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“ALLORA NON CI SERVI” – accade anche questo in campagna elettorale a Brindisi
Pubblichiamo, senza commenti (e del resto ogni commento sarebbe davvero superfluo) quanto scrive Ilario D’Amato, Coordinatore della Lista Civica “Brindisi Avanti Veloce”
Una donna bisognosa, vedova e madre di figli …… nel disagio gli viene proposto un piccolo contributo per un comitato elettorale.
La donna madre accetta, non è nulla ma serve anche il poco, fà la presenza il I° giorno, tutto OK.
Il II° giorno si presenta un individuo che gli consegna uno stampato da compilare: “senti, devi compilare con nome, cognome e la sezione i voti che porti dei tuoi famigliari“.
La donna è in imbarazzo, non appartiene a quella corrente politica ma la sua correttezza intellettuale le impone di dire:
“Mi dispiace, questo non lo posso fare” ,
di rimando le viene risposto
“Allora non ci servi”
Ecco i 32 candidati consiglieri della Lista “Si Roberto Fusco Sindaco”
La Lista “Si Roberto Fusco” è una delle novità di questa tornata elettorale: meno nuovi gli aspiranti consiglieri e lo stesso candidato Sindaco e cioè l’Avvocato Robero Fusco che, curiosamente, fino a due mesi fa, era considerato come il possibile candidato del centrodestra. Ora invece è a capo di una coalizione che comprende Rifondazione Comunista ed il battagliero partito di Di Pietro (l’IdV). Assieme a queste due liste di partiti di estrema sinistra, radicale e giustizialista, l’avvocato Fusco ha anche una “sua” Lista chiamata appunto “Si Roberto Fusco Sindaco” dove non mancano persone già in lista con altri partiti. Ma questa pare essere una caratteristica di questa tornata elettorale. Ecco comunque i trentadue candidati al Consiglio Comunale
01 ALOISIO Pietro detto Piero Brindisi 10/11/1969
02 AMMATURO Vincenzo Brindisi 01/01/1955
03 ANNICCHIARICO Alessandro Brindisi 26/07/1964
04 AVERSA Carlo Bruno Brindisi 08/01/1993
05 BOLOGNESE Cosimo Carpignano Salentino (Le) 25/09/1944
06 CAIULO Antonio Brindisi 30/05/1956
07 CAMASSA Valentina Brindisi 03/06/1981
08 CATALANO Ettore Bari 02/01/1946
09 CILINO Maurizio Brindisi 01/10/1973
10 CRISCUOLO Mario Brindisi 07/12/1952
11 DANIELE Giovanna Bari 13/11/1966
12 DI RIENZO Giuseppe Brindisi 06/03/1983
13 ERRICO Cinzia Brindisi 13/03/1968
14 GIOVE Luca Mesagne 15/10/1978
15 GORGONI Alessio Brindisi 01/02/1994
16 GRECO Maria Gemma Giovanna Brindisi 27/08/1951
17 LAMARINA Andrea Mesagne 27/11/1981
18 LEO Vincenzo Brindisi 29/09/1968
19 LIBARDO Andrea Brindisi 06/09/1974
20 LICCHELLO Barbara Brindisi 13/06/1978
21 PATTI CAVALIERE Vittoria Brindisi 16/03/1953
22 PERRINO Antonio Brindisi 26/06/1957
23 PERRONE Paolo Salerno 23/09/1973
24 POTENZA Domenico Taranto 22/03/1952
25 POTI’ Angela Brindisi 29/03/1961
26 RAMPINO Danilo Brindisi 23/03/1971
27 SAPONARO Francesco Brindisi 29/05/1977
28 SCIARRA Giorgio Brindisi 17/08/1946
29 TANZARELLA Francesco Ostuni 27/05/1966
30 TONDO Mirella Guagnano 13/09/1957
31 TRAMACERA Giuseppe Brindisi 24/08/1953
32 TREGUA Fabrizio Brindisi 26/05/1983
D’ATTIS: “COINVOLGERE GLI ORDINI PROFESSIONALI NELLO SVILUPPO DI BRINDISI”
“Come gli ingegneri, anche gli architetti hanno manifestato l’intenzione di non essere semplici soggetti che staccano la fattura in cambio di un compenso, ma protagonisti di idee e proposte da condividere per il miglioramento della città”
“Aggiornare il dialogo e firmare il protocollo di intesa gli ordini professionali, sono le priorità emerse dall’incontro e che vorrei far diventare un punto fermo anche nell’amministrazione. Sto incontrando, in questi giorni, professionisti seri e interessati allo sviluppo concreto di progetti qualificanti per Brindisi. Progetti che solo chi conosce bene la macchina amministrativa potrà realizzare con l’aiuto degli ordini professionali, come quello degli architetti”.
Lo ha sostenuto Mauro D’Attis durante l’incontro con l’Ordine degli architetti della provincia di Brindisi.
“Come gli ingegneri, anche gli architetti hanno manifestato l’intenzione di non essere semplici soggetti che staccano la fattura in cambio di un compenso, ma protagonisti di idee e proposte da condividere per il miglioramento della città – aggiunge D’Attis -. In particolare, ho proposto anche in questo incontro l’inserimento del program management che assista i Responsabili Unici del Procedimento comunali. Altro strumento utile è quello della validazione dei progetti, stimolo per fare sempre meglio nella realizzazione delle opere pubbliche. Ritengo che anche con l’Ordine degli architetti si debba instaurare un dialogo duraturo nel tempo con incontri promossi per consultarci su decisioni che determinano conseguenze, dirette e indirette, sulla categoria”.
