si fa presto a dire “destra”

Ho già parlato della grossolana e superficiale lettura di quelle che sono, al momento, le annunciate candidature a Sindaco di Brindisi. E senza escludere la malafede (che purtroppo esiste) bisogna dire che gli schemini (anche grafici) utilizzati dalla piu parte dei mezzi di informazione locale non sono esatti. Non si può ascrivere tout court alla “destra” una candidatura senza aver esaminato il pedigree politico, le alleanze in corso (tanto per intenderci: il c.d. movimento salento, che vorrebbe Brindisi assimilata a cutrufiano e strudà e tutte sotto lecce, è noto che “flirta” –con tanto di reciproci complimenti e congratulazioni- con quel partito delle aziende di cui poco si sa) ed appunto i progetti che portano avanti senza trascurare le motivazioni, anche personali, che sono la scaturigine di dette candidature.

E’ antipatico entrare nello specifico (e, oltretutto, sarebbe pubblicità gratuita a liste, obiettivamente, minori presenti solo decoubertianamente) epperò come si fa a dire –come è stato detto e scritto!- che a Brindisi il centrodestra si presenta diviso con quattro(sic) candidati diversi?

Io spero che chi ha scritto ciò (più di uno, peraltro) arrosisca ora se mi legge. E siccome, come ho già detto, non bisogna considerare che malafede e menzogna non esistano, è facile giungere alla conclusione che faccia comodo alla sinistra brindisina (spaccata realmente, litigiosa ed effettivamente divisa in quattro candidati, l’un contro l’altro armati) far apparire che sussista una medesima situazione all’interno del centrodestra.

Ed è per questo che quegli schemini e quegli articoli sono deformanti, distorcono la realtà. Ma, per fortuna, la realtà rimane quella: D’Attis da una parte (supportato da tutto il Centrodestra, con in più altre forze politiche) e la sinistra (divisa) dall’altra con quattro -per ora sono 4- candidati diversi che non solo non si parlano ma si guardano in cagnesco e si lanciano frecciate velenose tramite compiaciuti media.

Ma res sunt.

don’t shoot me

piano-player.jpgLa rubrica appena inaugurata (la c.d. rassegna stampa online) già trova difficoltà a procedere: avendo scelto come tema i resoconti delle varie Testate della odierna Conferenza Stampa di Mauro D’Attis ci troviamo nella condizione di dover riportare uno scritto appena apparso sulla rete. Ed invece non lo facciamo (ecco perché parlo di “sospensione”) perché l’articolo in questione mi ha notevolmente turbato: pur conoscendo da decenni (non sono un ragazzino sprovveduto, anche se un po’ ingenuo si) lo “stile” ed i metodi tipici della disinformazione e/o della informazione faziosa e menzognera (tipica dei regimi, ad esempio quello comunista. E non solo con Stalin: la disinformatio  della “Pravda” sopravvisse per lunghi decenni, ben oltre la morte del sanguinario dittatore georgiano omicida) ciononostante continuo ad indignarmi profondamente di fronte alle storture. Sicchè mi taccio.

E lo faccio per due motivi: non tanto per evitarmi noie che sicuramente avrei nel momento in cui commentassi certe scorrettezze e menzogne di alcuni colleghi –e del resto ho ricevuto, come ben sapete, già minacce per questioni apparentemente diverse: in realtà, ed un giorno verrà fuori, le due cose erano e sono parecchio intrecciate. E come sempre ho la massima fiducia nelle Forze dell’Ordine che faranno certamente luce sui mesi terribili che abbiam vissuto con veri e propri reati e non scaramucce-  ma quanto per un motivo che ci tengo a precisare.

Ebbene, che io sia un cittadino, indipendentemente dal mio ruolo di blogger e quindi di informatore attraverso internet, che ha apprezzato il lavoro svolto dal 2004 ad oggi dalla Amministrazione Civica non è un mistero. Né io mi impegno a far apparire diversamente: sarei ridicolo e cadrei nelle enormità commesse da altri (e mi sovvengono certi gotha del giornalismo nostrano…).

Ma tale mio punto di vista, che poi è quello di tutti i cittadini onesti e di buon senso i quali non possono non apprezzare l’immensa opera del Sindaco Mennitti, non deve dare l’alibi o il pretesto a qualcuno per attaccare il Centrodestra e/o il suo Candidato Sindaco unitario(parentesi: la si smetta di dire, facendo pure i nomi, che esistono quattro altri candidati di centrodestra. Non è così: chi lo dice e/o lo scrive confonde la realtà coi propri sogni. Il centrodestra è unito, anzi: altre forze convergono su di esso e lo sappiamo tutti. Le candidature di singole persone, slegate da ogni legame di qualsiasi tipo col centrodestra brindisino –ed anzi verrebbe da dire che alcuni di costoro, semmai li si volesse collocare, andrebbero ascritti a quell’aria libertina e laicista che, da sempre, flirta cogli eredi del Partito Comunista- non c’entrano davvero nulla di nulla col centrodestra e men che meno col Pdl. E qui chiudo la quaestio attorno a questa palese inesattezza.Punto).

