Ecco la Stagione Artistica 2012 – 2013 del “Nuovo Teatro Verdi” di Brindisi

Daniela Angelini,Fondazione Nuovo Teatro Verdi, carnelo grassi, presentazione, La Fondazione Nuovo Teatro Verdi ha presentato stamani, martedì 17 luglio 2012,  la stagione artistica 2012-2013. Alla conferenza stampa, che si è svolta presso la sede della Fondazione all’interno del complesso delle ex Scuole Pie, hanno partecipato il presidente Mimmo Consales, Carmelo Grassi, che ha curato la stagione degli appuntamenti ed illustrato i temi e i tratti che ne sottolineano l’originalità, e il responsabile organizzativo Daniela Angelini.

La sesta stagione artistica del Nuovo Teatro Verdi, dal prossimo ottobre fino ad aprile 2013, si sviluppa infatti nel solco del teatro classico, musicale, di narrazione, del filone cinema e della danza internazionale, segnando la molteplicità dei percorsi e la varietà delle proposte.

Commedia, comicità, danza e movimento, musica e ritmo, dramma e musical, grandi autori, registi e interpreti: tutti gli elementi di una stagione che pone l’accento sul valore artistico con l’obiettivo di garantire qualità di programmazione e contemporaneità dei linguaggi. La programmazione del teatro traccia infatti il profilo di scelte artistiche orientate sulla varietà di poetiche e di contenuti, distribuite in maniera omogenea all’intero programma artistico.

Daniela Angelini,Fondazione Nuovo Teatro Verdi, carnelo grassi, presentazione,


 

Oggi presentiamo la stagione artistica 2012-2013 del Nuovo Teatro Verdi – ha affermato il presidente della Fondazione Mimmo Consales – e la presenza del responsabile della programmazione Carmelo Grassi è la conferma del nuovo corso che abbiamo avviato con la Fondazione che va, comunque, nel solco di chi l’ha gestita negli anni passati. A tal proposito, un ringraziamento va al mio predecessore, l’on. Domenico Mennitti, che ha fortemente voluto questa realtà. Ma, come ogni ciclo che finisce, era necessario operare scelte importanti e differenti rispetto al passato. La prima è stata proprio quella di impegnare in maniera diretta il dr. Grassi nella complessa definizione del programma. Una scelta assunta in pieno accordo con il vicepresidente della Fondazione – il presidente della Provincia Massimo Ferrarese – assieme al quale abbiamo dato ‘campo libero’ alle scelte del dr. Grassi, come era giusto che fosse. Un altro, importante segnale lo intendiamo lanciare confermando la volontà – come già annunciato – di annullare tutte le tessere e gli ingressi di favore. Conserveremo la gratuità solo per gli ospiti provenienti da fuori, così come sarà garantito l’ingresso agli addetti ai lavori e agli organi di informazione. Infine, ci piacerebbe avviare anche un piccolo concorso di idee sulla grafica da dare alla nuova stagione teatrale. È bene sottolineare un aspetto: mentre in tante altre città d’Italia, a causa del difficile e delicato periodo di ristrettezze, i teatri chiudono o vengono annullate le stagioni, a Brindisi abbiamo compiuto uno sforzo affinché fosse garantito un programma di grande qualità. Il tutto, con fondi dell’Amministrazione comunale e di quella provinciale, ma cercando anche il supporto delle aziende che operano sul territorio, come peraltro fatto in passato”.

