BASKET – Ferrarese lascia la New Basket Enel Brindisi

FARMACI: SANOFI AVENTIS; IN PUGLIA RICERCA PER COMPETIZIONEIl comunicato  o meglio: la nota pubblicata dalla New Basket sul proprio Sito ufficiale  la dice lunga. In apertura si dice testualmente che “la New Basket Brindisi apprende solo ora, attraverso i social network, la decisione di Massimo Ferrarese di “lasciare la New Basket Brindisi”. Si, perché di questo stiamo parlando: Massimo Ferrarese lascia la New Basket Brindisi, società cestistica che egli rilevò un decennio fa con i risultati che tutti conosciamo.

Ma mettiamo le cose in ordine: oggi, martedì 21 ottobre, nel primo pomeriggio , l’ex Presidente della Provincia di Brindisi ed attuale Presidente vicario del NCD per la Puglia, rende nota la sua decisione di lasciare. Queste le sue parole: “Non sempre  pur amando alla follia una propria creatura, si può restare accanto a lei in eterno. Anzi, qualche volta, quando cambiano le condizioni, farsi da parte rappresenta l’estremo atto di un amore sconfinato. Considero alcune situazioni che si sono venute a creare negli ultimi tempi e determinati atteggiamenti incompatibili con il mio modo di essere  con il mio stile, che è stato per due lustri quello della New Basket e con la mia storia personale. Con questi presupposti  con grande dolore e mio malgrado, ho deciso di lasciare la New Basket Brindisi di cui sono fondatore e Presidente onorario. Mi faccio da parte nel momento migliore, augurando alla squadra e ai suoi splendidi tifosi altri dieci anni di successi e di emozioni come quelli che insieme abbiamo vissuto e condiviso. Ringrazio tutti i veri amici  che mi sono stati vicini in questi anni e la mia famiglia che mi è stata accanto, assecondando la mia passione e il mio desiderio di rilanciare, insieme allo sport, l’immagine di questa nostra terra”.

Ognuno faccia le sue considerazioni. Ed in effetti i commentatori nostrani –incluso quella persona nota per il suo celeberrimo “ma perché a Brindisi qualcuno capisce di basket?”- non si sono fatti pregare ed han dato fiato alle (loro) trombe.

Dicevamo della breve nota della New Basket, apparsa sul sito attorno alle 19. Non è certamente “dietrologia” –e men che meno un voler “mpicciari fuecu” che, detto sinceramente, è quanto traspare dai commenti di cui sopra- vedere nelle parole della società di contrada Masseriola una certa sorpresa. Punto.

Trascriviamo per intero pure la breve nota della New Basket e lasciamo che (purtroppo non lo si può impedire) ognuno ancora continui a dare fiato alle proprie trombe: “La New Basket Brindisi apprende solo ora, attraverso i social network, la decisione di Massimo Ferrarese di “lasciare la New Basket Brindisi”.
La società si riserva, in attesa di ricevere le conseguenti comunicazioni necessarie tra persone giuridiche, di rendere note ufficialmente le proprie determinazioni.”

 

 

 

Comunicato stampa SSD Calcio Città di Brindisi del 27 agosto 2014

In riferimento all’intervista rilasciata dal Sindaco di Brindisi Consales a Studio 100 TV, che ho ascoltato durante la trasmissione “100 Sport Magazine” di ieri sera, e che mi chiama direttamente in causa, mi preme precisare per l’ennesima volta, senza voler fare polemiche, alcuni incontrovertibili verità che, per inspiegabili ragioni, non sono state ancora recepite dal Primo Cittadino:

– Durante il campionato 2012/2013, malgrado gli impegni assunti dal signor Sindaco, di fronte a numerosi testimoni, neanche un euro è arrivato nelle casse della società calcistica a titolo di sponsorizzazione. Ciò nonostante il campionato è stato concluso, a mie esclusive spese, con la salvezza della squadra, sia dal fallimento che dalla retrocessione.

