ANSA: “Centrale, GDF – Perquisizioni in Comune e nei confronti di Giovanni Antonino”

Oggi l’agenzia giornalistica Ansa, alle 19.25, ha dato una notizia con il seguente titolo:

Centrale Brindisi: Gdf a casa ex sindaco

e nell’occhiello: “Perquisizioni anche in Comune, acquisite carte su Edipower”.

Questo il testo della notizia:

“(ANSA) – BRINDISI, 19 SET – I militari della Guardia di finanza si sono recati stamani negli uffici del Comune di Brindisi per acquisire documentazione su delega della procura della Repubblica. Si tratta di carte riguardanti la centrale termoelettrica Edipower.

Perquisizioni anche nei confronti dell’ex sindaco di Brindisi Giovanni Antonino, del vicepresidente dell’Asi, Convertino, del segretario generale dell’Autorità portuale, Del Nobile, e dell’assessore comunale alla Programmazione, Francesco Cannalire.”


Questo il link per accedere alla notizia:

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/puglia/2012/09/19/Centrale-Brindisi-Gdf-casa-ex-sindaco_7500570.html


FOTOVOLTAICO ED EOLICO – Racket sugli imprenditori delle “rinnovabili” , 16 arresti

cronaca, brindisi, mercoledì 19 settembre 2012Una vasta operazione –denominata “Helios”– ha portato all’arresto di sedici persone (alcune di brindisi, la maggior parte di comuni a sud del Capoluogo) perché accusate, a vario titolo, di aver ostacolato attraverso il sistema delle estorsioni, diversi imprenditori operanti nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nell’eolico e nel fotovoltaico. L’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare (cui si riferiscono le immagini, riprese da BrindisiOggi –   www.brindisioggi.it   –  e pubblicate su YouTube) è avvenuta a cura del Comando Provinciale dei Carabinieri. Le ordinanze sono state emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Lecce Alcide Maritatati su richiesta del Pubblico Ministero  Alberto Santacatterina della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce. Ecco come stamane l’agenzia Ansa ne ha dato notizia: “Estorsioni, furti e rapine agli imprenditori del fotovoltaico e dell’eolico: e’ così che avrebbe fatto affari un clan mafioso salentino, nei confronti del quale 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite dai carabinieri. Le indagini avrebbero accertato l’esistenza di una presunta associazione mafiosa, secondo gli investigatori legata al clan Buccarella della Scu e impegnata principalmente nel racket nei confronti di almeno sette imprenditori.”

cosimo de matteis

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Dal sito del “Nuovo Quotidiano di Puglia” ( www.quotidianodipuglia.it ) traiamo il seguente elenco delle persone arrestate:

Giovanni Buccarella, 85 anni, di Brindisi
Salvatore Buccarella, 53 anni, di Brindisi
Francesco Campana, 39 anni, di Mesagne
Cosimo Fai, 52 anni, di Brindisi
Claudio Bagordo, 40 anni, di Cellino
Angelo Buccarella, 34 anni, di Brindisi
Antonia Caliandro, 56 anni, di Latiano
Domenico D’Agnano, 44 anni, di San Pietro
Angelo Demitri, 38 anni, di San Pietro
Gabriele Giannone, 38 anni, di Brindisi
Cosimo Nigro, 41 anni, di Brindisi
Elia Pati, 37 anni, di Brindisi
Raffaele Renna, 33 anni, di San Pietro
Antonio Stabile, 37 anni, di San Pietro
Cosimo Talò, 41 anni, di Cellino
Vincenza Trenta, 57 anni, di San Pietro