Nel corso del suo intervento, Carmelo Grassi ha voluto  ringraziare “il Cda della Fondazione ma, soprattutto, il suo presidente Mimmo Consales, per la fiducia che mi è stata accordata. Questo nuovo impegno rappresenta una tradizione familiare che continua. Va detto, tra l’altro, che ho sempre collaborato negli anni scorsi con la Fondazione, con la quale abbiamo compiuto un bel percorso. Ed il fatto di conoscere bene lo staff, la struttura e le sue dinamiche mi ha agevolato tantissimo in questo importante e prestigio incarico. Mi auguro di lavorare al meglio per la mia città, grazie alla collaborazione di tutti, pubblico compreso. Il calendario di questa stagione teatrale si discosta dal passato, quando l’offerta era improntata esclusivamente sulla tradizione. Per la stagione 2012-2013 abbiamo, invece, puntato su una formula più giovane, senza per questo trascurare gli spettacoli ‘classici’.  Il nostro compito è quello di mantenere il consenso del pubblico che ci ha sempre seguito, aprendo però anche ad un pubblico nuovo, più giovane”.

 

La stagione. L’inaugurazione della stagione è affidata il 18 e 19 ottobre a Sogno di una notte di mezza estate, versione teatral-musicale della commedia di Shakespeare intrepretata dagli attori di Zelig diretti da Gioele Dix. Il quale rende omaggio al grande drammaturgo inglese con una messa in scena contemporanea che ne celebra l’atemporalità e con un allestimento fedele al testo originale.

Un concerto-spettacolo di grande coinvolgimento quello di Moni Ovadia che in Senza confini. Ebrei e zingari offre il suo personale contributo alla battaglia contro ogni razzismo, un recital di canti, musiche, storie rom, sinti ed ebraiche.

Segue il primo appuntamento con il teatro di narrazione, Anestesia totale, l’irriverente spettacolo di Marco Travaglio che, indagando il mondo dell’informazione e attraverso le citazioni di Indro Montanelli, racconta un futuro possibile, ancora in bilico tra presente e passato. Quel passato che rivive nelle atmosfere neoclassiche di Amarcord, balletto in due atti di Luciano Cannito con Rossella Brescia su musiche di Nino Rota liberamente ispirato all’omonimo film di Federico Fellini. Proposto per la prima volta nel 1995 al Teatro San Carlo, Amarcord è andato in scena, tra gli altri, al Teatro alla Scala, al Metropolitan di New York e al Teatro Massimo di Palermo, riscuotendo ovunque un grande successo: la versione coreografica del 2012 è stata rivisitata per la Compagnia Danzitalia. L’appuntamento al Nuovo Teatro Verdi anticipa il ventennale della morte di Fellini e il quarantennale del film Amarcord.

La compagnia tedesca Familie Flöz si presenta al pubblico brindisino con lo spettacolo Infinita ripercorrendo il suo linguaggio antelinguistico che utilizza esclusivamente performance visive, maschere, suoni e musica. Infinita è un mosaico dei piccoli grandi momenti della vita, composto con la delicatezza e la comicità poetica del mondo della clownerie e del mimo. Scrive il critico del Berliner Zeitung: «Il pubblico ride a crepapelle, batte i piedi e alla fine si alza dalla sedia, come a ringraziare per un regalo. Il teatro può essere meraviglioso».

Il filone cinema segna il primo appuntamento dell’anno con Kramer contro Kramer di Avery Corman, immortalato dalla pellicola pluripremiata (quattro Premi Oscar) nel 1979 con Dustin Hoffman e Meryl Streep. Protagonisti a teatro sono Daniele Pecci e Federica Di Martino.

Vittoria Belvedere e Luca Ward sono protagonisti in My fair lady, uno dei più amati classici della storia del musical, una favola senza tempo che fa bene al cuore.

Massimo Dapporto si confronta con il ruolo di Otello, affiancato da Maurizio Donadoni nei panni dell’ostile Iago e dalla giovane Lucia Lavia, figlia d’arte, che interpreta la bella Desdemona. Un cast straordinario per interpretare le vibranti passioni della tragedia shakespeariana: «Non una tragedia della gelosia, ma un dramma d’amore, in cui il protagonista si trova preda di un sentimento tanto potente da fargli perdere la ragione». Così il regista Nanni Garella descrive il suo Otello definendolo «un grande dibattito sulla fragilità della natura umana».