– Nel corso del campionato 2013/2014, grazie all’intervento del signor Sindaco sono state sottoscritte sponsorizzazioni per un totale di Euro 186.000,00 (iva esclusa); di tali contratti sono stati onorati impegni per un totale di Euro 110.000,00. Mentre per la restante parte sono in corso azioni giudiziarie per il recupero delle somme mai pervenute. Pertanto, la somma totale dei “contributi” ha costituito solo il 15% della spesa totale del campionato! S.S.D. Città di Brindisi

Quanto su detto è in qualsiasi momento verificabile – anche se non sarebbe dato ad alcuno tale potere – attraverso le carte contabili della nostra amministrazione. Attendiamo, pertanto, con estrema fiducia che, come in altre numerose città che partecipano al nostro girone e cosi come per altre discipline sportive, ci sia un concreto e fattivo interessamento alle sorti del calcio brindisino, da parte di chi lo deve avere a cuore.

É chiaro a tutti, comunque, che non sono sufficienti i sacrifici dei tifosi, che pagano biglietti e abbonamenti, e gli investimenti dei soci della S.s.d. Calcio Città di Brindisi a dare alla città quello che calcisticamente merita. Mi sembra che aldilà di un consunto politichese, il realismo e la concretezza devono essere alla base di qualsiasi avvicinamento e certamente auspicabile collaborazione tra pubblico e privato.

Il Presidente Antonio Flora

Brindisi, 27 Agosto 2014

Calcio e rifiuti: D’Attis chiede spiegazioni a Consales. E domani parla Flora

DATTIS NEW FOTO.jpgGiunge alla vigilia della Conferenza Stampa  -attesissima- del Presidente del Brindisi Antonio Floria una nota del Capogruppo PDL al Comune di Brindisi Mauro D’Attis. E non si può non vedere una certa tempestività considerando bene il contenuto di tale Comunicato. In esso il candidato sindaco del Centrodestra –“sconfitto” alle urne da Consales- chiede aperta verbis un chiarimento proprio al primo cittadino (impegnatissimo, peraltro, a tagliare nastri  di opere realizzate dalle precedenti Amministrazione. Con l’apprezzabile buonsenso di non invocarne la paternità) riguardo la delicata vicenda dello smaltimento dei rifiuti. Vicenda che, a detta del consigliere pidiellino, va ad intersecarsi con quella –ancor piu delicata, se possibile- del calcio cittadino. Vedremo se Consales e la sua Giunta vorranno dare una risposta. Ed ascolteremo con attenzione le parole di Flora. Per tale motivo questo giovedì 13 giugno sarà un santantonio cruciale. Questo il testo integrale:

 

Sulla gestione dei rifiuti, ed esattamente la gestione degli impianti che li trattano o li conservano, ci sono troppe questioni che in questi mesi si stanno accavallando.

Intanto, per motivi sconosciuti ai più, tarda ad arrivare l’Autorizzazione Integrata Ambientale dell’impianto CDR e della discarica la cui gestione è stata appaltata alla ditta Nubile. Se quella autorizzazione venisse rilasciata la ditta Nubile sarebbe impegnata a investire sull’impianto immediatamente oltre 10 milioni di euro come previsto da capitolato di aggiudicazione. Soprattutto si ritarda la trasformazione dei rifiuti in CDR e si continua a mandarli in discarica. E’ chiaro che ogni giorno che passa è un giorno in meno di costo di investimento per il privato e un giorno in più di perdita per l’interesse pubblico.

Contemporaneamente accade che una ordinanza del Sindaco, sulla base di segnalazioni della ASL, chiude un impianto pubblico di trattamento dei rifiuti e questo produce inevitabilmente un aumento del costo di smaltimento per la comunità ed un improvviso arricchimento per privati interessati a far funzionare i propri impianti. Attualmente l’impianto che ospita i rifiuti è privato ed è a Modugno. Il costo di smaltimento è così raddoppiato.

A tutto questo si deve aggiungere che da Conversano provengono i rifiuti dell’ATO BA/5, conferiti nella discarica gestita dalla ditta Nubile.