MANIFESTI ABUSIVI: predicano bene e razzolano male. L’intervento di Sabrina de Punzio Coordinatrice di Brindisi Avanti Veloce

Interviene così Sabrina De Punzio (Brindisi Avanti Veloce) a proposito della polemica nata nelle ultime ore sui manifesti elettorali fuori-posto.
“Al quartiere Paradiso, in Via Egnazia, è stata scattata questa foto (7 aprile ore 19.30) dopo che le regole di attribuzione degli spazi sono state rese note. E’ evidente la violazione. Peccato però che solo qualche ora prima un comunicato stampa dello stesso Consales aveva ammonito tutti. Visto che andrà dal Prefetto non dimentichi di portare con sé anche questa foto”:
COMUNALI BRINDISI – Mauro D’Attis(PDL): “SERVE UNA CLASSE DIRIGENTE CONCRETA E CHE SAPPIA TROVARE LE SOLUZIONI”
“Ridare slancio alle comunità e guardare alle proprie radici e ai propri valori per costruire la fiducia nel futuro sono obiettivi che tutti dovrebbero porsi nella vita. La sfida principale di questa campagna elettorale e per il governo della città sarà quella non solo di sedersi intorno ad un tavolo e parlare, ma di trovare le soluzioni per ridurre le criticità e le differenze sociali. Serve, quindi, scegliere le donne e gli uomini più appropriati, persone che sappiano raccontare il territorio e abbiano esperienza e concretezza, anche politica, evitando la corsa a chi la spara piu’ grossa. Una classe dirigente che sa cosa sta dicendo e si propone con proposte vere e concrete“
E’ quanto ha sostenuto Mauro D’Attis, candidato sindaco della coalizione di centro destra, intervenendo questa mattina al convegno “Rigenerare comunità per ricostruire il paese”, promosso da Acli Brindisi.
“Facendo proprie le parole del presidente provinciale delle Acli, Giuseppe Cecere, di cui ho condiviso particolarmente le parti in cui ha parlato di welfare a misura d’umo e senso delle istituzioni, proseguirò un cammino intrapreso da tempo, ovvero la valorizzazione del territorio, aiutandolo a crescere in tutte le sue peculiarità – aggiunge D’Attis -. Anche a Brindisi c’e’ bisogno di comunita’ e partecipazione attiva, evitando inutili contrapposizioni e sterili polemiche sui media, ma ascoltando le istanze delle donne e degli uomini brindisini”.
BUTTIGLIONE A BRINDISI (sottotitolo quattru iatti – four cats)
Ho ascoltato le parole odierne di Buttiglione (che mi ha fortemente confermato nel mio giudizio su di lui: come sapete raramente mi sbaglio) e mi meraviglio che nessuno gli abbia spiegato, magari in tono soft, che a Brindisi non c’è nessun “laboratorio” e men che meno un terzo polo così come è inteso nel resto d’Italia. O meglio: un laboratorio c’è, ma non “sperimenta” nulla di nuovo: la solita formula cattocomunista del PCI(che ora, se ho seguito bene tutti i passaggi, si chiama piddì) +udc (nel ruolo di utili idioti che già fù dei prodiani prima che i comunisti li inglobasero nel loro partito). Nulla più. Quindi, quale laboratorio? O non sa la situazione brindisina -e questo conferma la sua scar(sissim)a attitudine di seguire il partito in periferia (cosa che letteralmente devastò il CDU sotto la sua segreteria)- oppure la sa bene e fa finta di non saperla. E francamente non so quale delle due ipotesi sia meno tragica.
Forse nessuno gli ha spiegato che non si tratta di “piccole frizioni”: l’uddiccì qui non c’è più (e del resto una saletta semivuota per il Presidente del partito è cosa emblematica) e non perchè qualche capetto si è portato i suoi in altro partito creando una scissione: no, proprio non c’è, non esiste, n.p.
Quindi, ad ausilio del professore strabico (se ci legge): nessun “laboratorio”, e questo perchè quanto Ferrarese (e preciso: Ferrarese, non Ferrarese e Casini o Ferrarese e Buttiglione e/o altri leader nazionali, men che meno baffino sempre più schifato di tutto persino di sè stesso) creò nelle Provinciali di tre anni fa non esiste più. E rimasto il piddì (ultraspaccato e al 13-17%, fonte: i loro boss nei loro bollettini) e l’uddiccì nelle condizioni che abbiam già descritto. Più l’ottimo (e lo ripeto: ottimo. Ed onesto) Presidente della Provincia che però, per ovvi motivi, non può incidere più di tanto: si candidasse lui a guidare la città vincerebbe al primo turno(persino col piddì) ma il candidato non è lui. C’è di più: il candidato, chiunque esso sarà, rappresenterà -come detto- il PD spaccatissimo + UDC al ruolo di testimonianza. E Ferrarese non potrà far miracoli: “Noi Centro” è una civica al due, massimo tre per cento o forse 3,2. E il professor Buttiglione(foto d’archivio tratta da:www.ilpartitodellanazione.ning.com/ ) oggi avrà aggiunto non più di quattro voti, ad essere buoni. Mi fermo qui. Per ora.
cosimo de matteis