ATTENTATO BRINDISI – Sospeso il Preside Rampino

ATTENTATO BRINDISI - Sospeso il Preside Rampino, angelo rampino, ansa, BRINDISI – Come era nell’aria da tempo è puntualmente giunto il provvedimento (cautelativo ma non disciplinare) che solleva Angelo Rampino, il Preside dell’Istituto Morvillo Falcone di Brindisi, dal suo incarico. E’ un provvedimento “transitorio”: sono, al momento, non confermate tutte le voci che lo davano come destinatario di un trasferimento o di altri provvedimenti ancor piu drastici.

Ed ecco come l’Agenzia Ansa ne ha dato notizia: “E’ stato sospeso per ragioni di opportunità dall’ufficio scolastico regionale della Puglia Angelo Rampino, preside della scuola ‘Morvillo Falcone’ di Brindisi dove il 19 maggio scorso è stato compiuto l’attentato che ha ucciso Melissa Bassi e ferito altre 5 sue compagne di scuola. Il preside sarebbe dovuto rientrare oggi dalle ferie, che aveva preso subito dopo l’attentato, per presiedere alle attività di scrutinio. La sospensione che è un provvedimento cautelativo (e non disciplinare) è stata disposta in attesa che si concludano gli accertamenti amministrativi avviati nei confronti del preside per i contenuti di alcune interviste rilasciate nei giorni successivi all’attentato. Rampino era stato al centro di polemiche per aspetti del suo passato in virtù dei quali era stato inizialmente individuato anche dagli investigatori come possibile bersaglio dell’attentatore.

L’ipotesi di una vendetta era stata infatti una delle piste inizialmente seguite dagli inquirenti nella ricerca del movente e del responsabile dell’attentato di Brindisi per il quale è ora in carcere e reo confesso l’imprenditore di Copertino (Lecce) Giovanni Vantaggiato.” Al momento, dunque, Rampino è sospeso ed è difficile ipotizzare ora quale sarà il futuro professionale del Dirigente Scolastico di Trepuzzi (Lecce) sul cui passato erano circolate voci poco edificanti che, nel momento in cui venissero confermate, farebbero pensare a quanto inopportune siano certe scelte nell’affidare alcuni delicati incarichi.

cosimo de matteis

TREPUZZI – Incidente in moto, muore giovane avvocato oritano

alessandro gozzettoAncora un incidente stradale nella nostra terra: un ragazzo di Oria, Alessandro Gozzetto, di professione avvocato, ha perso la vita nel primo pomeriggio di oggi lungo la Strada Statale 7 ter (la superstrada, in via di completamento, che unisce Lecce a Taranto).

Il Gozzetto, oritano ma da tempo residente a Lecce, si trovava a bordo di un  ciclomotore (una Yamaha di grossa cilindrata) nel tratto tra Lecce e Campi Salentina e procedeva in direzione del Capoluogo salentino quando per cause ancora in corso di accertamento è andato a sbattere contro una vettura, una Peugeot 206 che procedeva in direzione opposta.

L’impatto è stato tremendo: Gozzetto  è finito in seguito sull’asfalto sbattendo violentemente, sebbene con molta probabilità abbia cercato di frenare per evitare lo scontro. Per lui purtroppo non vi è stato nulla da fare: i sanitari del 118 giunti sul posto non hanno potuto che constatare il decesso del giovane avvocato.

L’uomo alla guida della Peugeot, una persona anziana di cui ancora non sono note le generalità, è stato trasportato presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce: le sue condizioni non sarebbero gravi fortunatamente.

Sul posto sono intervenuti, oltre ai sanitari del 118, anche i Carabinieri della Stazione di Trepuzzi che ora indagano per ricostruire la esatta dinamica dell’incidente. Potrebbero essere di ausilio anche alcuni filmati: lo stabilimento “GP auto Panico” -nei cui pressi è avvenuto il sinistro- avrebbe delle telecamere installate ed è probabile che possano aver ripreso la drammatica scena o parte di essa.

Alessandro Gozzetto, trentunenne, oltre alla professione forense aveva la passione della musica: nella sua natìa Oria era noto per aver fatto il barman-dj  presso il Bar Kenya, hobby che svolgeva anche in altri locali salentini dove era molto conosciuto ed apprezzato. La foto che correda questo articolo lo ritrae proprio alla consolle ed è tratta dal suo profilo pubblico su facebook.

cosimo de matteis

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La foto (di www.ilpaesenuovo.it) ritrae la tragica scena dell’incidente

 

D’ATTIS: “LA REGIONE SBLOCCHI I 60 MILIONI PER LE SPIAGGE”

1 B.jpg“Approvare il prima possibile il piano comunale delle coste significa metter in sicurezza la costa brindisina, garantire la stagione estiva agli imprenditori e ai bagnanti, ma soprattutto poter fare la voce grossa verso la Regione che deve sbloccare il prima possibile i 60 milioni a disposizione per le spiagge. Così facendo, possiamo realizzare interventi utili alla città di Brindisi. Come ho già indicato altre volte, la costa brindisina, a nord e a sud della città, deve tornare alle condizioni di sicurezza e fruibilità come qualche anno fa.

