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ATTENTATO DI BRINDISI – Le parole del Vescovo Rocco Talucci
L’attentato davanti alla scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi crea turbamento e sconcerto in me e nell’intera comunità ecclesiale brindisina.
Appena conosciuto il fatto, sul posto è giunto il parroco della vicina chiesa dello Spirito Santo che ha subito fornito accoglienza e ospitalità ai ragazzi.
Sono vicino con la preghiera alla famiglia della giovane, innocente vittima dell’attentato, a tutte le famiglie dei ragazzi coinvolti, ai dirigenti e ai docenti e a tutti i giovani che sono figli della nostra comunità e di cui tanto ci occupiamo a livello educativo.
Oggi è stato colpito proprio il luogo simbolo dell’educazione delle giovani generazioni. Brindisi non può più andare avanti in questo modo, perchè grande è il bisogno di pace vera in questa città. Brindisi è comunità operosa e accogliente e deve ritrovare la sua dignità.
A voi, autori di questo grave atto, chiedo di pentirvi e di costituirvi. Questo attentato non può restare impunito, ma anche voi riprendetevi dignità umana e sociale.
+ Mons. Rocco Talucci
Arcivescovo di Brindisi-Ostuni
MARCIA DELLA FEDE 2012 – Le splendide immagini di Valerio Romanelli
Terza Domenica di Avvento: ci parla Padre Arcivescovo
Prima Domenica di Avvento: ci parla Padre Arcivescovo
SAN LORENZO DA BRINDISI (e padre Mario di Gesù, ocd)
Buongiorno amici, oggi la Chiesa fà memoria del nostro piu grande concittadino di tutti i tempi. Ed oggi, in quella Chiesa -Santa Maria degli Angeli- che LUI stesso volle donare alla SUA città (e costruita su terreni di sua proprietà) celebrerà la Messa Solenne Padre Arcivescovo. (Mons. Talucci dopodomani, 23 luglio, festeggia i suoi CINQUANTA ANNI DI SACERDOZIO!!!!).
ma oggi vogliamo ricordare anche il trigesimo della morte di padre Mario Pichierri, carmelitano scalzo. Padre Mario era amatissimo da tutti i brindisini che accorrevano presso il santuario mariano di contrada jaddico.
padre Mario è alito al Cielo il 21 giugno scorso: esattamente un mese fà.E noi voliamo ricordarlo in questo umile blog con tanto affetto. PREG PER NOI Padre Mario per favore!
Riapre al culto la Chiesa di S.Maria degli Angeli


Il Vescovo ci parla: “E’ IN DIO IL VERO RISORGIMENTO”
Messaggio dell’Arcivescovo per la santa Pasqua 2011
Pasqua e unità d’Italia
L’unità d’Italia è frutto di profonde aspirazioni e di lunghe attese, è seme di sviluppo democratico, di fraternità sociale, di convergenza al bene comune nonostante le diversità dei cammini.
Il Risorgimento è stato una “pasqua” sociale, un passaggio a lungo preparato e sofferto da situazioni di soggezione, di lotte e di sacrifici con l’anelito al grande ideale, verso una rinascita che fa sentire l’orgoglio di essere italiani in una prospettiva di libertà che apre a tutti i popoli e al mondo intero.
L’Italia ha vissuto, a metà percorso, un altro “Risorgimento”, passando da altre schiavitù, che hanno mortificato la dignità degli uomini, alla libertà della ricostruzione che è costata fatica e passione, alla completa liberazione degli uomini e delle donne per un futuro comune e più bello. È stata un’altra “pasqua” sociale.
All’uno e all’altro Risorgimento hanno contribuito gli uomini di buona volontà e quelli di fede religiosa, radicati tutti in una visione cristiana della vita. Questa, respirata anche da chi in essa non si riconosceva, sviluppava un profondo amore di Patria, voluto da quel Dio che, rivelandosi Padre, tutti ci affratella e che nel Vangelo ci apre ad una Patria ancora più grande e definitiva che fa dei popoli l’unica famiglia di Dio, aperta alla speranza che non conosce tramonto.
È in Dio il vero Risorgimento, la vera Pasqua.
La Pasqua cosmica che nella creazione dice il passaggio dal nulla alla vita; la Pasqua culturale che converte dall’errore alla verità; la Pasqua spirituale che vince il male con il bene, l’odio con l’amore, la crisi con la fede; la Pasqua educativa che segna i grandi valori della vita che, risorti, danno speranza nuova per una umanità migliore.
La Pasqua cristiana, che va al di là delle situazioni contingenti, pur serie, ci fa incontrare con la vita tramite la persona del Vivente, il Risorto, il Vincitore della morte, di fronte alla quale l’uomo registra la sua impotenza, ma senza mai rassegnarsi al nulla, perché forte è in lui l’anelito verso l’infinito. Senza la Pasqua l’uomo è solo destinato a morire, da sconfitto. Con la Pasqua è chiamato a vivere da vittorioso, da risorto e per sempre.
Si tratta di una resurrezione dinamica lungo la storia della fede che orienta verso la felicità e la gloria, che stabilizza la rinascita di una esistenza.
Questa è la vera salvezza, in Cristo, nostra Pasqua, col quale vogliamo incontrarci nella comunione pasquale, precetto della Chiesa, per fare festa nel cuore.
Buona Pasqua «in Cristo».
Brindisi, 17. IV. 2011, domenica delle Palme “de Passione Domini”.