Troppa inerzia della Pubblica Amministrazione per la quale chiedo che Consales, con un suo intervento, chiarisca. Mettendo a conoscenza i gruppi consiliari di quali azioni sono state messe in campo sinora dal Comune e con quali modalità e tempi intende rimuovere questo stato di cose.

Anche perché le voci di possibili interventi finanziari nel calcio e provenienti dal settore rifiuti rendono ancora più complessa la vicenda.

Mauro D’Attis, capogruppo PdL di Brindisi

 

CRISI AL COMUNE DI BRINDISI – Le parole del Sindaco Consales. Ed il centrodestra annuncia una presa di posizione

Un po’ arduo riuscir a star dietro le vicende amministrative al Comune capoluogo. La situazione è in continua evoluzione a partire dal piccolo grande “tsunami” avvenuto nella seduta di stamane. Verrebbe da dire “maggioranza a pezzi” ma sarebbe un giudizio inesatto ed incompleto. Dal canto suo il primo cittadino in una subitanea Conferenza Stampa sostiene di voler “tirare dritto”. Occorre, oggettivamente rilevare che nella sua ovvietà la affermazione del Sindaco (““Non mi dimetto, sino a quando 17 consiglieri comunali non presenteranno la sfiducia” – In una sua intervista a “BrindisiOggi.it”- qui riportata- chiarisce ulteriormente il suo pensiero) ha un suo senso ed una logica:


E pertanto aggiungo: riusciranno diciassette nostri concittadini consiglieri -di maggioranza e/o opposizione. Ammesso che, come ai tempi di una precedente Amministrazione, sia chiara la distinzione-a presentare una regolare mozione di sfiducia? Noi crediamo di no.

Ed il Sindaco lo sa, è al corrente che difficilmente un Consigliere rinuncia alla sua “poltrona”. Ed allora si va avanti così e, andreottianamente,  si “tira a campare” . Nel frattempo il centrodestra (diciamo così) convoca per domani, sabato 1° giugno 2013, una Conferenza Stampa presso la sede provinciale del PdL di Brindisi in Corso Garibaldi, nella quale “si comunicherà la posizione dei gruppi rispetto alle ultime vicende politiche e amministrative che stanno caratterizzando la gestione del Comune di Brindisi”. Il centrodestra sottolinea un auspicio: “la partecipazione di tutte le testate giornalistiche”

cosimo de matteis

 

L’Associazione “Brindisi che produce”: RIBELLARSI ALLA ARROGANZA DI EDIPOWER

"Brindisi che produce", edipower, comunicato, brindisi, notizie, cronaca, brindisi cronaca, cronache brindisine, notizie da brindisi, le ultime da brindisi, sabato 6 aprile 2013, Dalla Associazione locale “Brindisi che produce” (che riunisce imprenditori, commercianti e liberi professionisti) riceviamo e, senza commenti, pubblichiamo una dura nota nei riguardi dell’Edipower. Ecco, integralmente l’odierno Comunicato emanato :

Ormai siamo arrivati al capolinea e dobbiamo noi tutti ribellarci all’arroganza dell’Edipower Spa che ormai da decenni sfrutta e danneggia la nostra terra natia.

Tale atteggiamento dell’azienda milanese è ormai divenuto un consuetudine dato che prima della della Sogesa , la stessa sorte l’avevano subita altre aziende brindisine sbattute fuori senza se e senza ma, come è avvenuto ad una nostra associata che si è vista annullare il contratto di appalto provocando notevoli danni economici e occupazionali.

Abbiamo cercato, ma senza successo, di avere un incontro sia con il Direttore della Centrale di Brindisi sia con l’Ing. Pastori che sistematicamente hanno snobbato la ns. richiesta di incontro.

E’ il momento di BASTA alla prepotenza, all’arroganza dell’Edipower Spa perché la nostra città non è terra di conquista per nessuno.

Ci stiamo attivando per chiedere un incontro con il Prefetto di Brindisi onde poter definire la nostra situazione al fine di salvaguardare la dignità delle piccole e medie imprese ponendo fine a situazioni che mettono in crisi il tessuto economico della comunità brindisina.

