Al Senatore Michele Saccomanno

Gentile Senatore,

 

lo sbaglio peggiore, oserei dire imperdonabile, che possa fare un politico è peccare di superbia. E non tanto per l’aria poco simpatica che il vivere tale pessimo vizio comporta: quello, in fondo, è il minore dei mali. Il problema vero è che il politico superbo spesso è anche ingrato e smemorato. Ciò gli fa perdere completamente la bussola. E torniamo sempre lì: umiltà (consapevolezza dei propri limiti) ed onestà. Con queste virtù –unite ovviamente ad una sufficiente competenza- nessun traguardo è precluso ed anzi la comunità ne trae grande giovamento. Viceversa illudersi di essere onnipotenti è l’inizio della fine. Le carriere politico-amministrative di molti uomini e donne sono segnate da tali dinamiche.

Nello specifico della realtà locale lo sbaglio peggiore che si possa fare (e, attenzione: è già stato fatto. Ma fortunatamente da parte di persone che politicamente contano zero o poco piu) è ritenere di potersi presentare ai cittadini in discontinuità con la azione di Domenico Mennitti. Non esiste una sventura peggiore di questa. E’ destinata ad un clamoroso fallimento. Fallimento imperdonabile laddove la sinistra non solo è totalmente priva di una idea, di un progetto, di un leader, ma è anche divisa come mai era accaduto.

Ebbene la eventuale stoltezza di ritenersi autonomi e/o addirittura diversi ed alternativi a Mennitti (da parte del centrodestra) risulterebbe fatale e rischierebbe di riuscire a far vincere una sinistra sgangherata, dilaniata ed immorale.

Già. Immorale. La moralità, come la onestà è diventata un optional. La dittatura del relativismo tiranneggia senza che i cittadini se ne rendano neppure consapevoli. E per “stare dietro” alla fecale postmodernità si è deciso, sciaguratamente, di mettere Dio da parte. E passi che lo faccia Rifondazione Comunista, o il PD o l’Italia dei Valori: da sempre anticattolici non fanno che “coerentemente” continuare la loro storia perdente e senza senso.

Il guaio, e la cosa inedita quanto preoccupante, sopraggiunge quando anche il centrodestra, nelle sue articolazioni, strizza l’occhio a certo relativismo libertario.

E ciò a livello nazionale è già abbondantemente accaduto: Fini e Martino, anche se militano in due partiti diversi, sono assolutamente vicini come pensiero e visione di vita. Anche la Prestigiacomo, anche Brunetta, anche Galan. Per queste persone il Vangelo è poco piu di niente. In molti casi lo han detto in modo anche esplicito. Nella stragrande maggioranza dei casi invece lo “dicono” in modo altrettanto chiaro con le loro vite improntate a principi edonistici ed assolutamente antievangelici.

Pensate a quanti di costoro vivono situazioni stabili di peccato (adulterio, convivenza): non c’è neanche bisogno di fare nomi poiché la grancassa mediatica ci presenta costantemente gli amanti e persino le concubine.

Non serve a niente –anzi: è una penosa foglia di fico- il dire che “la società è cambiata”. Si, la società è cambiata ma la morale no. E neppure i dieci comandamenti. E peggio per quei cattolici (preti e suore incluse) che piu o meno consapevolmente partecipano a tale sulfureo processo di apostasia silenziosa.

La “Nota Dottrinale” promulgata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede esattamente dieci anni fa (era il novembre del 2002) è rimasta davvero lettera morta. Non solo milioni di battezzati ma anche numerosissimi presbiteri e Religiosi/e la ignorano (quando non la contestano apertamente). Ma questo è un discorso piu ampio che va ben oltre la politica e riguarda la decadenza morale dell’occidente cristiano che rinnega le proprie radici illudendosi di conquistare briciole di illusoria “libertà”.

