JADDICO – E’ morto Padre Mario

jaddico,santuario maria madre della chiesa,padre mario pichierri ocd,la morte di padre mario pichieri di gesù ocd,carmelitani scalzi,provincia napoletana carmelitani scalzi,padre innocenzo parente,monsignore angelo catarozzoloE’ morto stamane, col sorgere del primo sole dell’estate –letteralmente: oggi è il 21 giugno- il Carmelitano Scalzo Padre Mario di Gesù, OCD.  Poco meno di tre mesi fà era stato colto da ictus. Quando sembrava che si stesse pian piano  riprendendo un ulteriore ictus gli ha dato il colpo di grazia. E’ morto stamane, ed è lì, nella SUA Jaddico che la  salma è stata esposta -presso il Salone del Convento- fino ai funerali (si svolgeranno DOMANI, MARTEDI’ 22 GIUGNO 2011, ALLE ORE 11 IN CATTEDRALE).

Nel Salone son giunti pian piano numerosi fedeli e diversi Sacerdoti: fra essi pure Monsignor Angelo Catarozzolo (nella foto sotto, mentre porge l’estremo saluto a padre Mario e ne benedice la salma) già Vicario Generale della Diocesi, che -come ha ricordato nella Omelia della Celebrazione Eucaristica delle 18.30 da lui presieduta- ha avuto tanti contatti  con Padre Mario non solo in virtù del comune Sacerdozio Ministeriale ma anche in virtù dei rispettivi “ruoli” sul piano amministrativo: era Vicario Generale  Catarozzolo quando furono invitati i padri Carmelitani a reggere il  Santuario sorto da pochi anni e Padre Mario fu uno dei primi Carmelitani che giunse in Contrada Jaddico mentre è noto l’impegno,  acchè i Carmelitani Scalzi assicurassero la loro presenza al Santuario Mariano più caro ai brindisini, da parte del compianto Padre Innocenzo Parente OCD allora Superiore Provinciale.

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E’ morto padre Mario di Gesù, (al secolo Giuseppe Picchieri, originario di Sava, nel tarantino), e noi lo immaginiamo in Cielo, accanto alla Vergine Santa. Preghiamo acchè, da Lassù, intercedano presso il Trono dell’Altissimo perchè quel luogo Benedetto sia sempre libero dalle insidie del mondo e quindi del maligno.

Incontro a Roma col Presidente della FIGC per la questione calcio

Avrà luogo martedì 21 giugno, a Roma, l’incontro tra l’Amministrazione Comunale (rappresentata dal Vice Sindaco Mauro D’Attis) e il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Giancarlo Abete.

L’incontro è finalizzato a verificare ogni possibile soluzione per assicurare un futuro al calcio nella città di Brindisi.

AND AT THE HOUR OF OUR DEATH

 

 

 

MESSAGGIO A IVAN del

17 GIUGNO 2011

Apparizione straordinaria

sul Podbrdo alle ore 22:00

pubblicata da Radio Maria

 

Ecco le parole di Ivan:

Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all’inizio, come sempre, ci ha salutato tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi la Madonna ha stesso le mani ed ha pregato su tutti noi qui ed in modo particolare ha pregato su di voi malati presenti.

Poi la Madonna ha detto:

 

“Cari figli, anche oggi la Madre con amore vi invita:

decidetevi per mio Figlio, incamminatevi insieme a Lui.

Seguite i miei messaggi,

specialmente in questi giorni che verranno,

rinnovate i miei messaggi nelle vostre famiglie.

Pregate, cari figli, affinché mio Figlio nasca nei vostri cuori, nelle vostre famiglie. Sappiate, cari figli, che la Madre prega per voi e che vi ama con amore materno.

Perciò perseverate.

Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata”.

