODESTRA” . Scherzo di qualche buontempone o reale soluzione dell’empasse grande in cui la intera classe politica brindisina -a destra ed a manca- si ritrova dopo il disimpegno(forzato, ricordiamolo sempre, da situazioni imponderabili) di Domenico Mennitti. Incapità totale di provare a raccogliere la sua eredità. Daccordo: mica si trova dietro l’angolo un politico della statura di Mennitti, ma rimane l’amarezza nella parte sana -la migliore- della città che in questi quasi otto anni ha finalmente respirato. E’, diciamo così, comprensibile che i di lui avversari parlino della necessità di “una svolta” (sai che grossa intuizione!) e che quindi cerchino, di riffa o di raffa, di tornare al potere (chè di quello si tratta). Ma resta invece abbastanza oscuro il motivo per il quale il centrodestra -in primis il PDL- si ostini a non voler percorrere quella che è l’unica strada percorribile. E che è già stata abbondantemente tracciata dallo stesso Mennitti. Che, ne siamo certi, è il primo ad essere amareggiato da tali ingrate escamotage.

FERRARESE AZZERA LA GIUNTA: E’ CRISI NEL CENTROSINISTRA DI BRINDISI

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E’ di pochi minuti fa la seguente Nota diramata dalla Amministrazione Provinciale di Brindisi:
 
“A due anni e mezzo dall’avvio dell’attività amministrativa, il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese ha deciso di azzerare la Giunta Provinciale con il chiaro intento di rimodulare, rilanciare e potenziare l’Esecutivo in vista delle problematiche a cui l’Ente è chiamato a fornire delle risposte nei prossimi mesi. Il Presidente attenderà le segnalazioni che perverranno dalla forze politiche della coalizione per la composizione della nuova Giunta.

Brindisi, 23/01/2012″

 

Il Comunicato Stampa non può che essere interpetrato come un forte segnale che il Presidente Ferrarese ha voluto dare: come a dire che il “Laboratorio” non può prescindere dal ruolo prestigioso ed autorevole dello stesso Ferrarese. Le schermaglie degli ultimi giorni che si sono verificate all’interno della sinistra brindisina non potevano lasciare indifferente colui che ha creato la coalizione che ha permesso al Pd ed altre liste minori della sinistra di vincere le Elezioni Provinciali del 2009.

Ad onor del vero tale lettura dell’azzeramento della Giunta Provinciale non è stata confernata dal diretto interessato. Anzi proprio Ferrarese in una intervista ha dichiarato trattarsi di un normale passaggio di metà legislatura oltretutto già da tempo preventivato. Ma è evidente che alcune scelte dei singoli partiti -o forse sarebbe il caso di dire il modo capotico con il quale certe decisioni sono state portate avanti- hanno creato una notevole fibrillazione nel centro sinistra dove se non siamo al “tutti contro tutti” poco ci manca.

Ora tutto appare possibile persino una totale rivisitazione delle alleanze e dei relativi candidati sindaco. Insomma, acque ancora agitate nel centro sinistra brindisino ed è pertanto da salutare come opportuna -e forse necessaria- la sortita del Presidente Ferrarese che, probabilmente, è stufo dell’ennesimo “teatrino”

BUTTIGLIONE A BRINDISI (sottotitolo quattru iatti – four cats)

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Ho ascoltato le parole odierne di Buttiglione (che mi ha fortemente confermato nel mio giudizio su di lui: come sapete raramente mi sbaglio) e mi meraviglio che nessuno gli abbia spiegato, magari in tono soft, che a Brindisi non c’è nessun “laboratorio” e men  che meno un terzo polo così come è inteso nel resto d’Italia. O meglio: un laboratorio c’è, ma non “sperimenta” nulla di nuovo: la solita formula cattocomunista del PCI(che ora, se ho seguito bene tutti i passaggi, si chiama piddì) +udc (nel ruolo di utili idioti che già fù dei prodiani prima che i comunisti li inglobasero nel loro partito). Nulla più. Quindi, quale laboratorio? O non sa la situazione brindisina -e questo conferma la sua scar(sissim)a attitudine di seguire il partito in periferia (cosa che letteralmente devastò il CDU sotto la sua segreteria)- oppure la sa bene e fa finta di non saperla. E francamente non so quale delle due ipotesi sia meno tragica.

Forse nessuno gli ha spiegato che non si tratta di “piccole frizioni”: l’uddiccì qui non c’è più (e del resto una saletta semivuota per il Presidente del partito è cosa emblematica) e non perchè qualche capetto si è portato i suoi in altro partito creando una scissione: no, proprio non c’è, non esiste, n.p.