“CONSALES CI DICA COSA VUOL FARE E NON LASCI LA STRADA VECCHIA PER QUELLA NUOVA TRACCIATA DAL VICESINDACO BALDASSARRE” – Comunicato congiunto della Opposizione di centrodestra al Comune di Brindisi

Riceviamo e pubblichiamo il seguente Comunicato:


I CONSIGLIERI COMUNALI DEI GRUPPI PDL, FLI, PPDT, BAV SONO PREOCCUPATI PER L’ATTEGGIAMENTO ASSUNTO DAL  VICESINDACO. LA STESSA, NONOSTANTE I SOLLECITI AVUTI NELLE SCORSE SETTIMANE A PRESENTARSI IN COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE PER ELENCARE ED APPROFONDIRE LA VICENDA EX UPIM (MERCATINO DI NATALE), AD OGGI CONTINUA A SNOBBARE LA COMMISSIONE E, NON CONTENTA, RILANCIA SOSTENENDO CHE L’Ex UPIM POTRA’ ESSERE UTILIZZATO  NELL’IMMEDIATO FUTURO.

Vorremmo suggerire alla dott.ssa Baldassare di andarci cauta: i locali dell’ex Upim non sono comunali e la loro disponibilità (non conosciamo a quale titolo, ma ci sentiamo di escludere certamente la proprietà) non autorizza la Pubblica Amministrazione ad investire rilevanti somme per apportare benefici e miglioramenti ad un bene che è di un terzo privato. La Vice-Sindaco è persona accorta che sa bene che questa eventualità rappresenterebbe certamente un illecito di tipo amministrativo e, ipotizziamo, anche di tipo penale.
Non vorremmo che la trascorsa esperienza di Assessore alla cultura provinciale, suggerisca sempre alla dott. Baldassarre la ricerca del “colpo di teatro”. Apprendiamo infatti che la stessa vorrebbe affiggere delle quinte sui fondali dei locali sfitti, per coprire pudicamente le manchevolezze dei proprietari, che dovrebbero a loro spese provvedere al decoro delle facciate di loro proprietà. Anche in questo caso il vice Sindaco vuole usare del denaro pubblico in maniera poco consona. Comprendiamo le giuste esigenze del decoro urbano, ma non comprendiamo perché a pagare debba essere sempre il Comune. E poi, con quali criteri di scelta delle facciate e con quali poteri rispetto alla proprietà privata?
Tornando al merito del Mercatino di Natale, esortiamo il Sindaco Consales a non lasciare la strada nota per avventurarsi in sentieri infidi e minacciosi: negli anni scorsi il Mercatino di Natale era operativo già da fine novembre, con buona soddisfazione dei commercianti e dei cittadini. Invece quest’anno – forse per inseguire a tutti i costi un colpo ad effetto – non sappiamo ancora se il Mercatino di Natale ci sarà e dove sarà allocato, mentre le Associazioni di categoria ci sembra che abbiano preso garbatamente le distanze dall’Assessore.
Le forze politiche su citate prendono atto che l’Assessore alle attività produttive, che come principio ispiratore dovrebbe avere il dialogo con le associazioni di categoria, con il proprio atteggiamento ha sancito una rottura forse irreversibile.
Chiediamo pertanto un intervento urgente da parte del Sindaco e delle forze di maggioranza, perché chiariscano al Vicesindaco che è il caso di un suo passo indietro rispetto a quanto sta accadendo intorno alla vicenda del Mercatino di Natale.

IMU SECONDA COSA, IL PDL AL SINDACO: “REVOCHIAMO L’AUMENTO”

Mauro-DAttis-e-Cosimo-Elmo.jpgDal Gruppo Consiliare del Pdl al Comune di Brindisi riceviamo e pubblichiamo il seguente Comunicato:

Esprimiamo la nostra soddisfazione per la comunicazione del Sindaco rispetto al recupero di somme ICI e IMU arretrate dall’Enel per un ammontare di circa 23 milioni di euro. A questi dovranno aggiungersi gli altri importi che dovranno versare le altre aziende secondo quanto stabilito dall’ultimo consiglio comunale.