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=iWJWtld6Crg

ATTENTATO BRINDISI – Nuovo interrogatorio a Giovanni Vantaggiato

vantaggiato.jpgEnnesimo interrogatorio in carcere per Giovanni Vantaggiato. L’autore, reo confesso, è implicato anche nella vicenda, risalente  al 2008, riguardante un  attentato compiuto ai danni di Cosimo Parato l’uomo di Torre Santa Susanna con il quale Vantaggiato aveva avuto un rapporto d’affari piuttosto travagliato. Proprio in questi giorni una emittente nazionale aveva ospitato una intervista allo stesso Parato nella quale era tornato sulla vicenda del 2008. Ecco, dunque, come l’agenzia Ansa ne fornisce notizia: “Viene interrogato nel carcere di Lecce Giovanni Vantaggiato, reo confesso della strage del 19 maggio davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi e di un altro attentato compiuto a il 24 febbraio 2008 a Torre Santa Susanna. Il 68enne, assistito dal suo avvocato, Franco Orlando, viene ascoltato dal pm della procura di Brindisi Milto De Nozza, nell’ambito dell’inchiesta sull’attentato del 2008, nel quale e’ accusato del tentativo di omicidio di Cosimo Parato.” (http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/puglia/2012/09/17/Brindisi-Vantaggiato-interrogato_7489600.html ).


cosimo de matteis

Vasco Rossi lascia Castellaneta, problemi di salute?

VASCO ROSSI.jpgOgnuno può cercare la “verità” sul cantante di Zocca o tentare di farlo: per ricostruire i fatti-veri o presunti- non vi resta che affidarvi a google dove troverete tutto ciò che riguarda il vostro rocker preferito (che magari è stato l’eroe della vostra adolescenza.

E magari continua ad esserlo, nonostante non siete piu ragazzini ed avete figli giovanotti).

Cronache Brindisine, si “affida” al racconto dell’Ansa –che riportiamo di seguito- e non aggiunge altro. Per ora.

“Vasco Rossi di nuovo a Villalba, la clinica privata sui colli bolognesi dove la scorsa estate era stato ricoverato per un’osteomielite al torace e una endocardite. Lo riferisce ‘il Resto del Carlino’, precisando che il rocker si è sentito male l’altra notte mentre era in vacanza a Castellaneta Marina (Taranto) ed è partito in elicottero ieri mattina alla volta di Bologna.

Vasco avrebbe accusato un lieve malore per problemi respiratori, nulla di grave a quanto è trapelato. Nessuna conferma dallo staff dell’artista.

SABATO SCORSO IL CONCERTO IN DISCOTECA – Vasco Rossi è apparso in forma sabato scorso, quando è salito sul palco della discoteca ‘Cromie’ di Castellaneta Marina (Taranto) per un mini-concerto di 45 minuti davanti a tremila persone. Uno spettacolo deciso pochi giorni prima, per ringraziare la terra che lo ha ospitato nella sua lunga vacanza estiva, ad oltre un anno dai suoi ultimi concerti prima dei problemi di salute che lo avevano portato al ricovero nella clinica privata Villalba di Bologna.

“Voglio ringraziare questa splendida terra e questa bella gente che ho conosciuto”, ha scritto Vasco su Facebook a fine agosto. “Persone intelligenti e sensibili con una profonda umanità e dei valori semplici rispettati con entusiasmo e convinzione, che mi ha coccolato senza giudicarmi”. Sul social network l’ultimo post di Blasco risale a lunedì scorso: “Ho passato – scrive – buona parte della mia vita a preoccuparmi di cose che non sono mai successe”. Vasco Rossi, aveva riferito la scorsa primavera il dottor Paolo Guelfi, direttore sanitario di Villalba, è guarito dai problemi che lo avevano portato al ricovero dell’estate 2011. “L’osteomielite – aveva spiegato il medico – è un’infezione che ‘mangia’ l’osso, quasi a riassorbirlo. E’ dovuta a traumi, e Vasco si procurò questo trauma durante un concerto. Una piccola cosa, che può avere però conseguenze molto gravi. In questo caso è stata curata, il paziente è a posto”. Così come per l’endocardite: “Pure quella è stata superata. Si tratta anche in questo caso di un’infezione, ma alla valvola cardiaca. Il rischio è che questa si deformi e quindi debba essere sostituita. Bisogna seguire una terapia adeguata, Vasco l’ha fatta e sta benissimo”.

