FERRARESE ANNUNCIA LE DIMISSIONI

Province: si dimette presidente Brindisi

Ferrarese, ‘non condivido spending review, vado via’

(ANSA) – BRINDISI, 2 OTT – Il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, si e’ dimesso dall’incarico: ”Non condivido il riordino” che portera’ all’abolizione della Provincia di Brindisi, ha spiegato, ”la spending review costringera’ ad aumentare le tasse e non saro’ io a farlo”.

Ferrarese, vicino all’Udc, e’ a capo di una coalizione di centrosinistra. Ha annunciato che si candidera’ alle politiche ma, ha detto, ”non e’ per questo che mi sono dimesso”.

Province: si dimette presidente Brindisi, MARTEDì 2 OTTOBRE 2012, DIMISSIONI FERRARESE, PROVINCIA DI BRINDISI

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/puglia/2012/10/02/Province-dimette-presidente-Brindisi_7566390.html

VITALI: “Brindisi con Lecce, per identità culturale”

VITALI LUIGI SENATORE.jpg“Lecce, realtà molto più vicina a noi per identità culturale e non solo”. Ha detto proprio così il parlamentare di Francavilla Fontana Luigi Vitali. E, stando a quanto dichiara, l’accorpamento eventuale andrebbe fatto con la provincia salentina e non  con quella di Taranto, verso i cui rappresentanti istituzionali Vitali non ha parole tenerissime, anzi: “all’arroganza del sindaco e del presidente della Provincia di Taranto, noi rispondiamo che faremo di tutto per tutelare il territorio brindisino in Parlamento e se non sarà possibile, promuoveremo tutte le iniziative perché un eventuale accorpamento sia realizzato con Lecce, realtà molto più vicina a noi per identità culturale e non solo”.  Ecco, ipse dixit verrebbe da chiosare.

Naturalmente ognuno ha pieno diritto di esporre il proprio pensiero specialmente su questa che pare esser diventata una public issue di importanza assoluta ed improcrastinabile. Ovviamente molti brindisini, compreso lo scrivente, la pensano molto diversamente. Ma molti brindisini, al pari di “Cronache Brindisine”, non han  voglia di tuffarsi in un gomitolo di chiacchiere.  

Tornando sulle dichiarazioni di Vitali, ascoltiamole fin in fondo: “non c’è scritto da nessuna parte che Brindisi debba andare con Taranto. Invitiamo i nostri sindaci, così come hanno già fatto alcuni Comuni, ad approvare delibere con cui si prende una posizione chiara”. Che poi, a proposito di questi Enti che avrebbero gia deciso, ci sarebbero mille cose da dire. Ed anzi, c’è chi le ha dette: a Sandonaci i consiglieri comunali Mariangela Presta(già Sindaco del centro brindisino), Giuseppe Antonio Silli e Carmine Lolli hanno pubblicamente dichiarato che sarebbe stato opportuno la convocazione del Consiglio Comunale ed il coinvolgimento della cittadinanza. Ma quello di Sandonaci (dove il Sindaco Domenico Serio ha, tutto subito, dato il proprio placet incondizionato al Presidente Ferrarese) è solo uno dei casi di paesi che chiedono l’accorpamento alla Provincia di Lecce. Ce ne sono altri ma occorre chiedersi se la prassi sia stata democratica, unitaria e trasparente –come avrebbero voluto i consiglieri citati in precedenza- o se anche in tali realtà la scelta è avvenuta in modo “frettoloso”.

Un giornale locale oggi metteva in prima pagina, e con molto risalto, l’ipotesi “Terra d’Otranto” e riferiva di consensi corali. Peccato che poi, fra le righe, l’idea di Perrone veniva appellata come “jolly dell’ultima ora” e che del “coro di si” v’era ben poco. Anzi: l’intervista col Presidente della Provincia di Brindisi lascia, nel cittadino-lettore, un ulteriore senso di incertezza rispetto agli intendimenti precisi di Ferrarese (pure lui francavillese, come Vitali).