E tuttavia i nostri seicento candidati consiglieri ed i nostri cinque candidati sindaco sono immersi in tale realtà: io a costo di farmi ulteriormente dare del “bigotto” vorrei davvero sapere quanti di costoro sono dei buoni cristiani. Gradirei sapere, prima di dare il mio voto, se hanno una regolare vita coniugale o se sono regolarmente infedeli, divorziati, “risposati” e se causano sofferenze indicibili ed indelebili ai loro figli.

Non è indifferente per me: non per gossip ma per dare il mio voto a chi vive nella moralità e non nel disordine. Di più: non mi interessano i proclami se poi ad essi non  corrisponde una coerenza di vita. E non posso non pensare a quell’esponente (di recente investito pure di una carica di un certo rilievo) del PDL che si prende la libertà di “bacchettare” pubblicamente il Vescovo “reo” d’aver ripetuto quello che da sempre il Magistero della Chiesa afferma riguardo il sesto comandamento. Quella persona è ancora in tempo per dire di aver clamorosamente sbagliato e per chiedere umilmente scusa. E comunque tornerò sulla questione.

Ed è per questo che da cattolico e contestualmente da cittadino/elettore del centro destra che chiedo al Senatore Saccomanno Dottor Michele –persona di cui ho la massima stima e che è assolutamente esemplare per la sua condotta morale e cristiana- di intervenire nel PDL (locale ma anche nazionale) per porre degli argini a tale deriva laicista che investe il partito e l’area politica.

Lo chiedo a lei e non ad altri che pur trastullandosi di inutili “galloni” di una non meglio specificata cristianità  han però dimostrato –proprio di recente- d’esser caduti nella trappola insidiosa della competizione e del “dispetto”. Ella, Senatore, ha tutta l’autorità morale per guidare il partito in Terra di Brindisi: non ci deluda.

 

cosimo de matteis

Ecco i 32 candidati consiglieri della Lista “Si Roberto Fusco Sindaco”

La Lista “Si Roberto Fusco” è una delle novità di questa tornata elettorale: meno nuovi gli aspiranti consiglieri e lo stesso candidato Sindaco e cioè l’Avvocato Robero Fusco che, curiosamente, fino a due mesi fa, era considerato come il possibile candidato del centrodestra. Ora invece è a capo di una coalizione che comprende Rifondazione Comunista ed il battagliero partito di Di Pietro (l’IdV). Assieme a queste due liste di partiti di estrema sinistra, radicale e giustizialista, l’avvocato Fusco ha anche una “sua” Lista chiamata appunto “Si Roberto Fusco Sindaco” dove non mancano persone già in lista con altri partiti. Ma questa pare essere una caratteristica di questa tornata elettorale. Ecco comunque i trentadue candidati al Consiglio Comunale