Mi spiego meglio: poiché, si sa, in campagna elettorale –specie i candidati in grosse difficoltà di immagine e di consenso- si usa denigrare l’avversario. Il Pci, credo fu Gramsci a farlo, addirittura teorizzò la menzogna come strategia politica ed il sardo è stato preso alla lettera: è risaputo che la demonizzazione dell’avversario politico è il tratto distintivo della sinistra, dal Pci ad oggi. Ebbene io vorrei preventivamente evitare che il centrodestra –e Mauro D’Attis in primis- possa essere attaccato (fra i tanti strali, di inchiostro e di silicio,  che sicuramente dovrà sorbirsi ) perché “sostenuto persino da quello strano blogger”. Non ho manie di protagonismo (né collaterali sindromi di persecuzione) ma so bene di essere non solo conosciuto in città ma anche abbastanza odiato (e, credetemi: dovevo arrivare a questa età per sentire sulla mia pelle gli effetti dell’odio altrui, una cosa orribile e tristissima che non auguro a nessuno, davvero) e quindi non voglio minimamente offrire l’assist a possibili critiche pretestuose del tipo che credo d’aver ben esemplificato.

Sono un cittadino. Prendetevela con me, se proprio volete. Ma, nell’agone politico, misuratevi con le idee, le opere e la progettualità del centrodestra, e del Pdl e di Mauro D’Attis: io sono solo un semplice blogger che, ripeto, come cittadino ho le mie idee che non celo e che or ora vi ho ribadito.

Spero d’esser stato chiaro e di non ricevere ulteriori attacchi, aggressioni verbali e minacce: riguardo queste ultime, come ben sanno gli interessati, non ho mai indugiato a denunciare immediatamente e pubblicamente l’accaduto.

“rassegna stampa” online – martedì 21 febbraio ’12

Iniziamo questa Rubrica di “Cronache Brindisine” con una rassegna riguardante la ufficializzazione della candidatura di D’Attis a Sindaco di Brindisi. E partiamo vedendo come Brindisi Magazine, il Giornale online di Fabrizio Caianiello, ha riferito della Conferenza Stampa tenuta in serata presso l’internazionale. I colleghi di “BM”,  come spesso succede, battono tutti sul tempo e già alle 19.40 sono online con un articolo e corredo fotografico: ecco il pezzo che la Redazione ha confezionato:


D’Attis si presenta: “vorrei governare per i prossimi dieci anni”

Bagno di folla per l’apertura della campagna elettorale di Mauro D’Attis. Quella che doveva essere una conferenza stampa si è trasformata in un antipasto di comizio elettorale con tanto di sostenitori, curiosi e semplici cittadini: “sono sorpreso da questa straordinaria partecipazione” – ha dichiarato D’Attis – “finalmente siamo qui uniti dopo un periodo movimentato nel quale probabilmente non abbiamo offerto un bello spettacolo. Per questo avevo scelto di fare un passo indietro. Proprio per aiutare il mio partito ad uscire dall’imbarazzo. Poi ,peró, è accaduto qualcosa di importante. Il centrodestra è tornato unito e compatto come non lo era da tempo. Abbiamo un progetto. Non facciamo promesse. Spero sia una campagna elettorale sana e rispettosa di ruoli e persone”

APERTURA A NUOVA ITALIA – “Mi auguro che siano al mio fianco. Anche loro rappresentano la storia politica di questa città. Gli chiedo di cuore di continuare con me le battaglie che abbiamo fatto in consiglio comunale. Abbiamo un lavoro da completare”.

CONCRETEZZA PRIMA DI TUTTO – “Cercherò di essere quanto più concreto possibile in questa campagna elettorale. Parlando di problemi seri e non di sogni. Il sindaco per me è l’amministratore delegato di una società i cui azionisti sono i cittadini. Ho sentito che qualcuno, dall’altra parte, se la prende con i dirigenti comunale, con il commissario prefettizio, che ha promesso riqualificazione della costa e dei quartieri come se avesse la bacchetta magica. Evidentemente non conosce la macchina organizzativa, le ristrettezze economiche dello stesso Comune. Promette sogni. Io fortunatamente so bene dove ci possiamo spingere e come intervenire essendo uscito da poco da quel palazzo”.

COERENZA – “Sono un moderato ma mi incazzo quando non riesco ad ottenere una cosa. Sono sincero. Di certo non sono uno di quelli che si butta da una parte all’altra degli schieramenti in base alle convenienze. Più che guardare alle spaccature interne del centrodestra, sono molto più preoccupanti le contraddizioni, enormi, del centrosinistra”.

