IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO, D’ATTIS: “INSENSATO FARLO A SERRANOVA”

 

“Trovo la scelta di Carovigno, di posizionare a Serranova il nuovo impianto di compostaggio, francamente insensata. Non ha senso infatti, secondo me, aggredire quel territorio a ridosso di un borgo che va tutelato”.

cartinadella provincia di brindisi

È il commento di Mauro D’Attis, presente sulla sua bacheca, sulla scelta che Carovigno starebbe prendendo di individuare un’area vicino a Serranova per la realizzazione di uno dei tre impianti di compostaggio che l’OGA avrebbe previsto di realizzare in provincia di Brindisi. Il comune capoluogo discuterà nella seduta del Consiglio comunale di domani la scelta di quello di Brindisi.

“È diversa la scelta di Brindisi – continua la dichiarazione di D’Attis – che comunque va su una zona industriale, un’area già inquinata che così verrà bonificata riducendo al minimo l’impatto ambientale e sanitario”.

Infine la proposta verso una soluzione ragionevole e sostenibile dal punto di vista

“Ma perché non pensare a potenziare quello di Brindisi magari? Si riducono anche i costi di investimento pubblico! Invece se ne vogliono fare 3 a tutti i costi in provincia di Brindisi (Carovigno, Torre SS e Brindisi).I sindaci dell’OGA (e quindi della provincia di Brindisi) e la Regione Puglia (soprattutto l’Assessore Nicastro) si mettano la mano sulla coscienza e…sul portafoglio….”

COMUNICATO STAMPA MAURO D’ATTIS – CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA DI BRINDISI

RIFIUTI, DISCARICA AUTIGNO – Anche il PDL di San Vito dei Normanni “bacchetta” Consales (e Vendola)

Rifiuti ad Autigno, Di Viesto (PDL): le decisioni di Consales e Nicastro mortificano gli sforzi dei sanvitesi impegnati nella differenziata.

DISCARICA CONTRADA AUTIGNO.jpg

Dal mese di gennaio i cittadini di San Vito dei Normanni differenziano i propri rifiuti sempre più diligentemente, tanto da passare dal 10% al 65% di differenziata in tale breve arco di tempo. Eppure tali sforzi rischiano di essere inutili se nella discarica di Autigno, situata in territorio di Brindisi ma assai più vicina alla Città di San Vito, si conferiscono tonnellate di rifiuti indifferenziati provenienti da 21 comuni dell’ex Ato Ba/5. Infatti con l’ordinanza n. 6 del 27 maggio scorso, l’ass. alla qualità dell’ambiente, all’ecologia ed al ciclo dei rifiuti, Lorenzo Nicastro ha disposto la proroga di altri 90 giorni del suddetto conferimento disposto sempre dallo stesso nel mese di febbraio.

L’intero consiglio comunale, all’unanimità ha approvato un ordine del giorno nella seduta del 5 giugno con la quale si chiedeva la sospensione e la revoca della suddetta ordinanza.

Non sono noti, né riusciamo ad intuirli, i motivi per i quali il Sindaco di Brindisi, che non ha mai ritenuto di confrontarsi con la nostra cittadina, ha acconsentito e continua ad assecondare tale abnorme conferimento.

Certamente il territorio brindisino ha già pagato in termini di salubrità ambientale ed ha comunque dato più di quanto dovuto in termini di solidarietà.

Il tempo dell’emergenza è finito, ed il presidente della regione Vendola con la sua giunta ha avuto tutto il tempo per risolvere la questione. Non è dato sapere se non ci è riuscito per mancanza di tempo dovuto ai troppi impegni di leader di partito che lo vedono spesso presente in vari siti del territorio nazionale, o per assenza di volontà nel volerlo risolvere.

Di certo non si può pensare di andare avanti di proroga in proroga ai danni dei nostri cittadini.

Il Pdl di San Vito dei Normanni esprime pertanto tutto il proprio disappunto per come è stata condotta l’intera vicenda e auspica la revoca dell’ordinanza sopra richiamata per il bene dei propri concittadini.