E ci fermiamo qui, aggiungendo solo che molto piu equilibrate e prudenti ci sembrano le dichiarazioni di altri politici locali. Ad esempio il Senatore Michele Saccomanno –che è di Torre Santa Susanna, anch’esso comune pronto a darsi a Lecce, senza se e senza ma- invita a maggiore realismo ed aggiunge che “non è il caso di suonare le campane a morto. Non è ancora stato celebrato il funerale della Provincia di Brindisi”.

cosimo de matteis

Riordino delle province: si muove il Pdl brindisino

PROVINCIA DI BRINDISI.jpgSul tema del riordino delle province “Cronache Brindisine” -che pure ha una sua posizione in merito- non è entrata nel dibattito in atto. Se sarà il caso diremo la nostra. Qui però si vuole dar conto di come il centrodestra brindisino si stia “muovendo” , col consueto garbo e con collegialità, e si riporta il seguente breve comunicato:

Si comunica che Lunedì 17 settembre alle ore 11.00, presso la sede provinciale del PdL di Brindisi in Corso Roma, una conferenza stampa dei gruppi consiliari PdL al Comune e alla Provincia di Brindisi sul tema del riordino delle Province.

La conferenza stampa si terrà alla presenza dei parlamentari e dei consiglieri regionali PdL della provincia di Brindisi.

Mauro D’Attis, capogruppo PdL al Comune di Brindisi
Nicola Ciracì, capogruppo PdL alla Provincia di Brindisi

D’ATTIS INTERVIENE CON DECISIONE SUL CASO-ENEL

Inchiesta ENEL: D’Attis, nessun impedimento alla parte civile. Consales ci faccia sapere. E nel frattempo si abbandonino i toni da campagna elettorale su questi argomenti.

D'ATTIS MAURO 1.jpg

“Non c’è nulla che impedisca all’Amministrazione Comunale di Brindisi di costituirsi parte civile nel processo per la dispersione delle polveri di carbone dalla centrale di Cerano, né l’Accordo di programma né la delibera 54 del 2010 approvata dalla giunta Mennitti. Il Sindaco Mimmo Consales, dunque, faccia sapere alla città che scelta intende fare. Non ci può essere sempre una maggioranza che si nasconde dietro alle scelte del passato”.

Con queste parole, il capogruppo del Pdl Mauro D’Attis interviene nella discussione sulla possibile costituzione di parte civile del Comune di Brindisi nel processo contro Enel per l’inquinamento causato dal carbonile scoperto della centrale “Federico II”.

“La delibera 54 del 2010 – spiega D’Attis – riguardava la costituzione di parte civile nel processo “Coke” e la sentenza del Tar che stabilì l’annullamento dell’ordinanza di inibizione alla coltivazione dei campi di Cerano, ma soprattutto aveva lo scopo di consentire all’Amministrazione ed agli agricoltori di ottenere immediatamente un risarcimento, senza l’incertezza di un lungo procedimento”.

“Quella delibera – ricorda poi D’Attis – parla esplicitamente di rinuncia a contenziosi rispetto ad eventuali danni causati dalla centrale fino al febbraio del 2010, data della sua approvazione. Il procedimento in corso, invece, è il 1.316 del 2009, partito appunto da denunce del 2009, le cui indagini si sono chiuse nel 2012. Quindi tutto il periodo successivo al febbraio del 2010 non è oggetto della transazione prevista da quella delibera di Giunta. All’epoca, infatti, non si conoscevano gli esiti delle indagini concluse nel giugno del 2012, per cui allo stato attuale l’esecutivo può valutare l’opportunità di costituirsi parte civile, ovviamente se si siano verificati realmente danni tutelabili”,

Il capogruppo del Pdl in Consiglio Comunale si rivolge infine al Presidente della Provincia Massimo Ferrarese, che ha annunciato la richiesta di un risarcimento da 500 milioni di euro. “Non mi stupisce – sottolinea D’Attis – la richiesta da parte dell’ente locale. Mi stupisce da chi e il modo con cui arriva. Obiettivamente è un po’ grottesco che ci sia una costituzione contro Enel da parte del Presidente della Provincia e patron della squadra di basket sponsorizzata dall’Enel. Ho apprezzato invece la rinuncia dell’arcivescovo di Taranto, monsignor Santoro, alle donazioni dell’Ilva. Ecco, mi sembra che questa possa essere una buona idea per Ferrarese. L’impressione, invece, è che siamo già in piena campagna elettorale. Con questi argomenti, però, non si scherza. E’ il caso di essere seri e smettere di fare teatro”.

