Io sono e resto brindisino. Ma un giorno…

Non entro nel merito delle schermaglie verbali (e gestuali) verificate nell’odierno Consiglio Comunale. Per quanto mi riguarda conta come hanno votato i singoli consiglieri. E, per il poco o nulla che può valere, i consiglieri che hanno dato con il loro voto il “placet” all’accorpamento della nostra città (che così diventerà un Comune della Provincia di Lecce) non hanno la mia stima sul piano politico. Mai li voterò, ricorderò sovente questo loro voto che mortifica una Città millenariaAAA.jpg e ricca di storia. Un giorno, quando si scriverà la storia di questa terra, di questa Città e di questa Provincia, risulterà chiaro chi ha voluto diventare “provincia di Lecce” e chi, invece, non ha dato il proprio assenso a tale ingloriosa fine.

Il mio plauso, sincero e che prescinde dall’appartenenza politica o partitica, ai consiglieri Giovanni Brigante, Roberto Fusco e Riccardo Rossi. Questi, e non altri, saranno da qui alla fine di questa legislatura i miei consiglieri. E li ringrazio del loro coraggio e della loro indipendenza da ogni logica partitica o altro: per me loro – e non altri- hanno dimostrato di amare Brindisi. E questo, ripeto, lo ricorderò a vita. Grazie.

cosimo de matteis

Amarcord, il balletto felliniano protagonista a Brindisi – Domenica 18 al “Nuovo Verdi”

Amarcord, il balletto felliniano protagonista a Brindisi,Domenica 18 al "Nuovo Verdi",  Domenica 18 novembre, alle ore 21.00, torna protagonista la danza al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi con lo spettacolo Amarcord, quarto appuntamento della stagione artistica 2012-2013.

«Un’esplosione di energia e danza dinamica e divertente» ha scritto La Repubblica del balletto in due atti del coreografo Luciano Cannito liberamente tratto dall’omonimo immortale capolavoro cinematografico di Federico Fellini. A calcare il palcoscenico del Nuovo Teatro Verdi, una compagnia giovane capitanata da Sabrina Brazzo, prima ballerina del Teatro alla Scala, che ha già sostenuto questo ruolo con vivo successo oltre che a Milano, al Metropolitan di New York, e da Nicolò Noto. Lo spettacolo, attraverso la coreografia, i costumi curati da Roberta Guidi di Bagno e l’originale scenografia firmata da Carlo Centolavigna, farà rivivere l’indimenticabile affresco felliniano dell’Italia fra le due guerre e tutti quei personaggi che lo animavano, entrati oramai, nell’immaginario collettivo. Titta, Gradisca, Volpina, la tabaccaia… e le loro vicende vissute nella Rimini anni Trenta avranno come colonna sonora le musiche di Nino Rota, soprattutto, e ancora di Glenn Miller, Alfred Schnittke, Marco Schiavoni. Il balletto è concepito per trasportare gli spettatori in un viaggio evocativo nel cuore della scena sulle tracce dei profumi, delle atmosfere, dell’autentica umanità degli anni Trenta, quella degli italiani di provincia le cui storie passano da un ricordo all’altro. «Cannito – ha scritto Mario Pasi, critico del Corriere della Sera – guarda dentro di sé e osserva gli altri al tempo stesso, da fuori, così può renderci le idee dei lussi irraggiungibili, il mitico Grand Hotel e il salone viaggiante del Rex. Ma poi è la terra, con i suoi spiriti, a prendere il sopravvento, perché le favole sono finite, perché anche i più ambiziosi si accontentano di poco. Perfino Gradisca, femmina esemplare, accetta un giovane povero che fa il carabiniere… così si esorcizzano le tragedie, ma senza dimenticarle: si ride dell’olio di ricino somministrato dai fascisti, ma non si dimentica, si fa dell’ironia sui nazisti maiali, ma non si dimentica. Vino, donne e canto potremmo dire a tempesta passata. Il presente si abbraccia e poi non è così male».

Proposto per la prima volta nel 1995 al Teatro San Carlo, Amarcord è andato in scena anche al Teatro alla Scala, negli Stati Uniti (Metropolitan di New York, Orange County di Los Angeles) e al Teatro Massimo di Palermo, riscuotendo un ampio successo. Sabrina Brazzo è stata invitata a sostituire Rossella Brescia che, in seguito ad un incidente, ha dovuto rinunciare alla tournée che l’avrebbe vista protagonista.