Riteniamo che oggi non ci siano più le condizioni che hanno giustificato il recente aumento dell’IMU sulla seconda casa e quindi chiediamo al sindaco di procedere alla revoca di quell’aumento portando in consiglio comunale una delibera che decida in tal senso.

Questo consentirà di evitare immediatamente l’aumento già programmato dell’IMU sulla seconda casa a scapito dei cittadini

 

Mauro D’Attis, Cosimo Elmo, Pietro Santoro, Pietro Guadalupi

RIORDINO PROVINCE – FUSCO “NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA”

 

NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA,  CONFERENZA STAMPA PER MERCOLEDÌ 14 2012 AD ORE 11,00, ROBERTO FUSCO, SI DEMOCRAZIA,BRINDISI, STORIA, DIGNITà, CORTE COSTITUZIONALE, LECCE, ACCORPAMENTO, RIORDINO PROVINCE  Raramente “Cronache Brindisine” sposa in toto una posizione, un intervento o comunque una espressione del pensiero altrui. E’ troppo preziosa la libertà e la indipendenza rispetto a chicchessia (e, men che meno, rispetto a partiti politici e/o loro esponenti di spicco). Tuttavia ci siam imbattuti –quasi per caso: “Cronache Brindisine” non riceve Comunicati Stampa da nessuno- in una interessante dichiarazione del  Consigliere comunale Avvocato Roberto Fusco. E la riportiamo integralmente. E’ un po’ lunga ma  val la pena di leggerla. Eccola:

NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA

La vicenda del riordino delle Province sta finendo nel peggior modo possibile. Il Governo ha compiuto un atto di violenza nei confronti dei territori e delle relative popolazioni, decretando l’accorpamento di alcune province ad altre, ignorando che la Costituzione prevede che, nel rispetto del principio delle autonomie locali, il mutamento degli enti locali possa avvenire solo con procedimenti che partono – senza minaccia alcuna da parte del Governo – dagli enti locali medesimi.
A Brindisi, invece di difendere tenacemente la provincia di Brindisi, è accaduto che, nonostante la precisa e ferma posizione assunta dal Consiglio Comunale di Brindisi, il dibattito e gli incontri tra parlamentari ed esponenti politici si sia limitato tra lo scegliere se andare con Taranto o andare con Lecce, determinando la più totale dissoluzione della Provincia di Brindisi, i cui Comuni, vedendo il Capoluogo ondeggiante tra l’andare con Taranto o con Lecce, hanno deciso ciascuno per proprio conto con chi andare, senza che neppure si tentasse un’azione di raccolta dei Comuni della Provincia di Brindisi a difesa della Provincia medesima.
Si è rivissuto un secondo 8 settembre 1943, con un completo “sciogliete le righe”, e con una fuga di coloro che avrebbero dovuto difendere fermamente la Provincia di Brindisi in ogni sede (complice il Governo che, volutamente decretando in un primo momento il commissaria mento delle Province, ha di fatto favorito l’abbandono degli enti provinciali da parte di coloro che li rappresentavano e che avrebbero potuto e dovuto difenderli).
Il pasticcio oramai è fatto, e solo un intervento della Corte Costituzionale che non si pieghi alle esigenze del Governo tecnico ed all’ennesima affermata situazione di urgenza economica, potrà ripristinare i diritti dei cittadini, così gravemente violati.
Si sostiene che non è importante difendere la Provincia, che è Ente oramai antistorico e privo di significato, sostenendosi che quel che importa è difendere la permanenza dei servizi sul territorio connessi allo status di Provincia (ASL, Provveditorato, Prefetture, Comando dei Carabinieri, Questura, ecc.).
Ma, come è stato già esattamente affermato da attenti osservatori della politica nazionale, se le Provincie sono antistoriche e prive di senso, perché allora non sopprimerle tutte ?
La generale soppressione sarebbe stata forse anche compresa, mentre la soppressione dei soli territori guarda caso più deboli economicamente, socialmente e dal punto di vista della rappresentanza politica, è e resta solamente un atto di violenza nei confronti appunto dei più deboli.
E si può sperare che un territorio che non abbia saputo difendere la propria storia, le proprie tradizioni e la propria dignità, non opponendosi ad un atto di violenza, sia capace poi di difendere il mantenimento dei servizi ?
Quale difesa è stata operata allorché per scelta Regionale lo stabilimento Alenia veniva insediato a Grottaglie, all’epoca persino priva di idoneo aeroporto, tralasciando la circostanza che fosse Brindisi il territorio con una già esistente forte vocazione industriale aeronautica, anche grazie alla presenza di maestranze altamente preparate e di imprese altamente specializzate ?
Quale difesa è stata operata allorché si sopprimeva la Banca di Italia o il servizio di Tesoreria o si trasferiva a Gioia del Colle il 32 stormo dell’aeronautica o si accorpava il Comando Marina ed il relativo arsenale a quello di Taranto ?
E allora è giunto il momento che la popolazione di Brindisi faccia sentire la propria voce.
La battaglia per la difesa della Provincia di Brindisi, qualunque esito avrà, deve diventare l’inizio di una permanente difesa da parte dei cittadini di Brindisi del proprio territorio e dei propri diritti, da tempo immemorabile trascurati e soppressi.
Senza l’intervento della Corte Costituzionale, od un forte intervento dei parlamentari in sede di conversione del decreto di riordino attualmente all’esame, probabilmente sarà una battaglia persa: ma non c’è battaglia più persa di quella non combattuta.
Se si dovesse perdere, resterà quanto a meno consegnato alla storia che il Governo ha commesso un atto di violenza nei confronti della Provincia di Brindisi e che la popolazione di Brindisi si è battuta, e non è corsa a sottoporsi a Taranto o a Lecce, consegnando al Governo la delibera che sancisca tale accorpamento.
Brucia ancora, dopo centinaia di anni, il ricordo della ferita alla dignità dei Brindisini inferto dalla privazione della seconda Colonna Romana, determinato non solo dalla perdita di un così rilevante elemento rappresentativo della nostra memoria storica, che è elemento fondante di qualsiasi comunità, ma anche dalla circostanza che furono persino gli stessi Brindisini, propria sponte, a portarla a Lecce.

