MANIFESTI ABUSIVI: predicano bene e razzolano male. L’intervento di Sabrina de Punzio Coordinatrice di Brindisi Avanti Veloce

sabrina.jpgE’ un problema che per molto tempo è stato sottovalutato. In questa campagna elettorale, grazie anche allo stimolo che è giunto da alcuni Siti Web (“Cronache Brindisine” ma non solo) si sta facendo molta attenzione ed anche grazie alla possibilità che le nuove tecnologie offrono (e che permettono di “smascherare” abusi ed illegalità quasi in tempo reale) vi è una attenzione che finora non vi era mai stata a rispettare gli spazi che a ciascuna lista ed a ciascun candidato Sindaco sono assegnati.
Tuttavia, così pare, c’è chi si ostina a fare il “furbetto” (è di poche ore fa una notizia che, se confermata, getterebbe una ombra davvero ignobile nei confronti di un candidato e di chi sarebbe prestato a certe strumentalizzazioni proprio il giorno di Pasqua). E la cosa che stupisce è la contraddittorietà fra i propositi espressi e persino reiterati a mò di mantra ed i comportamenti concreti. In tal senso riportiamo la nota di Sabrina de Punzio (nella foto in alto) , coordinatrice della Lista BAV Brindisi Avanti Veloce ed a lei “lasciamo la parola”:

“Consales dice di rivolgersi al Prefetto per un intervento contro il “manifesto selvaggio” e a poche ore dal suo comunicato stampa, i suoi attacchini, in barba alle regole di attribuzione degli spazi elettorali appena comunicate, ricoprono le plance apposite e di tutto ciò ne abbiamo la prova”.
Interviene così Sabrina De Punzio (Brindisi Avanti Veloce) a proposito della polemica nata nelle ultime ore sui manifesti elettorali fuori-posto.
“Al quartiere Paradiso, in Via Egnazia, è stata scattata questa foto (7 aprile ore 19.30) dopo che le regole di attribuzione degli spazi sono state rese note. E’ evidente la violazione. Peccato però che solo qualche ora prima un comunicato stampa dello stesso Consales aveva ammonito tutti. Visto che andrà dal Prefetto non dimentichi di portare con sé anche questa foto”:

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Rapina con spari in Piazza Raffaello a Sant’elia

PIAZZA RAFFAELLO-SANT'ELIA BRINDISI

Ancora incerte ed in via di definizione le esatte dinamiche ma un fatto è certo: la micro (micro?) -criminalità a Brindisi prosegue nella sua escalation di fronte alla impotenza dei cittadini indifesi. Presa di mira, questa sera,  una tabaccheria al quartiere Sant’elia: non è la prima volta che viene scelto come obiettivo questo tipo di attività commerciale e pochi giorni fa, sempre a Brindisi, venne rapinata una rivendita di tabacchi del vicino quartiere Santa Chiara.

Dicevamo che ancora non è ben definito il quadro dell’episodio criminoso ma da quanto si è appreso le cose sarebbero andate piu o meno come segue: poco prima delle 20 un “commando” armato (pare di un fucile) avrebbe fatto irruzione nella nota e frequentata rivendita di tabacchi di Piazza Raffaello nel popoloso rione Sant’elia.

Il posto, piazza Raffaello, è la zona commerciale -per così dire-  del quartiere essendo ivi localizzate un gran numero di attività commerciali: oltre ad un grosso supermercato sono presenti molti venditori ambulanti ed anche, nei paraggi, l’Ufficio Postale, la Parrocchia, il Consultorio Familiare, il bocciodromo ed altri impianti sportivi.

Sarebbero  stati tre i malviventi che si sono introdotti nell’ampio locale che, normalmente, è sempre pieno di clienti -l’attività include anche una ricevitoria per il gioco del lotto, ricariche per cellulari ed altri servizi- ma in quel momento eran presenti solo i due gestori. I criminali han subito intimato ai due di consegnare loro il denaro in cassa: vi sarebbe stato un umanissimo e comprensibile accenno di reazione ma la violenza ha preso il sopravvento: prima un pugno quindi un colpo col calcio del fucile e per concludere la esplosione di un colpo con l’arma. A quel punto i rapinatori si son impadroniti del denaro (non è ancora dato da sapere a quanto ammonti il bottino) e sono fuggiti via a bordo di una autovettura (pare una Fiat Croma vecchio tipo). E’ naturalmente intervenuta subito  la Squadra Mobile -guidata dal Vice Questore Francesco Barnaba- che sta indagando sull’episodio.