Si comincia alle ore 21.00. Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it e tel. (0831) 229230 – 562554.

 

IMU SECONDA COSA, IL PDL AL SINDACO: “REVOCHIAMO L’AUMENTO”

Mauro-DAttis-e-Cosimo-Elmo.jpgDal Gruppo Consiliare del Pdl al Comune di Brindisi riceviamo e pubblichiamo il seguente Comunicato:

Esprimiamo la nostra soddisfazione per la comunicazione del Sindaco rispetto al recupero di somme ICI e IMU arretrate dall’Enel per un ammontare di circa 23 milioni di euro. A questi dovranno aggiungersi gli altri importi che dovranno versare le altre aziende secondo quanto stabilito dall’ultimo consiglio comunale.

Riteniamo che oggi non ci siano più le condizioni che hanno giustificato il recente aumento dell’IMU sulla seconda casa e quindi chiediamo al sindaco di procedere alla revoca di quell’aumento portando in consiglio comunale una delibera che decida in tal senso.

Questo consentirà di evitare immediatamente l’aumento già programmato dell’IMU sulla seconda casa a scapito dei cittadini

 

Mauro D’Attis, Cosimo Elmo, Pietro Santoro, Pietro Guadalupi

Erchie, don Domenico e … “QUELLO CHE PASSA IL CONVENTO”

quel che passa il convento.jpgForse non tutti sanno che….Don Domenico è originario di Erchie. Già, ma forse… non tutti sanno chi è Don Domenico! Ed allora, a beneficio dei suoi concittadini e di tutti gli amici di “Cronache Brindisine” diciamo che Don Domenico (al secolo Angelo De Stradis) è il Sacerdote Cistercense – i monaci Cistercensi hanno una lunga tradizione di presenza qui in terra di Brindisi data la loro permanenza presso il Santuario Mariano di Cotrino, a Latiano- che conduce una trasmissione televisiva.

Si, proprio così. Don Domenico –che da Erchie manca praticamente fin dalla infanzia: non sperate di riconoscere in lui il nostro accento- che è Monaco presso la storica Abbazia di Casamari, partecipa quotidianamente al programma “Quel che passa il convento”.

Ed uno si chiede -o potrebbe chiedersi- cosa ci faccia un Religioso in una trasmissione televisiva (specialmente considerando il complessivo degrado morale della tv italiana). Bene, allora per “scoprire” tutto ciò non vi resta che sintonizzarvi su TV2000 (tasto 28 del telecomando) ogni mattina alle 11. Troverete il bravo e simpatico Don Domenico che, assieme ad una brillante Virginia Conti, conduce appunto “Quel che passa il convento”. Di piu non dico: così siete “costretti” a seguire il programma!

cosimo de matteis

Il programma ha un sito web ed una Pagina facebook:

 www.quelchepassailconvento.tv2000.it

 http://www.facebook.com/quelchepassailconvento

 

tv2000.jpg


 


L’Emittente Televisiva TV 2000 (già “Sat 2000”) è visibile, gratuitamente, in tutta italia al Canale 28 del telecomando.

Si può anche vedere in streaming sul Sito internet

www.tv2000.it

(in alto a destra c’è la scritta “guarda la diretta”)

***

Segnaliamo inoltre un gruppo facebook

 

Amici di TV2000 – (TASTO 28 del telecomando)


Postilla sui Cistercensi: la Congregazione cui appartiene Don Domenico -più opportuno parlare di Padre Domenico- ha numerose Abbazie sparse in Italia e nel mondo. In una di queste, la nota e storica Abbazia di Piona -sul lago di Como, ramo lecchese-, han presenziato per decenni e decenni due monaci anche essi della nostra Terra (precisamente di Villa Castelli). Mi riferisco ai fratelli Cosimo(Giacinto) e Tommaso Caliandro. Già: Caliandro. Un cognome diffuso , ma soprattutto il cognome del nostro nuovo Vescovo (ancora non insidiato in Diocesi: ciò avverrà probabilmente il prossimo Gennaio). E Mons Domenico Caliandro è cugino proprio dei due monaci cistercensi menzionati! Visto come è piccolo il mondo? E col web lo diventa ancor di più!