Quindi, ad ausilio del professore strabico (se ci legge): nessun “laboratorio”, e questo perchè quanto Ferrarese (e preciso: Ferrarese, non Ferrarese e Casini o Ferrarese e Buttiglione e/o altri leader nazionali, men che meno baffino sempre più schifato di tutto persino di sè stesso) creò nelle Provinciali di tre anni fa non esiste più. E rimasto il piddì (ultraspaccato e al 13-17%, fonte: i loro boss nei loro bollettini) e l’uddiccì nelle condizioni che abbiam già descritto. Più l’ottimo (e lo ripeto: ottimo. Ed onesto) Presidente della Provincia che però, per ovvi motivi, non può incidere più di tanto: si candidasse lui a guidare la città vincerebbe al primo turno(persino col piddì) ma il candidato non è lui. C’è di più: il candidato, chiunque esso sarà, rappresenterà -come detto- il PD spaccatissimo + UDC al ruolo di testimonianza. E Ferrarese non potrà far miracoli: “Noi Centro” è una civica al due, massimo tre per cento o forse 3,2. E il professor Buttiglione(foto d’archivio tratta da:www.ilpartitodellanazione.ning.com/ ) oggi avrà aggiunto non più di quattro voti, ad essere buoni.brindisi, udc, incontro, museo provinciale, rocco buttiglione, cdu, incapacità a guidare il partito in periferia, pd spaccato, uddicci testimonianza, laboratorio fallito, politica, elezioni amministrative, venerdì 13 gennaio 2012, candidati sindaco a brindisi, campagna elettorale, terzo polo, udc, fli, api, la destra, pri, mpa, io sud, pensionati e invalidi, adc, sel, sviluppo e lavoro, candidato sindaco, centrosinistra spaccato, notizie brindisine, idv-lista di pietro Mi fermo qui. Per ora.

cosimo de matteis

Verso le Elezioni Amministrative – Brindisi è viva: viva Brindisi!

 

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Mi sforzo –ma vi assicuro che non è per niente semplice- di passare oltre a quelle che sono le valutazioni e, in genere, il modo con il quale i mezzi di informazione stanno finora fornendo comunicazioni in merito alle scelte ed alle “strategie” messe in atto dai vari partiti, movimenti e “cartelli” elettorali. E, pertanto, acchè questo articoletto non venga letto come un gigantesco ed indiscriminato j’accuse  cercherò di rinviare ad altra circostanza le considerazioni sui media ed il loro operato così come cercherò (ma non sono certo di riuscirci) di non insistere troppo con la ripetizione di certe valutazioni sui partiti e/o su singoli esponenti.
La normalita –o meglio: il buonsenso- vorrebbe che una città finalmente sollevatasi da certe gravi situazioni (che avevano portato Brindisi alla ribalta della cronaca nazionale non certo per suoi virtuosismi) che l’avevano attanagliata e quasi “sfregiata” e privata di quella dignità anche istituzionale proseguisse in tale parabola virtuosa. Il fatto che l’artefice di tale inaspettato successo abbia dovuto farsi da parte per ragioni di salute è, obiettivamente, un problema non da poco. E tuttavia la rotta è tracciata ed è quella: ogni altro tentativo o progetto risulterebbe incomprensibile a quella cittadinanza che si è finalmente riconciliata con una Città che ha espresso al timone delle sue istituzioni persone degnissime. Parlo al plurale volutamente: l’operato di Domenico Mennitti è felicemente e provvidenzialmente coinciso con l’azione, nei rispettivi settori, di alcune Autorità che, nell’arco di un decennio pressappoco, han ridonato a Brindisi un volto bello e pulito.
E per non restare nel vago è bene chiarire che mi riferisco in primis a Sua Eccellenza Mons.Rocco Talucci, Arcivescovo di Brindisi giunto in città nella primavera del 2000 e felicemente regnante. Ma non posso tacere di S. E. dott. Nicola Prete Prefetto attuale della Città e dei suoi predecessori con un particolare riferimento al dott. Mario Tafaro (giunto in città nell’estate del 2001) ed aggiungo pure tre persone, anzi quattro: il Procuratore Capo dott. Marco Di Napoli, l’attuale Questore dott. Alfonso Terribile, il Colonnello Vincenzo Mangia Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e il dott. Teodoro Nigro Comandante della Polizia Municipale.
Ecco, era doveroso questo omaggio: la Città è rinata si, grazie a Mennitti. Ma anche per la preziosa collaborazione di queste Autorità.
Per continuare tale opera di ri-pulizia e ri-nascita della città occorre proseguire in questa direzione: chi ha un minimo di conoscenza del panorama politico-amministrativo di Brindisi non ha bisogno di altre parole. Quella è la direzione e quelli sono gli uomini. Punto. Ogni altra scelta apparirebbe –ripeto- incomprensibile ed illogica e priva di buonsenso. E, in linea di massima, i passi compiuti da chi ha ruoli di responsabilità in tal senso sono stati compiuti in quella direzione. Naturalmente non senza i soliti tentativi di “depistaggio” e le consuete resistenze egoistiche. Ma, almeno finora, i brindisini possono  stare tranquilli e fiduciosi e guardare con relativa serenità al rinnovo della Amministrazione Civica ed alla guida della Città. Vi par poco?

cosimo de matteis

 

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