Non si ripeta lo stesso errore.

Resti chiaro alla Storia chi è l’autore della violenza e chi ne è la vittima, senza deliberare l’adesione della Città di Brindisi ad alcuna altra Provincia.
Questa è la posizione di SI DEMOCRAZIA, che invita la popolazione a far sentire in ogni forma la propria voce di dissenso e che auspica una mobilitazione popolare in tal senso.

Roberto Fusco SI DEMOCRAZIA

SI DEMOCRAZIA CONVOCA SUL TEMA UNA CONFERENZA STAMPA PER MERCOLEDÌ 14 2012 AD ORE 11,00 PRESSO LA SEDE DI SI DEMOCRAZIA IN BRINDISI ALLA VIA PERGOLA N.8 (nelle vicinanze del parcheggio dell’Hotel orientale).

 


 

Comunicato Stampa di Mauro D’Attis

Dall’Ufficio Stampa del consigliere comunale  Mauro D’Attis riceviamo il seguente Comunicato Stampa:

Città europea dello sport, D’Attis: “Occhio alle bufale: a Brindisi arriveranno cifre ben inferiori di quanto dichiarato”. E suggerisce a Consales dove poter attingere alle risorse.

Il membro del comitato delle regioni ricorda che “il fondo per lo sport, è pari a circa 210 milioni a partire dal 2014 e fino al 2020: si tratta quindi di 30 milioni complessivi annui per tutta Europa. Inoltre i fondi a disposizione della Regione sono molto esigui per tutta la Puglia”