 

RIORDINO PROVINCE – FUSCO “NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA”

 

NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA,  CONFERENZA STAMPA PER MERCOLEDÌ 14 2012 AD ORE 11,00, ROBERTO FUSCO, SI DEMOCRAZIA,BRINDISI, STORIA, DIGNITà, CORTE COSTITUZIONALE, LECCE, ACCORPAMENTO, RIORDINO PROVINCE  Raramente “Cronache Brindisine” sposa in toto una posizione, un intervento o comunque una espressione del pensiero altrui. E’ troppo preziosa la libertà e la indipendenza rispetto a chicchessia (e, men che meno, rispetto a partiti politici e/o loro esponenti di spicco). Tuttavia ci siam imbattuti –quasi per caso: “Cronache Brindisine” non riceve Comunicati Stampa da nessuno- in una interessante dichiarazione del  Consigliere comunale Avvocato Roberto Fusco. E la riportiamo integralmente. E’ un po’ lunga ma  val la pena di leggerla. Eccola:

NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA

La vicenda del riordino delle Province sta finendo nel peggior modo possibile. Il Governo ha compiuto un atto di violenza nei confronti dei territori e delle relative popolazioni, decretando l’accorpamento di alcune province ad altre, ignorando che la Costituzione prevede che, nel rispetto del principio delle autonomie locali, il mutamento degli enti locali possa avvenire solo con procedimenti che partono – senza minaccia alcuna da parte del Governo – dagli enti locali medesimi.
A Brindisi, invece di difendere tenacemente la provincia di Brindisi, è accaduto che, nonostante la precisa e ferma posizione assunta dal Consiglio Comunale di Brindisi, il dibattito e gli incontri tra parlamentari ed esponenti politici si sia limitato tra lo scegliere se andare con Taranto o andare con Lecce, determinando la più totale dissoluzione della Provincia di Brindisi, i cui Comuni, vedendo il Capoluogo ondeggiante tra l’andare con Taranto o con Lecce, hanno deciso ciascuno per proprio conto con chi andare, senza che neppure si tentasse un’azione di raccolta dei Comuni della Provincia di Brindisi a difesa della Provincia medesima.
Si è rivissuto un secondo 8 settembre 1943, con un completo “sciogliete le righe”, e con una fuga di coloro che avrebbero dovuto difendere fermamente la Provincia di Brindisi in ogni sede (complice il Governo che, volutamente decretando in un primo momento il commissaria mento delle Province, ha di fatto favorito l’abbandono degli enti provinciali da parte di coloro che li rappresentavano e che avrebbero potuto e dovuto difenderli).
Il pasticcio oramai è fatto, e solo un intervento della Corte Costituzionale che non si pieghi alle esigenze del Governo tecnico ed all’ennesima affermata situazione di urgenza economica, potrà ripristinare i diritti dei cittadini, così gravemente violati.
Si sostiene che non è importante difendere la Provincia, che è Ente oramai antistorico e privo di significato, sostenendosi che quel che importa è difendere la permanenza dei servizi sul territorio connessi allo status di Provincia (ASL, Provveditorato, Prefetture, Comando dei Carabinieri, Questura, ecc.).
Ma, come è stato già esattamente affermato da attenti osservatori della politica nazionale, se le Provincie sono antistoriche e prive di senso, perché allora non sopprimerle tutte ?
La generale soppressione sarebbe stata forse anche compresa, mentre la soppressione dei soli territori guarda caso più deboli economicamente, socialmente e dal punto di vista della rappresentanza politica, è e resta solamente un atto di violenza nei confronti appunto dei più deboli.
E si può sperare che un territorio che non abbia saputo difendere la propria storia, le proprie tradizioni e la propria dignità, non opponendosi ad un atto di violenza, sia capace poi di difendere il mantenimento dei servizi ?
Quale difesa è stata operata allorché per scelta Regionale lo stabilimento Alenia veniva insediato a Grottaglie, all’epoca persino priva di idoneo aeroporto, tralasciando la circostanza che fosse Brindisi il territorio con una già esistente forte vocazione industriale aeronautica, anche grazie alla presenza di maestranze altamente preparate e di imprese altamente specializzate ?
Quale difesa è stata operata allorché si sopprimeva la Banca di Italia o il servizio di Tesoreria o si trasferiva a Gioia del Colle il 32 stormo dell’aeronautica o si accorpava il Comando Marina ed il relativo arsenale a quello di Taranto ?
E allora è giunto il momento che la popolazione di Brindisi faccia sentire la propria voce.
La battaglia per la difesa della Provincia di Brindisi, qualunque esito avrà, deve diventare l’inizio di una permanente difesa da parte dei cittadini di Brindisi del proprio territorio e dei propri diritti, da tempo immemorabile trascurati e soppressi.
Senza l’intervento della Corte Costituzionale, od un forte intervento dei parlamentari in sede di conversione del decreto di riordino attualmente all’esame, probabilmente sarà una battaglia persa: ma non c’è battaglia più persa di quella non combattuta.
Se si dovesse perdere, resterà quanto a meno consegnato alla storia che il Governo ha commesso un atto di violenza nei confronti della Provincia di Brindisi e che la popolazione di Brindisi si è battuta, e non è corsa a sottoporsi a Taranto o a Lecce, consegnando al Governo la delibera che sancisca tale accorpamento.
Brucia ancora, dopo centinaia di anni, il ricordo della ferita alla dignità dei Brindisini inferto dalla privazione della seconda Colonna Romana, determinato non solo dalla perdita di un così rilevante elemento rappresentativo della nostra memoria storica, che è elemento fondante di qualsiasi comunità, ma anche dalla circostanza che furono persino gli stessi Brindisini, propria sponte, a portarla a Lecce.