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*ENGLISH*

IVAN SAYS:

Today, as always, after every meeting with Our Lady, I desire to also describe to you what is the most important from tonight’s meeting. Our Lady came very joyful and happy and at the beginning, as always, She greeted us all with Her Motherly greeting, “Praised be Jesus, my dear children.” Our Lady then for a while, with Her arms extended, prayed over all of us here. She prayed over the sick present.

Our Lady then said:

 

 “Dear children, also today the Mother calls you with love: decide for my Son, set out together with Him, follow my messages. Especially through these upcoming days, renew my messages in your families. Pray, dear children, for my Son to be born in your hearts and in your families. Know, dear children, that the Mother prays for you and loves you with a Motherly love. Therefore, persevere. Thank you, also today, dear children, for having responded to my call.”

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 *ESPANOL*

Palabras de Ivan:

«La Virgen ha venido esta noche muy contenta y feliz. Y al inicio, como en cada encuentro, nos ha saludado a todos con su saludo materno: “Sea alabado Jesús, queridos hijos míos.” Luego la Virgen ha extendido los brazos y ha orado aquí sobre todos nosotros un tiempo largo. Después ha orado especialmente por los enfermos aquí presentes y luego, en particular, nos ha bendecido a todos con su bendición materna y ha bendecido todo lo que ustedes han traído para la bendición.

Luego la Virgen ha dicho:

“Queridos hijos, hoy la Madre los invita con amor: decídanse por mi Hijo, caminen junto a Él. Sigan mis mensajes, especialmente en estos días que vendrán, renueven mis mensajes en sus familias. Oren, queridos hijos, para que mi Hijo nazca en sus corazones, en sus familias. Sepan, queridos hijos, que la Madre reza por ustedes y los ama con amor maternal. Por ello perseveren. Gracias, queridos hijos, por haber respondido a mi llamada” ».

Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nuove nomine in Puglia

Il consiglio di amministrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha approvato le nomine di dirigenti superiori e generali e questori.

Tra i movimenti decisi anche quelli riguardanti vari capoluoghi pugliesi:

Giorgio Manari: da questore Bari a direttore ufficio della polizia presso la sovrintendenza centrale dei servizi di sicurezza del Quirinale

 

Domenico Pinzello: da questore di Catania a questore di Bari

 

Vincenzo Carella: da questore di Brindisi a questore di Lecce

 

Alfonso Terribile: da questore di Chieti a questore di Brindisi

TUTTO il peggio di BRINDISI

Mica è facile. Eppure son riusciti nella impresa di accapararsi quanto di peggio c’era in giro. Corrotti e corrutori, raccomandati, immorali, ambiziosi àdulteri, bottegai arricchiti, astiosi e superbi. Tutto impacchettato e regalato. E siccome è gratis i cittadini si “ungono” completamente credendo trattarsi di olezzanti unguenti. Ed invece è solo quel vecchio prodotto della evacuazione. Coalizzati contro la verità (ma soprattutto contro la Verità) ricorrono al rutto ed alle flatulenze, come i comici falliti e di quattro soldi. E, si sa, con le parolacce gli stolti ridono, grasse risate. Grasse come le loro pance piene di quel composto di prima. Grasse come il peccato che li obnubila. E la cosa più grave è il non avvedersene.

E’ Angelo Rizziello il nuovo Presidente del Consiglio Comunale

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Il Consiglio Comunale di Brindisi ha un nuovo Presidente: si tratta dell’Ingegnere Angelo  Rizziello, 57 anni, del PDL. La sua elezione è avvenuta questa sera: i Consiglieri l’ho hanno scelto con 22 voti.

Dovrebbe così essere terminata la fase di turbolenza che si protraeva oramai da un paio di mesi per le ragioni che tutti sappiamo. Dopo che la sfiducia al precedente presidente, gianpiero pennetti, era stata sancita anche ufficialmente (con regolare votazione della mozione di sfiducia da parte dell’Assise comunale) si attendeva la elezione del nuovo. Ed è puntualmente avvenuta nella seduta di oggi. Nessun problema sull’accordo del maggioranza di centro destra attorno all’unico candidato, il Capogruppo PDL Angelo Rizziello a cui sono andati i voti di 22 consiglieri (il consiliere albano del piddì si è fermato a diciotto) nonostante alcune Testate -ufficialmente organi di informazione, di fatto organi di partito- vedevano improbabili spaccature interne. Ma, come spessa accade, qualcuno aveva confuso i propri sogni con la realtà.

