JADDICO

Non vi è bisogno di dire di quale chiesa si tratta poiché i lettori di questo Sito la conoscono bene. E tuttavia per i lettori “casuali” (a volte esistono davvero) diciamo che si tratta di una foto (di pessima qualità, ce ne scusiamo) della chiesa/santuario “Maria Madre della Chiesa” situata in Contrada Jaddico a 5 km da Brindisi.

Il Santuario è ben noto: in questo luogo sono avvenuti eventi prodigiosi – in particolare nel muro che si vede in foto- di cui la Chiesa locale ha, di recente, approvato la autenticità.

jaddico 2014

La pubblicazione della foto è per ricordare che un tempo – fino ai lavori che hanno modificato l’aspetto del presbiterio- il Tabernacolo, ovvero dove è presente vivo e vero nostro Signore Gesù Cristo nelle specie eucaristiche: in Corpo , Sangue, Anima e Divinità come ci ricorda la lampada rossa accesa. Fin da piccoli ci veniva giustamente detto che dove vi era il “lumino” rosso acceso là era il Tabernacolo e là vi era Gesù Sacramentato essendo conservata la pisside con le Sante Particole.

Ma questo, sia chiaro, in ogni chiesa del mondo. La bella peculiarità di questa chiesa era che il Tabernacolo era stato messo –incastonato, si direbbe- proprio nel muro! Una cosa molto bella, soprattutto per chi conosce gli eventi prodigiosi qui accaduti tra l’agosto del 1962 ed il maggio del 63.



Ora il Tabernacolo è stato spostato in una Cappella laterale dove da qualche anno vi è la Adorazione Prolungata: il Santissimo Sacramento è esposto per la adorazione dei fedeli ininterrottamente dalle 8 del mattino fino alle 20. Questo è anche un invito a visitare non solo la chiesa/santuario ma soprattutto la Cappella del Santissimo Sacramento e magari stare un poco in adorazione dell’Altissimo!

E su Jaddico per ora è tutto (per ora!) ma una cosa ancora non possiamo non dirla: la chiesa è aperta dalla mattina alla sera incluse le ore notturne. Si, avete compreso bene: Jaddico non ha porte e quelle che stanno sono sempre aperte ed è la dimostrazione anche “concreta” che Gesù ci aspetta ogni istante della giornata, lungo la nostra vita, e non ci fa fare neppure un minuto di “anticamera”. E poi, lo diciamo qui ma che resti fra noi, qui è apparsa la Vergine Maria, l’Immacolata!

JADDICO, 60 ANNI FA…..

Poche, pochissime note scritte alle 21 di oggi, 11 agosto. Esattamente sessanta anni fa faceva irruzione il soprannaturale nella vita del Vigile Urbano Teodoro D’Amici.

Nella notte fra sabato 11 agosto 1962 e domenica 12 D’Amici fa un sogno.

Sogna la Vergine Maria, la Madre di Dio!

photo1660244836

A Dio piacendo torneremo su questa vicenda: oggi ci premeva unicamente rievocare l’INIZIO degli eventi prodigiosi che tanto bene hanno fatto a innumerevoli anime (parentesi: chi può contare quante persone sono passate da Jaddico in questi sessant’anni e quante di esse hanno cambiato vita…)

JADDICO

O Vergine Immacolata, Regina dell’Universo, Madre della Chiesa e Madre mia amorosissima, Luce dell’anima mia e della mia mente, non permettere che io, indegno figlio tuo, mi allontani per un solo istante da Te.

Senza la Tua Luce mi perderei e diverrei servo del peccato ed invece non desidero che essere servo Tuo.

Accompagnami, illuminato dalla Tua Luce ed inebriato dal Tuo profumo, per i tortuosi sentieri di questa vita!

Coprimi negli assalti dell’inferno, con il Tuo manto, e rendimi invisibile a Satana!

Disponi, a Tuo piacere, della mia vita e non cessare di proteggermi e di benedirmi, sicchè, quando al Tuo Divin Figlio, piacerà di chiamarmi per la grande sentenza, io possa presentarmi a Lui sicuro della salvezza eterna.

O Maria Madre della Chiesa, prega per noi che ricorriamo a Te!

