TORRE SANTA SUSANNA – Il Sindaco Galasso: “Ma Friolo è del Pdl o di Fratelli d’Italia?”

Galasso, sindaco Torre.jpg“cronache brindisine” non ama certe tendenze del, diciamo così,  giornalismo. E non ha l’abitudine di costruire “articoli” (e spacciandoli per tali!) partendo da un post su facebook o addirittura da un semplice commento. Tuttavia facciamo oggi una eccezione. Del resto la dichiarazione, che riportiamo integralmente, ha tutta l’aria d’esser stata scritta in modo ponderato e non in modo istintivo o irriflessa (come invece, purtroppo, avviene per molte cose scritte su facebook e “buttate lì”). Fatta questa  lunga (ma, per noi, necessaria) puntualizzazione ecco le parole di Costantino Galasso, Sindaco di Torre Santa Susanna: 

 

Mi si accusa di essere un Sindaco col torcicollo, cioè troppo impegnato a guardare al passato (e alla gravi responsabilità della precedente Amministrazione) per non dover rispondere della inconcludenza della Amministrazione che presiedo.

Ebbene devo confessare che il torcicollo me lo tengo e me lo tengo perché dimenticare il passato significa gettare dalla finestra preziose esperienze, che ci permetteranno di non incorrere più in errori che hanno avuto gravi conseguenze per il nostro paese.
Al dottor Friolo, che non si capisce se sia consigliere regionale del PDL o di Fratelli d’ Italia, e al capogruppo della opposizione Tiberio Saccomanno lancio una sfida: mi spieghino in che modo si è concretizzata “la gestione elettoralistica” dei servizi sociali.
Me lo spieghi soprattutto il dott. Saccomanno (che a tal proposito sembra essere onnisciente) e lo spieghi al consigliere Friolo e a tutti i torresi. Dottor Saccomanno lo spieghi e poi ne riparliamo.

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D’ATTIS: GRAVE ASSENZA DELLA REGIONE PUGLIA ALLA CONFERENZA DEI SERVIZI DEDICATA A BRINDISI”

mauro-dattis-200x300.jpgIl capogruppo Pdl al comune di Brindisi critica l’assenza di rappresentanti regionali all’incontro organizzato ieri al ministero dell’Ambiente sulle bonifiche a Brindisi e sul rigassificatore. “Non vorrei che la nostra città fosse considerata di serie B”, dice D’Attis.

“Alla conferenza dei servizi istruttoria convocata ieri presso il ministero dell’Ambiente, con importanti argomenti riguardanti le bonifiche a Brindisi e il rigassificatore, erano presenti tutti gli interessati tranne i rappresentanti della Regione Puglia, pur avendo avuto regolare convocazione mediante circolare ministeriale. Un’assenza grave che testimonia, ancora una volta, lo scarso interesse degli amministratori regionali verso la questione Brindisi, come se la nostra città fosse considerata di serie B rispetto ad altre situazioni, seppur gravissime, come quella dell’Ilva di Taranto

Lo sostiene Mauro D’Attis, capogruppo del Pdl al comune di Brindisi.

 

“L’ordine del giorno riportava al primo punto “il piano di caratterizzazione di tutte le aree di pertinenza dell’impianto di rigassificatore sia a terra che a mare” e sarebbe stata auspicabile la presenza di un rappresentante regionale – aggiunge D’Attis -. Ho già fatto presente ai consiglieri regionali della mia parte politica di intervenire per capire le motivazioni di tale assenza.

Chiedo un’attenzione più netta e più seria da parte della Regione Puglia nei confronti di un sito, come quello di Brindisi, inserito da molti anni tra i siti di interesse nazionale e che necessita di interventi urgenti in campo di risanamento ambientale e non più procrastinabili”.

Riordino delle province: si muove il Pdl brindisino

PROVINCIA DI BRINDISI.jpgSul tema del riordino delle province “Cronache Brindisine” -che pure ha una sua posizione in merito- non è entrata nel dibattito in atto. Se sarà il caso diremo la nostra. Qui però si vuole dar conto di come il centrodestra brindisino si stia “muovendo” , col consueto garbo e con collegialità, e si riporta il seguente breve comunicato:

Si comunica che Lunedì 17 settembre alle ore 11.00, presso la sede provinciale del PdL di Brindisi in Corso Roma, una conferenza stampa dei gruppi consiliari PdL al Comune e alla Provincia di Brindisi sul tema del riordino delle Province.

La conferenza stampa si terrà alla presenza dei parlamentari e dei consiglieri regionali PdL della provincia di Brindisi.