“L’assegnazione a Brindisi del titolo Città europea dello sport 2014 è il frutto di una preziosa collaborazione e deve renderci tutti orgogliosi. Questo è anche merito degli sforzi compiuti in passato: abbiamo lasciato un patrimonio di impiantistica sportiva che, sebbene abbia carenze, è più che dignitosamente nella condizione di essere considerato tra i migliori del Paese. Detto questo, annunciare che Brindisi avrà accesso a fondi per massimo 21 milioni di euro attraverso questo riconoscimento, è una bufala di dimensioni straordinarie. Il fondo per lo sport, gestito dal Commissario europeo Vassilious, è pari a circa 210 milioni a partire dal 2014 e fino al 2020: si tratta quindi di 30 milioni complessivi annui per tutta Europa. È ragionevole immaginare che Brindisi non potrà mai assorbire percentuali enormi tanto sventolate in questi giorni a discapito di tutta l’Europa per il 2014”

E’ quanto sostiene Mauro D’Attis, capogruppo del Pdl al comune di Brindisi e membro del Comitato delle Regioni al Parlamento Europeo

“I fondi a disposizione della Regione sono molto esigui per tutta la Puglia. In Europa non sono attualmente previsti stanziamenti nello specifico per lo sport. All’interno del Comitato delle Regioni, di cui faccio parte da luglio, il relatore europeo Roberto Pella, che è anche responsabile nazionale Anci per lo sport, su mia e di altri colleghi esplicita richiesta, ha proposto alla Commissione europea di allargare i fondi strutturali europei all’impiantistica sportiva – aggiunge D’Attis -. Con lui parteciperò nelle prossime settimane ad un incontro con Santiagos Fisas, Commissario europeo allo sport, per l’estensione dei fondi strutturali all’impiantistica sportiva di nuova e vecchia generazione”

 “Per dimostrare la volontà di collaborare, suggerisco a Consales, senza perdere tempo a inseguire numeri che non ci sono, di richiedere, invece, di accedere ai 24 milioni che il Governo italiano, attraverso il ministro Gnudi, mette a disposizione dei comuni – conclude D’Attis -. Questi fondi sono una recente conquista dell’Anci e sono effettivamente disponibili”.

Comunicato Stampa di Mauro D'Attis, venerdì 11 novembre 2012

 

 

Infortunio per Rossella Brescia. A Brindisi Sabrina Brazzo protagonista di “Amarcord”

Amici, purtroppo dovrò affrontare un intervento al ginocchio e non ci sarò in ‘Amarcord’, ma ci sarà Sabrina Brazzo, una stella della Scala a cui voglio un gran bene e ringrazio per avermi sostituita! È un balletto fantastico, la compagnia è di grande livello!”. Con questo tweet Rossella Brescia ha annunciato la indisponibilità a partecipare alle prossime date dello spettacolo “Amarcord”, a causa di un infortunio in sala prove. La ballerina pugliese non potrà così vestire i panni di Gradisca nella nuova coreografia rivisitata da Luciano Cannito del capolavoro felliniano che l’avrebbe vista protagonista sul palcoscenico del Nuovo Teatro Verdi il prossimo 18 novembre. Come anticipato, la sfortunata interprete sarà sostituita dalla prima ballerina del corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano Sabrina Brazzo, che ha già sostenuto questo ruolo con vivo successo al Metropolitan di New York e al Teatro alla Scala di Milano nel primo allestimento dell’opera.

Il 2013 è l’anno di Federico Fellini: il 40esimo anniversario dall’uscita di “Amarcord” ed il 20esimo dalla scomparsa del Maestro. Per quest’occasione il coreografo e regista Luciano Cannito riporta in scena lo spettacolo che si ispira al film del 1973 del regista riminese. Nel balletto in due atti Sabrina Brazzo è una Gradisca che danza tra le scenografie di Carlo Centolavigna sulle musiche di Nino Rota, affiancata dal nuovo giovane talento della danza Nicolò Noto nel ruolo di Titta. Il lavoro di Cannito è liberamente ispirato al film in cui Fellini ricorda e reinventa la sua vita di ragazzo in una Rimini della prima metà degli anni Trenta. La storia di Titta, alter ego del Fellini adolescente, e della sua famiglia si inserisce armoniosamente in un contesto di piccoli ritratti (Gradisca, Volpina, la tabaccaia) dove affiora sempre la spensieratezza e la voglia di vivere propria degli italiani degli anni Trenta. La prima versione coreografica fu proposta da Cannito nel 1995 al Teatro San Carlo di Napoli.