Non si ripeta lo stesso errore.

Resti chiaro alla Storia chi è l’autore della violenza e chi ne è la vittima, senza deliberare l’adesione della Città di Brindisi ad alcuna altra Provincia.
Questa è la posizione di SI DEMOCRAZIA, che invita la popolazione a far sentire in ogni forma la propria voce di dissenso e che auspica una mobilitazione popolare in tal senso.

Roberto Fusco SI DEMOCRAZIA

SI DEMOCRAZIA CONVOCA SUL TEMA UNA CONFERENZA STAMPA PER MERCOLEDÌ 14 2012 AD ORE 11,00 PRESSO LA SEDE DI SI DEMOCRAZIA IN BRINDISI ALLA VIA PERGOLA N.8 (nelle vicinanze del parcheggio dell’Hotel orientale).

 


 

Tedesco(ex Assesore Regionale alla sanità con Vendola) rinviato a giudizio.

assessore tedesco.jpgVENDOLA PCI.jpgLa Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio di 19 persone, tra cui il Senatore Alberto Tedesco(foto a sinistra) e l’ex dg della Asl di Bari Lea Cosentino (detta Lady Asl), nell’ambito dell’udienza preliminare sulla presunta malagestione della sanità pugliese.

A Tedesco vengono contestati i reati di associazione per delinquere, concussione, abuso d’ufficio, corruzione e falso.

E’ accusato di far parte della presunta cupola che tra il 2005 e il 2009 avrebbe gestito la sanità pugliese. Allora, come oggi, il Presidente della Regione Puglia era il comunista Nichi Vendola (nella fotoin alto a destra).

Ancora droga: arrestato Nicola Calò

Certe volte viene da chiedersi come si potrebbe vivere senza le Forze dell’Ordine. Eppure esse continuano ad essere prese di mira non solo da criminali, micro-criminali (o aspiranti tali) ma anche, ad esempio, dai c.d. “ultras” che invece di vedere le partite e tifare per la squadra del cuore non fanno che inveire contro la Polizia ed i Carabinieri ed esaltano coloro i quali hanno infranto la Legge (i “diffidati”). Il mondo alla rovescia. Senza considerare l’uso di droga ed alcol da parte dei medesimi: quando oltre una ventina d’anni fa (non avevo macchina) per seguire il Brindisi in trasferta ero “costretto” ad unirmi ai gruppi organizzati. Ed ancora oggi ricordo con nausea l’orrendo tanfo di hashish prodotto dai numerosi spinelli che, in continuazione, gli ultras fumavano. Ed anche qualche anno fa, quando mi è capitato di transitare in “curva” (non lo faccio piu da anni e mi guardo bene da frequentare quel settore) nonostante si fosse all’aria aperta era nettamente percebile il puzzo degli spinelli. E del resto anche i volti rivelavano l’uso di sostanze stupefacenti. E poi continuano a gridare “libertà per gli ultrà”. Si, libertà di drogarsi e magari mettersi alla guida “fatti”. E del resto Vasco Rossi -uno dei “miti” degli ultras- ha più volte pubblicamente dichiarato che lui ritiene una ingiustizia la legge che vieta di guidare in stato di ebbrezza. Ma torniamo alla cronaca: la maledetta droga circola. E circola perchè le persone disperate si devono sballare, e uomini senza scrupoli, senza coscienza, la spacciano. Ergo: fanno soldi vendendo droga. Sono in tanti, spesso sono recidivi. Recidivi i tossicodipendenti, e recidivi gli spacciatori. Un circolo vizioso, una enorme trappola che unisce una massa di sventurati. Anche nella nostra terra; I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, nel corso di servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dell’uso e spaccio della droga, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Calò Nicola, 46enne del posto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, in seguito ad una perquisizione personale eseguita per le vie del centro, è stato trovato in possesso di otto stecche di hashish per un peso complessivo di 29 grammi e la somma contante di 120,00 euro, ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio, il tutto sottoposto a sequestro.Insomma: meno male che esistono le Forze dell’Ordine. Ma devono fronteggiare un esercito di sbandati, disperati senzaddio, disposti a tutto: spaccio, rapine, furti. E si continua a non comprendere, da parte di politici e governanti,  che il problema è di ordine morale oltre che sociale. L’arrestato è ora ristretto presso la casa circondariale di Brindisi. E l’auspicio -forte, fiducioso- è che una volta uscito comprenda l’errore e non ricada nella trappola.