PORTAVOCE, NORMALI CONTROLLI DI ROUTINE – Vasco Rossi si trova nella clinica privata Villalba di Bologna per “controlli di normale routine, il suo ricovero era già previsto”. Lo ha reso noto Tania Sachs, portavoce dell’artista, che ha aggiunto: “Non è stato trasportato in elisoccorso, ma ha viaggiato in auto”

DIRETTORE SANITARIO CLINICA, INFORMAZIONI SUL ROCKER? ‘FORSE PIU’ TARDI – “Non abbiamo l’eliporto. Mi dispiace, ma non posso dire nient’altro”. E’ la battuta con cui Paolo Guelfi, direttore sanitario della clinica Villalba, ha liquidato questa mattina i cronisti. Nella struttura sulla prima collina bolognese, come riferito dal ‘Resto del Carlino’, sarebbe ricoverato Vasco Rossi. Un’ipotesi che il medico non ha confermato, ma neppure smentito, lasciando intendere che comunque non corrisponde al vero la ricostruzione di un arrivo nella notte in elicottero dalla Puglia, dove la rockstar si trovava in vacanza. “Forse più tardi, in serata”, ha risposto Guelfi a chi gli ha domandato quando si potranno avere informazioni sulle condizioni di salute del Blasco.(Tratto da www.ansa.it, link esatto: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2012/09/14/Vasco-Rossi-nuovo-ricoverato-_7472804.html

VEGLIE – Schianto violento: morto il conducente, grave il figlio di 9 anni

, auto, Cronaca, Feriti, Incidente,golf,  Lecce, Morto roberto costa, 39 anni, località monteruga,, Puglia, VeglieCome un tragico stillicidio, così appare la drammatica frequenza con cui avvengono incidenti sulle strade. Ancora un terribile incidente -mortale, purtroppo- sulle nostre strade.E’ accaduto ieri  a Veglie (in Provincia di Lecce) e precisamente in località Monteruga, in una strada che, dalla circonvallazione di Veglie, conduce all’intersezione con la San Pancrazio-Torre Lapillo,  nei pressi della masseria “La duchessa”.  E’ morta una persona di 39 anni, Roberto Costa il suo nome, marito e padre di due figli di nove e cinque anni: pure loro coinvolti nell’incidente.

Per le dinamiche ed altri aspetti ascoltiamo come l’Ansa ha dato la notizia: “Un contadino di 39 anni, Roberto Costa, di Veglie, e’ morto schiantandosi con la sua ‘Golf’ contro un albero d’ulivo in una stradina di campagna in localita’ Monteruga, territorio di Veglie.

A bordo dell’auto viaggiavano anche i due figli dell’uomo: un bimbo di 9 anni e’ in gravi condizioni, l’altro di 5 anni ha riportato lievi ferite. E’ stato lui a dare l’allarme telefonando alla mamma con il cellulare del padre. La donna e’ stata colta da malore.” E pure la stessa moglie è ora in ospedale con  il figlio minore: meno gravi le loro condizioni rispetto all’altro figlio che è in rianimazione al Vito Fazzi di Lecce. Un dramma nel dramma se si considera che l’incidente ha coinvolto in modo tragico l’intera famiglia.

I carabinieri della compagnia di Campi Salentina sono giunti, poco dopo l’accaduto, sul posto e stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente avvenuto nel primo pomeriggio. Il Signore doni luce e forza ai superstiti ed ai parenti: accolga in Cielo le anime di chi ha perso la vita.

brutto episodio di violenza nel leccese, a Gallipoli

gallipoliSi dice spesso che le persone oneste nello svolgere la propria professione (e, in genere, nella vita) incontrano sovente  difficoltà da parte di chi, sbagliando, è disonesto, si comporta in modo disonesto (e spesso immorale) e non sopporta che le proprie malefatte vengano rivelate o, come in questo caso, denunciate giustamente. Ed è quello successo nel leccese (a Gallipoli) secondo quanto riporta l’agenzia giornalistica Ansa: “Ha rintracciato e aggredito il medico fiscale, che non l’aveva trovato in casa, dopo aver invitato inutilmente il professionista a dichiarare il falso. Mentre lo picchiava con calci e pugni è stato notato da una pattuglia di carabinieri e arrestato con l’accusa di violenza e minaccia a incaricato di pubblico servizio. A Giuseppe Carroccia, di 53 anni, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Era assente dal lavoro per malattia e non in casa al momento della visita fiscale.” Non è che ci sia molto altro da aggiungere. E se qualcuno volesse farlo: lo spazio per i commenti è libero ed aperto. Basta cliccare qui sotto alla voce “Commenti” e scrivere.

