La Rettoria San Giuseppe in Brindisi

In una chiesa la bacheca, se non  fondamentale, certo è assai importante . Alcune bacheche disordinatissime finiscono con l’esser controproducenti o comunque poco efficaci.

Guardate invece questa bacheca :

Ebbene, centro e culmine è naturalmente la Celebrazione eucaristica pertanto apprendiamo che la Messa nei giorni feriali è alle ore 17, almeno nel periodo invernale. Con l’ingresso dell’ora legale la santa Messa è celebrata alle 18. Sempre preceduta dalla recita comunitaria del santo Rosario.

Ed i festivi? Eccovi gli orari per la Domenica : ore 9 ed ore 10.30. Naturalmente al sabato la Celebrazione è quella prefestiva e quindi assolve il precetto festivo.

Beh,  giunti a questo punto vi sarete già chiesti di quale chiesa stiam parlando ed eccovi subito la risposta : trattasi della Rettoria San Giuseppe in Brindisi  ovvero la bella chiesa del cimitero della città adriatica .

Ed ora inoltriamoci senza  indugio nella breve elencazione degli appuntamenti di questa bella realtà ecclesiale : bella, viva ed ardente .

In questa Quaresima è iniziato un Corso di formazione per laici , aperto  comunque ad ogni fedele: si tiene ogni lunedì dopo la Messa e quindi attorno alle 17.30 sul tema importantissimo della Confessione :

Non può  mancare, in tempo quaresimale, il pio esercizio della Via Crucis: al venerdì dopo la Messa questa piccola comunità di credenti in Cristo ricorda la Passione di Nostro Signore:

Assai importante è la Adorazione Eucaristica e presso la Rettoria San Giuseppe si vive comunitariamente ogni Primo Venerdì del mese in onore al Sacro Cuore di Gesù. Un ulteriore momento di Adorazione Eucaristica lo si vive al terzo giovedì  del mese con una particolare  attenzione alle vocazioni.

Abbiamo provato a descrivere in estrema sintesi i principali appuntamenti della chiesa del cimitero di Brindisi ovvero la Rettoria San Giuseppe. Come detto più sopra il centro è la Eucaristia e, più in generale, la vita sacramentale. In tal senso è veramente doveroso dire che il Rettore è assolutamente disponibile per l’importante sacramento  della Riconciliazione. Tranne il martedì  mattina  (per lo svolgimento di impegni in Curia) il Rev. Don Antonio Mitrugno accoglie i penitenti tutti i giorni soprattutto  al mattino (dalle 8 fin le 12)  ma anche nel pomeriggio dalle 16 sin alla Celebrazione della Santa Messa.

E, per grazia di Dio, sono tante le persone  di ogni età  che si accostano alla Confessione sapendo che in quella chiesa la disponibilità è massima e così pure la accoglienza. In questi tempi è veramente importante.

JADDICO

Non vi è bisogno di dire di quale chiesa si tratta poiché i lettori di questo Sito la conoscono bene. E tuttavia per i lettori “casuali” (a volte esistono davvero) diciamo che si tratta di una foto (di pessima qualità, ce ne scusiamo) della chiesa/santuario “Maria Madre della Chiesa” situata in Contrada Jaddico a 5 km da Brindisi.

Il Santuario è ben noto: in questo luogo sono avvenuti eventi prodigiosi – in particolare nel muro che si vede in foto- di cui la Chiesa locale ha, di recente, approvato la autenticità.

jaddico 2014

La pubblicazione della foto è per ricordare che un tempo – fino ai lavori che hanno modificato l’aspetto del presbiterio- il Tabernacolo, ovvero dove è presente vivo e vero nostro Signore Gesù Cristo nelle specie eucaristiche: in Corpo , Sangue, Anima e Divinità come ci ricorda la lampada rossa accesa. Fin da piccoli ci veniva giustamente detto che dove vi era il “lumino” rosso acceso là era il Tabernacolo e là vi era Gesù Sacramentato essendo conservata la pisside con le Sante Particole.