Mauro D’Attis, capogruppo PdL al Comune di Brindisi
Nicola Ciracì, capogruppo PdL alla Provincia di Brindisi

BRINDISI – Ecco i 12 consiglieri d’opposizione

BRINDISI - Ecco i 12 consiglieri d'opposizione, Saranno solo in dodici e neppure tutti facenti parte della stessa coalizione. E dovranno affrontare in Consiglio una poderosa maggioranza, coesa ed affiatata(così dicono, sia dall’UDC che da SEL), fatta di ben venti persone. Dirvi chi sono è praticamente impossibile e probabilmente lo sarà per un mese abbondante: non è verosimile pensare che occorra meno tempo per definire quali di questi Consiglieri eletti potranno  essere chiamati in Giunta da Consales e quindi facendo subentrare nella Assise altre persone che, al momento, non risultano essere elette. A dir il vero il neo Sindaco aveva solennemente detto che avrebbe composto un governo cittadino senza ricorrere ai consiglieri ma puntando su “esterni” e, promesse per promesse, aveva pure preannunciato la presenza in Giunta di almeno quattro donne. Ad ogni modo i nomi dei consiglieri di maggioranza non ve li possiamo dare e non abbiamo voglia al momento di riportarvi tutta la pappardella dei venti più suffragati, con il cerimoniale della menzione del primo dei non eletti per ogni lista et cetera. Come dico spesso: andate sui Giornali veri, questo è un misero blogghetto. E comunque prima di un mese non sapremo chi di questi farà il grande salto fra i banchi del gabinetto Consales.

Ci limitiamo, dunque, solo ad una mera elencazione di quelli che sono i consiglieri comunali d’opposizione, partendo dai quattro Candidati Sindaco non eletti. Eccoli:

MAURO D’ATTIS

GIOVANNI BRIGANTE

ROBERTO FUSCO

RICCARDO ROSSI

ELMO COSIMO  (PDL – 650 voti di preferenza)

GUADALUPI PIETRO (PDL –396)

SANTORO PIETRO (PDL – 363)

PISANELLI ANTONIO (FLI – 443)

CURSI MASSIMILIANO (FLI – 437)

PENNETTA ILARIO  (BAV – Brindisi Avanti Veloce – 326)

OGGIANO MASSIMILIANO (La Puglia prima di tutto – 302)

PENNETTA GIAMPIETRO  (Mov.Reg.Salento – 601)

BRINDISI AMMINISTRATIVE – Mimmo Consales (udc,sel,pd,verdi)nettamente in testa

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D’Attis su Università e Fondazione Nuovo Teatro Verdi

d'attis: “l'universita' porta sviluppo a brindisi.  mi chiedo ch,mauro d'attis“Io voglio continuare a fare la mia parte concretamente e mi auguro che anche l’amministrazione provinciale voglia fare lo stesso. Non vorrei che, dopo l’attacco sferrato alla Fondazione Nuovo Teatro Verdi, adesso dobbiamo assistere ad un ulteriore disinteresse verso l’Università”.

 

D’ATTIS: “L’UNIVERSITA’ PORTA SVILUPPO A BRINDISI.

MI CHIEDO CHI VUOLE DEPOTENZIARLA”

 

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 “La sede di Economia aziendale dell’Università di Bari non può e non deve chiudere a Brindisi. E soprattutto non si può decidere entro il 3 maggio, in tempi cioè ritrettissimi, la chiusura di un corso di laurea indispensabile a Brindisi e che offre l’80% di occupazione dopo la laurea. Quando ci siamo incontrati con gli studenti, avevo offerto il mio sostegno, da sindaco eletto, a potenziare le strutture universitarie nella nostra città. D’altronde in questi anni è stato fatto tanto e i risultati, in termini di iscritti, si vedono. Adesso mi chiedo chi abbia interesse a depotenziarla”

 

Lo sostiene in una nota Mauro D’Attis, candidato sindaco per la coalizione di centro destra al comune di Brindisi.

 

“Io voglio continuare a fare la mia parte concretamente e mi auguro che anche l’amministrazione provinciale voglia fare lo stesso. Non vorrei che, dopo l’attacco sferrato alla Fondazione Nuovo Teatro Verdi, adesso dobbiamo assistere ad un ulteriore disinteresse verso l’Università e verso tutti quegli studenti che scelgono la sede di Brindisi e che rischiano di esserne privati – aggiunge D’Attis -. Occorrono valutazioni politiche forti e ai miei concittadini chiedo, quando andranno a votare, di ricordarsi di chi crede che la cultura e l’Università possono portare sviluppo e benefici a Brindisi”.

“dov’era D’Attis” stucchevole e noiosa litania . Lo afferma Paolo CHIANTERA

Paolo-Chiantera-1024x680.jpg“I cittadini di Brindisi sanno bene dove era Mauro D’Attis in questi ultimi sette anni e dove eravamo noi della passata amministrazione”, dice Chiantera.

