COMUNALI BRINDISI – chi votare, uomini o donne?

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Non per le fesserie sentite dai media ma per un mio pensiero che mi “ronza” per la testa da stamane proverò a parlare di un tema stradiscusso ma inutilmente (come la piu parte dei discorsi politici durante la fase pre-elettorale).

 

Mi riferisco al fatto che su quaranta consiglieri raramente abbiam avuto presenze femminili: potrei citare a memoria quasi tutte le concittadine che sono riuscite a conquistare, con i voti dei cittadini, uno scranno in quella Aula Consiliare intitolata a Caiati (un giorno esporrò il mio pensiero attorno alla opportunità della scelta di intitolare al bitontino quella Sala, e dirò pure la mia riguardo la intitolazione del Campo Sportivo Comunale a chi, in modo piu o meno diretto, e certamente con la complicità degli amministratori dell’epoca-erano gli anni della imperante diccì- ha voluto la demolizione del bellissimo Teatro Verdi in piazza Cairoli).

 

Ricordò una donna del partito liberale, una socialista, poi rammento la presenza nella Consigliatura del ’96 di Mina Gismondi e poche altre. Insomma: se arriviamo a dieci è pure assai. Ripeto, parlo di consiglieri comunali : se poi i Sindaci hanno ritenuto di voler mettere delle femmine a capo di Assessorati questo è un discorso diverso che esula dalla scelta del corpo elettorale che, come detto, pur essendo assolutamente bipartisan (anzi: notoriamente la popolazione femminile è superiore per numero a quella maschile) sceglie sempre e solo consiglieri comunali maschi.

 

Poiché nulla succede a caso e tutto ha una causa evidentemente anche in questo “fenomeno” c’è una spiegazione e non risiede nel destino cinico e baro e maschilista.

 

Ho sentito, spesso, femmine attiviste, militanti, “impegnate” (quasi tutte figlie della dannosa stagione rivoluzionaria sessantottina, che fu essenzialmente contro ogni autorità, Chiesa in primis e figura paterna/maschile subito dopo) dire in campagna elettorale che la colpa risiederebbe nelle stesse donne e finire con l’accusare le stesse di scegliere candidati maschi. Risultato: tutte trombate, cioè sonoramente bocciate dal corpo elettorale.

 

Io, in tutta sincerità e disinteresse, dico alle femmine candidate: dovete “costringere” (per favore: notare le virgolette!) il cittadino elettore che il Consiglio Comunale di Brindisi  ha bisogno  di voi.

Attenzione: mica cosimo da matteis sta dicendo che è necessaria la presenza in consiglio di, chessòio, dieci o quindici femmine. No. Io sto umilmente suggerendo ad ogni singola candidata di far conoscere in modo schietto, sereno e limpido la propria capacità, la propria competenza, la propria onestà, la propria moralità.

Il cittadino deve pensare che, si, Tizia Sempronia compirebbe benissimo il suo ruolo di Consigliere Comunale  e che anzi lo farebbe meglio di altri. Che poi è la normale dinamica attraverso la quale il cittadino elettore sceglie liberamente a chi dare il proprio voto. E, ma questo ovviamente vale per tutti, ricordando sempre che il cittadino (almeno, quello normale) apprezza e premia soprattutto la onestà.