Ma questo, sia chiaro, in ogni chiesa del mondo. La bella peculiarità di questa chiesa era che il Tabernacolo era stato messo –incastonato, si direbbe- proprio nel muro! Una cosa molto bella, soprattutto per chi conosce gli eventi prodigiosi qui accaduti tra l’agosto del 1962 ed il maggio del 63.



Ora il Tabernacolo è stato spostato in una Cappella laterale dove da qualche anno vi è la Adorazione Prolungata: il Santissimo Sacramento è esposto per la adorazione dei fedeli ininterrottamente dalle 8 del mattino fino alle 20. Questo è anche un invito a visitare non solo la chiesa/santuario ma soprattutto la Cappella del Santissimo Sacramento e magari stare un poco in adorazione dell’Altissimo!

E su Jaddico per ora è tutto (per ora!) ma una cosa ancora non possiamo non dirla: la chiesa è aperta dalla mattina alla sera incluse le ore notturne. Si, avete compreso bene: Jaddico non ha porte e quelle che stanno sono sempre aperte ed è la dimostrazione anche “concreta” che Gesù ci aspetta ogni istante della giornata, lungo la nostra vita, e non ci fa fare neppure un minuto di “anticamera”. E poi, lo diciamo qui ma che resti fra noi, qui è apparsa la Vergine Maria, l’Immacolata!

Giovanni Intini è il nuovo Vescovo di Brindisi

Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni (Italia) presentata da S.E. Mons. Domenico Caliandro.

Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo di Brindisi-Ostuni (Italia) S.E. Mons. Giovanni Intini, finora Vescovo di Tricarico.

VESCOVO GIOVANNI INTINI

Curriculum vitae

S.E. Mons. Giovanni Intini è nato il 28 dicembre 1965 a Gioia del Colle (Bari), nella Diocesi di Conversano-Monopoli. Entrato nel Pontificio Seminario Regionale Pio XI di Molfetta, è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1990, incardinandosi nella Diocesi di Conversano-Monopoli.

Ha svolto i seguenti incarichi: Vicario parrocchiale della Basilica Cattedrale di Conversano e Padre Spirituale nel Seminario Minore (1990-1994); Animatore presso il Seminario Regionale di Molfetta (1995-1998); Rettore del Seminario Minore di Conversano (1998-2007); Parroco di Maria SS.ma della Natività in Noci (2007-2008); Padre Spirituale del Seminario Regionale di Molfetta (2008-2014).

È stato inoltre Docente di Religione Cattolica, Assistente Unitario diocesano di Azione Cattolica e Direttore del Centro Regionale Vocazioni.

Dal 2014 è stato Arciprete della Concattedrale Maria SS.ma della Madia di Monopoli e Vicario Zonale del Centro Storico, Delegato Vescovile per la Formazione Permanente del clero, dei sacerdoti giovani e dei diaconi Permanenti, nonché Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori.

Il 7 dicembre 2016 è stato nominato Vescovo di Tricarico e ha ricevuto la consacrazione episcopale il 22 febbraio 2017.

In seno alla Conferenza Episcopale Italiana, è Membro della Commissione per la Dottrina della Fede, l’annuncio e la catechesi.

Nuova Parrocchia a Brindisi (intitolata a Charles de Foucald)

Un po’ a sorpresa l’Arcivescovo di Brindisi ha voluto “creare” nella città capoluogo una nuova realtà parrocchiale:  “Il giorno 15 maggio 2022 ho eretto una nuova parrocchia in Brindisi con il Titolo di san Carlo di Gesù (Charles de Foucauld). Come suo primo parroco è nominato il sac. Vito Paparella, che è anche il responsabile di tutto il Centro Pastorale Benedetto XVI.”