Primo Anniversario della morte di padre Mario

Padre Mario Pichierri + 21 giugno 2011.jpgE già. E’ passato un anno. Era il 21 Giugno, primo giorno d’estate. E padre Mario, uno dei Carmelitani più conosciuti fra quelli che son stati presso il Santuario di Jaddico, moriva. Proprio all’alba del giorno 21. Certo era malato e pertanto la notizia non ci colse proprio impreparati. Tuttavia, come si ricorderà, dopo il primo malore (un ictus) che aveva avuto a fine marzo pareva si stesse riprendendo. Poi invece il Signore lo ha chiamato a sè. Come dimenticare la camera ardente -nel salone del Santuario- con un padre Mario abbastanza irriconoscibile (la malattia lo aveva ingenerosamente un po’ “sfigurato”); e poi i funerali in Cattedrale. Quanti Confratelli! Quante persone. E quante lacrime ho versato. Eh padre Mario, ora sei nel Regno della Verità. Vedi tutto nitido, inclusi i tuoi, eventuali, errori.

Jaddico è lì. Questo inverno si sono celebrati i 25 anni della presenza dei Padri Carmelitani presso il Santuario “Maria Madre della Chiesa”. Pensa padre Mario: un giorno il Vescovo ha detto una cosa (dando precise indicazioni) riguardo il Santuario ed il giorno successivo un Superiore -non il Rettore- ha detto praticamente l’opposto. E quanta tensione. E quanta confusione: laici, religiosi… Certo: nulla di nuovo. Accade piu o meno in tutte le chiese e/o parrocchie. Solo che le persone vengono a Jaddico per cercare la pace, il silenzio, il conforto, Sacerdoti accoglienti e disponibilissimi per le confessioni, la direzione spirituale.

Mah, pazienza. Evidentemente il cornuto ha trovato dei bravi “collaboratori”. Forse, e mi dispiace dirtelo, sei stato ingannato persino tu. In buona fede, certo. Però ora, se puoi, provvedi, intervieni. E speriamo che già l’anno prossimo -se campo- nello scrivere del tuo Secondo Anniversario io possa descrivere una situazione piu serena a Jaddico. Dove – non ce lo scordiamo!- è apparsa la Vergine Santa. E la Sua celeste presenza si avverte, si sente. Mica le persone vengono per altre cose. No: per Lei. E per il Suo Divin Figlio. Ed una volta venivano pure per le Confessioni. Ora invece ci sono solo due Confratelli Presbiteri. E del resto le persone non è che abbiano tutta questa voglia di confessarsi. Certo, se un Sacerdote (non uno dei Padri del Santuario, tengo a precisare) dice durante la Eucaristia, pubblicamente e piu volte, che non è proprio necessario confessarsi per accostarsi al Corpo di Cristo (e l’Assemblea gli “obbedisce”…) non si fa una “buona pubblicità” al grande Sacramento della Confessione per il quale Nostro Signore ha effuso il Suo Preziosissimo Sangue!

Si, certo. Ti ho stancato: queste miserabili miserie umane lassù non esistono, lo so. Ma qui ci sono eccome. E fanno soffrire. Ma di una cosa sono certo: l’Immacolata vincerà. Ed il tanfo sulfureo -qualcuno sostiene di avvertirlo davvero- scomparirà. E gli operatori di iniquità -immorali, fattucchieri- andranno dove è giusto che vadano. Ciao padre Mario, vedi un po’ tu cosa puoi fare.

 

primo anniversario della morte di padre mario,jaddico,santuario maria madre della chiesa,padre mario pichierri ocd,la morte di padre mario pichieri di gesù ocd,carmelitani scalzi,provincia napoletana carmelitani scalzi,operatori di iniquità,il sacramento della confessione,gesù ha effuso il suo divin sangue,immoralità,sincretismo,pratiche immorali,la sana dottrina,ritiri,il desiderio di confessarsi,la necessità di piu sacerdoti,la disponibilità alla confessione,la direzione spirituale,brindisi,apparizione mariana,laici,confusione,santuario mariano di jaddico-brindisi

Tantum ergo Sacraméntum
venerémur cérnui:
et antícuum documéntum
novo cedat rítui:
praestet fides suppleméntum
sénsuum deféctui.


Genitóri, Genitóque
laus et jubilátio,salus, hónor
virtus quoque sit et benedíctio:
procedénti ad utróque cómpar sit laudátio.