+ Rocco Talucci
Arcivescovo di BRINDISI-ostuni
La morte di DARIO AMODIO, “cantore” di Jaddico
Ecco. Nell’elevare la nostra umile e fervorosa preghiera al Signore per il fratello Dario che ha già raggiunto il Cielo (“salutato”, ne siamo certi, dal suo amato Padre Pio )contemporaneamente chiediamo a lui -ed al padre Innocenzo- di VEGLIARE ATTENTAMENTE su quel luogo benedetto acchè non si infili, da qualche fessura, il fumo del cornuto. Si, perchè la Vergine stessa ha più volte detto che “laddove compare Lei si presenta subito satana”. E la Regina della Pace lì, a Jaddico, c’è stata. E la Sua celeste Presenza si sente ancora. Ma, duole dirlo, talora avvertiamo pure il tanfo fecale dell’accusatore e dei suoi schiavi. Trionfi la Vergine, in quello che è il Santuario della Tutta Bella! Madre della Chiesa, prega per noi.
A Dio, Dario!
postilla: come detto il Papa nella sua visita pastorale a Brindisi potè avere fra le mani la pubblicazione “Il Muro di Jaddico”di Dario Amodio.Il Santo Padre, tramite la Segreteria di Stato, si è degnato di rispondere all’allora Rettore del Santuario padre Innocenzo Parente, OCD con una lettera(l’originale è riportata nella foto a corredo di questo scritto) il cui testo è il seguente: ” Reverendo Padre,
in occasione della recente Visita Pastorale del Sommo Pontefice Benedetto XVI a Brindisi, Ella, anche a nome di codesta Comunità religiosa e dei devoti del Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa, Gli ha fatto pervenire fervide espressioni di ossequio e di gratitudine, assicurando speciali preghiere per la Sua persona e per le Sue intenzioni e unendo, in devoto omaggio, copia del pregevole volume “Il muro di Jaddico”, di Dario Amodio.
Il Santo Padre ringrazia di cuore per questo segno di filiale affetto e per i sentimenti che l’hanno suggerito e, mentre esorta a contemplare con Maria Santissima il volto di Cristo, per rimanere sempre con Lui e portare copiosi frutti di comunione fraterna e di lieta speranza, invoca i celesti favori e ben volentieri invia a Lei ed ai Confratelli l’implorata e propiziatrice Benedizione Apostolica, pegno di spirituale fervore nella via della perfezione evangelica, volentieri estendendola ai fedeli ed alle persone care.
Profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinta stima
dev.mo nel Signore Mons. Gabriele Caccia Assessore
tanti auguri, PADRE Arcivescovo!
Mons. Talucci da 10 anni Arcivescovo di Brindisi-Ostuni
“Mentre le campane suonano a distesa il mezzogiorno, io comunico ai sacerdoti e ai fedeli convenuti
in Cattedrale la lieta notizia della nomina di S. E. Mons. Rocco Talucci ad arcivescovo di
Brindisi-Ostuni. [. . .]
Continua così la serie degli Arcivescovi di Brindisi-Ostuni, nella continuità
della gerarchia apostolica e nella stabilità e crescita di una Chiesa antica e nobile che ha le sue
radici in S. Leucio e in S. Oronzo.
Per questo l’evento che si compie quest’oggi esce subito dalla cronaca, in ordine cioè alla pura
successione nell’ufficio, ed entra già nella storia della nostra gente e del territorio e si apre alla
parola del Signore: “Io sono il buon pastore” (Gv 10,11), “Vi darò pastori secondo il mio cuore”.
Con queste parole,
il 5 febbraio del 2000,
Mons. Settimio Todisco annunziava l’evento della
successione episcopale
nell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni da parte di
Mons. Rocco Talucci
che
veniva inviato da
Sua Santità Giovanni Paolo II
a subentrargli alla guida della Chiesa salentina.
Da allora sono passati esattamente dieci anni.
A molti potrà sembrare una ricorrenza di normale portata se non fosse per il fatto che questo
tempo è stato caratterizzato da un lavoro instancabile alla guida di una Chiesa che, già arricchita
dalla feconda saggezza conciliare di Mons. Todisco, si presentava all’appuntamento desiderosa di
realizzare nuove stagioni di vita ecclesiale.
L’attesa del nuovo Vescovo, accompagnata alla commossa gratitudine per chi lasciava, sono stati
i sentimenti vissuti dal popolo dell’Arcidiocesi. A questo è subentrata ben presto la piacevole
consapevolezza di un Pastore che nell’amabilità e cordialità dei tratti aveva il suo punto di forza
aggregante. Nelle sue parole e nelle scelte avviate emergeva con sempre più chiarezza il desiderio
profondo di un rapporto improntato alla paternità.
“Non li conosco ancora, ma li amo paternamente perché mi sono affidati dal Signore”
– così Mons. Rocco Talucci ebbe a dire ad un quotidiano locale riferendosi ai fedeli della nuova Diocesi
cui era destinato –“vorrei entrare nella loro storia per proclamare la parola di Dio con particolare
attenzione alla carità, ai giovani, ai sacerdoti, alle famiglie e al laicato”.
Oggi, in attesa di festeggiare
il decimo anniversario della presenza di Mons. Talucci tra noi
(8 aprile p.v.),
la Chiesa di Brindisi-Ostuni
si stringe intorno al suo Pastore augurandogli
pace, salute ed ogni bene
per continuare a gettare le sue reti nella Parola del Signore.
Brindisi, 4 febbraio 2010
Mons. Giuseppe Satriano