RINNOVAMENTO – “Ho 38 anni. Mi candido per governare questa città per  i prossimi dieci anni. Ho la fortuna di essere giovane e di poter fare qualcosa per i giovani di oggi e per quelli che oggi sono ancora bambini. La notte di capodanno ho ricevuto un messaggio dal vicesindaco dei ragazzi che mi diceva: ‘caro Mauro io sono qui che ti aspetto. Spero che diventi sindaco cosi ci vedremo più spesso. Ecco io guardo a questi ragazzi. C’è un consigliere comunale che mi ha chiesto qualcosa in cambio del suo sostegno, io gli ho detto di no, ed oggi è candidato con Consales…bè..sono contento di averlo perso”.

SU MENNITTI – Nessuno può permettersi di buttare quello che abbiamo fatto in questi anni. Ci sono state tantissime cose buone e tante che non ho condiviso. Una per tutte. Dobbiamo velocizzare le decisioni. Mennitti mi ha assicurato tutto il suo sostegno. Io ci credo e voglio che la gente capisca quanto sia innamorato di questa città e quanta voglia abbia di fare bene per tutti noi”.

 
D’Attis si presenta: “vorrei governare per i prossimi dieci anni” (da BRINDISI MAGAZINE, martedì 21 febbraio 2012 h19.40 -http://www.brindisimagazine.it/2012/02/dattis-ed-il-rinnovamento-vorrei-governare-per-i-prossimi-10-anni/
 

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Il centro destra unito con Mauro D’Attis -Domani la Presentazione ufficiale

Ora è certo. C’è la ufficialità. Il giovane Mauro D’Attis, già Vice Sindaco, è il candidato sindaco della Città di Brindisi i cui cittadini saranno chiamati alle urne in primavera (il 6 e 7 maggio per l’esattezza) per il rinnovo del Consiglio Comunale e per scegliere il Primo Cittadino e quindi la coalizione che dovrà governare la città per il prossimo quinquennio.

E’ giunta poco dopo le venti  la Comunicazione da parte dell’Ufficio Stampa dello stesso D’Attis: poche righe, l’essenziale: “Il candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni amministrative di Brindisi, Mauro D’Attis, sarà presentato ufficialmente domani pomeriggio dalle forze politiche e dai movimenti che vi aderiscono.” E infatti prevista per domani, martedì 21 febbraio 2012, nel pomeriggio (inizio ore 17) la Conferenza Stampa che darà ufficialmente la comunicazione che, in realtà, era apparsa certa già dalla tarda serata di sabato. Ed in effetti, bisogna darne atto, già nella stessa serata di sabato i colleghi di Brindisi Magazine (il giornale online di Fabrizio Caianiello) davano per certo l’accordo che, come è noto, va ben oltre il Pdl.

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E, a proposito di Organi di informazione, registriamo la curiosa situazione di Domenica mattina  con un quotidiano locale che dava la notizia per certa (come in effetti è stato) ed un altro che inutilmente cercava di far apparire il Pdl diviso con i soliti titoli, privi di buona educazione oltre che di veridicità, che prendevano di mira un esponente autorevole del partito di Angelino Alfano. E, scusate se insistiamo ma oramai ci siamo messi, ancora adesso mentre scrivo queste note, un noto giornale online che fa riferimento ad una delle tante correnti dell’ex Pci, ancora si ostina a non dare la notizia e mette in “prima” fatterelli di provincia e la solita lagna pro abusivismo (che però non si capisce se per loro conta la Legge o cos’altro. Ma questo sarebbe un discorso troppo lungo e noioso).

Insomma, mentre capoticamente e senza prospettive una persona comunica urbi et orbi che scriverà il proprio disappunto ad Obama, a Napolitano, ad Alfano (e forse pure al Papa, chissà) il Pdl, forte e compatto, và avanti: “È infatti convocata per domani alle ore 17 presso il Grande Albergo Internazionale di Brindisi una conferenza stampa per la presentazione ufficiale del candidato.” Questa la conclusione del Comunicato e pure delle discussioni per la scelta di colui che è chiamato a proseguire il grande lavoro portato avanti dal Pdl e da tutto il Centrodestra brindisino in quello che è il ciclo virtuoso iniziato nel Maggio del 2004 dopo che pochi mesi prima erano finiti in galera l’ex sindaco che guidava la coalizione di Centro sinistra (era il Pd di Salvatore Brigante, vice sindaco all’epoca dell’arresto di Antonino, di Dipietrangelo ed altri volti noti dell’ex Pci). 

