Non si può certo dire che il Consigliere Regionale Giovanni Brigante abbia peli sulla lingua: in questo ultimo periodo, poi, tale virtù -la schiettezza e la franchezza- il Candidato Sindaco di Brindisi de “La Puglia per Vendola” e “Sviluppo e lavoro” la sta sfoggiando in modo frequente. Sia nei “faccia a faccia” televisivi (dove però, in alcuni sporadici episodi, ha un po’ forse esagerato con la “aggressività”) che nelle dichiarazioni e nei Comunicati non si può certo dire che le manda a dire.
Oggi, ad esempio, ha dichiarato chiaro che il c.d. “laboratorio” ripropone sostanzialmente il vecchio schema di alleanze delle giunte Antonino (sappiamo poi come ebbe fine quella esperianza amministrativa). Ed è un qualcosa che ha avuto il “coraggio” di dire in modo chiaro (per la precisione: ho ascoltato tali affermazioni nel notiziario di Tele Radio Città Bianca di oggi pomeriggio).
Ma già ieri ha diramato un Comunicato in cui aveva già affrontato tali temi. A beneficio dei lettori (siete sempre tanti. E sempre di più: grazie) proponiamo integralmente proprio il suddetto Comunicato Stampa. Lo riportiamo proprio dal Sito Ufficiale dello stesso Brigante. Eccolo:
“LE ACCUSE DI CONSALES SONO INFONDATE”
«Consales fa finta di non sapere o di non capire e mi rivolge accuse prive di fondamento, alle quali mi vedo costretto a rispondere.
IL CONVEGNO CON FIORE. Il candidato del laboratorio mi attacca per aver organizzato un convegno nell’aula magna della Scuola Convitto del Di Summa, per difendersi dall’accusa, piovutagli addosso nei giorni scorsi, di aver tentato di utilizzare la sanità per raccogliere voti. Ebbene, il convegno da me organizzato, da consigliere regionale, risale al 3 novembre, quando ancora non ero candidato sindaco. Consales dovrebbe saperlo, visto che fu il moderatore di quell’incontro tra l’allora assessore regionale alla sanità e i medici brindisini. Utilizzare quel convegno come pretesto per giustificare uno scandaloso convegno targato PD/UDC e fissato per il 26 aprile, e mai tenuto a causa delle accuse piovute addosso a Consales e ai suoi sostenitori, è cosa davvero ignobile.
IL CORSO DI FORMAZIONE. Consales mi accusa per un corso di formazione che l’azienda della mia famiglia organizza ormai da quattro anni, sostenendo che si tratti di un modo per promettere posti di lavoro. Sappia che un nuovo corso partirà dopo le elezioni, a prescindere dal mio risultato elettorale: si tratta di formazione, appunto, non di promesse. E non saranno certo le accuse meschine di Consales e dei suoi amici a bloccare un’attività che riteniamo utile al territorio. Piuttosto, Consales dica qualcosa a proposito di qualche candidato della sua coalizione che di promesse ne sta facendo tante, e queste sì scandalose. Il tutto per entrare in giunta, o addirittura per sedersi al fianco di Consales da vicesindaco».
ANTONINO. Consales sostiene che l’ex sindaco non ha incarichi nell’Api, partito che lo sostiene, ma tutti sanno che dietro l’Api o alcuni suoi candidati c’è Antonino, e lo stesso ogni giorno invita dal suo profilo Facebook a votare Api. Dunque Consales non può nascondere che Antonino sostiene la candidatura Consales, a meno che non si vergogni di dirlo. Ebbene, tra le mie richieste al tavolo delle trattative col centrosinistra c’era anche quella di non avere a che fare con chi ha causato enormi danni alla città e al centrosinistra, e invece Consales preferisce non solo raccoglie il consenso di Antonino, ma perfino di altri ex consiglieri comunali che hanno procurato enormi problemi alla città negli ultimi anni, frenando l’azione di governo a scapito di richieste e interessi personali.
IL PIATTO IN CUI MANGIO. Prima Tarantino e poi Consales mi hanno accusato di sputare nel piatto in cui a loro direi avrei mangiato, cioè il PD. Ho già spiegato a Tarantino che nel PD “non ho mai mangiato”. Oggi mi chiedo: è corretto che Consales sputi nel piatto, quello del centrodestra, che per 7 anni gli ha dato da mangiare affidando alla sua azienda l’ufficio stampa del Comune di Brindisi?
Giovanni Brigante
Brindisi, 02/05/2012
(http://www.giovannibrigante.it/ )