Ucciso un ragazzo ventinovenne a Sandonaci

sanconaci.jpgBrindisi, l’intera provincia, si è svegliata stamane con questa terribile notizia (la riporto così come l’ha data l’Ansa): “Un giovane di 29 anni, Antonio Presta, è stato ucciso con colpi di fucile e pistola davanti a una sala giochi. Un’altra persona è rimasta gravemente ferita. Presta aveva precedenti penali per rapine compiute in Romagna. Suo padre, Gianfranco Presta, fu tra gli anni Ottanta e Novanta uno dei luogotenenti di Pino Rogoli, fondatore della organizzazione mafiosa Sacra corona unita; divenne successivamente collaboratore di giustizia.Le indagini sono svolte dai carabinieri.” Di fronte a certi episodi così crudeli viene persino da pensare che, in fondo, le piccole gesta della microcriminalità -così diffusa nel Capoluogo- sono poca roba se paragonate a tali mortali agguati. Ma è un pensiero inutile: la realtà ci parla di inesistente rispetto per le cose (auto, negozi, abitazoni) altrui e soprattutto per la vita altrui. Ad Antonio Presta è stata tolta la vita, è morto in una sera di fine estate, mentre era in una sala giochi della sua Sandonoci. Non è giusto. Non è umano.

Una brutta notizia

Una notizia poco bella -che inoltre fà trasparire altri particolari tristi ed inquietanti-  e che rivelano, a mio avviso, il profondo degrado soprattutto morale in cui siamo sprofondati. La propongo qui, senza ulteriori commenti,  poichè riguarda una persona del nostro territorio.

BITRITTO (BARI), 20 MAGgi – I carabinieri della compagnia di Bari hanno arrestato Francesco Alfonzetti, di 44 anni, di Francavilla Fontana (Brindisi), con l’accusa di aver ucciso nel 2004 Eleonora Salomi, di 25 anni, simulando che la giovane si fosse suicidata. L’uomo alcuni anni fa e’ stato condannato per aver ucciso nel 2001 anche la madre della ragazza. Secondo gli investigatori Alfonzetti, che era sposato, aveva avuto una storia parallela con entrambe le vittime.