 

Comunicato stampa coordinamento cittadino di San Vito dei Normanni

Giuseppe Di Viesto – coordinatore cittadino

TORRE SANTA SUSANNA – Il Sindaco Galasso: “Ma Friolo è del Pdl o di Fratelli d’Italia?”

Galasso, sindaco Torre.jpg“cronache brindisine” non ama certe tendenze del, diciamo così,  giornalismo. E non ha l’abitudine di costruire “articoli” (e spacciandoli per tali!) partendo da un post su facebook o addirittura da un semplice commento. Tuttavia facciamo oggi una eccezione. Del resto la dichiarazione, che riportiamo integralmente, ha tutta l’aria d’esser stata scritta in modo ponderato e non in modo istintivo o irriflessa (come invece, purtroppo, avviene per molte cose scritte su facebook e “buttate lì”). Fatta questa  lunga (ma, per noi, necessaria) puntualizzazione ecco le parole di Costantino Galasso, Sindaco di Torre Santa Susanna: 

 

Mi si accusa di essere un Sindaco col torcicollo, cioè troppo impegnato a guardare al passato (e alla gravi responsabilità della precedente Amministrazione) per non dover rispondere della inconcludenza della Amministrazione che presiedo.

Ebbene devo confessare che il torcicollo me lo tengo e me lo tengo perché dimenticare il passato significa gettare dalla finestra preziose esperienze, che ci permetteranno di non incorrere più in errori che hanno avuto gravi conseguenze per il nostro paese.
Al dottor Friolo, che non si capisce se sia consigliere regionale del PDL o di Fratelli d’ Italia, e al capogruppo della opposizione Tiberio Saccomanno lancio una sfida: mi spieghino in che modo si è concretizzata “la gestione elettoralistica” dei servizi sociali.
Me lo spieghi soprattutto il dott. Saccomanno (che a tal proposito sembra essere onnisciente) e lo spieghi al consigliere Friolo e a tutti i torresi. Dottor Saccomanno lo spieghi e poi ne riparliamo.

TORRE SS - Municipio.jpg


 

E’ morta Francesca Sbano. Ora, per favore, un po’ di silenzio (e di RISPETTO)

francesca sbano,benedetta,carovigno,dramma,brindisi,notizie,è morta francesca sbanoI medici hanno dichiarato la morte cerebrale di Francesca Sbano, la donna di 32 anni, che ieri sera avrebbe ucciso, forse avvelenandola, la propria bambina e si è poi lanciata giù dal terrazzo di casa sua a Carovigno. I parenti hanno acconsentito all’espianto degli organi. Ora preghiamo. O almeno, per favore: basta chiacchere inutili.

ALT! ATTENZIONE! D E V I A Z I O N E

deviazione_cartello_0002.jpg

BRINDISI NEWS 24


Proprio così:

temporaneamente

il “traffico”

transitante qui

verrà

deviato

al seguente link

 

http://cosimodematteis.over-blog.it/


ma anche QUI:

BRINDISI NEWS 24

 

 

 

Erchie, don Domenico e … “QUELLO CHE PASSA IL CONVENTO”

quel che passa il convento.jpgForse non tutti sanno che….Don Domenico è originario di Erchie. Già, ma forse… non tutti sanno chi è Don Domenico! Ed allora, a beneficio dei suoi concittadini e di tutti gli amici di “Cronache Brindisine” diciamo che Don Domenico (al secolo Angelo De Stradis) è il Sacerdote Cistercense – i monaci Cistercensi hanno una lunga tradizione di presenza qui in terra di Brindisi data la loro permanenza presso il Santuario Mariano di Cotrino, a Latiano- che conduce una trasmissione televisiva.

Si, proprio così. Don Domenico –che da Erchie manca praticamente fin dalla infanzia: non sperate di riconoscere in lui il nostro accento- che è Monaco presso la storica Abbazia di Casamari, partecipa quotidianamente al programma “Quel che passa il convento”.