Comunicato Stampa di Mauro D’Attis

Dall’Ufficio Stampa del consigliere comunale  Mauro D’Attis riceviamo il seguente Comunicato Stampa:

Città europea dello sport, D’Attis: “Occhio alle bufale: a Brindisi arriveranno cifre ben inferiori di quanto dichiarato”. E suggerisce a Consales dove poter attingere alle risorse.

Il membro del comitato delle regioni ricorda che “il fondo per lo sport, è pari a circa 210 milioni a partire dal 2014 e fino al 2020: si tratta quindi di 30 milioni complessivi annui per tutta Europa. Inoltre i fondi a disposizione della Regione sono molto esigui per tutta la Puglia”

“L’assegnazione a Brindisi del titolo Città europea dello sport 2014 è il frutto di una preziosa collaborazione e deve renderci tutti orgogliosi. Questo è anche merito degli sforzi compiuti in passato: abbiamo lasciato un patrimonio di impiantistica sportiva che, sebbene abbia carenze, è più che dignitosamente nella condizione di essere considerato tra i migliori del Paese. Detto questo, annunciare che Brindisi avrà accesso a fondi per massimo 21 milioni di euro attraverso questo riconoscimento, è una bufala di dimensioni straordinarie. Il fondo per lo sport, gestito dal Commissario europeo Vassilious, è pari a circa 210 milioni a partire dal 2014 e fino al 2020: si tratta quindi di 30 milioni complessivi annui per tutta Europa. È ragionevole immaginare che Brindisi non potrà mai assorbire percentuali enormi tanto sventolate in questi giorni a discapito di tutta l’Europa per il 2014”

E’ quanto sostiene Mauro D’Attis, capogruppo del Pdl al comune di Brindisi e membro del Comitato delle Regioni al Parlamento Europeo

“I fondi a disposizione della Regione sono molto esigui per tutta la Puglia. In Europa non sono attualmente previsti stanziamenti nello specifico per lo sport. All’interno del Comitato delle Regioni, di cui faccio parte da luglio, il relatore europeo Roberto Pella, che è anche responsabile nazionale Anci per lo sport, su mia e di altri colleghi esplicita richiesta, ha proposto alla Commissione europea di allargare i fondi strutturali europei all’impiantistica sportiva – aggiunge D’Attis -. Con lui parteciperò nelle prossime settimane ad un incontro con Santiagos Fisas, Commissario europeo allo sport, per l’estensione dei fondi strutturali all’impiantistica sportiva di nuova e vecchia generazione”

 “Per dimostrare la volontà di collaborare, suggerisco a Consales, senza perdere tempo a inseguire numeri che non ci sono, di richiedere, invece, di accedere ai 24 milioni che il Governo italiano, attraverso il ministro Gnudi, mette a disposizione dei comuni – conclude D’Attis -. Questi fondi sono una recente conquista dell’Anci e sono effettivamente disponibili”.

Comunicato Stampa di Mauro D'Attis, venerdì 11 novembre 2012