affluenza definitiva: a Brindisi ha votato il 70,19 % (52535 VOTANTI)

Chiuse le urne. Questa tornata Amministrativa è stata unica per Brindisi: per la prima volta -da quando esiste l’elezione diretta del Sindaco, cioè dal 94- non si è verificata la solita aggregazione, ossia due soli candidati “forti” (generalmente uno di centrodestra ed uno di centrosinistra) ed altri “minori”. Invece in questo caso la sinistra si è letteralmente spaccata in quattro (con altrettanti candidati sindaci) mentre il centrodestra si è presentato agli elettori unito attorno al Candidato Sindaco Mauro D’Attis.

Il dato sull’affluenza, come già appariva da ieri, parla di un calo dei votanti. Partendo dalla provincia possiamo dare già il dato definitivo di Erchie dove ha votato il 76.66%, quello di San Michele Salentino (75.06%) e quello di Fasano(74.15%).

Nella città di Brindisi il dato sull’affluenza è il seguente: dei 74 880 cittadini aventi diritto al voto si sono recati alle urne 52 mila e 535 persone  pari al 70.19%. Nel 2009 erano stati invece il 75.43. Pertanto il calo c’è stato ma non si tatta di un “crollo” come alcune Testate avevano scritto ieri sera: abbiano la umiltà di dire che hanno dato un giudizio avventato, frettoloso e in definitiva inesatto.

D’ATTIS: “COINVOLGERE GLI ORDINI PROFESSIONALI NELLO SVILUPPO DI BRINDISI”

“Come gli ingegneri, anche gli architetti hanno manifestato l’intenzione di non essere semplici soggetti che staccano la fattura in cambio di un compenso, ma protagonisti di idee e proposte da condividere per il miglioramento della città”

D'ATTIS: “COINVOLGERE GLI ORDINI PROFESSIONALI  NELLO SVILUPPO DI BRINDISI”



“Aggiornare il dialogo e firmare il protocollo di intesa gli ordini professionali, sono le priorità emerse dall’incontro e che vorrei far diventare un punto fermo anche nell’amministrazione. Sto incontrando, in questi giorni, professionisti seri e interessati allo sviluppo concreto di progetti qualificanti per Brindisi. Progetti che solo chi conosce bene la macchina amministrativa potrà realizzare con l’aiuto degli ordini professionali, come quello degli architetti”.

 

Lo ha sostenuto Mauro D’Attis durante l’incontro con l’Ordine degli architetti della provincia di Brindisi.

 

“Come gli ingegneri, anche gli architetti hanno manifestato l’intenzione di non essere semplici soggetti che staccano la fattura in cambio di un compenso, ma protagonisti di idee e proposte da condividere per il miglioramento della città – aggiunge D’Attis -. In particolare, ho proposto anche in questo incontro l’inserimento del program management che assista i Responsabili Unici del Procedimento comunali. Altro strumento utile è quello della validazione dei progetti, stimolo per fare sempre meglio nella realizzazione delle opere pubbliche. Ritengo che anche con l’Ordine degli architetti si debba instaurare un dialogo duraturo nel tempo con incontri promossi per consultarci su decisioni che determinano conseguenze, dirette e indirette, sulla categoria”.

 


Da domani “Cronache Brindisine” pubblica le liste dei candidati

Giunti alla “stretta finale”: i partiti stanno rendondo note le proprie liste dei candidati al Consiglio Comunale. Cronache Brindisine ve ne darà conto, in modo dettagliato ed esprimendo commenti e valutazioni. Fin da ora due cose è opportuno dire, anche a voce alta: a) le liste(e quindi i candidati) sono decisamente troppe. Nessuno venga a dire che “questa è la democrazia” perchè sarebbe una valutazione quantomeno banale; b)nelle liste (particolarmente nelle varie liste a supporto dei quattro candidati Sindaco di centrosinistra) vi è una massiccia  presenza di persone che hanno cambiato schieramento. Non è un reato. Però ci vorrebbe un po’ di decenza in più.