Circolo virtuoso che i cittadini hanno apprezzato e che certemante vorranno una sua prosecuzione (parentesi: certe volte mi chiedo sinceramente il senso della banalotta affermazione, colta anche dalla bocca  di candidati a Palazzo Nervegna oltre che ragazzini incolti, secondo la quale “Brindisi deve cambiare radicalmente!”) ed in tal senso si esprimeranno col voto di maggio.

Pdl unito, quindi, attorno a Mauro D’attis: 38 anni, di cui ben 16 in politica, con onestà e coerenza nel centro destra. Ed è l’intero centro destra, oltre al Popolo della Libertà, che sceglie D’Attis: anche il partito di Euprepio Curto (il Fli) appoggerà convintamente la candidatura, e così La Destra, Insieme per la Città ed altre forze politiche(liste civiche, movimenti ed aggregazioni). Insomma, spiace dirlo (perchè non è mai bello vedere tante divisioni e discordie) ma mentre il centro sinistra si presenta ai cittadini diviso (sono ben quattro, per ora, i candidati sindaco) il Pdl e l’intero centrodestra “corre” forte, compatto ed unito. Ed i cittadini queste cose le notano e le apprezzano.

Forza Presidente!

Ho appreso durante la trasmissione televisiva “100 sport magazine”, condotta su Studio 100 da Fabrizio Caianiello, che il presidente del Brindisi Antonio Pupino è ricoverato in ospedale per problemi cardiaci. La notizia mi ha sinceramente sconvolto e voglio sperare con tutto il cuore non sia nulla di grave. Con l’augurio che il presidente possa riprendersi quanto prima gli inviamo, attraverso questo umilissimo blog, un caro saluto ricco di umanità.

 

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la situazione del calcio a Brindisi

genzano (1).jpgCari amici, come voi sto “soffrendo” per il Brindisi. Con o senza virgolette stiam tutti un pò patendo per la squadra della nostra Brindisi. Non ho nessuna intenzione, in questo momento almeno, di ripetere quelle che sono le responsabilità di questo stato di cose. ORA non serve davvero a niente. Penso che molti di voi avranno appreso quanto ho letto or ora io da una testata online (se ancora non avete preso visione eccovi il link della notizia:

http://www.brindisireport.it/sport/2011/01/04/e-ufficiale… ) e bisogna dire che se non siamo allo sbando poco ci manca. Pessimista? Disfattista? No. Con molta umiltà mi permetto di dire che non solo “temevo” questo epilogo ma anzi ne ero SICURO. Ma, ne convengo, serve a poco dire “l’avevo detto io” (E PERO’ DATEMI ATTO CHE, MOLTI MOLTI MESI FA MI ERO GIA ESPRESSO PROPRIO SU QUESTO BLOG). Ed allora, che fare. Boh. Io stò in stanza, nel salone la tv accesa mi manda la voce di Fabrizio Caianiello(è martedì e fanno 100 Sport Magazine). Ho questo blog e scrivo. La notizia del deferimento è una batosta. Attesa,non improvvisa ma pur sempre una batosta.

Difficile dire “cosa fare”. Ma io credo di poter dire cosa è opportuno NON FARE.

Sarebbe sbagliatissimo, ora, rivolgersi alle istituzioni. E nello specifico al Sindaco. Certe situazioni sono delicate. E poi, parlandoci chiaro, il Sindaco ha già tentato di salvare la “barca”. Ma è stato snobbato. Da molti, se non da tutti. Andar a pretendere da lui qualcosa (ma C O S A???) sarebbe inutile ma soprattutto poco coerente.

Ed allora. Anzitutto PRENDERE ATTO, “ndama fà capaci” si dice a Brindisi di come stanno le cose. Salvo eventi improbabili ed assolutamente imprevedibili torneremo fra i dilettanti. Questo non è un rischio, questo è quanto è assolutamente verosimile che accada. Ed allora COSA CERCARE DI FARE?

Cercare di evitare che per tornare nel professionismo debba passare oltre un decennio (come fu dal fallimento di mimmo fanuzzi e la “gloriosa”-quella si- Brindisi Sport, alla rinascita avvenuta fra il 98 ed il 2000) in cui si è giocato persino alla torretta.E se qualcuno non se lo ricorda buon per lui: si è risparmiato delle pagine molto tristi del calcio brindisino.

Provare -mi rendo conto che è difficile- a costruire qualcosa ORA, ma in vista di una Eccellenza o addirittura Promozione. Senza stracciarsi le vesti, ma consapevoli che O CI MUOVIAMO NOI BRINDISINI o sennò nessuno ci regalerà nulla. Una piccola società. Senza “vurpuni” e senza “capisciulini”. Con trasparenza gestionaria e molta umiltà. Il calcio è cambiato, in peggio. Bene: noi proviamo a farlo meglio. Come una volta. E ciò sarà possibile se, come è probabile, si tornerà sulla terra battuta.