Ucciso un ragazzo ventinovenne a Sandonaci

sanconaci.jpgBrindisi, l’intera provincia, si è svegliata stamane con questa terribile notizia (la riporto così come l’ha data l’Ansa): “Un giovane di 29 anni, Antonio Presta, è stato ucciso con colpi di fucile e pistola davanti a una sala giochi. Un’altra persona è rimasta gravemente ferita. Presta aveva precedenti penali per rapine compiute in Romagna. Suo padre, Gianfranco Presta, fu tra gli anni Ottanta e Novanta uno dei luogotenenti di Pino Rogoli, fondatore della organizzazione mafiosa Sacra corona unita; divenne successivamente collaboratore di giustizia.Le indagini sono svolte dai carabinieri.” Di fronte a certi episodi così crudeli viene persino da pensare che, in fondo, le piccole gesta della microcriminalità -così diffusa nel Capoluogo- sono poca roba se paragonate a tali mortali agguati. Ma è un pensiero inutile: la realtà ci parla di inesistente rispetto per le cose (auto, negozi, abitazoni) altrui e soprattutto per la vita altrui. Ad Antonio Presta è stata tolta la vita, è morto in una sera di fine estate, mentre era in una sala giochi della sua Sandonoci. Non è giusto. Non è umano.

Riunione Edipower: Centrodestra al Comune, riunione inutile, si intervenga subito. Apriamo “Vertenza Brindisi” su politica ambientale e industriale.

Riunione Edipower:

Centrodestra al Comune, riunione inutile, si intervenga subito.

Apriamo “Vertenza Brindisi” su politica ambientale e industriale.

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Abbiamo partecipato ad una riunione praticamente inutile durante la quale sostanzialmente A2A ed Edipower ci hanno comunicato di non essere pronti con alcun Piano Industriale e che nel frattempo producono in regime autorizzativo provvisorio in attesa dell’AIA.
È evidente che così non va e occorre fare chiarezza.

Ci sembra che tutte le preoccupazioni di natura ambientale e della salute oggi siano cresciute e quindi sollecitiamo l’intervento del Ministero dell’Ambiente e con le competenze del Sindaco.
Alla luce di questo rimane indispensabile agire complessivamente e su politica industriale e ambientale non operare con la “politica del carciofo”.

Il centrodestra opererà per una posizione complessiva e ritiene ormai improcrastinabile aprire una “Vertenza Brindisi” per la  quale si stanno attivando tutti i nostri rappresentanti istituzionali e politici a tutti i livelli.


 

Mauro D’Attis (PdL)
Antonio Pisanelli (FLI)
Giampiero Pennetta (Regione salento)
Ilario Pennetta (BAV)
Massimiliano Oggiano (Ppdt)

BRINDISI- Incendio alla BriEcologica. Considerazioni

incendio briecologica.jpgMa certo che c’è da restar allibiti. Ma come si fa a dar fuoco –d’accordo: non c’è la certezza della natura dolosa ma molto verosimilmente è così- ad una azienda, ad un capannone, a gente che lavora (e che dà lavoro)?  Sono senza parole. Son tornato dalla festa patronale. Non avevo voglia di accendere il pc : pensavo si a scrivere qualcosa sui festeggiamenti e sulle parole del Vescovo e del Sindaco ma mi son detto “lo faccio domani”. Poi, però, mi son ricordato che vi eran stati stasera numerosi anticipi di partite di calcio ed allora mi son connesso per aggiornarmi sui risultati.