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E’ MORTO MONSIGNOR ANGELO CATAROZZOLO

La Diocesi, nel dare notizia della morte di Mons. Angelo Catarozzolo, usa la seguente espressione: “Senza preavviso, se non quello dell’età ormai avanzata”. Ed è proprio così. Sazio di giorni e lucido –in mattinata ha celebrato la Santissima Eucaristia, l’ultima per lui quaggiù prima della Liturgia Celeste- è morto nella tarda serata di lunedì 2 luglio 2018.

MONS. ANGELO CATAROZZOLO 18 Ottobre 1925   –   2 Luglio 2018

Mons. Catarozzolo era di Mesagne – qui era nato il 18 ottobre del 1925- ed era pienamente mesagnese, anzi un riferimento per l’intera comunità di Mesagne. Eppure era pienamente ecclesiale, nel senso di universale, cattolico appunto.

Il suo essere mesagnese, diciamo così, passava in secondo piano rispetto al ruolo – quello di Vicario Generale- che ha ricoperto per lunghissimi anni. Lui era “il Vicario”: durante il lungo Episcopato di Mons. Settimio Todisco (1975-2000)  – centesimo Successore di San Leucio e primo Arcivescovo della “neonata” diocesi di Brindisi – Ostuni– ma anche dopo, quando non ricoprii più tale incarico.

Pastore, giornalista, scrittore. I “ruoli”, da lui così ben ricoperti, lo rendevano un trait d’union fra l’Ovile Santo che amava e serviva incondizionatamente e la comunità civile. Sia chiaro: da buon cristiano egli era nel mondo e giammai del mondo!

Ci penseranno altri a scrivere con completezza una nota biografica (anzi, già in queste ore, oltre al naturale tam tam ed il sano passaparola, le riviste online ne danno notizia: basti cliccare QUI ) io ho qualche ricordo personale che provo a narrare con semplicità e rapidità.

Anzitutto egli mi ha fatto “soldato di Cristo”! Ho ricevuto da lui, infatti, il Sacramento della Confermazione. Quel Battesimo ricevuto, per Grazia,  nella notte di Pasqua del 71 nella chiesa di San Benedetto da don Antonio Fella  è stato “confermato”, appunto, il 27 maggio 1984 nella Parrocchia “San Lorenzo da Brindisi” al quartiere Sant’elia. Era Pentecoste. Ed allora, molto più di oggi per chiare ragioni legate alla triste denatalità, il Vescovo delegava il suo Vicario per amministrare il sacramento della Cresima ad innumerevoli ragazzi e fanciulli della Diocesi. Ed in particolare la città Capoluogo aveva vissuto in pieno il “baby boom” (benedetto baby boom: ne tornasse uno ora!) e quindi Cresime e Prime Comunioni, soprattutto nelle parrocchie di periferia, vedevano coinvolti ogni estate centinaia se non migliaia di persone! Ecco, in quella Pentecoste dell’84 fu Mons. Catarozzolo ad impormi le mani, ungermi la fronte col Crisma e darmi lo schiaffetto. Padrino –o “cumpari” se preferite- mio fratello Teodoro.

Abbiamo detto Pastore, giornalista, scrittore: ebbene l’altro ricordo personale è in Curia ad un convegno-presentazione del libro su San Lorenzo (“Padre Brindisi”. Apostolo senza frontiere. QUI). Il volume era stato pubblicato qualche anno prima –nel 2005- ma volli esserci ugualmente. Di solito non amo la dedica autografa sul libro: un po’ perché sono timido e poi perché mi pare un rito stucchevole (tipo quello dei “selfie”) ma in questo caso, forse perché “spalleggiato” da mia sorella, ci recammo presso Mons. Catarozzolo che appose, ben volentieri e con tanta cordialità,  sul libro la dedica che qui trascrivo: “A Cosimino e Anna Maria, invocando protezione dal “nostro” S. Lorenzo. d. Angelo”.