Il rapporto tra realtà, vita e illusione è il fil rouge che permea La grande magia, la commedia in tre atti di Eduardo del 1948. A cimentarsi con la singolare vicenda di un mago, di una moglie adultera e del marito è Luca De Filippo, che continua la serie di allestimenti del ciclo di commedie ‘eduardiane’ del primo dopoguerra.

Stefania Rocca e Daniele Russo sono invece i protagonisti a febbraio di Ricorda con rabbia di John Osborne, nuova edizione di un testo chiave della drammaturgia britannica rappresentato per la prima volta nel 1956. Nel cinema il testo è diventato I giovani arrabbiati, film del 1958 diretto da Tony Richardson.

Con lo stile scanzonato che lo contraddistingue da sempre, Paolo Rossi racconta se stesso in L’amore è un cane blu, un viaggio di ritorno all’autobiografia, condividendo con il pubblico le vicende più o meno comiche che hanno segnato la sua intensa vita d’artista e personale.

Il cartellone guarda ancora al cinema con Una vita da strega, divertente commedia degli equivoci che vede protagonista la pugliese Bianca Guaccero per la regia di Armando Pugliese e narra di una strega caduta dal cielo, costretta a redimersi da un errore del passato.

Il progetto di internazionalizzazione della scena, affidato dalla Regione Puglia al Teatro Pubblico Pugliese, oltre ad Infinita, porta al Nuovo Verdi due grandi appuntamenti di danza: a marzo La Commedia, punto finale del viaggio visionario tra i mondi della Divina Commedia di Dante condotto dai coreografi Pieter Scholten ed Emio Greco, che ritrova la sua Brindisi dopo il successo di Hell del 2010. Il secondo, che chiude la stagione, è il Romeo e Giulietta nella coreografia di Thierry Malandain con i danzatori del Ballet Biarritz: la tragedia shakespeariana rivive in sei quadri che si svolgono a ritroso a partire dalla scoperta dei corpi senza vita di Romeo e Giulietta. Uno spettacolo di grande forza, nel quale la danza classica è riproposta in uno stile moderno, in grado di raccontare dal profondo gli uomini e le loro storie.

Tra i due appuntamenti di danza internazionale altre due incursioni, fra marzo e aprile, nel teatro di narrazione: narratore puro, Ascanio Celestini abbandona le pieghe della contemporaneità per tuffarsi in Pro patria. Senza prigioni, senza processi nella storia e far luce su un grande eroe del Risorgimento da riscoprire, Giuseppe Mazzini. Infine, un altro solista raccontatore sociale, il salentino Mario Perrotta, ripercorre le tappe dell’emigrazione degli italiani nelle miniere di carbone del Belgio: Italiani Cìncali, cioè zingari, ovvero le storie trasfigurate nella fantasia di un giovane postino che, per fare coraggio alle donne rimaste sole in paese, racconta di un nuovo mondo meraviglioso. Lo spettacolo ha ricevuto la targa della Camera dei Deputati per «l’alto valore civile del testo e per la straordinaria interpretazione», è stato finalista al Premio UBU 2004 e ha segnalato Mario Perrotta tra gli artisti più interessanti della nuova generazione.

E poi lo spazio per il pubblico giovane: anche quest’anno i più piccoli troveranno una proposta per le matinée ricondotta a temi di attualità e associata alla magia del teatro e del divertimento.

Il progetto del Teatro ragazzi, legato a un percorso didattico-educativo di promozione del teatro e di formazione del pubblico, si propone di condividere con i giovanissimi spettatori l’aspetto culturale ed artistico ed il gioco poetico del teatro.