Moni Ovadia al “Nuovo Verdi” di Brindisi

moni ovadia

Venerdì 26 e sabato 27 ottobre, il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi ospita il secondo appuntamento della stagione artistica 2012-2013: in scena Moni Ovadia racconta gli ebrei e i Rom nello spettacolo Senza confini. Ebrei e zingari. «Per duemila anni – spiega l’artista – ebrei e Rom sono stati popoli senza terra, hanno mostrato al mondo che si può essere popolo senza bisogno di confini, burocrazia, eserciti, barriere e proprio per questa loro proposta straordinaria sono stati destinati allo sterminio. Poi qualcosa è cambiato: gli ebrei sono entrati nel salotto buono, hanno scelto una terra da abitare, una nazione. I Rom invece no, e quindi su di loro gravano ancora pregiudizi e discriminazione».

Moni Ovadia conduce da tempo una battaglia contro le discriminazioni etniche e il razzismo. Nello spettacolo muove dai crimini subiti dagli ebrei e arriva presto ad associare a questo popolo quello di Rom e Sinti che, forse, hanno sofferto persecuzioni ancor più crudeli e lontane nel tempo.

Così, procedendo lungo questa storia quasi parallela, il cantore di Filippopoli e la “Moni Ovadia Stage Orchestra” – di cui fanno parte anche musicisti Rom di nazionalità rumena – portano in scena la loro cultura e la loro gente. Senza confini. Ebrei e zingari affronta le vicende di Rom ed ebrei tra musica, riflessioni, storie, spunti umoristici. Un recital che tra i ritmi incalzanti delle sonorità zingare e barzellette ebraiche vuole dar voce soprattutto al “popolo degli uomini” (in lingua romanes Rom significa “uomo”) che fatica a trovare vera accoglienza in Europa. La musica e il teatro civile provano allora a scardinare conformismi e manifestare la dignità di ogni singolo essere umano e di ogni gente. Un’opera teatrale originale e senza confini fatta di memorie e di grandi emozioni. Si comincia alle ore 20.30. Info botteghino 0831 562554.

D’ATTIS : “Opportuna una convocazione dei Gruppi e del Consiglio Comunale”

soppressione della Provincia di Brindisi, brindisi nella neo provincia con Taranto?, mauro d'attis, sindaco consalesAlla luce degli ultimi accadimenti, successivi anche alla celebrazione dell’ultimo consiglio comunale di Brindisi che ha approvato alla unanimità l’ordine del giorno sulla questione della soppressione della Provincia di Brindisi, interviene il capogruppo del PdL Mauro D’Attis.

È evidente che la questione del riordino delle Province sta subendo ulteriori accelerazioni ed è altrettanto evidente che la determinazione del consiglio comunale secondo cui occorre opporsi alla soppressione è messa in discussione dalle ultime notizie apparse sui principali quotidiani nazionali. Ritengo che sia urgente e opportuno che Consales riconvochi i rappresentanti politici dei gruppi e successivamente anche il consiglio comunale per concordare i passi ulteriori da fare visto che non vi è notizia di una opposizione giudiziaria da parte dell’Amministrazione comunale e considerato che, invece, senza che nessuno mai lo abbia deliberato, la cittá di Brindisi sembra essere destinata all’accorpamento con Taranto”.

Pare infatti scontata la determinazione di far aderire la città di Brindisi alla neo provincia con Taranto. Sul punto D’Attis aggiunge:

Il consiglio comunale non ha mai espresso una volontà in tal senso e non sarebbe giusto far passare una indicazione senza che se ne sia discusso a livello istituzionale e senza, soprattutto, il coinvolgimento dei cittadini. Aldilà dei campanilismi chiedo a Consales di riferire in sede istituzionale e possibilmente farlo senza essere ogni volta sollecitato dal sottoscritto o da altri consiglieri soprattutto su argomenti come questi”.