I movimenti di sinistra ‘Alternativa comunista’ e ‘Sinistra critica’ criticano la legge regionale approvata ieri per far ridiventare ente pubblico (da societa’ per azioni) l’Acquedotto Pugliese e lo stesso ‘Comitato pugliese Acqua bene comune’ sottolinea in una nota che ”non si potrà parlare di Acquedotto pugliese pubblico fin quando rimarrà una società per azioni non in grado, fra l’altro, di garantire l’erogazione gratuita del minimo vitale e, quindi, il diritto all’accesso all’acqua potabile”
Una ulteriore posizione è stata espressa da Michele Emiliano, Sindaco di Bari: dalla sua pagina Facebook, Emiliano, insiste nella sua richiesta che i manager di Acquedotto Pugliese, l’amministratore unico Ivo Monteforte e il direttore generale Massimo Bianco, se ne vadano a casa. Emiliano aveva gia’ chiesto l’altroieri il licenziamento: Aqp, nel giorno dell’esito del referendum sull’acqua bene comune, aveva privato dell’acqua 84 famiglie di sfrattati che abitano in case prefabbricate a Japigia. L’acqua era stata tolta perche’ il Comune di Bari,cui arriva la fattura per le case degli sfrattati, non accetta di pagare quanto chiede Aqp.