 

Lo ha dichiarato Mauro D’Attis, candidato sindaco per la coalizione del centro destra durante l’incontro con Assobalneari, avvenuto al Guna Beach.

 
“E’ anche necessario che la Provincia conceda la Valutazione di incidenza ambientale per l’installazione di geosacchi in mare per favorire un ripascimento naturale delle spiagge, così come previsto dalle linee guida della Regione Puglia – aggiunge il candidato sindaco -. Questa autorizzazione spero venga concessa quanto prima, così come velocemente è stata concessa per la provincia di Lecce”.

La precedente amministrazione con l’approvazione del preliminare del Piano urbanistico generale ha previsto di sbloccare la situazione della costa nord. Dobbiamo andare oltre il nostro territorio e rendere Brindisi, il suo mare e il suo turismo aperto ai brindisini, ma anche ai tanti turisti che vengono in vacanza – conclude D’Attis -. Confido molto nella elezione di Paolo Perrone a Lecce perchè, insieme a lui ci si possa presentare uniti a livello regionale per chiedere lo sblocco definitivo delle risorse a favore delle nostre splendide coste”.

 

RIPA(PDL) su facebook: Vendola “signorina” e “con turbe psichiche”

RIPA(PDL): Vendola "signorina" e "con turbe psichiche", FACEBOOK, NEWS DALLA PUGLIA, LECCE, BARI, (ANSA) – LECCE, 8 GEN – E’ bufera sulle dichiarazioni dell’assessore ai trasporti del Comune di Lecce, Giuseppe Ripa (Pdl), che su Facebook ha definito il governatore della Puglia, Nichi Vendola, una ”signorina” e affetto da ”turbe della psiche”. La polemica e’ nata sulla bacheca di Fb del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, nell’ambito di una discussione sulla gestione della sanita’ pugliese. Perrone si e’ dissociato dalle accuse di Ripa e si e’ scusato con Vendola. (ANSA).

Regione Puglia: “impugneremo la norma sulla liberalizzazioni su orari negozi”

VENDOLA PCI.jpg(ANSA) – BARI, 3 GEN – ”La norma sulle liberalizzazioni cosi’ come e’ congeniata produce piu’ danni che benefici. E’ per questa ragione che la maggior parte delle regioni sta decidendo di impugnarla. Tra queste anche noi della Puglia”.

Lo rende noto l’assessore allo Sviluppo Economico e vicepresidente della giunta regionale pugliese, Loredana Capone.

”Il rischio e’ – afferma Capone – che la liberalizzazione totale e selvaggia degli orari e delle aperture ovunque, anche nei piccoli comuni non turistici sia solo un regalo alla grande distribuzione e una batosta per le piccole imprese”.(ANSA).

03 gennaio, 20:11

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Ritrovata la studentessa di Erchie

ritrovata la studentessa di erchie,chiara contessa,erchie,ritrovata ragazza scomparsa,lecce,soletoSi è risolto, fortunatamente, il piccolo giallo che aveva fatto temere al peggio -considerando i numerosi fatti di cronaca nera di questi periodi- ed aveva fatto passare ore interminabili di angoscia ai familiari: è riapparsa Chiara Contessa ( nella foto) la ventiquattrenne studentessa di Erchie(Brindisi) di cui si erano letteralmente perse le tracce da ieri mattina, venerdì 23 Dicembre, alle ore 10.

La Contessa si trovava a Soleto, centro leccese ad una settantina di chilometri dalla sua Erchie, dove è stata rintracciata dalle Forze dell’Ordine. Agenti del Commissariato di Galatina la hanno poi accompagnata presso la Questura di Lecce dove la ragazza sta raccontando l’accaduto.

Da primi dati acquisiti pare che si sia trattato di un allontanamento volontario e non coatto: tantomeno si tratterebbe di un atto violento da parte di terzi. All’origine del gesto, che ha tanto messo in apprensione i suoi familiari, ci sarebbero questioni di natura personale.

