NUOVO PARTITO COMUNISTA DI VENDOLA – Emiliano smentisce che ne farà parte

emiliano.jpgNasce, non nasce, e se nasce con chi, chi partecipa al nuovo costruendo soggetto politico che il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola avrebbe in animo di fondare? Sono alcuni degli interrogativi che gli analisti politici si pongono. Da precisare che, in tal senso, non ci risulta esserci stata una precisa smentita. Ed è quindi ragionevole pensare che in italia si lavori alla creazione di un nuovo grande partito comunista.

E che non si tratti di una mera boutade -la creazione di Vendola del nuovo partito comunista- vi è la dichiarazione odierna di Michele Emiliano, Sindaco di Bari, che sente la necessità e/o la opportunità di dichiarare urbi et orbi che “che io non partecipero’ alla fondazione del nuovo Partito comunista. Non ho questo orientamento politico”.

Bene. Prendiamo atto che Emiliano non è comunista -ma chi mai aveva affermato ciò?- e che non fara’ parte del nuovo partito comunista. Sarà interessante -per i retroscenisti- scoprire chi saranno i novelli Gramsci e chi sarà il leader del pci del 2012. Intanto però abbiamo una certezza. E perchè non si dica che è una invenzione nostra ecco, integrale, la nota della prestigiosa Agenzia Ansa: (ANSA) – BARI, 18 GEN – ”Non fondero’ con Vendola un nuovo Partito comunista”: lo ha detto al Tg Norba 24 il sindaco di Bari, Michele Emiliano(Pd), commentando le dichiarazioni di Vendola all’Unita’ sulla nascita di una formazione quidata dallo stesso Vendola e da Di Pietro. ”Tutti sanno – ha detto Emiliano – che io non partecipero’ alla fondazione del nuovo Partito comunista. Non ho questo orientamento politico. Io ritengo di guardare con grande interesse allo sfaldamento della destra italiana e al tentativo di portare tutta quella parte importante del nostro Paese alle ragioni di un progetto italiano”. (ANSA)

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ACQUA – Bufera su Vendola e Aqp. Protesta la Sinistra radicale ed Emiliano

I movimenti di sinistra ‘Alternativa comunista’ e ‘Sinistra critica’ criticano la legge regionale approvata ieri per far ridiventare ente pubblico (da societa’ per azioni) l’Acquedotto Pugliese e lo stesso ‘Comitato pugliese Acqua bene comune’ sottolinea in una nota che ”non si potrà parlare di Acquedotto pugliese pubblico fin quando rimarrà una società per azioni non in grado, fra l’altro, di garantire l’erogazione gratuita del minimo vitale e, quindi, il diritto all’accesso all’acqua potabile”

Una ulteriore posizione è stata espressa da Michele Emiliano, Sindaco di Bari:  dalla sua pagina Facebook, Emiliano,  insiste nella sua richiesta che i manager di Acquedotto Pugliese, l’amministratore unico Ivo Monteforte e il direttore generale Massimo Bianco, se ne vadano a casa. Emiliano aveva gia’ chiesto l’altroieri il licenziamento: Aqp, nel giorno dell’esito del referendum sull’acqua bene comune, aveva privato dell’acqua 84 famiglie di sfrattati che abitano in case prefabbricate a Japigia. L’acqua era stata tolta perche’ il Comune di Bari,cui arriva la fattura per le case degli sfrattati, non accetta di pagare quanto chiede Aqp.