i tafazzi si azzuffano ancora

Normalmente evito di riportare articoli, foto, video, link che non appartengono a noi ed alla nostra sana visione di vita.
Tuttavia, nell’ambito di quella che è una vera e propria “guerra”
-senza esclusione di colpi, anche bassi-
nella sinistra brindisina
(sinistra comunista e non, ammesso che esista una sinistra non comunista)
all’interno della quale si stanno scannando
-ed ancor più si scannerranno piu ci avviciniamo al 7 maggio-
  mi è capitato di leggere un intervento di un esponente di rilievo.
E di tale intervento riporto una frase che è MOLTO SIGNIFICATIVA e lascia intendere quello che è UNO dei tanti motivi della spaccatura.
Eccola:
“E’ proprio questa dottrina che in passato ha prodotto i peggiori disastri anche e soprattutto nel capoluogo, quando si sono stretti accordi impudichi e allestiti «ribaltoni» con un soggetto del calibro morale di Antonino. Ieri queste cose, magari esclusivamente «brindisine» (per dirla con Stamerra) si facevano da posizioni improbabili. Oggi si realizzano progetti ambiziosi e nell’esclusivo interesse della città tra brindisini e non.”

elezioni amministrative brindisi 2012


Amministrative, questa la situazione

Non sono ancora definite le alleanze (nonostante si voglia ostentare, in alcuni casi, una compattezza inesistente ed inverosimile) e men che meno definitivo è il quadro di quelli che potrebbero essere i candidati alla carica di Sindaco del Comune di Brindisi. E tuttavia sarebbe inesatto e non corrispondente alla realtà dire che si è in alto mare: alcuni dati paiono oramai definiti o quantomeno i diretti responsabili si sforzano di farli apparire come tali. Ad esempio il Centro Sinistra pur avendo, allo stato, due potenziali candidati (ma, teoricamente –e non solo teoricamente- potrebbero essere anche tre o persino quattro se ad un certo punto “Brindisi Bene Comune” decidesse di presentare il proprio candidato autonomo come parve essere alla nascita di questa Lista Civica) tende a volersi presentare come “unito”. Di fatto vi  sono le candidature di Mimmo Consales (un parvenu della politica) –PD, UDC e la lista del Presidente della Provincia Massimo Ferrarese- e quella di Giovanni Brigante (Consigliere Regionale de “La Puglia per Vendola”) –Sviluppo e Lavoro, La Puglia per Vendola ed altre liste civiche- che fanno riferimento, appunto, al centrosinistra. Di più: c’è la “questione SEL” –il Partito del Governatore della Puglia Nichi Vendola– ancora irrisolta. La quaestio è nota ai più ma giova ripeterla: Brigante è “un uomo di Vendola”(politicamente parlando) e quando si profilò all’orizzonte l’ambizione di Brigante a diventare Sindaco di Brindisi fu naturale pensare al pieno appoggio di Sinistra Ecologia e Liberta(SEL) . Poi il centrosinistra non è stato unito attorno al nome di Brigante (ed è scaturita la già citata candidatura-Consales) il quale però ha ritenuto di non demordere e, salvo ripensamenti improbabili- sarà candidato sindaco di quella parte di sinistra che non si è accordata con PD ed UDC. E però qui è sorto il problema: il politico di Terlizzi (Governatore della Regione Puglia e Segretario e Fondatore di SEL) ha preteso una unità di tutte le forze di sinistra. Le cose sono andate come abbiamo detto –le due diverse e “contrapposte” candidature- ed una forza politica nazionale come Sinistra Ecologia e Libertà che non ha ancora deciso chi sarà il “suo” candidato. In questo quadro si inserisce quindi un ampio e problematico dibattito di quelle ulteriori “porzioni” di centrosinistra che in qualche modo non han ancora ritenuto di appoggiare una delle due candidature(Brigante o Consales) e che, stante la situazione già descritta di SEL, potrebbero unirsi e presentare una ulteriore candidatura autonoma rispetto ai due già “in corsa”. Che possa essere il già Sindaco e Presidente della Provincia Michele Errico o l’avvocato Roberto Fusco –che gode dell’appoggio di un nutrito gruppo di professionisti dell’area della sinistra ambientalista e quindi “vicina” a Sel- o Riccardo Rossi  che ha “creato” la Lista Civica “Brindisi Bene Comune” che è molto vicina alle posizioni di Rifondazione Comunista e dei Verdi Ecologisti.

Come si evince non è inverosimile uno scenario che preveda tre (se non quattro!) candidati di centrosinistra.

http://elezioniamministrative2012brindisi.blogspot.com/

FERRARESE AZZERA LA GIUNTA: E’ CRISI NEL CENTROSINISTRA DI BRINDISI

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E’ di pochi minuti fa la seguente Nota diramata dalla Amministrazione Provinciale di Brindisi:
 
“A due anni e mezzo dall’avvio dell’attività amministrativa, il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese ha deciso di azzerare la Giunta Provinciale con il chiaro intento di rimodulare, rilanciare e potenziare l’Esecutivo in vista delle problematiche a cui l’Ente è chiamato a fornire delle risposte nei prossimi mesi. Il Presidente attenderà le segnalazioni che perverranno dalla forze politiche della coalizione per la composizione della nuova Giunta.

Brindisi, 23/01/2012″

 

Il Comunicato Stampa non può che essere interpetrato come un forte segnale che il Presidente Ferrarese ha voluto dare: come a dire che il “Laboratorio” non può prescindere dal ruolo prestigioso ed autorevole dello stesso Ferrarese. Le schermaglie degli ultimi giorni che si sono verificate all’interno della sinistra brindisina non potevano lasciare indifferente colui che ha creato la coalizione che ha permesso al Pd ed altre liste minori della sinistra di vincere le Elezioni Provinciali del 2009.

Ad onor del vero tale lettura dell’azzeramento della Giunta Provinciale non è stata confernata dal diretto interessato. Anzi proprio Ferrarese in una intervista ha dichiarato trattarsi di un normale passaggio di metà legislatura oltretutto già da tempo preventivato. Ma è evidente che alcune scelte dei singoli partiti -o forse sarebbe il caso di dire il modo capotico con il quale certe decisioni sono state portate avanti- hanno creato una notevole fibrillazione nel centro sinistra dove se non siamo al “tutti contro tutti” poco ci manca.

Ora tutto appare possibile persino una totale rivisitazione delle alleanze e dei relativi candidati sindaco. Insomma, acque ancora agitate nel centro sinistra brindisino ed è pertanto da salutare come opportuna -e forse necessaria- la sortita del Presidente Ferrarese che, probabilmente, è stufo dell’ennesimo “teatrino”