UfficioStampa & Comunicazione
FondazioneNuovo Teatro Verdi Brindisi
0831.22.92.30
stampa@fondazionenuovoteatroverdi.it

 

Daniela Angelini,Fondazione Nuovo Teatro Verdi, carnelo grassi, presentazione,


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Prestissimo pubblicheremo l’intero CALENDARIO della Stagione 12-13, con la indicazione dei singoli spettacoli -con foto ed immagini- nonchè l’indicazione del costo dei biglietti e abbonamenti con la indicazioni delle diverse tipologie

si fa presto a dire “destra”

Ho già parlato della grossolana e superficiale lettura di quelle che sono, al momento, le annunciate candidature a Sindaco di Brindisi. E senza escludere la malafede (che purtroppo esiste) bisogna dire che gli schemini (anche grafici) utilizzati dalla piu parte dei mezzi di informazione locale non sono esatti. Non si può ascrivere tout court alla “destra” una candidatura senza aver esaminato il pedigree politico, le alleanze in corso (tanto per intenderci: il c.d. movimento salento, che vorrebbe Brindisi assimilata a cutrufiano e strudà e tutte sotto lecce, è noto che “flirta” –con tanto di reciproci complimenti e congratulazioni- con quel partito delle aziende di cui poco si sa) ed appunto i progetti che portano avanti senza trascurare le motivazioni, anche personali, che sono la scaturigine di dette candidature.

E’ antipatico entrare nello specifico (e, oltretutto, sarebbe pubblicità gratuita a liste, obiettivamente, minori presenti solo decoubertianamente) epperò come si fa a dire –come è stato detto e scritto!- che a Brindisi il centrodestra si presenta diviso con quattro(sic) candidati diversi?

Io spero che chi ha scritto ciò (più di uno, peraltro) arrosisca ora se mi legge. E siccome, come ho già detto, non bisogna considerare che malafede e menzogna non esistano, è facile giungere alla conclusione che faccia comodo alla sinistra brindisina (spaccata realmente, litigiosa ed effettivamente divisa in quattro candidati, l’un contro l’altro armati) far apparire che sussista una medesima situazione all’interno del centrodestra.

Ed è per questo che quegli schemini e quegli articoli sono deformanti, distorcono la realtà. Ma, per fortuna, la realtà rimane quella: D’Attis da una parte (supportato da tutto il Centrodestra, con in più altre forze politiche) e la sinistra (divisa) dall’altra con quattro -per ora sono 4- candidati diversi che non solo non si parlano ma si guardano in cagnesco e si lanciano frecciate velenose tramite compiaciuti media.

Ma res sunt.

don’t shoot me

piano-player.jpgLa rubrica appena inaugurata (la c.d. rassegna stampa online) già trova difficoltà a procedere: avendo scelto come tema i resoconti delle varie Testate della odierna Conferenza Stampa di Mauro D’Attis ci troviamo nella condizione di dover riportare uno scritto appena apparso sulla rete. Ed invece non lo facciamo (ecco perché parlo di “sospensione”) perché l’articolo in questione mi ha notevolmente turbato: pur conoscendo da decenni (non sono un ragazzino sprovveduto, anche se un po’ ingenuo si) lo “stile” ed i metodi tipici della disinformazione e/o della informazione faziosa e menzognera (tipica dei regimi, ad esempio quello comunista. E non solo con Stalin: la disinformatio  della “Pravda” sopravvisse per lunghi decenni, ben oltre la morte del sanguinario dittatore georgiano omicida) ciononostante continuo ad indignarmi profondamente di fronte alle storture. Sicchè mi taccio.

E lo faccio per due motivi: non tanto per evitarmi noie che sicuramente avrei nel momento in cui commentassi certe scorrettezze e menzogne di alcuni colleghi –e del resto ho ricevuto, come ben sapete, già minacce per questioni apparentemente diverse: in realtà, ed un giorno verrà fuori, le due cose erano e sono parecchio intrecciate. E come sempre ho la massima fiducia nelle Forze dell’Ordine che faranno certamente luce sui mesi terribili che abbiam vissuto con veri e propri reati e non scaramucce-  ma quanto per un motivo che ci tengo a precisare.

