PUTTAPARTHI (INDIA) – Quando ancora Sathya Sai Baba era agonizzante, nel suo ashram di Puttaparthi si è scatenata una vera e propria battaglia per il controllo della Fondazione da lui creata per amministrare un tesoro enorme composta da denaro, immobili, hotel, ospedali, terreni, oro e gioielli, per un valore che secondo le stime varia fra i quattro e i 12 miliardi di euro.
La vicenda è complicata dal fatto che il guru indiano non ha lasciato un testamento con indicazioni sulle persone destinate ad assumere le redini della Sri Sathya Sai Baba Central Trust (Sssct) creato nel 1972. Il quale, comunque, ha un segretario amministrativo, K. Chakravarthi (l’unico con il potere di firmare assegni) e sei membri della Fondazione fra cui si trova un unico parente di Sai Baba: il nipote di 39 anni, R.J. Ratnakar.
FONTE: Agenzia giornalistica ANSA http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/04/25/visualizza_new.html_897762888.html