Comunali a Brindisi, D’ATTIS: “Che sia Ciullo il candidato.Io comunque mi impegnerò”

Per ora senza nessuna valutazione pubblichiamo la chiara nota da parte di Mauro D’Attis. E’ da leggere tutta con molta attenzione e non limitarsi ai due “contributi” -così li appella lo stesso ex Vice Sindaco- con cui chiude la nota stessa. Certo, io per esigenze giornalistiche dovevo fare quel titolo che, lo riconosco, può fuorviare. Ecco quindi il Comunicato integrale di Mauro D’attis che va letto nella sua interezza:

 

Credo sia giunto il momento di uscire dal silenzio che prudenzialmente avevo mantenuto confidando che le scelte politiche fossero in grado di garantire la giusta dignità al dibattito interno per una decisione così importante come quella del nome che rappresenterà il centro-destra nella prossima tornata elettorale.
Per la città di Brindisi ho sempre messo a disposizione la mia onestà, la passione, l’impegno, l’esperienza maturata nel movimento giovanile, nella gestione dell’ente locale, nella rappresentanza nazionale in Anci. Sono stato Consigliere, Assessore, vice Sindaco e poi, per una nota brutta vicenda, Sindaco facente funzioni. Per molti, questo, poteva essere sufficiente per concorrere alla carica di Sindaco ma io ho dato ugualmente la disponibilità a confrontarmi nelle Primarie.
Non volevo, come ho già dichiarato, essere “l’erede al trono” perché sono stato abituato a guadagnarmi tutto nella vita e soprattutto i consensi in politica. Sia la disponibilità alla candidatura, sia questa decisione sono frutto di mie scelte autonome pur nel rispetto di tutti.

È evidente che ancora oggi il PDL è impelagato in estenuanti trattative e si interroga e si confronta all’interno su primarie sì o no, e se sì, di coalizione o di partito con un occhio troppo attento agli equilibri esterni alla questione Brindisi. D’altra parte, dopo la dichiarata disponibilità alle primarie, Lorenzo Maggi ritratta, intacca la sua coerenza e decide di evitarle.
I cittadini tutti, ed in particolare i nostri elettori, meritano, a questo punto, rispetto per continuare a credere che ci sia una valida proposta di governo.
Con questo comunicato voglio offrire, proprio a chi nel PDL e nel centrodestra ci crede ancora, due contributi.

Il primo di chiarezza.
Per permettere al Partito in cui sono politicamente nato, di cominciare ufficialmente la campagna elettorale, riconosco candidato sindaco Massimo Ciullo, al quale chiedo di mostrare la forza e di guidare il PDL ed il centrodestra alla vittoria.
Lui, che si è “battuto” contro di me convinto di poter essere il Sindaco, ora dedichi le
stesse energie e ci metta la stessa determinazione nel trovare i candidati, formulare un programma e prendere i voti.

Il secondo di impegno.
Assicuro che la campagna elettorale mi vedrà comunque impegnato, con le forme e nei modi che meglio valuterò, contro la sinistra per far sì che il centrodestra possa tornare a guidare la città e portare a compimento tutti i progetti già avviati.
Ringrazio di cuore tutti i colleghi di Partito e tutti i cittadini che hanno davvero creduto in me accettando la mia disponibilità e dandomi fiducia.

comunicato di d'attis, comunali brindisi, pdl, venerdì 10 febbraio 2012

Mauro D’Attis

panta rei…

 
Un vecchio adagio dice che chi entra papa in conclave ne esce cardinale. Ecco, la sensazione -condivisa da molti in città in queste ore- è che le cose non andranno esattamente come si era inizialmente ipotizzato. E nonostante alcuni tentativi di ricucitura -inevitabili, necessari ma maldestri- il risultato è che, per usare un ulteriore proverbio, la toppa sia peggio del buco.
 