Fin qui i fatti. Rimane lo sconcerto per la ennesima rapina compiuta in città: Brindisi è da mesi teatro di una microcriminalità che, a questo punto, non sapremmo quanto ancora sia da definire “micro”. Sia il Capoluogo che i centri della provincia sono funestati da eventi criminosi che non possono lasciare indifferenti e che, soprattutto, preoccupano ed allarmano la cittadinanza. Sono oramai all’ordine del giorno -e non è un modo di dire- le malefatte compiute da queste persone dedite al crimine: rapine (tabaccherie, benzinai, supermercati eccetera), furti in appartamenti (anche in presenza dei propietari) senza contare il  triste capitolo degli incendi (forse a scopo estorsivo), delle aggressioni, degli avvertimenti e delle minacce. E l’inquietante fenomeno dello spaccio di droga che ha assunto proporzioni preoccupanti.

Le Forze dell’Ordine -questo è bene dirlo a chiare lettere- stanno facendo di tutto per contrastare l’attivita delinquenziale e criminosa. E tuttavia resta la drammatica realtà di dover constatare quasi ogni giorno il succedersi di eventi di tal guisa. Piena e totale fiducia va espressa al Prefetto ed al Questore e, naturalmente, a tutte le Forze dell’Ordine che operano nel territorio inclusa quella Polizia Municipale che tanto bene sta operando -e con la doverosa severità ed inflessibilità- per prevenire e reprimere abusi e storture. Occorre -e pure questo va detto ad alta voce- una maggiore consapevolezza e collaborazione da parte della scuola e delle parrocchie oltre che un atteggiamento non equivoco di ogni cittadino.

Verso le Elezioni Amministrative – Brindisi è viva: viva Brindisi!

 

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Mi sforzo –ma vi assicuro che non è per niente semplice- di passare oltre a quelle che sono le valutazioni e, in genere, il modo con il quale i mezzi di informazione stanno finora fornendo comunicazioni in merito alle scelte ed alle “strategie” messe in atto dai vari partiti, movimenti e “cartelli” elettorali. E, pertanto, acchè questo articoletto non venga letto come un gigantesco ed indiscriminato j’accuse  cercherò di rinviare ad altra circostanza le considerazioni sui media ed il loro operato così come cercherò (ma non sono certo di riuscirci) di non insistere troppo con la ripetizione di certe valutazioni sui partiti e/o su singoli esponenti.
La normalita –o meglio: il buonsenso- vorrebbe che una città finalmente sollevatasi da certe gravi situazioni (che avevano portato Brindisi alla ribalta della cronaca nazionale non certo per suoi virtuosismi) che l’avevano attanagliata e quasi “sfregiata” e privata di quella dignità anche istituzionale proseguisse in tale parabola virtuosa. Il fatto che l’artefice di tale inaspettato successo abbia dovuto farsi da parte per ragioni di salute è, obiettivamente, un problema non da poco. E tuttavia la rotta è tracciata ed è quella: ogni altro tentativo o progetto risulterebbe incomprensibile a quella cittadinanza che si è finalmente riconciliata con una Città che ha espresso al timone delle sue istituzioni persone degnissime. Parlo al plurale volutamente: l’operato di Domenico Mennitti è felicemente e provvidenzialmente coinciso con l’azione, nei rispettivi settori, di alcune Autorità che, nell’arco di un decennio pressappoco, han ridonato a Brindisi un volto bello e pulito.
E per non restare nel vago è bene chiarire che mi riferisco in primis a Sua Eccellenza Mons.Rocco Talucci, Arcivescovo di Brindisi giunto in città nella primavera del 2000 e felicemente regnante. Ma non posso tacere di S. E. dott. Nicola Prete Prefetto attuale della Città e dei suoi predecessori con un particolare riferimento al dott. Mario Tafaro (giunto in città nell’estate del 2001) ed aggiungo pure tre persone, anzi quattro: il Procuratore Capo dott. Marco Di Napoli, l’attuale Questore dott. Alfonso Terribile, il Colonnello Vincenzo Mangia Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e il dott. Teodoro Nigro Comandante della Polizia Municipale.
Ecco, era doveroso questo omaggio: la Città è rinata si, grazie a Mennitti. Ma anche per la preziosa collaborazione di queste Autorità.
Per continuare tale opera di ri-pulizia e ri-nascita della città occorre proseguire in questa direzione: chi ha un minimo di conoscenza del panorama politico-amministrativo di Brindisi non ha bisogno di altre parole. Quella è la direzione e quelli sono gli uomini. Punto. Ogni altra scelta apparirebbe –ripeto- incomprensibile ed illogica e priva di buonsenso. E, in linea di massima, i passi compiuti da chi ha ruoli di responsabilità in tal senso sono stati compiuti in quella direzione. Naturalmente non senza i soliti tentativi di “depistaggio” e le consuete resistenze egoistiche. Ma, almeno finora, i brindisini possono  stare tranquilli e fiduciosi e guardare con relativa serenità al rinnovo della Amministrazione Civica ed alla guida della Città. Vi par poco?

cosimo de matteis

 

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