E quindi nella Seduta odierna, iniziata alle 17, sono state spazzate via tutte le (presunte) incertezze. l’Ingenere Angelo Rizziello, Capogruppo del PDL in Consiglio Comunale (il suo posto, che dovrà necessariamente abbandonare, dovrebbere essere preso dall’anziano dottore Pasquale Dagnello -il barlettano ha già raggiunto e superato la età della pensione- che attualmente milita nel PDL). Incertezze, come detto, presunte: si trattava piu che altro  di esili speranze attorno ad ipotetiche discordie interne magari istigate ad arte. Niente da fare. La Amministrazione guidata dall’Onorevole Domenico Mennitti va avanti, superando ogni scoglio. E donando alla città -da sette anni, oramai- un finalmente serio disegno di crescita sana e di governo onesto della città stessa: dopo lustri di malaffare ci voleva una ventata di legalità.

Chiudiamo tornando agli avvoltoi: e noi -noi si- possiamo permettercelo. Siamo un blog amatoriale e non abbiamo vincoli oltre a quelli dell’umano rispetto delle persone e della verità. Io personalmente sono un uomo libero. Un cittadino violentato da anni di cattivissima amministrazione. Ed ora esprimo liberamente il mio gaudio. E pazienza se molti non comprendono. E pazienza se gli avvoltoi avevano già preparato il funerale politico a Mennitti (blateravano, mischiando favi e fogghi, di discordie -guardassero in certo  maleodorante orticello….- divisioni, varie questioni estranee -ma in certi casi tutto fa brodo- e paventavano addirittura uno scioglimento anticipato del Consiglio).

La nave va. E si fermerà -se si fermerà- soltanto quando lo vorrà.

 

ACQUA – Bufera su Vendola e Aqp. Protesta la Sinistra radicale ed Emiliano

I movimenti di sinistra ‘Alternativa comunista’ e ‘Sinistra critica’ criticano la legge regionale approvata ieri per far ridiventare ente pubblico (da societa’ per azioni) l’Acquedotto Pugliese e lo stesso ‘Comitato pugliese Acqua bene comune’ sottolinea in una nota che ”non si potrà parlare di Acquedotto pugliese pubblico fin quando rimarrà una società per azioni non in grado, fra l’altro, di garantire l’erogazione gratuita del minimo vitale e, quindi, il diritto all’accesso all’acqua potabile”

Una ulteriore posizione è stata espressa da Michele Emiliano, Sindaco di Bari:  dalla sua pagina Facebook, Emiliano,  insiste nella sua richiesta che i manager di Acquedotto Pugliese, l’amministratore unico Ivo Monteforte e il direttore generale Massimo Bianco, se ne vadano a casa. Emiliano aveva gia’ chiesto l’altroieri il licenziamento: Aqp, nel giorno dell’esito del referendum sull’acqua bene comune, aveva privato dell’acqua 84 famiglie di sfrattati che abitano in case prefabbricate a Japigia. L’acqua era stata tolta perche’ il Comune di Bari,cui arriva la fattura per le case degli sfrattati, non accetta di pagare quanto chiede Aqp.

 

la prof “sporcacciona” di Monteroni turbò gli allievi: ora le chiedono i danni

I genitori di uno studente hanno chiesto un risarcimento danni di 250mila euro all’insegnante di matematica di Monteroni che, due anni fa, patteggio’ due anni di reclusione per aver compiuto atti sessuali con alcuni suoi alunni minorenni. La prof venne ritratta in un filmato, realizzato con un videofonino e poi messo in rete su Youtube, mentre alcuni alunni la palpeggiavano in classe durante l’ora di lezione. I danni vengono chiesti perche’ gli atteggiamenti libertini della donna avrebbero segnato lo sviluppo psicologico del ragazzo impedendogli di instaurare un corretto approccio sessuale. (ANSA).