E leggo dell’incendio alla Bri.Ecologica. E’ stato la scorsa notte ma io non l’avevo saputo. Il primo articolo che ho letto è stato su Brindisi Magazine: poche note, stringate, e la chiosa che riporto testuale: “In lacrime Giuseppe Roma ha dichiarato: “questa città non merita nulla”. Son rimasto scioccato, e la prima cosa che ho pensato è stata “ha ragione Roma: davvero questa città non merita nulla”. Non aggiungo altro: esprimere la mia sincera, sentita e partecipata solidarietà è poca roba. Non se ne fa niente il Presidente delle mie parole. Ed ha ragione: danni ingentissimi, strutture ed attrezzature danneggiate o proprio distrutte, i dipendenti … (nella foto, tratta dal sito del  Quotidiano, il capannone danneggiato) Ma come si può andar avanti così? Certo, non è sicura la matrice dolosa, ma purtroppo chi è di Brindisi sa bene come vanno le cose. L’altra notte ha preso fuoco l’auto di un Amministratore, rapine, ancora incendi (probabilmente dolosi) anche in Provincia (due a Francavilla nelle ultime settimane). Che gran brutta cosa la criminalità.

E non oso pensare che possa esserci un collegamento con il calcio. Anche perché, vuoi o non vuoi, tornano in mente certi episodi. L’aggressione in via Carmine, l’incidente presso un cantiere. Coincidenze? Chiudo riecheggiando le parole del precedente post: che davvero i nostri Santi Patroni –San Teodoro e San Lorenzo- guardino questa città. E la aiutino intercedendo presso Dio. E comunque voglio augurare ugualmente una buona Domenica a tutti, ed ai calciatori del Brindisi dico: “oggi giocate e vincete anche per dare una piccola/grande gioia al Presidente.

cosimo de matteis

 

 

CELLINO CALCIO – Il Sindaco Ascione chiede alla Società di cedergli il Titolo. Gli ultimi sviluppi

COMUNICATO STAMPA ASD CELLINO CALCIO, calcio, situazione del calcio a cellino, cellino san marco, campionato di promozione, iscrizione, stadio comunale brigante, sindaco francesco cascione, presidente alessandro calisi, ultimi sviluppi, cronaca, comunicato stampa 1 agosto 2012, comunicato stampa 2 agosto 2012, Partiamo da un punto, importante, fondamentale. Noi, come brindisini, abbiamo la massima speranza che la situazione a Cellino possa risolversi: avere un (ulteriore) club in una categoria come la Promozione non è un fatto secondario. Pertanto fuggendo le polemiche (inutili e dannose) e sperando che si sia ancora in tempo per salvare il calcio cellinese –lo ripetiamo chiaro: è questo il nostro fortissimo auspicio- e senza riepilogare tutta la situazione (che chi legge conosce benissimo) riportiamo la situazione attuale, delle ultime ore.

In data 1° Agosto  la Dirigenza del Cellino Calcio ha diramato un lungo e dettagliato Comunicato ove si espone ulteriormente la propria posizione e, nello specifico, si esclude la esistenza di una “questione economica” come scaturigine della mancata iscrizione e si ribadisce il concetto secondo il quale sarebbe stata la Amministrazione Comunale la maggiore responsabile.

In data 2 agosto, ossia ieri, il Sindaco interviene con una nota ufficiale. L’Avvocato Cascione, nel Comunicato, senza indugiare su inutili scaricabarile che farebbero perdere solo tempo prezioso (epperò puntualizzando, non con puntiglio ma con la dovuta precisione e trasparenza che si confà ad un Ente pubblico) chiede alla Società Cellino Calcio di consegnare al Sindaco il Titolo, rassegnare le dimissioni e permettere alla stessa Amministrazione di provare a riuscire ad iscrivere la squadra in Promozione, ergo: salvare il calcio a Cellino San Marco.

Ecco: ci fermiamo qui e vi lasciamo alla lettura dei due Comunicati cui abbiamo sintetizzato il contenuto. Ora, davvero, occorrono i fatti.