Ed infine, più o meno lo stesso periodo ossia il 2009 o forse il 2010, ebbi modo di parlare un po’ più a lungo con lui. Io sempre timido ed impacciato non potevo però sottrarmi: eravamo seduti allo stesso tavolo! Gli altri commensali furono certo più loquaci di me e tuttavia durante il pranzo ebbi modo di ascoltarlo e potei così capire con quanta passione aveva seguito la vicenda umana e spirituale di Teodoro D’Amici e, più in generale, gli eventi prodigiosi di Jaddico.

Oggi, mentre mi appresto ad andare al suo funerale, metto in ordine questi miei ricordi. Ed aggiungo che l’ultimo scritto pubblico –è uscito sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” qualche settimana fa- lo ha dedicato proprio al Santuario mariano “Maria Madre della Chiesa” di Jaddico!

La chiesa-santuario di Jaddico in costruzione: è il 1963

Ecco, ora Monsignor Catarozzolo è in Cielo. Vede nitida la verità, vede ancor più nitida la fugacità di questa vita (i suoi 93 anni son stati un soffio) e soprattutto vede il “nostro” San Lorenzo e la bellezza incomparabile della Madre di Dio. E noi siamo felici per lui che è entrato nella Vita Vera e nella gioia senza fine. A Dio don Angelo!

cosimo de matteis

I funerali, per sua espressa volontà, si svolgeranno nella sua parrocchia d’appartenenza (SS. Annunziata in Mesagne), oggi, martedì 3 luglio, alle ore 17.

Il Vescovo di Brindisi: “non comprendiamo i modi con cui Dio ci viene incontro”

Vescovo CaliandroCarissimi figli e figlie,

l’approssimarsi delle festività natalizie e l’arrivo di un nuovo anno sono un’occasione propizia per soffermarci a riconsiderare con più attenzione il nostro tempo e la nostra vita. Ciascuno, nella propria storia personale, avrà aggiunto altri passi del suo cammino, alcuni importanti, altri forse decisivi.

Anche lo scenario storico nazionale e internazionale ci ha presentato delle situazioni molto delicate e difficili, venute a determinarsi a causa di molteplici fattori, che ci sfuggono nella loro complessità. Tanti, troppi episodi di cronaca ci hanno segnato nel profondo, portandoci a coltivare speranze di risoluzione e attendere venti di pace e giustizia, concordia e solidarietà.

Anche la vita della nostra comunità diocesana è stata segnata da accadimenti non facili da affrontare, per la responsabilità che la Chiesa ha ricevuto, per mandato del Signore e che la stessa società civile le riconosce, quale riferimento religioso e morale.
Il Natale è certezza di Dio che si rende presente dentro la nostra storia. A noi sembra spesso molto strano o difficile comprendere i modi di agire con cui ci viene incontro. Un passo del vangelo secondo Luca dice che anche «il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui».

Una parola profetica che li raggiunge, ma riguarda tutti noi, lascia intravedere cosa sarà del Messia bambino: «Egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti… e come segno di contraddizione, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori» (Lc 2,33-34).

Accogliere il Signore nella nostra vita, vivere il Natale è un invito a lasciar entrare il suo amore e la sua verità tra i nostri pensieri, i nostri progetti, nelle nostre relazioni. Abbiamo bisogno di far nascere Gesù come nuovo «segno di contraddizione», tra i limiti dei nostri criteri e riferimenti umani e la bontà e bellezza illimitata dell’amore purissimo e originario che si offre a noi nel Dio bambino.