Ho riportato, senza commento alcuno, la notizia appena battuta dall’Ansa. In realtà di commenti verrebbe da farne. E più di uno. Almeno uno per ciacuno dei personaggi di questa incredibile vicenda. Chi ha filmato la scena, chi l’ha messa in rete (e tutti coloro-centinaia di migliaia!- che l’han guardata e riguardata), chi FORSE non ha vigilato abbastanza, chi FORSE ora spera di trarne un guadagno. Ed infine, last ma tuttaltro che least, lei che si è resa colpevole di cose inaudite: quando si accusano personaggi pubblici (specie maschi) di esser degli “sporcaccioni” si pensi pure a codeste EDUCATRICI. Le donne -le mamme!- per prime dovrebbero indignarsi di fronte ad una “maniaca” -voi come la definireste?- che godeva nel far eccitare  in classe dei 15enni e far diventare la loro tempesta ormonale un uragano. E, non lo dico io ma la Magistratura, si portava a letto i ragazzini. Amici lettori: non è “puritanesimo” bigotto, ma sana indignazione di fronte ad una vicenda davvero assurda che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, la esistenza di quella EMERGENZA EDUCATIVA che ci ostiniamo, un pò tutti, a non voler vedere.

Rubavano gasolio nei pressi dell’Auchan: arrestati due Serbi

Sorprese dalla polizia mentre rubavano gasolio dai serbatoi di mezzi pesanti che erano nel parcheggio di un centro commerciale, due persone si sono date alla fuga in auto tentando di investire gli agenti: i poliziotti hanno reagito sparando contro l’auto dei malfattori, ferendone uno.

E’ accaduto la notte scorsa a Mesagne domesagne, furto di gasolio, parcheggio auchan mesagne, arresto di due serbi, notizia ansa,brindisive gli agenti hanno arrestato due persone, di nazionalita’ serba, mentre una terza e’ riuscita a fuggire.

Il serbo ferito e’ stato ricoverato nell’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi dove e’ stato giudicato guaribile in una quarantina di giorni

BRINDISI – La situazione calcio può creare problemi all’ordine pubblico

Torno a parlare -per la ennesima volta- della situazione dell’ORDINE PUBBLICO. Essendosi verificati episodi di pesante intolleranza verbale ed avendo toccato con mano l’astio e la ostilità presente in un certo numero di “tifosi” debbo ricordare a tutti, a me stesso per primo, che esiste una Legge ed esistono le Forze dell’Ordine. E meno male. Non siamo nella giungla e non vige la anarchia nè la “legge del più forte”: è bene sempre ricordarlo, tanto ai più giovani come ai più maturi. Nessuno pensi di “farsi giustizia” da sè, rispetto a torti veri o PRESUNTI. Ed in tal senso continuo a confidare nella sana azione delle Forze dell’Ordine in ambito investigativo, preventivo e repressivo. Nessuno può pensare di minacciare e di restare impunito. Nessuno ha il diritto di istigare alla violenza. Frasi del tipo “e se non ci salviamo ricordati di sparire” non possono essere più tollerate. C’è una cittadinanza SANA, che crede nella Legge ed Essa rispetta. Questa, anche questa, và tutelata da ogni forma di violenta intolleranza che diventa, talora, insulto grave, calunnia e minaccia.