D’Amato (BAV – Brindisi Avanti Veloce): “SUI GIOVANI, CONSALES RILEGGA LE IDEE DI D’ATTIS”

Il coordinatore della lista Brindisi Avanti Veloce risponde all’idea presentata dal candidato di centro sinistra rivendicando le idee già espresse da D’Attis sui giovani, sui bambini e sulla cultura. Nei programmi del candidato del centro destra anche un Festival della creatività e del talento”

D’AMATO (BAV): “SUI GIOVANI, CONSALES RILEGGA LE IDEE DI D’ATTIS”

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“E’ singolare che il candidato Consales abbia presentato ieri un progetto di cambiamento per i giovani quando, da settimane, le stesse idee siano state più volte formulate da Mauro D’Attis che parla espressamente di una città che riparta dai giovani e dai bambini, coinvolgendo attivamente anche genitori e nonni. Basta semplicemente sfogliare un free-press in distribuzione in città in questi giorni dove D’Attis parla espressamente di un “Festival della creatività e del talento” che sappia attrarre i giovani brindisini in una gara di talenti, puntando sulle generazioni di domani”.

 
 Lo dice Ilario D’Amato, coordinatore della lista Brindisi Avanti Veloce che sostiene la candidatura a sindaco di Mauro D’Attis.

 

“La creatività di cui parla il candidato del centro sinistra è un contenitore vuoto e indefinito e dire che servono cuore e passione per la nostra città non è altro che riprendere le idee di D’Attis, che ha fatto appunto della passione e della tecnica il suo impegno personale – aggiunge D’Amato -. L’idea di cultura di Mauro d’attis è rivolta concretamente a premiare i talenti locali dall’arte al teatro, dalla danza alla musica, fino all’enogastronomia e alle espressioni artistiche a trecento sessanta gradi. Ma anche immaginare un sistema in cui tutti i musei e i teatri siano a pagamento, sulla scia del processo virtuoso innescato negli ultimi anni”.


D’ATTIS (PDL) : “Impegno fattivo per le Contrade Muscia, Torrerossa, Giambattista, Ficatorta

11.jpgIl candidato sindaco del centro destra ha scritto al commissario Pezzuto per “conoscere le novità sui finanziamenti previsti, e pronti per essere erogati, per il risanamento in alcune zone periferiche”

 

D’ATTIS: “Conoscere lo stato dei finanziamenti regionali per la città”

Questa mattina ho scritto al Commissario straordinario Bruno Pezzuto per conoscere lo stato dell’interlocuzione con l’Autorità di Bacino riguardo i finanziamenti regionali previsti per i lavori di risanamento idrico-fognante delle zone in Contrada Muscia, Torrerossa, Gianbattista e Ficatorta e la realizzazione dell’impianto di sollevamento al Villaggio S. Pietro. Ad oggi, non si hanno ancora notizie a riguardo. Sono certo, però, che l’azione intrapresa dalla precedente amministrazione troverà esito positivo in tempi brevi e i lavori potranno essere realizzati appena possibile grazie ai fondi della Regione Puglia, attesi in città e pronti per essere erogati”.

 

Lo afferma Mauro D’Attis, candidato della coalizione di centro destra alle prossime amministrative.

 

La precedente amministrazione, per il tramite di Cosimo Elmo, assessore ai Lavori pubblici, intervenne sull’Autorità di Bacino al fine di inserire i lavori, tra le opere da finanziare con fondi della Regione Puglia per non vanificare gli sforzi profusi per migliorare sensibilmente la qualità della vita in zone periferiche della città – aggiunge D’Attis -. Ho chiesto, pertanto, al commissario Pezzuto di verificare presso le sedi competenti il conseguimento, da più parti ritenuto imminente, di questo strategico obiettivo per gli abitanti di quelle zone e dell’intera città di Brindisi”.


 

si fa presto a dire “destra”

Ho già parlato della grossolana e superficiale lettura di quelle che sono, al momento, le annunciate candidature a Sindaco di Brindisi. E senza escludere la malafede (che purtroppo esiste) bisogna dire che gli schemini (anche grafici) utilizzati dalla piu parte dei mezzi di informazione locale non sono esatti. Non si può ascrivere tout court alla “destra” una candidatura senza aver esaminato il pedigree politico, le alleanze in corso (tanto per intenderci: il c.d. movimento salento, che vorrebbe Brindisi assimilata a cutrufiano e strudà e tutte sotto lecce, è noto che “flirta” –con tanto di reciproci complimenti e congratulazioni- con quel partito delle aziende di cui poco si sa) ed appunto i progetti che portano avanti senza trascurare le motivazioni, anche personali, che sono la scaturigine di dette candidature.