“Fino ad oggi ho ritenuto opportuno di non intervenire nel dibattito tra i candidati sindaco, ma ho incontrato, e incontro, tanti cittadini di Brindisi e, contrariamente a quanto si chiedono i nostri avversari, sanno bene dove era Mauro D’Attis in questi ultimi sette anni e dove eravamo noi della passata amministrazione. Lo sanno in modo particolare quegli elettori che hanno sostenuto consiglieri ed assessori che hanno ritenuto di dover cambiare casacca e traslocare nel centro sinistra. Non vi è assessore o consigliere che può dire di essere stato ostacolato nella propria attività amministrativa, anzi è vero il contrario. Sono costoro che possono spiegare ai candidati che continuano nella litania “dove era D’Attis”, tutto il lavoro svolto e che probabilmente non potranno più svolgere, salvo contraddirsi ulteriormente”.

 

Lo sostiene in una nota Paolo Chiantera, candidato al consiglio comunale per il Pdl

 

MAURO D’ATTIS – AGENDA VENERDI’ 20 APRILE 2012

ORE 11: conferenza stampa del PDA – Partito delle Aziende per annunciare il sostegno a Mauro D’Attis per le elezioni del 6 e 7 maggio 2012

 

Ore 12: incontro con il dottor Bruno Pezzuto, commissario straordinario del Comune di Brindisi, presso palazzo Nervegna

ore 15: partecipa all’incontro con elettori e sostenitori di Giuseppe Pizzuto, candidato al consiglio comunale per il FLI, in via Appia 236a g.jpg

ore 16: partecipa al convegno “Dottrina sociale cattolica e buon governo della città” presso il Santuario Santa Maria Madre della Chiesa a Jaddico

ore 17.15: intervista a Tele Radio Città Bianca con Tonino Saponaro

ore 18: incontro al Perrino con Livia Antonucci, candidata al consiglio comunale per il Pdl

ore 18.30: incontro con Angelo Rizziello, candidato al consiglio comunale per il Pdl presso l’hotel Nettuno

ore 19.30: partecipa all’incontro organizzato da Asso Diporto presso il porticciolo turistico

ore 21: incontro con elettori di TOSCANO MICHELE (BAV) presso circolo cittadino via Cesare Braico 9


http://www.maurodattis.it/


DE MATTEIS : “ecco quel che penso del partito della nazione”

Per quello che può interessare: il sottoscritto guarda con notevole scetticismo (anzi, di più) alle manovre neodemocristiane per fondare il c.d. “partito della nazione”. Le riserve sono notevoli. Mi riservo di parlarne in modo approfondito più avanti. Sappiano, però, gli italiani (o almeno quei dodici che leggono questo Sito) che è solo una manovra a tavolino, una manovra dei vertici, e di poteri non forti ma neppure “deboli”…

Da sincero sturziano quello che mi dispiace è che con molte probabilità a questo carrozzone -guidato dall’adultero Casini?- aderiranno anche spezzoni di movimenti che sostengono di rifarsi al Servo di Dio don Luigi Sturzo il quale mai avrebbe accettato che alla guida (per non parlare della ciurma di periferia) ci fosse una persona con una situazione coniugale irregolare.

Ricordate: la legge morale non cambia, perchè Essa proviene direttamente da Dio ed è inscritta dentro di noi. E chi vive situazioni stabili di peccato -occorre chiamare le cose col loro nome- non potrà mai fare nulla di autenticamente buono. Si stacchi dal peccato e poi, forse, ne riparliamo.

cosimo de matteis

http://partitopopolaresturziano.myblog.it/

http://elettoridelpdl.myblog.it/

Al Senatore Michele Saccomanno

Gentile Senatore,

 

lo sbaglio peggiore, oserei dire imperdonabile, che possa fare un politico è peccare di superbia. E non tanto per l’aria poco simpatica che il vivere tale pessimo vizio comporta: quello, in fondo, è il minore dei mali. Il problema vero è che il politico superbo spesso è anche ingrato e smemorato. Ciò gli fa perdere completamente la bussola. E torniamo sempre lì: umiltà (consapevolezza dei propri limiti) ed onestà. Con queste virtù –unite ovviamente ad una sufficiente competenza- nessun traguardo è precluso ed anzi la comunità ne trae grande giovamento. Viceversa illudersi di essere onnipotenti è l’inizio della fine. Le carriere politico-amministrative di molti uomini e donne sono segnate da tali dinamiche.

