REGIONE PUGLIA – Vendola rinviato a giudizio. La Procura conferma l’accusa: “Abuso d’ufficio”

Lea Consentino, abuso d’ufficio, nichi vendola, puglia, cronaca giudiziaria, ultime dalla puglia,ospedale San Paolo di Bari,Paolo Sardelli,Quel concorso lo deve vincere Sardelli, ospedale di venere, bari,    Abuso d’ufficio. E’ questa l’ipotesi di reato con cui la procura di Bari ha rinviato a giudizio il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola.

Nello stesso procedimento è coinvolta anche l’ex direttrice dell’Asl di Bari Lea Consentino. Anche in questo caso, per lei il reato ipotizzato è abuso d’ufficio. La vicenda contestata è quella riguardante il concorso pubblico per un posto da primario all’unità di Chirurgia toracica dell’ospedale San Paolo di Bari, vinto dal professor Paolo Sardelli.

Secondo le indagini, Vendola avrebbe fatto pressioni sulla Cosentino perchè riaprisse il concorso, per far vincere il primario. Secondo quanto riferito dalla dirigente agli inquirenti Vendola le avrebbe detto testualmente: “Quel concorso lo deve vincere Sardelli”.

Il medico non aveva partecipato alla selezione iniziale perché in lizza per un altro posto da primario all’ospedale Di Venere di Bari.

Venuta meno la possibilità di un incarico direttivo in quell’ospedale, Vendola – questa l’ipotesi accusatoria – si sarebbe attivato per assicurare a Sardelli l’assunzione quinquennale al San Paolo.

BRINDISI AMMINISTRATIVE – Mimmo Consales (udc,sel,pd,verdi)nettamente in testa

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Silvana DE MATTEIS (BAV): “Cresce la coscienza civica dei brindisini”

silvana.jpgIn riferimento alle note vicende recenti che hanno visto protagonista (in negativo) il “Laboratorio” (che, è bene ribadirlo, mette insieme l’UDC e Vendola, passando per il PD e l’API di Antonino) nell’ambito della sanità ed in particolare all’Ospedale Perrino e l’oramai noto Convegno sui malati di tumore, è intervenuta anche l’Ingegnere Silvana DE MATTEIS, Candidata al Consiglio Comunale con la Lista “Brindisi Avanti Veloce” a supporto del Candidato Sindaco Mauro D’Attis. Proprio in riferimento a quella che oramai appare come una chiara strumentalizzazione della malattia la De Matteis ha affermato: ” Questi episodi si sono sempre verificati, ma ora i brindisini sono cresciuti. Ora denunciano. Ogni evento viene segnalato.”

E proprio in merito a tale coscienza civica che finalmente sta crescendo ha aggiunto: “Gli autori delle solite nefandezze non si aspettavano questa presa di coscienza dell’opinione pubblica. Mi immagino che tali autori si dicono l’un l’altro: “Caspita che è successo, ma allora i brindisini … non sono così stupidi, come noi abbiamo sempre pensato”.

Un pizzico di ironia che certamente non guasta e che anzi serve per finalmente smascherare magagne e storture che avevano affossatto, gli scorsi decenni, la Città.

 

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Amministrative, questa la situazione