E’ antipatico entrare nello specifico (e, oltretutto, sarebbe pubblicità gratuita a liste, obiettivamente, minori presenti solo decoubertianamente) epperò come si fa a dire –come è stato detto e scritto!- che a Brindisi il centrodestra si presenta diviso con quattro(sic) candidati diversi?

Io spero che chi ha scritto ciò (più di uno, peraltro) arrosisca ora se mi legge. E siccome, come ho già detto, non bisogna considerare che malafede e menzogna non esistano, è facile giungere alla conclusione che faccia comodo alla sinistra brindisina (spaccata realmente, litigiosa ed effettivamente divisa in quattro candidati, l’un contro l’altro armati) far apparire che sussista una medesima situazione all’interno del centrodestra.

Ed è per questo che quegli schemini e quegli articoli sono deformanti, distorcono la realtà. Ma, per fortuna, la realtà rimane quella: D’Attis da una parte (supportato da tutto il Centrodestra, con in più altre forze politiche) e la sinistra (divisa) dall’altra con quattro -per ora sono 4- candidati diversi che non solo non si parlano ma si guardano in cagnesco e si lanciano frecciate velenose tramite compiaciuti media.

Ma res sunt.

don’t shoot me

piano-player.jpgLa rubrica appena inaugurata (la c.d. rassegna stampa online) già trova difficoltà a procedere: avendo scelto come tema i resoconti delle varie Testate della odierna Conferenza Stampa di Mauro D’Attis ci troviamo nella condizione di dover riportare uno scritto appena apparso sulla rete. Ed invece non lo facciamo (ecco perché parlo di “sospensione”) perché l’articolo in questione mi ha notevolmente turbato: pur conoscendo da decenni (non sono un ragazzino sprovveduto, anche se un po’ ingenuo si) lo “stile” ed i metodi tipici della disinformazione e/o della informazione faziosa e menzognera (tipica dei regimi, ad esempio quello comunista. E non solo con Stalin: la disinformatio  della “Pravda” sopravvisse per lunghi decenni, ben oltre la morte del sanguinario dittatore georgiano omicida) ciononostante continuo ad indignarmi profondamente di fronte alle storture. Sicchè mi taccio.

E lo faccio per due motivi: non tanto per evitarmi noie che sicuramente avrei nel momento in cui commentassi certe scorrettezze e menzogne di alcuni colleghi –e del resto ho ricevuto, come ben sapete, già minacce per questioni apparentemente diverse: in realtà, ed un giorno verrà fuori, le due cose erano e sono parecchio intrecciate. E come sempre ho la massima fiducia nelle Forze dell’Ordine che faranno certamente luce sui mesi terribili che abbiam vissuto con veri e propri reati e non scaramucce-  ma quanto per un motivo che ci tengo a precisare.

Ebbene, che io sia un cittadino, indipendentemente dal mio ruolo di blogger e quindi di informatore attraverso internet, che ha apprezzato il lavoro svolto dal 2004 ad oggi dalla Amministrazione Civica non è un mistero. Né io mi impegno a far apparire diversamente: sarei ridicolo e cadrei nelle enormità commesse da altri (e mi sovvengono certi gotha del giornalismo nostrano…).

Ma tale mio punto di vista, che poi è quello di tutti i cittadini onesti e di buon senso i quali non possono non apprezzare l’immensa opera del Sindaco Mennitti, non deve dare l’alibi o il pretesto a qualcuno per attaccare il Centrodestra e/o il suo Candidato Sindaco unitario(parentesi: la si smetta di dire, facendo pure i nomi, che esistono quattro altri candidati di centrodestra. Non è così: chi lo dice e/o lo scrive confonde la realtà coi propri sogni. Il centrodestra è unito, anzi: altre forze convergono su di esso e lo sappiamo tutti. Le candidature di singole persone, slegate da ogni legame di qualsiasi tipo col centrodestra brindisino –ed anzi verrebbe da dire che alcuni di costoro, semmai li si volesse collocare, andrebbero ascritti a quell’aria libertina e laicista che, da sempre, flirta cogli eredi del Partito Comunista- non c’entrano davvero nulla di nulla col centrodestra e men che meno col Pdl. E qui chiudo la quaestio attorno a questa palese inesattezza.Punto).