La ragazza aveva fatto perdere le sue tracce dopo che, nella mattinata di ieri, aveva accompagnato in auto i suoi genitori presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce.


cosimo de matteis

-cronache brindisine-

Calcio-scommesse? Riguarda Lecce (non Brindisi)

Non temete, amici tifosi. Non ci riguarda il can can di voci attorno al giro del calcio scommesse. E’ una cosa deprecabile, così come è da condannare l’episodio che si verificò nella nostra città. Ma oltre a Brindisi -vibonese (che la gara era stata attenzionata dall’ufficio inchieste lo sappiamo tutti da almeno tre mesi) io penso pure alle dieci gare precedenti in cui i nostri campioni han rimediato ovunque delle figure barbine: non è pure quello da condannare, quantomeno sul piano morale e sportivo? E noi lì sotto la pioggia e col freddo a tifare… Ma lasciamo perdere sennò -mi conosco bene- poi devo parlare dello smodato attaccamento al denaro et cetera et cetera. Andiamo avanti. Presto sarà solo un brutto ricordo. Attendiamo uomini nuovi e soprattutto uomini seri. Preciso: per me Antonio Pupino è una persona seria, non mi riferisco certo a lui. E se il calcio non sparisce a Brindisi lo dobbiamo proprio a lui. A lui ed al Sindaco Mennitti. Questa è la realtà. Il resto sono chiacchere e pregiudizi.

POSTE ITALIANE – Arrestato dipendente della provincia leccese: ha rubato 7000 euro

Se dovessimo parlare delle poste non basterebbe tutto questo blog. E probabilmente anche tantissimi cittadini avrebbero cosa da dire, soprattutto in riferimento al recapito. E lungi da me sparare nel mucchio: ho in mente, come esempio positivo, la succursale di Viale Commenda laddove è veramente un piacere -non esagero- andare per svolgere le varie operazioni. Gentilezza, serietà, simpatia, competenza: questo io ho SEMPRE trovato in questo ufficio. Ci tengo a dirlo.

Ma la cronaca ci fornisce un episodio di “malaposta” se vogliam creare un neologismo. E la notizia viene dalla vicina Lecce, precisamente dalla provincia salentina. Infatti, su ordinanza di custodia cautelare, gli agenti della sezione di Polizia Giudiziaria del Tribunale hanno arrestato e subito assegnato ai domiciliari, questa mattina a Collemeto, Marco Bruno, 32 anni del luogo.

L’uomo è accusato di peculato per essersi impossessato, tra marzo 2010 e febbraio 2011, nella sua qualità di direttore e quindi incaricato di pubblico servizio dell’ufficio postale di Santa Maria al Bagno, frazione di Nardò, di 7mila euro, tutte in monete.

Le indagini sono partite direttamente su input della Procura di Lecce, dopo un esposto trasmesso a febbraio dall’ufficio ispettivo delle poste italiane. A condurle, gli agenti della polizia giudiziaria, che hanno acquisito la documentazione presso l’ufficio postale salentino, per i riscontri del caso, ascoltando anche diversi dipendenti, come persone informate sui fatti.

L’inchiesta ha dunque fatto emergere che Marco Bruno avrebbe già confessato di aver sottratto settemila euro in monete dalla cassa dell’ufficio, nel corso di una verifica svolta il 15 febbraio scorso da un funzionario incaricato delle Poste.

Quest’ultimo aveva scoperto l’ammanco incalzando l’allora direttore dell’ufficio. Smascherato, Bruno avrebbe ripianato il buco quel giorno stesso, prelevando denaro dal proprio conto personale. Li avrebbe tuttavia ripresi nell’arco della stessa giornata, per versarli definitivamente solo 48 ore dopo, quando sarebbe stato nuovamente scoperto.  

Il direttore avrebbe confessato di aver preso il denaro solo per un’emergenza personale. Qualche giorno dopo lo restituì, ma se ne sarebbe impossessato nuovamente per restituirlo una seconda volta, dopo due giorni. Questo fino a quando venne sostituito da un nuovo direttore.

Che dire? Meno male che esistono le Forze dell’Ordine. E la Legge.

Inquinamento ambientale: sequestrato cantiere dell’università leccese

I carabinieri del Noe hanno sequestrato un’area di proprieta’ dell’Universita’ del Salento, a ridosso del cimitero di Lecce, dove l’ateneo sta realizzando due edifici per l’attivita’ didattica e dipartimentale.

L’ipotesi di reato e’ inquinamento ambientale. Secondo quanto emerso dalle indagini, i sei ettari dove stanno sorgendo i due stabili sarebbero risultati inquinati da idrocarburi, rinvenuti a tre metri di profondita’.

Gli investigatori stanno cercando di risalire alle cause dell’inquinamento che forse causato da sversamenti di un ex deposito di carburanti.