BRINDISI -Attentato incendiario

Non conosco di persona Ercole Saponaro, ma lo ricordo bene fra i più attivi tifosi del Brindisi negli anni Ottanta (nella GBA). Conosco dai media la sua attività di sindacalista e sempre sui mezzi di informazione l’ho ritrovato impegnato ed interessato alle vicende calcistiche recenti.

L’episodio di questa notte -l’incendio della sua auto- è veramente spiacevole e preoccupante. Spiacevole perchè significa infliggere un danno notevole(ho letto si trattava di una autovettura quasi nuova e di valore) alla persona ed un grosso spavento per se ed i suoi familiari. Ed è un fatto estremamente preoccupante: quando si arriva ad incendiare l’auto di una persona c’è da riflettere. E tutta la città deve interrogarsi su cosa stia succedendo a Brindisi.

TI ADORO O CROCE SANTA

TI ADORO O CROCE SANTA

Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Cor­po Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che èil mio Signore. Amen.

(Recitata 33 volte il Venerdì Santo, libera 33 Anime del Purgatorio.

Recitata 50 volte ogni venerdì, ne libera 5.

Venne confermata dai Papi Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI).

 

 


Il calcio che non ci piace

12mila.jpgForse è giunto il momento di una sana “battaglia” -con mille virgolette, sia chiaro- per provare a salvare il calcio. Concordo che non è una cosa essenziale, non è una priorità -sebbene vedere quella marea di sbandati, spesso sotto effetto di sostanze, inneggiare alla violenza e contro le Forze dell’Ordine, non è proprio uno “spettacolo” che può lasciare indifferenti chi ha responsabilità educative. Ma sarebbe riduttivo individuarla come l’unica piaga -sebbene purulenta e poco odorosa- del mondo del calcio. Ci sono cose che è impossibile accettare, che non si possono ignorare o far finta di niente: purtroppo -ed è inutile nascondercelo- anche nell’àmbito dilettantistico il “dio denaro” comincia a penetrare. E non pensate solo alla Serie D che è pur sempre un Torneo Nazionale di un certo rilievo. E non pensate solo agli ingaggi “travestiti” da rimborso spese. No, amici. C’è di peggio. Ci sono già in atto comportamenti -sul piano legale in regola, almeno così voglio pensare- che tendono a scimmiottare il professionismo e, di fatto, finiscono con sfigurare la bellezza dello sport. Che senso ha, per esempio, organizzare un “calcio-mercato dilettanti” che è sostanzialmente una parodia di quanto avviene all’Ata Quark di Milano. Ma, personalmente, pur non condividendo la triste deriva del calcio moderno (ma io lo dico sul serio, non come slogan banalotto) non posso che vedere il calcio mercato in àmbito professionistico come una cosa normale (diciamo così.In realtà non è eticamente accettabile che uno guadagni milioni di euro per due calci al pallone) che rispecchia l’andazzo oramai imperante.

Ma, santo Cielo, pure nei dilettanti? E’ come se si fosse già “spremuto” tutto il professionismo in tutti i modi possibili ed immaginabili (dalle pay-tv ai mega procuratori) ed ora, come gli avidi cercatori d’oro del Klondike si cercasse qualche pagliuzza aurea spingendosi in zone inesplorate. Ed ecco che scopri di veri e propri servizi a pagamento -attivabili online con carta di credito- di messaggistica attraverso apparecchio mobile di risultati della Seconda Categoria. Si, forse non lo sapete ma -non so chi è stato il  primo, l’ideatore, nè mi interessa- è stato trovato persino questo “business” (quanto sia redditizio non lo so e francamente non mi importa) ma è davvero sintomatico che c’è chi paga somme (non basse, secondo me) per aver sul proprio display il risultato di cutrufiano-veglie o pro gioia-grumo appula! Ripeto: tutto nella Legge.O almeno son convinto che sia così. Ma il punto naturalmente non è questo (nè spetta a me “indagare”): io come sincero appassionato di calcio ho dovuto faticare a credere che si potesse giunger a tanto: far soldi inviandoti un sms col risultato del Torremaggiore o del San Pancrazio. Mi fermo qui ma, tornerò sull’argomento.

E preannuncio che ci occuperemo, con garbo e discrezione, del mondo dei procuratori, agenti fifa, agenti figc, che roteano attorno al calcio freneticamente e spesso, con giacca e cravatta. Un tempo c’erano i rappresentanti: si mettevano, appunto, in giacca e cravatta, e si giravano i paesi delle sperdute montagne calabresi a cercare di vendere una batteria di pentole e padelle. Ovviamente col tempo si son sviluppate delle varianti (enciclopedie, computer, quadri eccetera) ma la sostanza è quella. E ricordo ancora un compagno di studi, siciliano mi pare fosse, che con un cinismo che ancora mi raggela, mi disse (in vernacolo ma ve lo traduco) io me ne fotto se questi hanno soldi o meno, io devo solo vendere e besta. se poi non ce la fanno a pagare peggio per loro (ed altre cose, mi disse, che per decenza vi risparmio).