Non sono ancora definite le alleanze (nonostante si voglia ostentare, in alcuni casi, una compattezza inesistente ed inverosimile) e men che meno definitivo è il quadro di quelli che potrebbero essere i candidati alla carica di Sindaco del Comune di Brindisi. E tuttavia sarebbe inesatto e non corrispondente alla realtà dire che si è in alto mare: alcuni dati paiono oramai definiti o quantomeno i diretti responsabili si sforzano di farli apparire come tali. Ad esempio il Centro Sinistra pur avendo, allo stato, due potenziali candidati (ma, teoricamente –e non solo teoricamente- potrebbero essere anche tre o persino quattro se ad un certo punto “Brindisi Bene Comune” decidesse di presentare il proprio candidato autonomo come parve essere alla nascita di questa Lista Civica) tende a volersi presentare come “unito”. Di fatto vi  sono le candidature di Mimmo Consales (un parvenu della politica) –PD, UDC e la lista del Presidente della Provincia Massimo Ferrarese- e quella di Giovanni Brigante (Consigliere Regionale de “La Puglia per Vendola”) –Sviluppo e Lavoro, La Puglia per Vendola ed altre liste civiche- che fanno riferimento, appunto, al centrosinistra. Di più: c’è la “questione SEL” –il Partito del Governatore della Puglia Nichi Vendola– ancora irrisolta. La quaestio è nota ai più ma giova ripeterla: Brigante è “un uomo di Vendola”(politicamente parlando) e quando si profilò all’orizzonte l’ambizione di Brigante a diventare Sindaco di Brindisi fu naturale pensare al pieno appoggio di Sinistra Ecologia e Liberta(SEL) . Poi il centrosinistra non è stato unito attorno al nome di Brigante (ed è scaturita la già citata candidatura-Consales) il quale però ha ritenuto di non demordere e, salvo ripensamenti improbabili- sarà candidato sindaco di quella parte di sinistra che non si è accordata con PD ed UDC. E però qui è sorto il problema: il politico di Terlizzi (Governatore della Regione Puglia e Segretario e Fondatore di SEL) ha preteso una unità di tutte le forze di sinistra. Le cose sono andate come abbiamo detto –le due diverse e “contrapposte” candidature- ed una forza politica nazionale come Sinistra Ecologia e Libertà che non ha ancora deciso chi sarà il “suo” candidato. In questo quadro si inserisce quindi un ampio e problematico dibattito di quelle ulteriori “porzioni” di centrosinistra che in qualche modo non han ancora ritenuto di appoggiare una delle due candidature(Brigante o Consales) e che, stante la situazione già descritta di SEL, potrebbero unirsi e presentare una ulteriore candidatura autonoma rispetto ai due già “in corsa”. Che possa essere il già Sindaco e Presidente della Provincia Michele Errico o l’avvocato Roberto Fusco –che gode dell’appoggio di un nutrito gruppo di professionisti dell’area della sinistra ambientalista e quindi “vicina” a Sel- o Riccardo Rossi  che ha “creato” la Lista Civica “Brindisi Bene Comune” che è molto vicina alle posizioni di Rifondazione Comunista e dei Verdi Ecologisti.

Come si evince non è inverosimile uno scenario che preveda tre (se non quattro!) candidati di centrosinistra.

http://elezioniamministrative2012brindisi.blogspot.com/

REGIONE PUGLIA – l’Anci “bacchetta” la Giunta Vendola

…già. E lo fa in modo netto, perentorio senza ambiguità. Il motivo è da trovarsi nei provvedimenti adottati e, nello specifico, in riferimento all’aumento dell’aliquota Irpef varata dal Governatore della Regione, Nichi Vendola.

Ecco la notizia così come la riporta l’agenzia giornalistica Ansa:

(ANSA) – BARI, 4 GIU – L’Anci Puglia esprime ”dissenso, rammarico e seria preoccupazione per l’aumento della aliquota addizionale irpef varato dal presidente della giunta regionale pugliese”. L’associazione dei Comuni, in una nota, ”prende atto che e’ stata disattesa dal governo regionale ogni richiesta di confronto con i territori nella fase del riordino ospedaliero, oltre che puntualmente ignorate le proposte e le indicazioni formalizzate e ribadite in piu’ occasioni dall’esecutivo dell’Anci Puglia”.
 
 
Che dire? Ancora un grande grazie da parte di tutti i cittadini pugliesi. Un ringraziamento particolare sicuramente giunge da Ceglie Messapica e da tutti coloro che, a vario titolo, hanno buoni motivi per ringraziare l’operato della Giunta Regionale guidata dal Presidente Vendola.
E presto -così pare- essendo “cambiato il vento” potremo avere ulteriori sorprese. Insomma: la “primavera” di milano e napoli è solo agli inizi.

 

l’anno prossimo voteremo noi: i Sacerdoti avranno il coraggio di PARLARE CHIARO? e le Testate locali?

Pisapia porterà in Consiglio comunale una maggioranza dalle mille anime contrapposte: la fondatrice di soggettività lesbica Anita Sonego, l’ultracomunista Basilio Rizzo, la nichivendoliana che protegge i rom Ines Quartieri, l'”avvocato dei centri sociali” Mirko Mazzali, la donna pro aborto e contro la legge 40 Maria Elisa D’Amico, la statalista che vuole gli oratori laici Elisabetta Strada, il radicale per l’eutanasia Marco Cappato e diversi cattolici che vogliono tutto l’opposto.
 