Ebbene, che io sia un cittadino, indipendentemente dal mio ruolo di blogger e quindi di informatore attraverso internet, che ha apprezzato il lavoro svolto dal 2004 ad oggi dalla Amministrazione Civica non è un mistero. Né io mi impegno a far apparire diversamente: sarei ridicolo e cadrei nelle enormità commesse da altri (e mi sovvengono certi gotha del giornalismo nostrano…).

Ma tale mio punto di vista, che poi è quello di tutti i cittadini onesti e di buon senso i quali non possono non apprezzare l’immensa opera del Sindaco Mennitti, non deve dare l’alibi o il pretesto a qualcuno per attaccare il Centrodestra e/o il suo Candidato Sindaco unitario(parentesi: la si smetta di dire, facendo pure i nomi, che esistono quattro altri candidati di centrodestra. Non è così: chi lo dice e/o lo scrive confonde la realtà coi propri sogni. Il centrodestra è unito, anzi: altre forze convergono su di esso e lo sappiamo tutti. Le candidature di singole persone, slegate da ogni legame di qualsiasi tipo col centrodestra brindisino –ed anzi verrebbe da dire che alcuni di costoro, semmai li si volesse collocare, andrebbero ascritti a quell’aria libertina e laicista che, da sempre, flirta cogli eredi del Partito Comunista- non c’entrano davvero nulla di nulla col centrodestra e men che meno col Pdl. E qui chiudo la quaestio attorno a questa palese inesattezza.Punto).

Mi spiego meglio: poiché, si sa, in campagna elettorale –specie i candidati in grosse difficoltà di immagine e di consenso- si usa denigrare l’avversario. Il Pci, credo fu Gramsci a farlo, addirittura teorizzò la menzogna come strategia politica ed il sardo è stato preso alla lettera: è risaputo che la demonizzazione dell’avversario politico è il tratto distintivo della sinistra, dal Pci ad oggi. Ebbene io vorrei preventivamente evitare che il centrodestra –e Mauro D’Attis in primis- possa essere attaccato (fra i tanti strali, di inchiostro e di silicio,  che sicuramente dovrà sorbirsi ) perché “sostenuto persino da quello strano blogger”. Non ho manie di protagonismo (né collaterali sindromi di persecuzione) ma so bene di essere non solo conosciuto in città ma anche abbastanza odiato (e, credetemi: dovevo arrivare a questa età per sentire sulla mia pelle gli effetti dell’odio altrui, una cosa orribile e tristissima che non auguro a nessuno, davvero) e quindi non voglio minimamente offrire l’assist a possibili critiche pretestuose del tipo che credo d’aver ben esemplificato.

Sono un cittadino. Prendetevela con me, se proprio volete. Ma, nell’agone politico, misuratevi con le idee, le opere e la progettualità del centrodestra, e del Pdl e di Mauro D’Attis: io sono solo un semplice blogger che, ripeto, come cittadino ho le mie idee che non celo e che or ora vi ho ribadito.

Spero d’esser stato chiaro e di non ricevere ulteriori attacchi, aggressioni verbali e minacce: riguardo queste ultime, come ben sanno gli interessati, non ho mai indugiato a denunciare immediatamente e pubblicamente l’accaduto.

“rassegna stampa” online – martedì 21 febbraio ’12

Iniziamo questa Rubrica di “Cronache Brindisine” con una rassegna riguardante la ufficializzazione della candidatura di D’Attis a Sindaco di Brindisi. E partiamo vedendo come Brindisi Magazine, il Giornale online di Fabrizio Caianiello, ha riferito della Conferenza Stampa tenuta in serata presso l’internazionale. I colleghi di “BM”,  come spesso succede, battono tutti sul tempo e già alle 19.40 sono online con un articolo e corredo fotografico: ecco il pezzo che la Redazione ha confezionato:


D’Attis si presenta: “vorrei governare per i prossimi dieci anni”