Ed uno si chiede -o potrebbe chiedersi- cosa ci faccia un Religioso in una trasmissione televisiva (specialmente considerando il complessivo degrado morale della tv italiana). Bene, allora per “scoprire” tutto ciò non vi resta che sintonizzarvi su TV2000 (tasto 28 del telecomando) ogni mattina alle 11. Troverete il bravo e simpatico Don Domenico che, assieme ad una brillante Virginia Conti, conduce appunto “Quel che passa il convento”. Di piu non dico: così siete “costretti” a seguire il programma!

cosimo de matteis

Il programma ha un sito web ed una Pagina facebook:

 www.quelchepassailconvento.tv2000.it

 http://www.facebook.com/quelchepassailconvento

 

tv2000.jpg


 


L’Emittente Televisiva TV 2000 (già “Sat 2000”) è visibile, gratuitamente, in tutta italia al Canale 28 del telecomando.

Si può anche vedere in streaming sul Sito internet

www.tv2000.it

(in alto a destra c’è la scritta “guarda la diretta”)

***

Segnaliamo inoltre un gruppo facebook

 

Amici di TV2000 – (TASTO 28 del telecomando)


Postilla sui Cistercensi: la Congregazione cui appartiene Don Domenico -più opportuno parlare di Padre Domenico- ha numerose Abbazie sparse in Italia e nel mondo. In una di queste, la nota e storica Abbazia di Piona -sul lago di Como, ramo lecchese-, han presenziato per decenni e decenni due monaci anche essi della nostra Terra (precisamente di Villa Castelli). Mi riferisco ai fratelli Cosimo(Giacinto) e Tommaso Caliandro. Già: Caliandro. Un cognome diffuso , ma soprattutto il cognome del nostro nuovo Vescovo (ancora non insidiato in Diocesi: ciò avverrà probabilmente il prossimo Gennaio). E Mons Domenico Caliandro è cugino proprio dei due monaci cistercensi menzionati! Visto come è piccolo il mondo? E col web lo diventa ancor di più!


 

RIORDINO PROVINCE – FUSCO “NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA”

 

NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA,  CONFERENZA STAMPA PER MERCOLEDÌ 14 2012 AD ORE 11,00, ROBERTO FUSCO, SI DEMOCRAZIA,BRINDISI, STORIA, DIGNITà, CORTE COSTITUZIONALE, LECCE, ACCORPAMENTO, RIORDINO PROVINCE  Raramente “Cronache Brindisine” sposa in toto una posizione, un intervento o comunque una espressione del pensiero altrui. E’ troppo preziosa la libertà e la indipendenza rispetto a chicchessia (e, men che meno, rispetto a partiti politici e/o loro esponenti di spicco). Tuttavia ci siam imbattuti –quasi per caso: “Cronache Brindisine” non riceve Comunicati Stampa da nessuno- in una interessante dichiarazione del  Consigliere comunale Avvocato Roberto Fusco. E la riportiamo integralmente. E’ un po’ lunga ma  val la pena di leggerla. Eccola:

NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA

La vicenda del riordino delle Province sta finendo nel peggior modo possibile. Il Governo ha compiuto un atto di violenza nei confronti dei territori e delle relative popolazioni, decretando l’accorpamento di alcune province ad altre, ignorando che la Costituzione prevede che, nel rispetto del principio delle autonomie locali, il mutamento degli enti locali possa avvenire solo con procedimenti che partono – senza minaccia alcuna da parte del Governo – dagli enti locali medesimi.
A Brindisi, invece di difendere tenacemente la provincia di Brindisi, è accaduto che, nonostante la precisa e ferma posizione assunta dal Consiglio Comunale di Brindisi, il dibattito e gli incontri tra parlamentari ed esponenti politici si sia limitato tra lo scegliere se andare con Taranto o andare con Lecce, determinando la più totale dissoluzione della Provincia di Brindisi, i cui Comuni, vedendo il Capoluogo ondeggiante tra l’andare con Taranto o con Lecce, hanno deciso ciascuno per proprio conto con chi andare, senza che neppure si tentasse un’azione di raccolta dei Comuni della Provincia di Brindisi a difesa della Provincia medesima.
Si è rivissuto un secondo 8 settembre 1943, con un completo “sciogliete le righe”, e con una fuga di coloro che avrebbero dovuto difendere fermamente la Provincia di Brindisi in ogni sede (complice il Governo che, volutamente decretando in un primo momento il commissaria mento delle Province, ha di fatto favorito l’abbandono degli enti provinciali da parte di coloro che li rappresentavano e che avrebbero potuto e dovuto difenderli).
Il pasticcio oramai è fatto, e solo un intervento della Corte Costituzionale che non si pieghi alle esigenze del Governo tecnico ed all’ennesima affermata situazione di urgenza economica, potrà ripristinare i diritti dei cittadini, così gravemente violati.
Si sostiene che non è importante difendere la Provincia, che è Ente oramai antistorico e privo di significato, sostenendosi che quel che importa è difendere la permanenza dei servizi sul territorio connessi allo status di Provincia (ASL, Provveditorato, Prefetture, Comando dei Carabinieri, Questura, ecc.).
Ma, come è stato già esattamente affermato da attenti osservatori della politica nazionale, se le Provincie sono antistoriche e prive di senso, perché allora non sopprimerle tutte ?
La generale soppressione sarebbe stata forse anche compresa, mentre la soppressione dei soli territori guarda caso più deboli economicamente, socialmente e dal punto di vista della rappresentanza politica, è e resta solamente un atto di violenza nei confronti appunto dei più deboli.
E si può sperare che un territorio che non abbia saputo difendere la propria storia, le proprie tradizioni e la propria dignità, non opponendosi ad un atto di violenza, sia capace poi di difendere il mantenimento dei servizi ?
Quale difesa è stata operata allorché per scelta Regionale lo stabilimento Alenia veniva insediato a Grottaglie, all’epoca persino priva di idoneo aeroporto, tralasciando la circostanza che fosse Brindisi il territorio con una già esistente forte vocazione industriale aeronautica, anche grazie alla presenza di maestranze altamente preparate e di imprese altamente specializzate ?
Quale difesa è stata operata allorché si sopprimeva la Banca di Italia o il servizio di Tesoreria o si trasferiva a Gioia del Colle il 32 stormo dell’aeronautica o si accorpava il Comando Marina ed il relativo arsenale a quello di Taranto ?
E allora è giunto il momento che la popolazione di Brindisi faccia sentire la propria voce.
La battaglia per la difesa della Provincia di Brindisi, qualunque esito avrà, deve diventare l’inizio di una permanente difesa da parte dei cittadini di Brindisi del proprio territorio e dei propri diritti, da tempo immemorabile trascurati e soppressi.
Senza l’intervento della Corte Costituzionale, od un forte intervento dei parlamentari in sede di conversione del decreto di riordino attualmente all’esame, probabilmente sarà una battaglia persa: ma non c’è battaglia più persa di quella non combattuta.
Se si dovesse perdere, resterà quanto a meno consegnato alla storia che il Governo ha commesso un atto di violenza nei confronti della Provincia di Brindisi e che la popolazione di Brindisi si è battuta, e non è corsa a sottoporsi a Taranto o a Lecce, consegnando al Governo la delibera che sancisca tale accorpamento.
Brucia ancora, dopo centinaia di anni, il ricordo della ferita alla dignità dei Brindisini inferto dalla privazione della seconda Colonna Romana, determinato non solo dalla perdita di un così rilevante elemento rappresentativo della nostra memoria storica, che è elemento fondante di qualsiasi comunità, ma anche dalla circostanza che furono persino gli stessi Brindisini, propria sponte, a portarla a Lecce.

Non si ripeta lo stesso errore.

Resti chiaro alla Storia chi è l’autore della violenza e chi ne è la vittima, senza deliberare l’adesione della Città di Brindisi ad alcuna altra Provincia.
Questa è la posizione di SI DEMOCRAZIA, che invita la popolazione a far sentire in ogni forma la propria voce di dissenso e che auspica una mobilitazione popolare in tal senso.