Mi spiego meglio: poiché, si sa, in campagna elettorale –specie i candidati in grosse difficoltà di immagine e di consenso- si usa denigrare l’avversario. Il Pci, credo fu Gramsci a farlo, addirittura teorizzò la menzogna come strategia politica ed il sardo è stato preso alla lettera: è risaputo che la demonizzazione dell’avversario politico è il tratto distintivo della sinistra, dal Pci ad oggi. Ebbene io vorrei preventivamente evitare che il centrodestra –e Mauro D’Attis in primis- possa essere attaccato (fra i tanti strali, di inchiostro e di silicio,  che sicuramente dovrà sorbirsi ) perché “sostenuto persino da quello strano blogger”. Non ho manie di protagonismo (né collaterali sindromi di persecuzione) ma so bene di essere non solo conosciuto in città ma anche abbastanza odiato (e, credetemi: dovevo arrivare a questa età per sentire sulla mia pelle gli effetti dell’odio altrui, una cosa orribile e tristissima che non auguro a nessuno, davvero) e quindi non voglio minimamente offrire l’assist a possibili critiche pretestuose del tipo che credo d’aver ben esemplificato.

Sono un cittadino. Prendetevela con me, se proprio volete. Ma, nell’agone politico, misuratevi con le idee, le opere e la progettualità del centrodestra, e del Pdl e di Mauro D’Attis: io sono solo un semplice blogger che, ripeto, come cittadino ho le mie idee che non celo e che or ora vi ho ribadito.

Spero d’esser stato chiaro e di non ricevere ulteriori attacchi, aggressioni verbali e minacce: riguardo queste ultime, come ben sanno gli interessati, non ho mai indugiato a denunciare immediatamente e pubblicamente l’accaduto.

“rassegna stampa” online – martedì 21 febbraio ’12

Iniziamo questa Rubrica di “Cronache Brindisine” con una rassegna riguardante la ufficializzazione della candidatura di D’Attis a Sindaco di Brindisi. E partiamo vedendo come Brindisi Magazine, il Giornale online di Fabrizio Caianiello, ha riferito della Conferenza Stampa tenuta in serata presso l’internazionale. I colleghi di “BM”,  come spesso succede, battono tutti sul tempo e già alle 19.40 sono online con un articolo e corredo fotografico: ecco il pezzo che la Redazione ha confezionato:


D’Attis si presenta: “vorrei governare per i prossimi dieci anni”

Bagno di folla per l’apertura della campagna elettorale di Mauro D’Attis. Quella che doveva essere una conferenza stampa si è trasformata in un antipasto di comizio elettorale con tanto di sostenitori, curiosi e semplici cittadini: “sono sorpreso da questa straordinaria partecipazione” – ha dichiarato D’Attis – “finalmente siamo qui uniti dopo un periodo movimentato nel quale probabilmente non abbiamo offerto un bello spettacolo. Per questo avevo scelto di fare un passo indietro. Proprio per aiutare il mio partito ad uscire dall’imbarazzo. Poi ,peró, è accaduto qualcosa di importante. Il centrodestra è tornato unito e compatto come non lo era da tempo. Abbiamo un progetto. Non facciamo promesse. Spero sia una campagna elettorale sana e rispettosa di ruoli e persone”

APERTURA A NUOVA ITALIA – “Mi auguro che siano al mio fianco. Anche loro rappresentano la storia politica di questa città. Gli chiedo di cuore di continuare con me le battaglie che abbiamo fatto in consiglio comunale. Abbiamo un lavoro da completare”.

