cosimo de matteis: “sono un uomo libero”

cosimino.jpgNon vogliamo infierire su alcuni movimenti di cittadini (ad esempio i c.d.”ultras”, molti dei quali han avuto grane giudiziarie e tanti di loro sono destinatari di ulteriori Provvedimenti che vietano loro l’accesso a manifestazioni sportive) che fin a pochi mesi fa inneggiavano alla brindisinità (di più: un loro “coro” ammoniva duramente a non usare l’appellativo “salentino” nei confronti di Brindisi) e avevano inscenato contestazioni, tanto ilari quanto violente, sol perché la squadra locale di pallone era andata in trasferta con un torpedone che non era “brindisino doc”.

Son gli stessi che han devastato la città (ed anche….altro) con la storiella della “dirigenza politica”. Ma, ripeto: qui non si vuol infierire su persone che, in fondo, han bisogno solo di un po’ di soldi (e di un posto di lavoro, possibilmente senza faticare troppo) e come recita un bruttissimo adagio popolare che recita “a ci mi tai lu pani chiamu tata” che nei fatti vien messo in pratica da molti concittadini. Ebbene, di fronte alla concreta e verosimile ipotesi di divenire “provincia di lecce” questi tacciono (forse perchè eterodiretti? O son arrivati soldini e promesse?). Nessuno incita alla rivolta (sarei ridicolo ed incoerente) ma di sti ragazzetti (o cristiani  puru belli grandi) così privi di….identità e di spina dorsale non se ne avverte francamente la cogente necessità.

Non si vuole neppure infierire sui “politici” nostrani (di ogni ordine e grado) perché è-davvero- come sparare sulla croce rossa. Ed allora non lo faremo, per compatimento verso le creature sempre così colme di miserie e difetti. (ma attendetevi ulteriori giravolte: al peggio non c’è fine. Specialmente quando si tratta di creature –saliva e fango cioè- colme di smodate ambizioni)

Ed allora semplicemente ribadiamo dei concetti –già abbondantemente espressi, nonostante tentativi goffi e grossolani di mettermi a tacere: dimenticano che sono una persona libera- a beneficio dei lettori:

 

E’ bene che, nel turbinìo di articoli inesatti e scontatamente banali(anche su testate nazionali), gli italiani  -ed i pugliesi, ovviamente- sappiano bene una cosa. Lecce non ha mai voluto il c.d. “grande salento”, né gli interessa la nascita di una “super-provincia” che includa i tre vasti territori di Taranto, Brindisi ed appunto Lecce (ed infatti, non si capisce che senso avrebbe una Provincia di quasi due milioni di abitanti specialmente con le competenze irrisorie che le nuove Province avranno per volontà di questo Governo).

Lecce semplicemente punta alla “creazione” della Regione Salento, punto. Tutto il resto non gli interessa. Da sempre mal digerisce la palese inferiorità nei confronti di altre realtà territoriali  e crede di potersene affrancare tout court con una “mossa”: staccarsi dalla Regione Puglia (e, s’intende, da Bari) ed appunto inventarsi una ulteriore nuova Regione. Il chè sarebbe persino potuto accadere –negli anni degli spreconi governi diccì succedeva di tutto, tanto pagava il cittadino. Eppure Sturzo fin da subito avvertì la Democrazia Cristiana che lo sperpero di denaro pubblico è dannosissimo- trenta o venti anni fa: oggi no.

In tempi di crisi e di tagli (piu o meno necessari: ma questo è un altro discorso) l’operazione di marketing politico in atto da un lustro –con la creazione ad hoc di liste e partiti politici ed un grande e rintronante battage mediatico-pubblicitario che includeva squadre di pallone, radio tv e giornali e persino la notte della tarantella o come si chiama- è fortunatamente destinata a fallire.

Ed a nulla varranno i tentativi –disperati ed in zona cesarini- di ipotizzare diverse strutturazioni federali e regionali dello Stivale (con l’obiettivo –s’intende- della regione salento che per taluni è oramai una vera e propria ossessione.). W la Puglia e W l’Italia dei meravigliosi comuni (le province sono una invenzione francese che i savoia e Cavour hanno imposto alla nostra Nazione).

cosimo de matteis

 

cosimo de matteis: “sono un uomo libero”ultima modifica: 2012-11-08T23:04:00+01:00da dematteiscosimo
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