Roberto Fusco SI DEMOCRAZIA

SI DEMOCRAZIA CONVOCA SUL TEMA UNA CONFERENZA STAMPA PER MERCOLEDÌ 14 2012 AD ORE 11,00 PRESSO LA SEDE DI SI DEMOCRAZIA IN BRINDISI ALLA VIA PERGOLA N.8 (nelle vicinanze del parcheggio dell’Hotel orientale).

 


 

Nominato il Commissario Straordinario della Provincia di Brindisi: è Cesare Castelli

Cesare Castelli, commissario straordinarioIl Prefetto di Brindisi ha oggi nominato il nuovo Commissario Straordinario per assicurare la provvisoria gestione della Provincia di Brindisi sino al giorno in cui il governo designerà, per le province che saranno accorpate, i commissari incaricati di rendere operativa la trasformazione delle attuali amministrazioni provinciali in enti di secondo grado.

Si tratta di Cesare Castelli (NELLA FOTO)che proviene dal Dipartimento della sicurezza del ministero dell’Interno. Da ieri le dimissioni del presidente Massimo Ferrarese sono diventate irrevocabili.

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La foto è tratta dal Sito del Quotidiano:

www.quotidianodipuglia.it

 

D’ATTIS INTERVIENE CON DECISIONE: “Doppio Capoluogo impossibile: in Parlamento si lotti per Brindisi”

D’Attis: “Il Ministro Patroni Griffi ha escluso la possibilità di doppio capoluogo. Quindi bando alle polemiche personali: qui non si tratta di campagna elettorale.

E allora tutti i parlamentari del territorio lottino per salvare la Provincia di Brindisi. Quelli del Pdl sono pronti a non votare la fiducia.

Gli altri cosa faranno?”.

É evidente che il dibattito sul riordino delle Province è degenerato sia nei toni sia soprattutto nelle dichiarazioni a vuoto e fatte solo con l’intento di conquistarsi i titoli dei giornali. Personalmente sono disgustato e credo che anche questo argomento, come quello della “questione Enel” sia stato inquinato dalle stesse persone.

É evidente che i criteri della soppressione (popolazione ed estensione territoriale) non sono stati votati in Parlamento ma indicati dal Governo con un provvedimento successivo. É evidente che è bassa polemica politica prendere per bugiardi i parlamentari che non sono del proprio partito e che evidentemente hanno riferito quanto effettivamente accaduto in sede istituzionale.

É evidente che molto tardivamente il Presidente della Provincia di Brindisi ha eseguito ciò che il suo consiglio provinciale aveva deliberato che egli facesse, ossia opporsi in ogni forma alla soppressione e non invece, come ha fatto, mettersi alla rincorsa di ipotesi ogni giorno diverse senza ricavarne nulla. É evidente che il Sindaco di Brindisi ha completamente ignorato quanto il suo consiglio comunale aveva deliberatoDATTIS NEW FOTO.jpg egli facesse. Non uno straccio di iniziativa giudiziaria amministrativa verso la decisione del Governo. Solo riunioni nelle quali ha prospettato decisioni frutto di scelte politiche di segreteria e non di intesa istituzionale come in questi casi servirebbe.

É evidente che la questione doppio-capoluogo è lontana dalla realtà come è evidente che la lettera al Presidente Monti è l’ennesimo lancio di propaganda elettorale che nasconde tutte le inefficienza strategiche e la insipienza dei risultati autocelebrati. É evidente, ora, che si è persa una leadership della città di Brindisi, senza guida forte e in grado di far scappare come pecorelle smarrite tutti gli altri comuni attorno. È evidente che ora siamo alla stretta e la possibilità che Brindisi conservi il capoluogo è remota in quanto Patroni Griffi ha escluso il doppio capoluogo di Provincia ma si è detto disponibile a dare un nome diverso alla nuova aggregazione. É evidente che nessuno di noi sa che fine fanno la Prefettura, l’Ufficio delle Entrate, le varie direzioni periferiche dello Stato e regionali che è la cosa che più a questo punto interessa.