Nello specifico della realtà locale lo sbaglio peggiore che si possa fare (e, attenzione: è già stato fatto. Ma fortunatamente da parte di persone che politicamente contano zero o poco piu) è ritenere di potersi presentare ai cittadini in discontinuità con la azione di Domenico Mennitti. Non esiste una sventura peggiore di questa. E’ destinata ad un clamoroso fallimento. Fallimento imperdonabile laddove la sinistra non solo è totalmente priva di una idea, di un progetto, di un leader, ma è anche divisa come mai era accaduto.

Ebbene la eventuale stoltezza di ritenersi autonomi e/o addirittura diversi ed alternativi a Mennitti (da parte del centrodestra) risulterebbe fatale e rischierebbe di riuscire a far vincere una sinistra sgangherata, dilaniata ed immorale.

Già. Immorale. La moralità, come la onestà è diventata un optional. La dittatura del relativismo tiranneggia senza che i cittadini se ne rendano neppure consapevoli. E per “stare dietro” alla fecale postmodernità si è deciso, sciaguratamente, di mettere Dio da parte. E passi che lo faccia Rifondazione Comunista, o il PD o l’Italia dei Valori: da sempre anticattolici non fanno che “coerentemente” continuare la loro storia perdente e senza senso.

Il guaio, e la cosa inedita quanto preoccupante, sopraggiunge quando anche il centrodestra, nelle sue articolazioni, strizza l’occhio a certo relativismo libertario.

E ciò a livello nazionale è già abbondantemente accaduto: Fini e Martino, anche se militano in due partiti diversi, sono assolutamente vicini come pensiero e visione di vita. Anche la Prestigiacomo, anche Brunetta, anche Galan. Per queste persone il Vangelo è poco piu di niente. In molti casi lo han detto in modo anche esplicito. Nella stragrande maggioranza dei casi invece lo “dicono” in modo altrettanto chiaro con le loro vite improntate a principi edonistici ed assolutamente antievangelici.

Pensate a quanti di costoro vivono situazioni stabili di peccato (adulterio, convivenza): non c’è neanche bisogno di fare nomi poiché la grancassa mediatica ci presenta costantemente gli amanti e persino le concubine.

Non serve a niente –anzi: è una penosa foglia di fico- il dire che “la società è cambiata”. Si, la società è cambiata ma la morale no. E neppure i dieci comandamenti. E peggio per quei cattolici (preti e suore incluse) che piu o meno consapevolmente partecipano a tale sulfureo processo di apostasia silenziosa.

La “Nota Dottrinale” promulgata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede esattamente dieci anni fa (era il novembre del 2002) è rimasta davvero lettera morta. Non solo milioni di battezzati ma anche numerosissimi presbiteri e Religiosi/e la ignorano (quando non la contestano apertamente). Ma questo è un discorso piu ampio che va ben oltre la politica e riguarda la decadenza morale dell’occidente cristiano che rinnega le proprie radici illudendosi di conquistare briciole di illusoria “libertà”.

E tuttavia i nostri seicento candidati consiglieri ed i nostri cinque candidati sindaco sono immersi in tale realtà: io a costo di farmi ulteriormente dare del “bigotto” vorrei davvero sapere quanti di costoro sono dei buoni cristiani. Gradirei sapere, prima di dare il mio voto, se hanno una regolare vita coniugale o se sono regolarmente infedeli, divorziati, “risposati” e se causano sofferenze indicibili ed indelebili ai loro figli.

Non è indifferente per me: non per gossip ma per dare il mio voto a chi vive nella moralità e non nel disordine. Di più: non mi interessano i proclami se poi ad essi non  corrisponde una coerenza di vita. E non posso non pensare a quell’esponente (di recente investito pure di una carica di un certo rilievo) del PDL che si prende la libertà di “bacchettare” pubblicamente il Vescovo “reo” d’aver ripetuto quello che da sempre il Magistero della Chiesa afferma riguardo il sesto comandamento. Quella persona è ancora in tempo per dire di aver clamorosamente sbagliato e per chiedere umilmente scusa. E comunque tornerò sulla questione.

Ed è per questo che da cattolico e contestualmente da cittadino/elettore del centro destra che chiedo al Senatore Saccomanno Dottor Michele –persona di cui ho la massima stima e che è assolutamente esemplare per la sua condotta morale e cristiana- di intervenire nel PDL (locale ma anche nazionale) per porre degli argini a tale deriva laicista che investe il partito e l’area politica.

Lo chiedo a lei e non ad altri che pur trastullandosi di inutili “galloni” di una non meglio specificata cristianità  han però dimostrato –proprio di recente- d’esser caduti nella trappola insidiosa della competizione e del “dispetto”. Ella, Senatore, ha tutta l’autorità morale per guidare il partito in Terra di Brindisi: non ci deluda.

 

cosimo de matteis