A corredo di queste mie accorate considerazioni pubblico ulteriori riflessioni sulla situazione attuale del calcio a Brindisi:

Anzitutto una nota di merito ed un plauso sincero: il primo cittadino, Domenico Mennitti, nel caricarsi sulle spalle la ennesima croce di questa sventurata città (sventurata perché si compiace del malaffare e del clientelismo ed invece d’andare avanti vorrebbe tornare indietro) ho compiuto un gesto che è molto significativo. Ha avuto al suo fianco, fin dalle primissime fasi, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e del grado piu alto. Unitamente alla di lui serietà la presenza –anche fisica, come mostrano le immagini televisive- di questi ottimi servitori dello Stato ha contribuito a rendere credibile ed interessante tutta la “mission”.

Mi riferisco naturalmente al tentativo –l’ennesimo- del Sindaco di Brindisi di salvare la barca del calcio brindisino miseramente e colpevolmente incagliata negli scogli (o impantanata nella melma, se preferite).

Ciò è avvenuto all’indomani dell’ennesimo riacutizzarsi del cronico stato d’emergenza. Non che prima non fosse intervenuto, anzi. Solo che ad un certo punto, da uomo saggio ed Amministratore accorto, ha compreso nitidamente  la china che la vicenda aveva preso. Beninteso: questo non è un racconto del passato. La cosa è ancora attuale, e lo sarà ulteriormente nei prossimi mesi.

Dicevo: ha compreso la serietà della situazione e  anche le possibili ripercussioni sull’ordine pubblico : per questo lodo pubblicamente la scelta di agire in sinergia con la Questura e spero –anzi: ne sono certo- la cosa continui.

Non ho intenzione di ricordare le responsabilità dell’attuale stato di cose: i fatti sono quelli. Peggio per chi capoticamente e pregiudizialmente vuole vedere altri scenari, altre responsabilità. Res sunt, inutile rivangare. Anche perché, è noto, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Di più: bisogna fare i conti con la cieca furia di chi non riesce ad accettare la realtà. Una realtà che per quanto amara quella è.  Ed invece campeggiano e si odono slogan che appaiono totalmente slegati dalla realtà delle cose. Figuriamoci se mi cimento nella interpretazioni delle radici sociologiche e culturali di tale stolta ottusagine, per carità. Sono invece preoccupato per chi avrà il duro compito di gestire la furia  -cieca, dissennata e nutrita di pregiudizi-  di queste persone quando dovranno prendere atto, giocoforza, della realtà.

Sono preoccupato da cittadino. Perché, come tifoso e uomo di sport, ho la cultura della sconfitta. So bene che non sempre si può vincere. E che, anzi, occorre fare tesoro delle misere deblacle intervenute proprio per evitare di perseverare nei medesimi passi errati.

Tuttavia, pur essendo preoccupato, sono moderatamente ottimista. E sapete perché? Proprio per quanto asserito in quelle battute d’apertura. Non siamo nella repubblica delle banane e non vige la legge della giungla, la legge del più forte (che poi, per inciso, nel bailamme, càpita di trovarsi di fronte a meschini comportamenti catalogabili con il motto “forti coi deboli e deboli coi forti”, ma questo ci svierebbe troppo dal discorso). Esiste una Legge. Ed esistono delle Forze dell’Ordine. E meno male.

Se i vili cercano una strana anomìa  –strana perché, contraddittoriamente, talora la norma la si cerca e la si rivendica  eccome!- che trivialmente si esprime con quei beceri “cori” che purtroppo tutti conosciamo (che esprimono quello stesso folle concetto, messo mille e mille volte per iscritto nei muri, secondo il quale “contro lo Stato non è reato” ) allora a costoro, con le buone o con le cattive, occorre far capire dura Lex sed Lex. E che la Domenica si può pure giocare – e magari anche vincere- contro lo Spongano o il Grumo Appula senza che ciò costituisca un dramma ed anzi divertendosi. Questa è la cultura della sport che è spesso violentata –ma questo è un discorso dell’intera Nazione- dalla cultura del vincere facile, vincere subito che anche spregiudicati personaggi del mondo dello sport a volte sposano. Se poi aggiungiamo che i giovanotti  di oggi  son stati “educati” al culto del tutto e subito  (e spesso i genitori non sono estranei a ciò, anzi!) allora il quadro è completo. E non è un bel quadro. Anzi: è decisamente brutto.