 

Ecco il Comunicato Stampa del Cellino Calcio (mercoledì 1° agosto ’12)

Nello stile che ha sempre caratterizzato questa società, si è preferito stare lontani dalle polemiche della politica, che avrebbero potuto sciupare quel preziosissimo tesoro che è stato per la nostra Cellino, il Cellino Calcio. Questo fino a quando, attaccati a mezzo stampa, con notizie mendaci, ci si è resi conto che qualcuno stava strumentalizzando l’impossibilità di iscrivere il “Cellino calcio” al campionato di Promozione, accusando personalmente i suoi dirigenti, e raggirandone i tifosi, con affermazioni che non trovano fondamento nella realtà dei fatti, ma al contrario, evidenziano una palese volontà di mistificare la vicenda. Preme sottolineare che, questa società, non accetta lezioni di buone maniere o di rispetto da chi, incapace a costruire qualcosa con il lavoro delle proprie braccia, in tre anni ha solo provato a distruggere, con pessimi risultati oltretutto, quanto di buono altri, con l’apporto degli sponsor e dei tifosi, stavano realizzando.

A tal proposito pensiamo che le scuse, i nostri tifosi, se le aspettino dall’assessore allo sport, per non aver sostenuto in questi anni, in alcun modo, il Cellino Calcio.

Anche per quest’anno sportivo la volontà di proseguire il cammino intrapreso era forte, ma sono venuti meno i presupposti tecnici affinché si potesse continuare a far calcio alla nostra maniera.

Nella nebulosa verità che, questa amministrazione comunale, per il tramite dell’assessorato allo Sport, avesse adottato il “progetto sociale” del Cellino Calcio, non è ben chiaro ad oggi, in che modo tale impegno sia stato onorato, non avendo, questa associazione, mai ricevuto un contributo, né in denaro, né in apporto umano, né in interventi sull’ “A. Brigante”.

Questo a riprova del fatto che la politica si può fare con le parole, magari anche quelle belle ed altisonanti, che accrescono i consensi, ma si amministra solo con FATTI ED ATTI.

3 campionati conquistati sul campo, 2 titoli di campioni regionali, 1 coppa disciplina e 1 finale play-off: questi i fatti che quest’associazione, con le sue sole forze economiche ed umane, ha messo sul suo piatto della bilancia nel chiedere che l’“A. Brigante” venisse omologato per disputare il campionato di Promozione. E sul piatto dell’Amministrazione? Parole!

Le stesse che in questi anni sono state puntualmente disattese da chi le ha pronunciate, anche davanti alle platee dei tifosi in festa per le vittorie dei campionati; ed alla luce di queste promesse vane, si ribadisce, mai onorate, siamo stati costretti, nostro malgrado, a non iscrivere il CELLINO al campionato che con tanti sacrifici, si era conquistato. Domandiamo: avreste voi impegnato il vostro nome, nonché le vostre risorse finanziare, quando a garanzia avete solo un impegno verbale, di chi mai ha tenuto fede agli impegni assunti con una stretta di mano? Non una determina, non un impegno di spesa. Beh, noi non ce la siamo sentita. E non di mancanza di coraggio si tratta, come qualcuno ha voluto meschinamente insinuare, ma piuttosto, di amara consapevolezza.

Un po’ di cronistoria, forse, potrà fare luce su quanto riportato dalle testate nei giorni scorsi:

Aprile 2012, il Cellino calcio, vincitore del girone a pari merito con la Virtus Francavilla ha la matematica certezza che nella stagione successiva avrebbe disputato il campionato regionale di Promozione: in un incontro ufficiale con l’Amministrazione, si discute degli adeguamenti necessari all’A. Brigante;
13 maggio, il Cellino Calcio vince il girone C di Prima Categoria, acquisendo il diritto di disputare il campionato di Promozione pugliese;
27 maggio, festa di Promozione: alla presenza di una folta platea di ospiti e tifosi, l’Amministrazione Comunale assume l’impegno di portare a termine i lavori necessari all’ ”A. Brigante” in tempo utile per iscrivere il Cellino Calcio al Campionato;
30 maggio : sopralluogo del responsabile degli impianti sportivi della F.I.G.C. allo stadio comunale, alla presenza di un tecnico incaricato del comune.