Amen

MAURO D’ATTIS – AGENDA VENERDI’ 20 APRILE 2012

ORE 11: conferenza stampa del PDA – Partito delle Aziende per annunciare il sostegno a Mauro D’Attis per le elezioni del 6 e 7 maggio 2012

 

Ore 12: incontro con il dottor Bruno Pezzuto, commissario straordinario del Comune di Brindisi, presso palazzo Nervegna

ore 15: partecipa all’incontro con elettori e sostenitori di Giuseppe Pizzuto, candidato al consiglio comunale per il FLI, in via Appia 236a g.jpg

ore 16: partecipa al convegno “Dottrina sociale cattolica e buon governo della città” presso il Santuario Santa Maria Madre della Chiesa a Jaddico

ore 17.15: intervista a Tele Radio Città Bianca con Tonino Saponaro

ore 18: incontro al Perrino con Livia Antonucci, candidata al consiglio comunale per il Pdl

ore 18.30: incontro con Angelo Rizziello, candidato al consiglio comunale per il Pdl presso l’hotel Nettuno

ore 19.30: partecipa all’incontro organizzato da Asso Diporto presso il porticciolo turistico

ore 21: incontro con elettori di TOSCANO MICHELE (BAV) presso circolo cittadino via Cesare Braico 9


http://www.maurodattis.it/


La morte di FRA GIUSEPPE BRANDI, Carmelitano Scalzo(1971-2011)

FRA GIUSEPPE BRANDI 1971-2011.jpgCaro Giuseppe,

 

ti confesso che -spesso- quando qualche persona muore e suoi amici (o persino persone che nemmeno lo conoscevano) inondano bacheche di “abbiamo un nuovo angelo in cielo” oppure “ciao, ora sei un angelo” o il gettonatissimo “da oggi guuardando in cielo vedremo una stella in più” il tutto , indistintamente, se a morire sia una persona che cercava di vivere il Vangelo oppure un cristiano tiepido o persino un peccatore o peccatrice pubblica che viveva in situazione stabile di peccato. Niente: con la morte scatta -secondo loro- il “condono” e si diventa sic et simpliciter “angeli”. In tali circostanze tenevo per me queste considerazioni: non sia mai che costoro si offendessero o, scandalizzati, mi dicessero: “ma quale peccato…il peccato, l’inferno sono invenzioni dei preti, della chiesa…” e/o altre stupidaggini simili. Ed allora mi mettevo a pregare, come sempre faccio quando apprendo della morte di qualcuno, e se potevo andavo al funerale. E cercavo di tapparmi le orecchie di fronte a quei stucchevoli “ora sei un angelo…

Ma quale angelo….diglielo tu, Giusè, quanto costa guadagnarsi il Cielo! E Gesù ce lo ha pure detto: “chi vuol seguirmi, rinneghi sè stesso, prenda la sua croce….”. Ma, niente: per il mondo non esiste punizione, merito, pentimento, virtù, sacramenti, confessione, preghiera, peccato, assoluzione, giudizio, morte, paradiso, inferno. No: una volta morti c’è -secondo loro- l’assoluzione con formula piena e “si diventa angeli”. Di là dalle inesattezze teologiche -anzi: vere e proprie falsità- che purtroppo non infettano solo semplici credenti ma anche Sacerdoti e persino Vescovi, manca proprio il concetto che l’uomo è costantemente

25318_102309029808298_100000876045403_38099_7266109_n.jpg

posto di fronte alla scelta fra il bene ed il male. E -avendo messo la sordina alla coscienza- si sono eliminati quei sani scrupoli e quei vitali sensi di colpa di fronte alle miserie ed agli orrori (peccati) che perpetriamo.

Tu ora, frà Giuseppe, vedi nitido -ancora più nitido- tutto ciò. Sei nella Verità. E sorridi pure di queste mie considerazioni. Ma, ti assicuro, quello che ti chiedo è proprio questo: prova a tòccare i cuori di chi troppo sbrigativamente parla di angeli e stelle nel cielo! Tu sai -per esperienza di vita e per formazione religiosa- come è impegnativa la salita al monte Carmelo. E quanti sacrifici e rinunce essa comporta. E come, per percorrerla, occorre anche accettare le prove dolorose e quasi impossibili da sopportare. E come tutto questo si debbba continuamente offrire a Dio Onnipotente unitamente al Sacrificio Eucaristico.