La morte di Cosimo (“Mimino”) Maffei, l’ingegnere con la passione del basket

 

 

 

“Se ne è andato in silenzio, senza disturbare” si dice in questi casi. Ed in genere si aggiunge “come era suo costume”. Ed io questo non posso dirlo. Ma non perchè fosse un “disturbatore”, tuttaltro: stimato Professionista, noto in città anche per il suo impeccabile lavoro presso l’Ufficio Tecnico del Comune. Il fatto è che io, “IN SILENZIO”  davvero non lo ricordo: il mio ricordo di lui è legato alla mia infanzia, preadolescenza e prima giovinezza. E’ stato il mio allenatore di basket, ed in palestra c’era poco silenzio! Specie con una ciurma di ragazzini vocianti che, ognuno con un pallone, imparano a palleggiare. Si, perchè Cosimo Maffei (Mino o anche Mimino  per molti) era un serio uomo di sport ed aveva il basket nel sangue, oserei dire. Ci ha insegnato lui, da Tecnico Istruttore di minibasket, i fondamentali della pallacanestro. Ce li insegnava eccome: ricordo ancora la “posizione di partenza“, i vari tipi di passaggio(due-mani-petto, baseball, schiacciato), il tiro e tutto il resto. Io credo che ci abbia dato buoni fondamentali. E se da quella “nidiata” son usciti due allenatori da serie A (parlo di Andrea Maghelli e Giovanni Putignano) significa che aveva lavorato bene e con passione.

“Se ne è andato in silenzio, senza disturbare”. Ed è vero. Una domenica mattina d’inizio estate, mentre la sua Brindisi sonnecchiava ancora, magari indecisa se andar alle urne o al mare. Le urne, la politica. Una altra passione di Maffei. Democristiano, frequentava la storica sezione di via Casimiro. Qualche tentativo (un paio, mi pare 94 e 2002) di entrare nell’assise comunale, ma come ho detto impegno nelle attività sportive delle DC. Quella Libertas tanto cara a Caiati: ricordo ancora l’imponente bitontino che ci “premiava” per il nostro primo Campionato di noi cestisti in erba della storica squadra(In verità era divenuta, nel tempo, “Libertas De Gasperi” e poi Libertas Cappuccini). Sento ancora la voce di Mimino che invita il capitano “il piccolo Cosimo De Matteis” a ritirare il trofeo. Dagli anni Novanta si era appassionato allo sport delle bocce: frequentava la Bocciofila di Santelia in compagnia del cognato Andrea Landi. A quella Società “donò” l’attuale Bocciodromo che fu una delle sue opere come Ingegnere Civile.

Si, è proprio morto l’ingenere Cosimo Maffei. In silenzio. Ed erano in tanti oggi presso la camera mortuaria a rendergli omaggio. Garbati, composti. Come composto è il dolore dei familiari (lascia moglie e tre figli). Certo un pò erano preparati: la malattia,inesorabile e tenace, aveva già fatto capolino, ma non si è mai preparati alla morte di un padre o di una persona cara. Solo la preghiera e la fede nel Cristo Risorto che ha vinto il peccato e la morte possono e devono essere la nostra consolazione e la nostra Speranza.

“Se ne è andato in silenzio, senza disturbare”, il giorno di Pentecoste. Il Signore lo accolga con immenso Amore e Misericordia. Lì speriamo di ritrovarci tutti, nella Gloria e nel gaudio senza fine. Preghiamo per la sua anima e per i suoi cari acchè il distacco non sia troppo doloroso. E la più grande Preghiera che possiam offrire ai nostri cari è la Santa Messa in Suffraggio: è ciò di cui, nell’aldilà, si ha maggiormente bisogno. Domani,lunedì 13, presso la chiesa “Ave Maris Stella”(rione Casale) il Funerale alle 16.30.