Che cos’ha in comune la sessantottlesbiche, gay, vendola, radicali, cappato, anita sonego, anna scavuzzo, pisapia-moratti.ina fondatrice di “Soggettività lesbica” e dell’Università delle donne, Anita Sonego, che si riempie di «orgoglio per l’esistenza di coppie lesbiche con figli» e vuole abolire il concetto stesso di famiglia, troppo legato alla «supremazia maschile e alla subordinazione delle donne e dei figli», con la giovane donna sposata e madre di quattro figli Maria Anna De Censi? Che cos’ha da spartire il duro e puro Basilio Rizzo, proletario tutto falce e martello che in un’intervista ha dichiarato di «non volere un governo moderato», con il borghesissimo architetto Stefano Boeri?

Che cosa condivide una delle promotrici del movimento femminile “Se non ora quando”, la nichivendoliana Ines Qaurtieri che si batte per i diritti dei rom e degli islamici, con Maria Carmela Rozza, che si è candidata in una zona che va da Cascina Gobba a via Idro e da via Rizzoli a viale Padova esponendo cartelli con scritto «Campo Rom Di via Idro, Moschea, Fermata Bus dal Nord Africa, Mercato dell’Est Europa, abbandono e degrado del Parco Lambro, bande di latinos al Trotter, caseggiato ghetto di Cavezzali. La nostra zona non è la discarica sociale di Milano»?

Semplice, sono tutti consiglieri eletti a Milano nella coalizione di Giuliano Pisapia, che, se quest’ultimo uscirà vincitore dal ballottaggio con Letizia Moratti, occuperà Palazzo Marino con una giunta municipale e una maggioranza in Consiglio comunale dalle mille anime diverse e contrapposte. Non sarà una passeggiata tenere insieme il Partito democratico di Bersani, l’Italia dei Valori di Di Pietro, i Verdi, Sinistra ecologia e libertà di Vendola, i Radicali del duo Bonino-Pannella, più altri comunisti e cattolici vari.

Ci si potrebbe fidare dell’ultracomunista Rizzo, fedelissimo di Dario Fo, l’uomo di Rifondazione comunista più premiato (2.300 preferenze), che passato il primo turno, dopo essersi lamentato e scontrato per settimane con Boeri, il capofila del Pd, ha dichiarato: «Più uniti di così è impossibile. La chiave di volta della vittoria è che nessuno si è dovuto autocensurare nei suoi valori, ma tutti abbiamo capito che andava cercata tenacemente una sintesi. Noi non litigheremo, questo è certo». Qualche dubbio, però, sorge legittimo.

Che cosa dirà Anna Scavuzzo, scout, cattolica, amante della legalità e dell’onestà, a Mirko Mazzali, conosciuto come “l’avvocato dei centri sociali”, il penalista che ha difeso a spada tratta i manifestanti del G8 di Genova, che ama il Leoncavallo e odia il concetto di autorità? Come farà, ad esempio, il “doncolmegnano” Marco Granelli, praticamente l’unico a parlare di sussidiarietà tra i 29 consiglieri che in caso di vittoria di Pisapia saliranno al Comune, a mettersi d’accordo in generale con lo statalismo dilagante della sua coalizione e in particolare con Daniela Benelli o Elisabetta Strada, che arriva a proporre gli oratori laici del Comune per aggregare i giovani?

La cattolica del Pd Maria Grazia Guida, direttrice della Casa della Carità e presidente dell’associazione Ceas, Centro ambrosiano di solidarietà, se la vedrà con una coalizione che in maggioranza concepisce il “pubblico” come unico estensore di servizi, educativi e non, per i cittadini; o con Maria Elisa D’Amico, allieva di Zagrebelsky e ordinario di Diritto costituzionale all’Università Statale, fiera sostenitrice del registro delle unioni civili, che nel suo curriculum vanta di aver fatto «annullare le linee guida della Regione Lombardia che volevano modificare la legge 194 (tutelando così madre e feto, ndr) e dichiarare incostituzionale uno dei limiti irragionevoli della legge 40 in tema di procreazione assistita».