Eri nato il Primo Maggio del 71 (io ero nato due mesi prima): un giorno bellissimo sia perchè è l’inizio del mese mariano e sia perchè in quel giorno la Chiesa, nostra Madre, festeggia solennemente San Giuseppe Artigiano (mentre il mondo fà stolti cortei in nome di sulfuree ideologie menzognere ed omicide). E San Giuseppe, così discreto, avrà fatto il suo “dovere” di Patrono della buona morte”. E con te l’avrà fatto doppiamente: il Carmelo è, si, tutto di Maria. Ma pure di Giuseppe.

Ed allora: arrivederci amico mio. Mi resta il tuo ultimo sorriso, poche settimane fà, ricevuto al termine della Professione dei primi voti di Frà Maurizio. E quei tanti incontri con te, spesso casuali, tanti anni fà, ancor prima che tu ti consacrassi al Signore. Ricordi, a volte in autobus. Poi ebbi la gioia della notizia del tuo cammino dentro il Carmelo. E poi della grave malattia che t’aveva portato alle soglie della morte. E poi la gioia di rivederti a Jaddico, camminare con le tue gambe! Ecco: un soffio è la vita. Quarantanni, in un attimo passati, volati via.

Prega per me, caro Giuseppe. Ho i brividi a pensare che in Paradiso contempleremo la bellezza della Vergine Santa, Madre della Chiesa ed Aiuto dei Cristiani. Ed allora: mettetevi daccordo, tu e padre Mario e padre Innocenzo, e mandate un oceano di grazie sulla nostra città e sul vostro Santuario acchè i residui tentativi del cornuto di insidiare quel luogo benedetto falliscano miseramente. A Dio, Giuseppe. E a presto.

cosimo de matteis

JADDICO – E’ morto Padre Mario

jaddico,santuario maria madre della chiesa,padre mario pichierri ocd,la morte di padre mario pichieri di gesù ocd,carmelitani scalzi,provincia napoletana carmelitani scalzi,padre innocenzo parente,monsignore angelo catarozzoloE’ morto stamane, col sorgere del primo sole dell’estate –letteralmente: oggi è il 21 giugno- il Carmelitano Scalzo Padre Mario di Gesù, OCD.  Poco meno di tre mesi fà era stato colto da ictus. Quando sembrava che si stesse pian piano  riprendendo un ulteriore ictus gli ha dato il colpo di grazia. E’ morto stamane, ed è lì, nella SUA Jaddico che la  salma è stata esposta -presso il Salone del Convento- fino ai funerali (si svolgeranno DOMANI, MARTEDI’ 22 GIUGNO 2011, ALLE ORE 11 IN CATTEDRALE).

Nel Salone son giunti pian piano numerosi fedeli e diversi Sacerdoti: fra essi pure Monsignor Angelo Catarozzolo (nella foto sotto, mentre porge l’estremo saluto a padre Mario e ne benedice la salma) già Vicario Generale della Diocesi, che -come ha ricordato nella Omelia della Celebrazione Eucaristica delle 18.30 da lui presieduta- ha avuto tanti contatti  con Padre Mario non solo in virtù del comune Sacerdozio Ministeriale ma anche in virtù dei rispettivi “ruoli” sul piano amministrativo: era Vicario Generale  Catarozzolo quando furono invitati i padri Carmelitani a reggere il  Santuario sorto da pochi anni e Padre Mario fu uno dei primi Carmelitani che giunse in Contrada Jaddico mentre è noto l’impegno,  acchè i Carmelitani Scalzi assicurassero la loro presenza al Santuario Mariano più caro ai brindisini, da parte del compianto Padre Innocenzo Parente OCD allora Superiore Provinciale.

jaddico,santuario maria madre della chiesa,padre mario pichierri ocd,la morte di padre mario pichieri di gesù ocd,carmelitani scalzi,provincia napoletana carmelitani scalzi,padre innocenzo parente,monsignore angelo catarozzolo

E’ morto padre Mario di Gesù, (al secolo Giuseppe Picchieri, originario di Sava, nel tarantino), e noi lo immaginiamo in Cielo, accanto alla Vergine Santa. Preghiamo acchè, da Lassù, intercedano presso il Trono dell’Altissimo perchè quel luogo Benedetto sia sempre libero dalle insidie del mondo e quindi del maligno.