CONCRETEZZA PRIMA DI TUTTO – “Cercherò di essere quanto più concreto possibile in questa campagna elettorale. Parlando di problemi seri e non di sogni. Il sindaco per me è l’amministratore delegato di una società i cui azionisti sono i cittadini. Ho sentito che qualcuno, dall’altra parte, se la prende con i dirigenti comunale, con il commissario prefettizio, che ha promesso riqualificazione della costa e dei quartieri come se avesse la bacchetta magica. Evidentemente non conosce la macchina organizzativa, le ristrettezze economiche dello stesso Comune. Promette sogni. Io fortunatamente so bene dove ci possiamo spingere e come intervenire essendo uscito da poco da quel palazzo”.

COERENZA – “Sono un moderato ma mi incazzo quando non riesco ad ottenere una cosa. Sono sincero. Di certo non sono uno di quelli che si butta da una parte all’altra degli schieramenti in base alle convenienze. Più che guardare alle spaccature interne del centrodestra, sono molto più preoccupanti le contraddizioni, enormi, del centrosinistra”.

RINNOVAMENTO – “Ho 38 anni. Mi candido per governare questa città per  i prossimi dieci anni. Ho la fortuna di essere giovane e di poter fare qualcosa per i giovani di oggi e per quelli che oggi sono ancora bambini. La notte di capodanno ho ricevuto un messaggio dal vicesindaco dei ragazzi che mi diceva: ‘caro Mauro io sono qui che ti aspetto. Spero che diventi sindaco cosi ci vedremo più spesso. Ecco io guardo a questi ragazzi. C’è un consigliere comunale che mi ha chiesto qualcosa in cambio del suo sostegno, io gli ho detto di no, ed oggi è candidato con Consales…bè..sono contento di averlo perso”.

SU MENNITTI – Nessuno può permettersi di buttare quello che abbiamo fatto in questi anni. Ci sono state tantissime cose buone e tante che non ho condiviso. Una per tutte. Dobbiamo velocizzare le decisioni. Mennitti mi ha assicurato tutto il suo sostegno. Io ci credo e voglio che la gente capisca quanto sia innamorato di questa città e quanta voglia abbia di fare bene per tutti noi”.

 
D’Attis si presenta: “vorrei governare per i prossimi dieci anni” (da BRINDISI MAGAZINE, martedì 21 febbraio 2012 h19.40 -http://www.brindisimagazine.it/2012/02/dattis-ed-il-rinnovamento-vorrei-governare-per-i-prossimi-10-anni/
 

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Il centro destra unito con Mauro D’Attis -Domani la Presentazione ufficiale

Ora è certo. C’è la ufficialità. Il giovane Mauro D’Attis, già Vice Sindaco, è il candidato sindaco della Città di Brindisi i cui cittadini saranno chiamati alle urne in primavera (il 6 e 7 maggio per l’esattezza) per il rinnovo del Consiglio Comunale e per scegliere il Primo Cittadino e quindi la coalizione che dovrà governare la città per il prossimo quinquennio.

E’ giunta poco dopo le venti  la Comunicazione da parte dell’Ufficio Stampa dello stesso D’Attis: poche righe, l’essenziale: “Il candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni amministrative di Brindisi, Mauro D’Attis, sarà presentato ufficialmente domani pomeriggio dalle forze politiche e dai movimenti che vi aderiscono.” E infatti prevista per domani, martedì 21 febbraio 2012, nel pomeriggio (inizio ore 17) la Conferenza Stampa che darà ufficialmente la comunicazione che, in realtà, era apparsa certa già dalla tarda serata di sabato. Ed in effetti, bisogna darne atto, già nella stessa serata di sabato i colleghi di Brindisi Magazine (il giornale online di Fabrizio Caianiello) davano per certo l’accordo che, come è noto, va ben oltre il Pdl.

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E, a proposito di Organi di informazione, registriamo la curiosa situazione di Domenica mattina  con un quotidiano locale che dava la notizia per certa (come in effetti è stato) ed un altro che inutilmente cercava di far apparire il Pdl diviso con i soliti titoli, privi di buona educazione oltre che di veridicità, che prendevano di mira un esponente autorevole del partito di Angelino Alfano. E, scusate se insistiamo ma oramai ci siamo messi, ancora adesso mentre scrivo queste note, un noto giornale online che fa riferimento ad una delle tante correnti dell’ex Pci, ancora si ostina a non dare la notizia e mette in “prima” fatterelli di provincia e la solita lagna pro abusivismo (che però non si capisce se per loro conta la Legge o cos’altro. Ma questo sarebbe un discorso troppo lungo e noioso).