“Abbiamo tanto criticato – conclude D’Attis – l’assenza della politica tarantina, almeno fino all’intervento della magistratura, rispetto alla vicenda dell’Ilva. Alla gente, invece, bisogna dire la verità. E la verità, ad esempio, è che siamo arrivati alla realizzazione del carbonile coperto grazie all’azione politica svolta tra il 2004 ed il 2009, quando Presidente della Provincia era Michele Errico e Sindaco era Domenico Mennitti, mentre Massimo Ferrarese era Presidente di Confindustria. E allora smettiamola con questo teatrino: il Presidente della Provincia che si costituisce parte civile conosce sicuramente meglio di me Enel, sia dal punto di vista istituzionale che imprenditoriale”.

D’ATTIS: “COINVOLGERE GLI ORDINI PROFESSIONALI NELLO SVILUPPO DI BRINDISI”

“Come gli ingegneri, anche gli architetti hanno manifestato l’intenzione di non essere semplici soggetti che staccano la fattura in cambio di un compenso, ma protagonisti di idee e proposte da condividere per il miglioramento della città”

D'ATTIS: “COINVOLGERE GLI ORDINI PROFESSIONALI  NELLO SVILUPPO DI BRINDISI”



“Aggiornare il dialogo e firmare il protocollo di intesa gli ordini professionali, sono le priorità emerse dall’incontro e che vorrei far diventare un punto fermo anche nell’amministrazione. Sto incontrando, in questi giorni, professionisti seri e interessati allo sviluppo concreto di progetti qualificanti per Brindisi. Progetti che solo chi conosce bene la macchina amministrativa potrà realizzare con l’aiuto degli ordini professionali, come quello degli architetti”.

 

Lo ha sostenuto Mauro D’Attis durante l’incontro con l’Ordine degli architetti della provincia di Brindisi.

 

“Come gli ingegneri, anche gli architetti hanno manifestato l’intenzione di non essere semplici soggetti che staccano la fattura in cambio di un compenso, ma protagonisti di idee e proposte da condividere per il miglioramento della città – aggiunge D’Attis -. In particolare, ho proposto anche in questo incontro l’inserimento del program management che assista i Responsabili Unici del Procedimento comunali. Altro strumento utile è quello della validazione dei progetti, stimolo per fare sempre meglio nella realizzazione delle opere pubbliche. Ritengo che anche con l’Ordine degli architetti si debba instaurare un dialogo duraturo nel tempo con incontri promossi per consultarci su decisioni che determinano conseguenze, dirette e indirette, sulla categoria”.

 


Il Presidente Ferrarese: “La Puglia non è un binario morto. Ridateci i treni!”.

Si rende noto che nel pomeriggio, dal Palazzo della Provincia, sarà esposto un grande striscione che riporta la scritta “La Puglia non è un binario morto. Ridateci i treni!”.
“L’auspicio – ha affermato il Presidente Massimo Ferrarese – è che anche tante altre Istituzioni pugliesi assumano iniziative per dar vita ad una imponente mobilitazione generale finalizzata a mettere riparo alle forti penalizzazioni subite dai nostri cittadini nel trasporto ferroviario”.

Brindisi, 30 dicembre 2011

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io sono BRINDISINO (e non salentino)

Con tutto il rispetto -massimo rispetto- che è dovuto ad OGNI persona creata da Dio, e quindi anche ai leccesi, io ci tengo a dire che sono brindisino. Nè solo questo, chè sarebbe ben poca cosa. Io sono brindisino e non ho nulla a che spartire con il salento e men che meno con la idea di “grande salento” o, ultima trovata, addirittura “regione salento”. Io sono brindisino. E basta.

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