La Vergine ci parla

Cari figli,
la mia preghiera oggi è per tutti voi che cercate
la grazia della conversione.
Bussate alla porta del mio cuore
ma senza speranza e senza preghiera,
nel peccato
e senza il sacramento della riconciliazione con Dio.
Lasciate il peccato
e decidetevi figlioli, per la santità.
Soltanto così posso aiutarvi,
esaudire le vostre preghiere
e intercedere davanti all’Altissimo.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

La morte di DARIO AMODIO, “cantore” di Jaddico

Immag181.jpg
E’ morto all’inizio della Settimana Santa e già questo è un “indizio”. Un indizio Celeste,sia chiaro! Dario Amodio, brindisino, fra i tanti meriti che porta con sè ora che è al cospetto di Dio -oggi, 19 aprile, si sono svolte le sue esequie presso la chiesa Ave Maris Stella- c’è pure quello di aver “edotto” Papa Benedetto XVI degli eventi straordinari e prodigiosi accaduti a Brindisi fra l’agosto del 62 ed il maggio del 63. Già, perchè Amodio ha realizzato -su invito di Padre Arcivescovo e con la “segnalazione” del compianto padre Innocenzo Parente– un volume molto bello (“il muro di jaddico”) destinato proprio al Vicario di Brindisi in occasione della sua storica Visita Apostolica del 14 e 15 giugno 2008 alla nostra città. Il libro è davvero molto bello e ricco di dati, testimonianze e foto (queste ultime provenienti dall’archivio di famiglia che Tonino, il figlio del veggente Teodoro D’Amici, custodisce e conserva con amore).

 

 

Ecco. Nell’elevare la nostra umile e fervorosa preghiera al Signore per il fratello Dario che ha già raggiunto il Cielo (“salutato”, ne siamo certi, dal suo amato Padre Pio )contemporaneamente chiediamo a lui -ed al padre Innocenzo- di VEGLIARE ATTENTAMENTE su quel luogo benedetto acchè non si infili, da qualche fessura, il fumo del cornuto. Si, perchè la Vergine stessa ha più volte detto che “laddove compare Lei si presenta subito satana”. E la Regina della Pace lì, a Jaddico, c’è stata. E la Sua celeste Presenza si sente ancora. Ma, duole dirlo, talora avvertiamo pure il tanfo fecale dell’accusatore e dei suoi schiavi. Trionfi la Vergine, in quello che è il Santuario della Tutta Bella! Madre della Chiesa, prega per noi.

A Dio, Dario!

 

 

 AAA.gif

postilla: come detto il Papa nella sua visita pastorale a Brindisi potè avere fra le mani la pubblicazione “Il Muro di Jaddico”di Dario Amodio.Il Santo Padre, tramite la Segreteria di Stato, si è degnato di rispondere all’allora Rettore del Santuario padre Innocenzo Parente, OCD con una lettera(l’originale è riportata nella foto a corredo di questo scritto) il cui testo è il seguente: ” Reverendo Padre,
in occasione della recente Visita Pastorale del Sommo Pontefice Benedetto XVI a Brindisi, Ella, anche a nome di codesta Comunità religiosa e dei devoti del Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa, Gli ha fatto pervenire fervide espressioni di ossequio e di gratitudine, assicurando speciali preghiere per la Sua persona e per le Sue intenzioni e unendo, in devoto omaggio, copia del pregevole volume “Il muro di Jaddico”, di Dario Amodio.
Il Santo Padre ringrazia di cuore per questo segno di filiale affetto e per i sentimenti che l’hanno suggerito e, mentre esorta a contemplare con Maria Santissima il volto di Cristo, per rimanere sempre con Lui e portare copiosi frutti di comunione fraterna e di lieta speranza, invoca i celesti favori e ben volentieri invia a Lei ed ai Confratelli l’implorata e propiziatrice Benedizione Apostolica, pegno di spirituale fervore nella via della perfezione evangelica, volentieri estendendola ai fedeli ed alle persone care.
Profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinta stima
dev.mo nel Signore Mons. Gabriele Caccia Assessore