Bagno di folla per l’apertura della campagna elettorale di Mauro D’Attis. Quella che doveva essere una conferenza stampa si è trasformata in un antipasto di comizio elettorale con tanto di sostenitori, curiosi e semplici cittadini: “sono sorpreso da questa straordinaria partecipazione” – ha dichiarato D’Attis – “finalmente siamo qui uniti dopo un periodo movimentato nel quale probabilmente non abbiamo offerto un bello spettacolo. Per questo avevo scelto di fare un passo indietro. Proprio per aiutare il mio partito ad uscire dall’imbarazzo. Poi ,peró, è accaduto qualcosa di importante. Il centrodestra è tornato unito e compatto come non lo era da tempo. Abbiamo un progetto. Non facciamo promesse. Spero sia una campagna elettorale sana e rispettosa di ruoli e persone”

APERTURA A NUOVA ITALIA – “Mi auguro che siano al mio fianco. Anche loro rappresentano la storia politica di questa città. Gli chiedo di cuore di continuare con me le battaglie che abbiamo fatto in consiglio comunale. Abbiamo un lavoro da completare”.

CONCRETEZZA PRIMA DI TUTTO – “Cercherò di essere quanto più concreto possibile in questa campagna elettorale. Parlando di problemi seri e non di sogni. Il sindaco per me è l’amministratore delegato di una società i cui azionisti sono i cittadini. Ho sentito che qualcuno, dall’altra parte, se la prende con i dirigenti comunale, con il commissario prefettizio, che ha promesso riqualificazione della costa e dei quartieri come se avesse la bacchetta magica. Evidentemente non conosce la macchina organizzativa, le ristrettezze economiche dello stesso Comune. Promette sogni. Io fortunatamente so bene dove ci possiamo spingere e come intervenire essendo uscito da poco da quel palazzo”.

COERENZA – “Sono un moderato ma mi incazzo quando non riesco ad ottenere una cosa. Sono sincero. Di certo non sono uno di quelli che si butta da una parte all’altra degli schieramenti in base alle convenienze. Più che guardare alle spaccature interne del centrodestra, sono molto più preoccupanti le contraddizioni, enormi, del centrosinistra”.

RINNOVAMENTO – “Ho 38 anni. Mi candido per governare questa città per  i prossimi dieci anni. Ho la fortuna di essere giovane e di poter fare qualcosa per i giovani di oggi e per quelli che oggi sono ancora bambini. La notte di capodanno ho ricevuto un messaggio dal vicesindaco dei ragazzi che mi diceva: ‘caro Mauro io sono qui che ti aspetto. Spero che diventi sindaco cosi ci vedremo più spesso. Ecco io guardo a questi ragazzi. C’è un consigliere comunale che mi ha chiesto qualcosa in cambio del suo sostegno, io gli ho detto di no, ed oggi è candidato con Consales…bè..sono contento di averlo perso”.

SU MENNITTI – Nessuno può permettersi di buttare quello che abbiamo fatto in questi anni. Ci sono state tantissime cose buone e tante che non ho condiviso. Una per tutte. Dobbiamo velocizzare le decisioni. Mennitti mi ha assicurato tutto il suo sostegno. Io ci credo e voglio che la gente capisca quanto sia innamorato di questa città e quanta voglia abbia di fare bene per tutti noi”.

 
D’Attis si presenta: “vorrei governare per i prossimi dieci anni” (da BRINDISI MAGAZINE, martedì 21 febbraio 2012 h19.40 -http://www.brindisimagazine.it/2012/02/dattis-ed-il-rinnovamento-vorrei-governare-per-i-prossimi-10-anni/
 

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Il centro destra unito con Mauro D’Attis -Domani la Presentazione ufficiale

Ora è certo. C’è la ufficialità. Il giovane Mauro D’Attis, già Vice Sindaco, è il candidato sindaco della Città di Brindisi i cui cittadini saranno chiamati alle urne in primavera (il 6 e 7 maggio per l’esattezza) per il rinnovo del Consiglio Comunale e per scegliere il Primo Cittadino e quindi la coalizione che dovrà governare la città per il prossimo quinquennio.

