I genitori di uno studente hanno chiesto un risarcimento danni di 250mila euro all’insegnante di matematica di Monteroni che, due anni fa, patteggio’ due anni di reclusione per aver compiuto atti sessuali con alcuni suoi alunni minorenni. La prof venne ritratta in un filmato, realizzato con un videofonino e poi messo in rete su Youtube, mentre alcuni alunni la palpeggiavano in classe durante l’ora di lezione. I danni vengono chiesti perche’ gli atteggiamenti libertini della donna avrebbero segnato lo sviluppo psicologico del ragazzo impedendogli di instaurare un corretto approccio sessuale. (ANSA).
Ho riportato, senza commento alcuno, la notizia appena battuta dall’Ansa. In realtà di commenti verrebbe da farne. E più di uno. Almeno uno per ciacuno dei personaggi di questa incredibile vicenda. Chi ha filmato la scena, chi l’ha messa in rete (e tutti coloro-centinaia di migliaia!- che l’han guardata e riguardata), chi FORSE non ha vigilato abbastanza, chi FORSE ora spera di trarne un guadagno. Ed infine, last ma tuttaltro che least, lei che si è resa colpevole di cose inaudite: quando si accusano personaggi pubblici (specie maschi) di esser degli “sporcaccioni” si pensi pure a codeste EDUCATRICI. Le donne -le mamme!- per prime dovrebbero indignarsi di fronte ad una “maniaca” -voi come la definireste?- che godeva nel far eccitare in classe dei 15enni e far diventare la loro tempesta ormonale un uragano. E, non lo dico io ma la Magistratura, si portava a letto i ragazzini. Amici lettori: non è “puritanesimo” bigotto, ma sana indignazione di fronte ad una vicenda davvero assurda che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, la esistenza di quella EMERGENZA EDUCATIVA che ci ostiniamo, un pò tutti, a non voler vedere.