Quando Cristo entra realmente nel nostro cuore non può lasciarci tali e quali, immersi in vite chiuse al potere di Dio salvatore! Se avremo il coraggio di aprirci al Dio della verità e dell’amore allora nascerà anche l’esigenza di aprirci al mondo, all’altro, non con sguardo di giudizio, di utilità, sfiducia e diffidenza, o ancora indifferenza, ma con uno spirito trasformato e rigenerato alla sorgente del bene.
Cristo non è solo questo segno di contraddizione, ma anche il grande segno della misericordia di Dio. Il Santo Padre Francesco ha invitato tutta la Chiesa a «contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace…

Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre» (MV 2-3). Figli cari, lasciamo che la misericordia del Signore ci tocchi e ci coinvolga. Se nel mondo si grida al terrore, noi vogliamo invocare e vivere la misericordia del Padre! Se ci confonde e ci ferisce l’immoralità e l’ingiustizia, la misericordia ci ristabilisce nella pace, ci richiama ad una guarigione interiore che è dono di Dio, ma anche risposta più fedele e sincera del cuore umano.
Questo Natale e il nuovo anno, siano per noi una possibilità nuova per incontrare Gesù, «volto della misericordia del Padre» e per portare a tutti la bella notizia che anche nella prova, nelle delusioni e amarezze che incontreremo, il Figlio di Dio resta segno della speranza che non delude, promessa di un mondo salvato e redento dall’amore divino.

† Domenico Caliandro
Arcivescovo di Brindisi-Ostuni

Sacerdote indagato, il Comunicato della Diocesi

BRINDISI - Palazzo del vecchio seminarioARCIDIOCESI di BRINDISI-OSTUNI

COMUNICATO STAMPA

L’Arcivescovo di Brindisi questa mattina ha ricevuto il parroco della città coinvolto in un’indagine giudiziaria che lo vede indagato per reati particolarmente gravi.

A termine del colloquio il parroco ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico, per essere maggiormente libero di seguire il procedimento in corso.

L’Arcivescovo ha accettato le dimissioni, riservandosi nei prossimi giorni di assumere tutte le decisioni del caso per assicurare una nuova guida alla comunità ecclesiale di quella parrocchia.

Egli, inoltre, sempre in mattinata, ha incontrato il Consiglio presbiterale diocesano e, prima di trattare i temi all’ordine del giorno stabilito in precedenza, ha informato i presenti sugli sviluppi di questa vicenda, specificando  che da quando ha assunto la guida della diocesi non gli era pervenuta nessuna denuncia riguardo i fatti su cui si sta indagando.

 Infine ha nuovamente invitato alla preghiera e all’impegno l’intera comunità diocesana perché il male non prevalga e  le comunità cristiane, in cui vi sono tanti sacerdoti generosi e ammirevoli, proseguano con perseveranza il loro cammino.

Brindisi, 30 ottobre 2014

 

Diocesi di Brindisi – COMUNICATO STAMPA DEL 29 OTTOBRE 2014

 

 

Questo il Comunicato Stampa emesso mercoledì 29 ottobre 2014 dalla Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. Pare davvero opportuno l’invito alla preghiera –invito che non dovrebbe essere disatteso- perché “il male non prevalga”:

 

 

 

ARCIDIOCESI di BRINDISI-OSTUNI

COMUNICATO STAMPA

L’Arcivescovo di Brindisi ha appreso con sincero dolore la notizia che un parroco della città è indagato per reati particolarmente gravi. Se i fatti fossero accertati, il primo pensiero sarebbe per chi ha sofferto a causa di comportamenti tanto riprovevoli.

Tutto ciò che lede il bene delle persone è contrario alla missione della Chiesa. Allo stato attuale, tuttavia, il procedimento in corso intende appurare come stanno realmente i fatti e non vi è ancora nulla di certo.

Pertanto l’Arcivescovo, mentre dichiara la sua fiducia nella magistratura e attende l’esito delle indagini, esprime vicinanza anche al sacerdote coinvolto, sapendo che in questa situazione si trova a vivere un momento umanamente assai difficile.

Rivolge, infine, a tutti un invito alla preghiera e all’impegno perché il male non prevalga e  le comunità cristiane, in cui vi sono tanti sacerdoti generosi e ammirevoli, proseguano con perseveranza il loro cammino.

Brindisi, 29 ottobre 2014