E’ giunta poco dopo le venti  la Comunicazione da parte dell’Ufficio Stampa dello stesso D’Attis: poche righe, l’essenziale: “Il candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni amministrative di Brindisi, Mauro D’Attis, sarà presentato ufficialmente domani pomeriggio dalle forze politiche e dai movimenti che vi aderiscono.” E infatti prevista per domani, martedì 21 febbraio 2012, nel pomeriggio (inizio ore 17) la Conferenza Stampa che darà ufficialmente la comunicazione che, in realtà, era apparsa certa già dalla tarda serata di sabato. Ed in effetti, bisogna darne atto, già nella stessa serata di sabato i colleghi di Brindisi Magazine (il giornale online di Fabrizio Caianiello) davano per certo l’accordo che, come è noto, va ben oltre il Pdl.

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E, a proposito di Organi di informazione, registriamo la curiosa situazione di Domenica mattina  con un quotidiano locale che dava la notizia per certa (come in effetti è stato) ed un altro che inutilmente cercava di far apparire il Pdl diviso con i soliti titoli, privi di buona educazione oltre che di veridicità, che prendevano di mira un esponente autorevole del partito di Angelino Alfano. E, scusate se insistiamo ma oramai ci siamo messi, ancora adesso mentre scrivo queste note, un noto giornale online che fa riferimento ad una delle tante correnti dell’ex Pci, ancora si ostina a non dare la notizia e mette in “prima” fatterelli di provincia e la solita lagna pro abusivismo (che però non si capisce se per loro conta la Legge o cos’altro. Ma questo sarebbe un discorso troppo lungo e noioso).

Insomma, mentre capoticamente e senza prospettive una persona comunica urbi et orbi che scriverà il proprio disappunto ad Obama, a Napolitano, ad Alfano (e forse pure al Papa, chissà) il Pdl, forte e compatto, và avanti: “È infatti convocata per domani alle ore 17 presso il Grande Albergo Internazionale di Brindisi una conferenza stampa per la presentazione ufficiale del candidato.” Questa la conclusione del Comunicato e pure delle discussioni per la scelta di colui che è chiamato a proseguire il grande lavoro portato avanti dal Pdl e da tutto il Centrodestra brindisino in quello che è il ciclo virtuoso iniziato nel Maggio del 2004 dopo che pochi mesi prima erano finiti in galera l’ex sindaco che guidava la coalizione di Centro sinistra (era il Pd di Salvatore Brigante, vice sindaco all’epoca dell’arresto di Antonino, di Dipietrangelo ed altri volti noti dell’ex Pci). 

Circolo virtuoso che i cittadini hanno apprezzato e che certemante vorranno una sua prosecuzione (parentesi: certe volte mi chiedo sinceramente il senso della banalotta affermazione, colta anche dalla bocca  di candidati a Palazzo Nervegna oltre che ragazzini incolti, secondo la quale “Brindisi deve cambiare radicalmente!”) ed in tal senso si esprimeranno col voto di maggio.

Pdl unito, quindi, attorno a Mauro D’attis: 38 anni, di cui ben 16 in politica, con onestà e coerenza nel centro destra. Ed è l’intero centro destra, oltre al Popolo della Libertà, che sceglie D’Attis: anche il partito di Euprepio Curto (il Fli) appoggerà convintamente la candidatura, e così La Destra, Insieme per la Città ed altre forze politiche(liste civiche, movimenti ed aggregazioni). Insomma, spiace dirlo (perchè non è mai bello vedere tante divisioni e discordie) ma mentre il centro sinistra si presenta ai cittadini diviso (sono ben quattro, per ora, i candidati sindaco) il Pdl e l’intero centrodestra “corre” forte, compatto ed unito. Ed i cittadini queste cose le notano e le apprezzano.