Quante Testate chiuderebbero senza i contributi degli Enti Pubblici!

E’ risaputo: non solo nascono ex novo cooperative, associazioni e mille altre cose inutili puntando unicamente sull’uso del denaro pubblico (costoro a malapena sanno chi è Sturzo, figuriamoci se possiamo pretendere che essi conoscano i suoi severi e continui ammonimenti acchè si evitasse lo sperpero di denaro pubblico) ma spuntano pure tante Testate di cui davvero non si avverte la esigenza. Beninteso: liberissimi tutti di farlo!

Il problema, semmai, sorge quando si fà nascere la Testata unicamente per fruire di finanziamenti pubblici oppure si fa uscire il magazine di turno (durata media: tre uscite mensili: poi chiudono. O han finito i soldi pubblici oppure han litigato nella spartizione di essi) che, talora pubblicizzato con i 6×3 (tanto mica pagano loro), si presenta come il “nuovo” “vero” giornale: “non il solito giornale”. E via con le trovate e gli slang piu “accattivanti”.

Peccato però che sotto tutto sto battage non c’è niente. Servono, lo ripeto, al politico di turno in campagna elettorale (ad esempio per parcheggiare la “vela”) e per foraggiare i disuccapati di cui la nostra città brulica. E sennò ditemi voi come fa uno di quelli a prendere tot voti?

Meno male che di recente la Guardia di Finanza ha acquisito documentazioni e che, diversi  mesi addietro, finalmente si è deciso di indagare sul mondo delle coop.

“TRIBUNA LIBERA” di Francesco Monaco

"TRIBUNA LIBERA" di Francesco Monaco

I blog (ed, in genere, i siti internet) posson esser usati bene e posson esser usati male. Scusandomi per la gigantesca banalità (il che non significa che non sia vero!) con cui esordisco vorrei solo segnalarvi, appunto, un sito internet (un blog, se preferite. Solo che sovente tale termine viene caricato di una valenza dispregiativa) della nostra terra.

L’autore e curatore lo definisce “un blog di provincia ma non provinciale” (e neppure lui scherza in quanto a frasi fatte: ma lo dico con sincera benevolenza e simpatia, sia chiaro!). Io non vi dico niente (e del resto di professione non faccio il recensore di siti internet) ma vi lascio, bello grande, il link per accedervi direttamente.

Dimenticavo: sto parlando di “Tribuna Libera”, un sito della bellissima Ceglie Messapica.

"TRIBUNA LIBERA" di Francesco Monaco

 

 

http://tribunalibera.blogspot.it/


Infortunio per Rossella Brescia. A Brindisi Sabrina Brazzo protagonista di “Amarcord”

Amici, purtroppo dovrò affrontare un intervento al ginocchio e non ci sarò in ‘Amarcord’, ma ci sarà Sabrina Brazzo, una stella della Scala a cui voglio un gran bene e ringrazio per avermi sostituita! È un balletto fantastico, la compagnia è di grande livello!”. Con questo tweet Rossella Brescia ha annunciato la indisponibilità a partecipare alle prossime date dello spettacolo “Amarcord”, a causa di un infortunio in sala prove. La ballerina pugliese non potrà così vestire i panni di Gradisca nella nuova coreografia rivisitata da Luciano Cannito del capolavoro felliniano che l’avrebbe vista protagonista sul palcoscenico del Nuovo Teatro Verdi il prossimo 18 novembre. Come anticipato, la sfortunata interprete sarà sostituita dalla prima ballerina del corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano Sabrina Brazzo, che ha già sostenuto questo ruolo con vivo successo al Metropolitan di New York e al Teatro alla Scala di Milano nel primo allestimento dell’opera.