Insomma, mentre capoticamente e senza prospettive una persona comunica urbi et orbi che scriverà il proprio disappunto ad Obama, a Napolitano, ad Alfano (e forse pure al Papa, chissà) il Pdl, forte e compatto, và avanti: “È infatti convocata per domani alle ore 17 presso il Grande Albergo Internazionale di Brindisi una conferenza stampa per la presentazione ufficiale del candidato.” Questa la conclusione del Comunicato e pure delle discussioni per la scelta di colui che è chiamato a proseguire il grande lavoro portato avanti dal Pdl e da tutto il Centrodestra brindisino in quello che è il ciclo virtuoso iniziato nel Maggio del 2004 dopo che pochi mesi prima erano finiti in galera l’ex sindaco che guidava la coalizione di Centro sinistra (era il Pd di Salvatore Brigante, vice sindaco all’epoca dell’arresto di Antonino, di Dipietrangelo ed altri volti noti dell’ex Pci). 

Circolo virtuoso che i cittadini hanno apprezzato e che certemante vorranno una sua prosecuzione (parentesi: certe volte mi chiedo sinceramente il senso della banalotta affermazione, colta anche dalla bocca  di candidati a Palazzo Nervegna oltre che ragazzini incolti, secondo la quale “Brindisi deve cambiare radicalmente!”) ed in tal senso si esprimeranno col voto di maggio.

Pdl unito, quindi, attorno a Mauro D’attis: 38 anni, di cui ben 16 in politica, con onestà e coerenza nel centro destra. Ed è l’intero centro destra, oltre al Popolo della Libertà, che sceglie D’Attis: anche il partito di Euprepio Curto (il Fli) appoggerà convintamente la candidatura, e così La Destra, Insieme per la Città ed altre forze politiche(liste civiche, movimenti ed aggregazioni). Insomma, spiace dirlo (perchè non è mai bello vedere tante divisioni e discordie) ma mentre il centro sinistra si presenta ai cittadini diviso (sono ben quattro, per ora, i candidati sindaco) il Pdl e l’intero centrodestra “corre” forte, compatto ed unito. Ed i cittadini queste cose le notano e le apprezzano.

Giovane Italia pugliese invita D’Attis a non desistere

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Il dibattito sulla scelta del candidato sindaco di Brindisi per il centrodestra, in vista delle prossime elezioni amministrative, coinvolge non soltanto gli esponenti politici locali, ma anche e soprattutto una intera generazione di giovani, impegnati  come noi nelle istituzioni o negli organismi dirigenti di partito, che hanno impegnato gran parte della loro vita in militanza e passione politica. Giovani sempre doverosamente rispettosi della storia ed al tempo stesso orgogliosamente anticonvenzionali, protagonisti di battaglie elettorali, dibattiti, candidature, responsabilità o anche semplice volantinaggio. Nel nostro impegno civile non ci siamo mai risparmiati, e abbiamo sempre contemplato il sacrificio, la passione e la perseveranza come elementi essenziali per il raggiungimento degli obiettivi. Quando abbiamo saputo che Mauro D’Attis aveva deciso di rinunciare alla candidatura a Sindaco di Brindisi, non abbiamo potuto fare a meno di intervenire.              Il Mauro che conosciamo noi non avrebbe mai voluto maturare una decisione del genere, tale è  l’amore che ha per la sua città, e l’impegno che da anni porta avanti, facendogli mettere in secondo piano tutto ciò che caratterizza la vita di tanti altri ragazzi della nostra età. È  per questo motivo che chiediamo a Mauro D’Attis di ripensarci,  tornando a confermare la sua disponibilità a correre per l’elezione a primo cittadino, anche nell’ottica di quel percorso di rinnovamento della classe dirigente prospettato dal segretario nazionale Angelino Alfano all’atto della sua elezione. Non ti sei  mai arreso e non è questo il momento per cominciare a farlo. Devi farlo per tutti noi, ripensando alle giornate passate insieme, alla stanchezza comune, ai tanti sacrifici spesi, alle giornate lontano da casa, alle campagne elettorali infinite, alle gioie per le vittorie ed alle amarezze per le sconfitte comuni, ai tanti eventi organizzati, alle centinaia di chilometri percorsi solo per stare insieme, incontrarsi e programmare il futuro. Ora è arrivato il momento per te e per noi di vincere una nuova sfida, quella che più di tutte può ripagarci dell’impegno profuso e che potrà consentire a te di dimostrare ai tuoi concittadini quanto vale il Mauro che conosciamo. Devi diventare il loro Sindaco, devi puntare dritto all’obiettivo, ignorando chi ancora non riesce a capire che i personalismi in politica non pagano quanto lo spirito di gruppo e la ricerca del bene collettivo. Accetta ogni confronto, si organizzino elezioni primarie, in modo che tutti possano capire che i brindisini meritano di essere amministrati da un Sindaco che ci mette il cuore. Ripensaci e corri per la carica di Sindaco. Ed anche questa volta noi tutti saremo con te.