Ed è per quello che la “gioiosa macchina da guerra” è diventata una fionda o poco più ( e triste e rancorosa: altro che gioiosa). Mai fare i conti senza l’oste -ed è il terzo proverbio, scusate!- e se è in qualche modo comprensibile per un neofita o giu di lì è assolutamente imperdonabile per dei politici navigati. Conclusione? Che umanamente provo sincero dispiacere e cristiana comprensione: è sempre brutto svegliarsi da un sogno (un sogno bellissimo) senza avere nemmeno tempo e modo di riaddormentarsi e provare a fare lo stesso sogno. Resta solo da vedere se si è illuso da solo o se l’hanno fatto illudere (ed in questa ultima ipotesi ci sarebbe tanta perfidia e non vogliam neppure pensarlo). 
 
Certo che, però, anche solo pensarlo Sindaco di Brindisi non era proprio un grosso affare per la Città che, come si dice, “ha già dato”, eccome!

cosimo de matteis
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BUTTIGLIONE A BRINDISI (sottotitolo quattru iatti – four cats)

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Ho ascoltato le parole odierne di Buttiglione (che mi ha fortemente confermato nel mio giudizio su di lui: come sapete raramente mi sbaglio) e mi meraviglio che nessuno gli abbia spiegato, magari in tono soft, che a Brindisi non c’è nessun “laboratorio” e men  che meno un terzo polo così come è inteso nel resto d’Italia. O meglio: un laboratorio c’è, ma non “sperimenta” nulla di nuovo: la solita formula cattocomunista del PCI(che ora, se ho seguito bene tutti i passaggi, si chiama piddì) +udc (nel ruolo di utili idioti che già fù dei prodiani prima che i comunisti li inglobasero nel loro partito). Nulla più. Quindi, quale laboratorio? O non sa la situazione brindisina -e questo conferma la sua scar(sissim)a attitudine di seguire il partito in periferia (cosa che letteralmente devastò il CDU sotto la sua segreteria)- oppure la sa bene e fa finta di non saperla. E francamente non so quale delle due ipotesi sia meno tragica.

Forse nessuno gli ha spiegato che non si tratta di “piccole frizioni”: l’uddiccì qui non c’è più (e del resto una saletta semivuota per il Presidente del partito è cosa emblematica) e non perchè qualche capetto si è portato i suoi in altro partito creando una scissione: no, proprio non c’è, non esiste, n.p.

Quindi, ad ausilio del professore strabico (se ci legge): nessun “laboratorio”, e questo perchè quanto Ferrarese (e preciso: Ferrarese, non Ferrarese e Casini o Ferrarese e Buttiglione e/o altri leader nazionali, men che meno baffino sempre più schifato di tutto persino di sè stesso) creò nelle Provinciali di tre anni fa non esiste più. E rimasto il piddì (ultraspaccato e al 13-17%, fonte: i loro boss nei loro bollettini) e l’uddiccì nelle condizioni che abbiam già descritto. Più l’ottimo (e lo ripeto: ottimo. Ed onesto) Presidente della Provincia che però, per ovvi motivi, non può incidere più di tanto: si candidasse lui a guidare la città vincerebbe al primo turno(persino col piddì) ma il candidato non è lui. C’è di più: il candidato, chiunque esso sarà, rappresenterà -come detto- il PD spaccatissimo + UDC al ruolo di testimonianza. E Ferrarese non potrà far miracoli: “Noi Centro” è una civica al due, massimo tre per cento o forse 3,2. E il professor Buttiglione(foto d’archivio tratta da:www.ilpartitodellanazione.ning.com/ ) oggi avrà aggiunto non più di quattro voti, ad essere buoni.brindisi, udc, incontro, museo provinciale, rocco buttiglione, cdu, incapacità a guidare il partito in periferia, pd spaccato, uddicci testimonianza, laboratorio fallito, politica, elezioni amministrative, venerdì 13 gennaio 2012, candidati sindaco a brindisi, campagna elettorale, terzo polo, udc, fli, api, la destra, pri, mpa, io sud, pensionati e invalidi, adc, sel, sviluppo e lavoro, candidato sindaco, centrosinistra spaccato, notizie brindisine, idv-lista di pietro Mi fermo qui. Per ora.

cosimo de matteis