Infine, l’introduzione del registro del testamento biologico proposta da Paola Boccia e i cartelloni a favore dell’eutanasia esposti in corso Buenos Aires dall’associazione Luca Coscioni e difesi a spada tratta dal radicale Marco Cappato, un altro consigliere di Pisapia, lasciano tranquilli gli ex Margherita confluiti nel Pd, candidati assieme alla “forza gentile” che farà cambiare il vento nel capoluogo lombardo?

Nell’incertezza di questo ballottaggio, una cosa è sicura. Se a Milano «il vento cambierà davvero», come recita lo slogan elettorale di Pisapia, porterà alle orecchie dei suoi cittadini anche l’eco delle urla, degli strepiti e delle baruffe continue che riempiranno le stanze di Palazzo Marino.

http://www.tempi.it/i-consiglieri-eletti-con-pisapia-dalla-lesbica-che-vuole-abolire-la-famiglia-alla-statalista-che

 

REGIONE PUGLIA: verso una intesa per l’Area Vasta

Le modalita’ per salvaguardare il meccanismo delle Aree Vaste e per aumentare la spesa dei fondi europei sono state definite oggi in un incontro a Bari tra il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, l’assessore regionale all’Attuazione del programma, Nicola Fratoianni, i sindaci capofila delle 10 Aree Vaste pugliesi e il presidente dell’Associazione dei comuni italiani (Anci) Puglia, Luigi Perrone.

Entro 15 giorni sara’ istituito un tavolo tecnico con il compito di entrare nel merito dell’intesa.

ed il candidato sindaco PD si allea col PDL

Curioso, no? E non me lo invento io. E’ quanto accade a Nardò, nel leccese. In questo comune si è andati al ballottaggio e…

Anzi: vi riporto la notizia integrale così come l’ha battuta l’Ansa:

Comunali: ex candidato sindaco Pd in Salento si allea con Pdl

Partito si spacca. Area Emiliano,votate candidato Terzo polo-Sel

22 maggio, 20:29



 



(ANSA) – NARDO’ (LECCE), 22 MAG – Il candidato sindaco del Pd manca per un soffio l’obiettivo del ballottaggio e in vista di questo appuntamento si ‘apparenta’ con il candidato del Pdl alla poltrona di primo cittadino, scatenando la reazione di una parte del Partito Democratico, che ora invita a votare il candidato sindaco sostenuto da Udc, Io Sud e Sel: e’ quanto accade a Nardo’, comune del Salento di oltre 30mila abitanti.

A rendere nota la vicenda, con una nota, sono i rappresentanti dell’area Emiliano del Pd di Lecce. (ANSA). http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/puglia/2011/05/22/visualizza_new.html_846873290.html

 

REGIONE PUGLIA: botta e risposta Vendola -Palese

BARI, 9 MAGGGIO  – ”E’ un nuovo passo del piu’ significativo, corposo e robusto, piano straordinario per il lavoro che oggi e’ stato messo in campo in Italia”. Cosi’ il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha presentato oggi a Bari tre bandi da 20 milioni di euro previsti dal ‘VENDOLA PCI.jpgPiano straordinario per il lavoro in Puglia 2011′. ”Noi mettiamo in campo – ha detto Vendola – 340 milioni di euro con bandi che sono mirati, anzitutto, ai giovani ed alle donne e a quelle figure particolarmente fragili che sono i lavoratori di mezza eta’ che hanno perso il lavoro e che sono troppo giovani per andare in pensione ma troppo vecchi per essere ricollocati nel mondo del lavoro”. Pronta la replica del capogruppo pdl Rocco Palese: ”Questo Piano e’ un bluff che servira’ solo a riempire le Fabbriche (quelle di Nichi) o ad aprirne qualche altra”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, commentando la presentazione di tre bandi previsti dal ‘Piano straordinario per il lavoro in Puglia 2011’.”Sono passati cinque mesi dalla presentazione in pompa magna del Piano per il lavoro e Vendola ha il coraggio di fare addirittura una conferenza stampa per presentare solo due bandi? Siamo al paradosso”, ha aggiunto Palese.