E poi? Nonostante le continue sollecitazioni della società, l’Amministrazione rimandava gli interventi garantendoli en passant nelle diverse comunicazioni intercorse, senza che nulla di concreto si muovesse.

Intuendo l’“antifona” si decide di ribadire per iscritto quanto, fino ad allora, affidato, in maniera quasi ossessiva, agli accordi verbali:

prot. 7275 del 17/07/2012 : l’ASD CELLINO CALCIO si ribadisce l’urgenza di realizzare i lavori all’ “A. Brigante” entro i termini dettati dalla FIGC, che richiede tra l’altro, all’atto dell’ iscrizione, come requisito imprescindibile, l’indicazione dell’impianto presso il quale disputare le partite casalinghe. Si sottolinea, inoltre, nella stessa sede, come la società, ritenendo il Cellino Calcio patrimonio della Comunità cellinese, non avesse intenzione alcuna di far disputare il campionato in un campo diverso dall’A. Brigante. Nella stessa missiva, avendo intuito che forse la volontà espressa dall’Amministrazione, era diversa da quella che stava andando a verificarsi, questa società ha rimesso nelle mani del Sindaco, a titolo GRATUITO, il titolo di Promozione.
17/07/2012, a meno di una settimana dal termine ultimo per l’iscrizione, ufficiosamente si viene a conoscenza del presunto inizio dei lavori di adeguamento dell’ “A. Brigante” ;
Prot. 7405 del 20/07/2012: il Sindaco comunica che i lavori presso lo stadio comunale non termineranno prima del 31 Agosto c.a. .
23 luglio 2012: in un incontro fortuito l’Amministrazione ribadisce quanto già anticipato nella lettera, ed alla richiesta dei dirigenti del riscontro documentale di quanto asserito dagli amministratori, le risposte sono vaghe e gli impegni continuano ad essere solo verbali.
Prot. 7513 del 24/07/2012: la società, non avendo ricevuto nessuna risposta idonea a garantire la puntualità dell’impegno assunto dall’Amministrazione, non può iscrivere la squadra, per l’assenza di un requisito fondamentale richiesto dall’Art. 28 del Regolamento LND.

A smentita di quanto dichiarato sulle testate è il caso di ribadire che nessuna “questione economica” ha mai minato l’esistenza del Cellino Calcio, come pur assicurato dallo sponsor ufficiale 2012/2013, Cantine Due Palme, interpellato dall’Amministrazione, ma evidentemente non compreso da un ascoltatore poco interessato.

Questo è stato.

Il dato di fatto è che, oggi, questa società e la comunità cellinese, hanno perso il fiore all’occhiello dello sport locale e regionale (per definizione dei dirigenti della FIGC/LND) .

Riconsegnando nei prossimi giorni le chiavi dell’ “A. Brigante”, lasciamo che sia l’Amministrazione a far fiorire una realtà calcistica, altrettanto florida come il Cellino Calcio, come più volte promesso a mò di sfida a questa società.

Tanto si doveva per amore di questa squadra, per amore di questo paese e dei tifosi sinceri che anche in questi giorni non ci fanno mancare la comprensione per una decisione obbligata.

Grazie ancora a chi ha creduto in noi, a chi continua a farlo, a chi ha creduto alle nostre parole e, soprattutto, ai nostri fatti.