Il 2013 è l’anno di Federico Fellini: il 40esimo anniversario dall’uscita di “Amarcord” ed il 20esimo dalla scomparsa del Maestro. Per quest’occasione il coreografo e regista Luciano Cannito riporta in scena lo spettacolo che si ispira al film del 1973 del regista riminese. Nel balletto in due atti Sabrina Brazzo è una Gradisca che danza tra le scenografie di Carlo Centolavigna sulle musiche di Nino Rota, affiancata dal nuovo giovane talento della danza Nicolò Noto nel ruolo di Titta. Il lavoro di Cannito è liberamente ispirato al film in cui Fellini ricorda e reinventa la sua vita di ragazzo in una Rimini della prima metà degli anni Trenta. La storia di Titta, alter ego del Fellini adolescente, e della sua famiglia si inserisce armoniosamente in un contesto di piccoli ritratti (Gradisca, Volpina, la tabaccaia) dove affiora sempre la spensieratezza e la voglia di vivere propria degli italiani degli anni Trenta. La prima versione coreografica fu proposta da Cannito nel 1995 al Teatro San Carlo di Napoli.

ora è piu chiaro perchè Mennitti si è tenuto distante dalla campagna elettorale?

A me appare tutto piu chiaro – e dico “più” chiaro: basta rileggersi gli articoli di quei mesi per vedere che avevo ben colto molte situazioni ed alcune dinamiche- ed in fondo ne sono felice. Sia perché mi rendo conto ulteriormente delle mie capacità di lettura e sia perché si delinea sempre meglio il quadro. Il problema è che tale nitidezza non è da tutti colta. Anzi: c’è più nebbia qui che in valpadana.

cosimo de matteis: “sono un uomo libero”

cosimino.jpgNon vogliamo infierire su alcuni movimenti di cittadini (ad esempio i c.d.”ultras”, molti dei quali han avuto grane giudiziarie e tanti di loro sono destinatari di ulteriori Provvedimenti che vietano loro l’accesso a manifestazioni sportive) che fin a pochi mesi fa inneggiavano alla brindisinità (di più: un loro “coro” ammoniva duramente a non usare l’appellativo “salentino” nei confronti di Brindisi) e avevano inscenato contestazioni, tanto ilari quanto violente, sol perché la squadra locale di pallone era andata in trasferta con un torpedone che non era “brindisino doc”.

Son gli stessi che han devastato la città (ed anche….altro) con la storiella della “dirigenza politica”. Ma, ripeto: qui non si vuol infierire su persone che, in fondo, han bisogno solo di un po’ di soldi (e di un posto di lavoro, possibilmente senza faticare troppo) e come recita un bruttissimo adagio popolare che recita “a ci mi tai lu pani chiamu tata” che nei fatti vien messo in pratica da molti concittadini. Ebbene, di fronte alla concreta e verosimile ipotesi di divenire “provincia di lecce” questi tacciono (forse perchè eterodiretti? O son arrivati soldini e promesse?). Nessuno incita alla rivolta (sarei ridicolo ed incoerente) ma di sti ragazzetti (o cristiani  puru belli grandi) così privi di….identità e di spina dorsale non se ne avverte francamente la cogente necessità.

Non si vuole neppure infierire sui “politici” nostrani (di ogni ordine e grado) perché è-davvero- come sparare sulla croce rossa. Ed allora non lo faremo, per compatimento verso le creature sempre così colme di miserie e difetti. (ma attendetevi ulteriori giravolte: al peggio non c’è fine. Specialmente quando si tratta di creature –saliva e fango cioè- colme di smodate ambizioni)

Ed allora semplicemente ribadiamo dei concetti –già abbondantemente espressi, nonostante tentativi goffi e grossolani di mettermi a tacere: dimenticano che sono una persona libera- a beneficio dei lettori:

 

E’ bene che, nel turbinìo di articoli inesatti e scontatamente banali(anche su testate nazionali), gli italiani  -ed i pugliesi, ovviamente- sappiano bene una cosa. Lecce non ha mai voluto il c.d. “grande salento”, né gli interessa la nascita di una “super-provincia” che includa i tre vasti territori di Taranto, Brindisi ed appunto Lecce (ed infatti, non si capisce che senso avrebbe una Provincia di quasi due milioni di abitanti specialmente con le competenze irrisorie che le nuove Province avranno per volontà di questo Governo).

Lecce semplicemente punta alla “creazione” della Regione Salento, punto. Tutto il resto non gli interessa. Da sempre mal digerisce la palese inferiorità nei confronti di altre realtà territoriali  e crede di potersene affrancare tout court con una “mossa”: staccarsi dalla Regione Puglia (e, s’intende, da Bari) ed appunto inventarsi una ulteriore nuova Regione. Il chè sarebbe persino potuto accadere –negli anni degli spreconi governi diccì succedeva di tutto, tanto pagava il cittadino. Eppure Sturzo fin da subito avvertì la Democrazia Cristiana che lo sperpero di denaro pubblico è dannosissimo- trenta o venti anni fa: oggi no.