  

 

Riccardo Memeo – coordinatore reg.le Giovane Italia – cons. comunale Barletta

Mimmo Lardiello – coordinatore prov.le Giovane Italia Taranto; capogruppo PDL V Circoscrizione Taranto

Domenico Giannandrea – consigliere comunale Putignano, già coordinatore regionale Forza Italia Giovani

Raffaele Gentile – Assessore Comune di Massafra (TA)

Michele Scagliarini – coordinatore prov.le Giovane Italia BAT – Assessore Comune di Trani

Raffaele Di Mauro – coordinatore prov.le Giovane Italia Foggia

Fabio Saverio Romito – coordinatore prov.le Giovane Italia Bari

Domenico Riccio – coordinatore cittadino Giovane Italia Bari

Paride Margheriti – coordinatore prov.le Giovane Italia Brindisi

Giacomo Palese – coordinatore prov.le Giovane Italia Lecce

 

 

Se Ferrarese mollasse il centrosinistra

Già. Che poi sarebbe una cosa normalissima. E’ risaputo -io l’ho sentito raccontare da diretti interessati- che Massimo Ferrarese prima di entrare in politica era ritenuto da autorevolissimi esponenti del centrodestra come un ottimo candidato proprio alla carica di Presiddente della Provincia. Cosa che poi è accaduta, nel 2009. Ma, come è ben noto, non sotto le insegne del centrodestra ma alla guida di quello che venne definito come “laboratorio”. Ora, in questa sorta di impazzimento, con esponenti che di punto in bianco si candidano ad essere candidati sindaco -scusate il gioco di parole- del pdl (si viaggia alla media di uno ogni tre giorni), con i soliti candidati-sindaco-con-liste-minori-solo-per-diventare-consiglieri (o cercare di diventarlo), per tacere della serratissima discussione all’interno dei partiti eredi del PCI e delle spaccature su quel versante, non ci meraviglieremmo di nulla: ed infatti non ci meravigliamo di vedere su facebook un gruppo che letteralmente è denominato “quelli che vogliono FERRARESE NEL CENTRODESTRA” . Scherzo di qualche buontempone o reale soluzione dell’empasse grande in cui la intera classe politica brindisina -a destra ed a manca- si ritrova dopo il disimpegno(forzato, ricordiamolo sempre, da situazioni imponderabili) di Domenico Mennitti. Incapità totale di provare a raccogliere la sua eredità. Daccordo: mica si trova dietro l’angolo un politico della statura di Mennitti, ma rimane l’amarezza nella parte sana -la migliore- della città che in questi quasi otto anni ha finalmente respirato. E’, diciamo così, comprensibile che i di lui avversari parlino della necessità di “una svolta” (sai che grossa intuizione!) e che quindi cerchino, di riffa o di raffa, di tornare al potere (chè di quello si tratta). Ma resta invece abbastanza oscuro il motivo per il quale il centrodestra -in primis il PDL- si ostini a non voler percorrere quella che è l’unica strada percorribile. E che è già stata abbondantemente tracciata dallo stesso Mennitti. Che, ne siamo certi, è il primo ad essere amareggiato da tali ingrate escamotage.