Sicchè, questo è il mio punto di vista sui “venditori” (di quasi tutte le guise). Ebbene, torneremo a parlarne. Perchè l’avidità di denaro e la mancanza di scrupoli sono cose intollerabili.

io sono BRINDISINO (e non salentino)

Con tutto il rispetto -massimo rispetto- che è dovuto ad OGNI persona creata da Dio, e quindi anche ai leccesi, io ci tengo a dire che sono brindisino. Nè solo questo, chè sarebbe ben poca cosa. Io sono brindisino e non ho nulla a che spartire con il salento e men che meno con la idea di “grande salento” o, ultima trovata, addirittura “regione salento”. Io sono brindisino. E basta.

porto interno.jpg


tanti auguri Padre Livio!

Oggi, il Sacerdote bergamasco Padre Livio Fanzaga -appartenente alla Congregazione degli Scolopi fondati dallo spagnolo San Giuseppe Calasanzio- compie 71 anni. E’ infatti nato l’undici novembre del 1940 a Dalmine, nei pressi del Brembo. Il nome di Padre Livio è indissolubilmente legato a Radio Maria, l’emittente radiofonica di cui è Direttore e brillante conduttore. A sua volta Radio Maria -oggi presente in oltre sessanta nazioni con trasmissioni in lingua originale- è uno dei “frutti” piu importanti delle apparizioni della Vergine Santa a Medjugorje, il villaggio croato dove la Madre di Dio ha voluto fosse il “centro spirituale del mondo”secondo la nota espressione del  Beato Giovanni Paolo Magno.padre livio fanzaga....jpg

Padre Livio è autore di una trentina di pubblicazioni: in alcuni casi si tratta di veri e propri best seller: si pensi a “Il Falsario”, “La Donna e il drago”, “La Firma di Maria”. Padre Livio scrive in un modo godibilissimo e chiaro. E del resto chi lo segue per radio -e sono milioni gli ascoltatori quotidiani di Radio Maria- ben conosce la sua determinazione e la sua incisività unite ad una straordinaria cultura -è laureato in Filosofia e Teologia oltre agli studi per accedere al Presbiterato- che però non fà minimamente pesare tale che ogni persana,  qualunque grado di scolarità abbia, non ha la minima difficoltà a seguire le sue trasmissioni.

Caratteristica ulteriore di Padre Livio Fanzaga è la sua assoluta fedeltà al Magistero della Chiesa: e tale ortodossia “pretende” da tutti i conduttori di Radio Maria. Del resto in tempi di assoluto sbandamento dottrinale, con Testate cattoliche che divergono da quello che è l’Insegnamento del Papa, Radio Maria è diventata sempre più un “faro” per milioni di cattolici (spesso vittime di “violenze” ideologiche perpetrate anche da ecclesiastici che deformano il Vangelo e sfigurano la Persona di Gesù Cristo Figlio di Dio).

Tanti auguri, gentile Padre Livio: sò di interpretare il sentimento di tanti. E per questo le dico “ad multos annos!” e ribadisco quel che disse mia madre allorquando “scoprì” Radio Maria -attorno al 1987-1988, quindi quasi agli albòri quando si erano diradate le nebbie ed allontanate le insidie- quasi per caso (stava girando la manopolo alla ricerca di una emittente locale). Ebbene disse “Radio Maria salverà il mondo”. Quando avremo superato il tempo dei dieci segreti e saremo giunti nella “Civiltà dell’amore” allora si comprenderà la portata di una espressione che può apparire esagerata.

 

cosimo de matteis

MATTEO FARINA “Con gli occhi al Cielo” -Presentazione del libro, Martedì 8 Novembre 2011, Brindisi-Salone Parr.le AVE MARIS STELLA

Sarà presentato domani, Martedi 8 novembre, alle ore 19.30, il libro “Con gli occhi al Cielo” raccolta di testimonianze della breve vita di Matteo Farina, giovane brindisino morto il 24 aprile del 2009 a causa di un terribile tumore cerebrale. Il libro racconta, con splendide pagine scritte dallo stesso Matteo, il suo percorso nella malattia: percorso doloroso ma vissuto nella fede -con tratti eroici- e, appunto, con gli occhi al Cielo.20111007104356_cover.jpg

Saranno presenti, presso il Salone Parrocchiale di quella che era la sua chiesa -Ave Maris Stella, quartiere Casale- Sua Eccellenza Monsignor Rocco Talucci Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, padre Raffaele Massari Ofm Capp.(attuale Parroco), fra Giuseppe Maria Antonino Ofm Capp.

Ci saranno naturalmente anche i suoi parenti ed amici: previste le testimonianze di Marco Pellegrino e Miki Farina.