In tempi di crisi e di tagli (piu o meno necessari: ma questo è un altro discorso) l’operazione di marketing politico in atto da un lustro –con la creazione ad hoc di liste e partiti politici ed un grande e rintronante battage mediatico-pubblicitario che includeva squadre di pallone, radio tv e giornali e persino la notte della tarantella o come si chiama- è fortunatamente destinata a fallire.

Ed a nulla varranno i tentativi –disperati ed in zona cesarini- di ipotizzare diverse strutturazioni federali e regionali dello Stivale (con l’obiettivo –s’intende- della regione salento che per taluni è oramai una vera e propria ossessione.). W la Puglia e W l’Italia dei meravigliosi comuni (le province sono una invenzione francese che i savoia e Cavour hanno imposto alla nostra Nazione).

cosimo de matteis

 

droga, ancora droga, maledetta droga: 24 arresti

La scorsa notte la Squadra Mobile della Questura di Taranto, con l’operazione ‘Centauro’, ha eseguito, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Lecce, 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’organizzazione criminale, secondo gli inquirenti, era guidata da G.M., che aveva allestito un notevole traffico di sostanze stupefacenti che venivano acquistate nelle province di Bari e Brindisi e ricollocate successivamente sul mercato locale.

La Polizia di Bari, invece, ha arrestato undici persone ritenute responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle investigazioni, condotte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Corato con il supporto di attivita’ tecniche, sono stati sequestrati cocaina, hashish e marijuana, destinata alla commercializzazione. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Trani su richiesta della Procura della Repubblica di quel centro. Due misure hanno riguardato donne. Tre persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari e otto in carcere.

 

 

Nando Marino : “Quotidiano ci ha diffamato: ora rettifichi”

in riferimento a,quanto riportato nell’edizione odierna di nuovo quotidiano di pu,nell’articolo di pag. 9 dell’edizione di brindisi,dal titolo “gli impianti sportivi in fuorigioco” a firma di fran,la società enel new basket brindisi ritiene che,il contenuto sia da ritenersi falso e privo di ogni fondamento,l’enel new basket brindisi,attesa la grave natura diffamatoriaIn riferimento a quanto riportato nell’edizione odierna di Nuovo Quotidiano di Puglia, nell’articolo di pag. 9 dell’edizione di Brindisi dal titolo “Gli impianti sportivi in fuorigioco” a firma di Francesco Ribezzo Piccinin, la società Enel New Basket Brindisi ritiene che il contenuto sia da ritenersi falso e privo di ogni fondamento documentale, evidentemente non basato su una sia pur doverosa verifica e confronto. In particolare, le cifre riportate nell’articolo in questione a proposito di sponsorizzazioni e incassi pubblicitari sono assolutamente sproporzionate rispetto alla realtà, tali da offrire all’opinione pubblica una visione difforme dallo stato di fatto e fuorviante rispetto alle difficoltà che, invece, quotidianamente si è costretti ad affrontare.
L’Enel New Basket Brindisi, attesa la grave natura diffamatoria di tali notizie non veritiere circa (appunto) l’entità delle cifre di sponsorizzazioni e incassi pubblicitari, si riserva ogni e più ampia azione affinché venga dato, con lo stesso mezzo ed uguale risalto, idonea rettifica a tutela della dignità e dell’immagine societaria.

Il Presidente
Fernando Marino

Brindisi, 3 novembre 2012


Ufficio Comunicazione
Enel Basket Brindisi

cronache dal c.d. “salento”: nudo in chiesa!

otranto, nudo, salento, notizie, copertino Girava nudo e in evidente stato confusionale nella Cattedrale di Otranto, tra lo stupore dei numerosi turisti che si trovavano stamani nella cittadina salentina: per questa ragione un uomo di 60 anni, di Copertino (Lecce), è stato bloccato dai poliziotti che lo hanno avvolto in una coperta e poi affidato agli operatori del 118. L’uomo è stato ricoverato nell’ospedale di Scorrano (Lecce).