01 ALOISIO Pietro detto Piero   Brindisi 10/11/1969

02 AMMATURO Vincenzo   Brindisi 01/01/1955

03 ANNICCHIARICO Alessandro   Brindisi 26/07/1964

04 AVERSA Carlo Bruno   Brindisi 08/01/1993

05 BOLOGNESE Cosimo   Carpignano Salentino (Le) 25/09/1944

06 CAIULO Antonio   Brindisi 30/05/1956

07 CAMASSA Valentina   Brindisi 03/06/1981

08 CATALANO Ettore   Bari 02/01/1946

09 CILINO Maurizio   Brindisi 01/10/1973

10 CRISCUOLO Mario   Brindisi 07/12/1952

11 DANIELE Giovanna   Bari 13/11/1966

12 DI RIENZO Giuseppe   Brindisi 06/03/1983

13 ERRICO Cinzia   Brindisi 13/03/1968

14 GIOVE Luca   Mesagne 15/10/1978

15 GORGONI Alessio   Brindisi 01/02/1994

16 GRECO Maria Gemma Giovanna   Brindisi 27/08/1951

17 LAMARINA Andrea   Mesagne 27/11/1981

18 LEO Vincenzo   Brindisi 29/09/1968

19 LIBARDO Andrea   Brindisi 06/09/1974

20 LICCHELLO Barbara   Brindisi 13/06/1978

21 PATTI CAVALIERE Vittoria   Brindisi 16/03/1953

22 PERRINO Antonio   Brindisi 26/06/1957

23 PERRONE Paolo Salerno 23/09/1973

24 POTENZA Domenico Taranto 22/03/1952

25 POTI’ Angela Brindisi 29/03/1961

26 RAMPINO Danilo Brindisi 23/03/1971

27 SAPONARO Francesco Brindisi 29/05/1977

28 SCIARRA Giorgio Brindisi 17/08/1946

29 TANZARELLA Francesco Ostuni 27/05/1966

30 TONDO Mirella Guagnano 13/09/1957

31 TRAMACERA Giuseppe Brindisi 24/08/1953

32 TREGUA Fabrizio Brindisi 26/05/1983

 

D’ATTIS DAVANTI A TUTTI (anche i numeri di facebook lo dicono)

1 B.jpgSe si dovesse considerare il numero di “mi piace” (meglio: il numero di persone che aderiscono ad una Pagina Ufficiale tramite il clic su “mi piace”) Brindisi avrebbe già il suo Primo Cittadino.

Le Pagine facebook, infatti, dei 5 candidati Sindaco danno responsi inequivocabili. Il Candidato del centrodestra, Mauro D’Attis “conta” fra i suoi estimatori ben 431 persone. E la pagina è nata poche settimane fa, non era pre-esistente alla campagna elettorale. Distanziato(anzi: doppiato) uno dei 4 candidati del centrosinistra: la pagina di Consales conta infatti 215 aderenti. (Va’ inoltre aggiunto che, oltre alla Pagina già detta, ed al suo Profilo personale, Mauro D’ATTIS può vantare anche un vivace gruppo che viaggia verso le mille adesioni: al momento sono poco piu di novecento).

Addirittura il candidato di Rifondazione Comunista e della Lista Di Pietro (Roberto Fusco) ha piu “fan” dello stesso Consales dato che la sua “Pagina Ufficiale” conta ben 248 aderenti (quindi ben piu del candidato di PD, UDC, SEL, PRI, FERRARESE, API ed altre liste minori).

Insomma si delinea, o si incomincia a delineare, una netta vittoria del centrodestra già dal primo turno. Cosa del resto più che ragionevole e prevedibile.

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COMUNALI BRINDISI – Ecco chi sono i CANDIDATI SINDACO e le relative LISTE

mennitti.jpgCon le dimissioni, date per ragioni di salute, da parte del Sindaco Domenico Mennitti la città di Brindisi è chiamata a scegliere il suo nuovo primo cittadino e ciò avverrà nel mese di maggio. Da tempo le forze politiche si stanno preparando per tale appuntamento di estrema importanza e sono anche emerse le candidature che ora vi comunicheremo. Premessa importante: per avere un quadro definitivo ed ufficiale occorrerà attenderà la effettiva presentazione dei Candidati Sindaco e le Liste ad essi collegate. Questo come è noto avverrà soltanto trenta giorni prima della data fissata per le Elezioni Amministrative (6 e 7 maggio 2012) e questo significa che prima di sabato 7 aprile il quadro sarà suscettibile di variazioni.

Lo “specchietto” che segue, quindi, va inteso come una lettura delle attuali forze politiche in campo, così come esse si sono collocate e presentate alla città ed ai mezzi di informazione.