Il Presidente e la Dirigenza dell’A.S.D. Cellino Calcio

 

Questo, invece, il Comunicato Stampa del Sindaco di Cellino San Marco Avvocato Francesco Cascione (giovedì 2 agosto ’12):

Il Presidente Alessandro Calisi non vuole o non può iscrivere il Cellino Calcio al campionato di promozione 2012/2013?” Allora consegni il titolo al sottoscritto, rassegni le dimissioni alla FGIC Puglia, assieme al suo direttivo, in mio favore e faremo ancora in tempo ad iscrivere la Squadra al campionato, sicuro dell’appoggio di altre realtà economiche presenti sul territorio.
E’ questo che io personalmente ho concordato con il Presidente Regionale FGIC Puglia, Dott. Vito Tisci, il quale aspetta urgente e doverosa risposta in merito concedendomi, peraltro, tutte le deroghe del caso.
Appare quanto meno strano che la dirigenza non abbia provveduto ad inoltrare almeno telematicamente l’iscrizione al campionato di promozione 2012/2013 con la possibilità di corrispondere la prima rata, pari ad Euro 4.000 entro il 4 agosto, visto che i lavori di adeguamento del campo sportivo “Armando Brigante” fossero già in corso (come da mia nota n. 7405 di protocollo, che assicurava il Presidente Alessandro Calisi della consegna del campo entro e non oltre il 31 agosto, e successiva Determina Dirigenziale con conseguente impegno di spesa).
In risposta solo assurde, false e pretestuose esternazioni mediatiche.
Mi preme precisare che se poi la querelle è, come qualcuno ha voluto insinuare, fra l’Assessore allo Sport e la Dirigenza del Cellino Calcio, non vedo di che cosa possa essere accusata l’Amministrazione Comunale visto che, ha sempre contribuito alla spesa di gestione del campo con oltre Euro 10.000 l’anno, senza contare che fin dall’inizio del mio mandato mi sono occupato personalmente di trovare lo sponsor “Nubile s.r.l.” che sino ad oggi ha mantenuto gli impegni economici assunti con la squadra portandola agli attuali livelli.
Per un problema di tale portata mi sembra infantile spostare il termine della questione, convinto che ognuno si debba assumere le proprie responsabilità secondo il ruolo che occupa.
Visibilmente indignato, non riesco a comprendere poi l’esternazione della “Cantina Due Palme” nella persona dell’enologo Maci Angelo con il quale l’Amministrazione Comunale non ha mai dialogato in merito, per cui ritengo che non sia minimamente a conoscenza dei fatti.
Non può l’Amministrazione Comunale che ho l’onore e il privilegio di rappresentare essere tacciata di “gravi responsabilità amministrative e di cattiva gestione”, dal momento che sino ad oggi e fino a prova contraria è stata sempre presente nel risolvere i diversi problemi burocratici che si presentavano nella gestione della Sua Cantina.
Le persone non cambiano secondo le circostanze, per cui il falso moralismo e le strumentali polemiche politiche non fanno parte della mia persona né della mia Amministrazione, solo i fatti ci potranno dare ragione perché consegnerò il campo perfettamente adeguato ai Cellinesi nella data stabilita e poi vedremo in cosa si è sbagliato e chi ha sbagliato; ma questo è un altro discorso …!!

Avv. Francesco  CASCIONE, Sindaco di Cellino San Marco

Ancora illegalità a Brindisi – Un arresto per contrabbando

Ancora illegalità, illegalità diffusa. E che nessuno venga a dire “sontu li albanisi, lu rumeni, noni li vagnuni nuestri” perchè non è vero: la criminalita (micro e macro) nostrana è purtroppo ben sviluppata e diffusa. E’ solo un caso che l’arrestato di oggi sia straniero. O dove ricordare, una dopo l’altra, le malefatte (con arresti) dei “nostri eroi”?

Pensiamo alla notizia odierna: ecco una scarna cronaca: Non si era fatto scrupoli ed aveva riempito la macchina di sigarette di contrabbando: pare che erano nascoste anche nella ruota di scorta dell’auto sbarcata nel porto di Brindisi le sigarette – in tutto 40 chilogrammi – illegalmente introdotte in Italia e sequestrate dalla Guardia di finanza in una operazione condotta con i funzionari della Dogana. 

Il conducente della vettura, un cittadino bulgaro di 28 anni, e’ stato arrestato. Le sigarette erano nel bagagliaio ma anche in vani nascosti dell’abitacolo di una Volkswagen Passat sbarcata da un traghetto giunto al porto di Brindisi.