Da tempo sosteniamo, senza enfasi e autoesaltazioni, che il territorio si può ancora difendere intervenendo in Parlamento con tutte le nostre forze. In quel Parlamento dove i criteri saranno ratificati o modificati rispetto alla impostazione del Governo sostenuto dal Pd, dal Pdl e da quell’UdC tanto caro ad alcuni “Masaniello” nostrani.

I “Muccio”, i “Ferrarese” sono coloro che proprio come Masaniello agitano le folle contro il Re e poi scopri che ci vanno d’accordo. Proprio come con l’Enel, ad esempio. E francamente sono stanco di queste lezioni pubbliche di “saper fare”, soprattutto quando a farle sono coloro che consapevoli o inconsapevoli, hanno favorito un sistema che condiziona settori importanti della società a proprio vantaggio.

La questione territoriale della nostra Provincia è cosa seria, non “roba da campagna elettorale”. Aspettiamo con il nostro gruppo consiliare di poterci esprimere nella sede giusta, quella del nostro consiglio comunale che, ricordo, rappresenterebbe ancora la nostra città. Intanto non é detto che in Parlamento si possa fare qualcosa visto che tutto dipende dal Governo se porrà o meno la questione di fiducia. In questo caso i due Parlamentari del mio partito, Vitali e Saccomanno sono pronti a non votarla visto che si tratterà di un provvedimento esclusivamente sulle province, diversamente da quello del 7 agosto 2012 (Legge 135) che riguardava più argomenti, la spending review, appunto. Pertanto sono certo che loro, come prima, faranno la loro parte. E gli altri?

il “terrorismo” psicologico a danno dei cittadini di San Pietro Vernotico (BR)

z un passo indietro.jpg

Questo orrenda immagine (che miscela, orridamente, il peggio del fascismo con l’I WANT YOU americano guerrafondaio ed imperialista) è violenza psicologica. Il sampietrano onesto sa bene la veridicità della nomea attorno a certe realtà territoriali. E conosce, specialmente se ha vissuto prima del 27, il “paradiso” che rappresenta essere “provincia di Lecce”.

Ascoltate gli anziani, ma quelli assennati. Che stanno pure vecchi sporcaccioni che vivono la vecchiaia come hanno vissuto il resto della vita: nella avidità e nell’ambiguità.

“ccè brindisi… iou suntu de licce” – Così parlò il cellinese

Abbiamo gia detto e ribadito che, per ora, preferiamo rimaner silenti sulla quaestio (  http://cronachebrindisine.myblog.it/archive/2012/09/15/riordino-delle-province-si-muove-il-pdl-brindisino.html   )   : certi interventi in merito paiono davvero inutili (anche se il top della inutilità e la vittoria del Premio della Repubblica Lettone “Auis Non Ndi li Futtimus Propias Nentius” –ex-aequo- è andato alle due dichiarazioni spontanee e non richieste sul restar a Brindisi o andar a vivere a onululu) . Ed allora, anche per evitare certe figure barbine, pubblichiamo soltanto una immagine che dice piu di mille parole:

POPPITI BR.jpg

Naturalmente questa roba qui non dice che la intera popolazione di questi Comuni la pensi in questo modo.

O no?


cosimo de matteis

Riordino delle province: si muove il Pdl brindisino

PROVINCIA DI BRINDISI.jpgSul tema del riordino delle province “Cronache Brindisine” -che pure ha una sua posizione in merito- non è entrata nel dibattito in atto. Se sarà il caso diremo la nostra. Qui però si vuole dar conto di come il centrodestra brindisino si stia “muovendo” , col consueto garbo e con collegialità, e si riporta il seguente breve comunicato:

Si comunica che Lunedì 17 settembre alle ore 11.00, presso la sede provinciale del PdL di Brindisi in Corso Roma, una conferenza stampa dei gruppi consiliari PdL al Comune e alla Provincia di Brindisi sul tema del riordino delle Province.

La conferenza stampa si terrà alla presenza dei parlamentari e dei consiglieri regionali PdL della provincia di Brindisi.

Mauro D’Attis, capogruppo PdL al Comune di Brindisi
Nicola Ciracì, capogruppo PdL alla Provincia di Brindisi