Alla data odierna i candidati  che hanno ufficializzato  di voler concorrere alla carica di Sindaco di Brindisi sono sei. Ve li presentiamo, qui di seguito, unitamente a quelle che sono le liste che li  sostengono :

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MAURO D’ATTIS

PDL

ADC

FLI

LA DESTRA

Brindisi avanti veloce

La puglia prima di tutto

Insieme per la città

Alleanza per le periferie

 

 

 

GIOVANNI BRIGANTE

Sviluppo e lavoro

La Puglia per Vendola

Cultura popolare

Unione popolari di centro

Democrazia popolare

 

 

 

MIMMO CONSALES

PD

UDC

SEL

PSI

API

PRI

Verdi – Ecologisti

Progettiamo brindisi

Noi centro

Brindisi socialista

Pensionati e invalidi

Impegno sociale

 

 

RICCARDO ROSSI

Brindisi bene comune

 

 

ROBERTO FUSCO

IDV – Lista Di Pietro

Rifondazione Comunista

Lista Roberto Fusco

 

 

FERDINANDO DE GIOSA

PDA – Partito delle aziende


Amministrative, questa la situazione

Non sono ancora definite le alleanze (nonostante si voglia ostentare, in alcuni casi, una compattezza inesistente ed inverosimile) e men che meno definitivo è il quadro di quelli che potrebbero essere i candidati alla carica di Sindaco del Comune di Brindisi. E tuttavia sarebbe inesatto e non corrispondente alla realtà dire che si è in alto mare: alcuni dati paiono oramai definiti o quantomeno i diretti responsabili si sforzano di farli apparire come tali. Ad esempio il Centro Sinistra pur avendo, allo stato, due potenziali candidati (ma, teoricamente –e non solo teoricamente- potrebbero essere anche tre o persino quattro se ad un certo punto “Brindisi Bene Comune” decidesse di presentare il proprio candidato autonomo come parve essere alla nascita di questa Lista Civica) tende a volersi presentare come “unito”. Di fatto vi  sono le candidature di Mimmo Consales (un parvenu della politica) –PD, UDC e la lista del Presidente della Provincia Massimo Ferrarese- e quella di Giovanni Brigante (Consigliere Regionale de “La Puglia per Vendola”) –Sviluppo e Lavoro, La Puglia per Vendola ed altre liste civiche- che fanno riferimento, appunto, al centrosinistra. Di più: c’è la “questione SEL” –il Partito del Governatore della Puglia Nichi Vendola– ancora irrisolta. La quaestio è nota ai più ma giova ripeterla: Brigante è “un uomo di Vendola”(politicamente parlando) e quando si profilò all’orizzonte l’ambizione di Brigante a diventare Sindaco di Brindisi fu naturale pensare al pieno appoggio di Sinistra Ecologia e Liberta(SEL) . Poi il centrosinistra non è stato unito attorno al nome di Brigante (ed è scaturita la già citata candidatura-Consales) il quale però ha ritenuto di non demordere e, salvo ripensamenti improbabili- sarà candidato sindaco di quella parte di sinistra che non si è accordata con PD ed UDC. E però qui è sorto il problema: il politico di Terlizzi (Governatore della Regione Puglia e Segretario e Fondatore di SEL) ha preteso una unità di tutte le forze di sinistra. Le cose sono andate come abbiamo detto –le due diverse e “contrapposte” candidature- ed una forza politica nazionale come Sinistra Ecologia e Libertà che non ha ancora deciso chi sarà il “suo” candidato. In questo quadro si inserisce quindi un ampio e problematico dibattito di quelle ulteriori “porzioni” di centrosinistra che in qualche modo non han ancora ritenuto di appoggiare una delle due candidature(Brigante o Consales) e che, stante la situazione già descritta di SEL, potrebbero unirsi e presentare una ulteriore candidatura autonoma rispetto ai due già “in corsa”. Che possa essere il già Sindaco e Presidente della Provincia Michele Errico o l’avvocato Roberto Fusco –che gode dell’appoggio di un nutrito gruppo di professionisti dell’area della sinistra ambientalista e quindi “vicina” a Sel- o Riccardo Rossi  che ha “creato” la Lista Civica “Brindisi Bene Comune” che è molto vicina alle posizioni di Rifondazione Comunista e dei Verdi Ecologisti.

Come si evince non è inverosimile uno scenario che preveda tre (se non quattro!) candidati di centrosinistra.

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