JADDICO

O Vergine Immacolata, Regina dell’Universo, Madre della Chiesa e Madre mia amorosissima, Luce dell’anima mia e della mia mente, non permettere che io, indegno figlio tuo, mi allontani per un solo istante da Te.

Senza la Tua Luce mi perderei e diverrei servo del peccato ed invece non desidero che essere servo Tuo.

Accompagnami, illuminato dalla Tua Luce ed inebriato dal Tuo profumo, per i tortuosi sentieri di questa vita!

Coprimi negli assalti dell’inferno, con il Tuo manto, e rendimi invisibile a Satana!

Disponi, a Tuo piacere, della mia vita e non cessare di proteggermi e di benedirmi, sicchè, quando al Tuo Divin Figlio, piacerà di chiamarmi per la grande sentenza, io possa presentarmi a Lui sicuro della salvezza eterna.

O Maria Madre della Chiesa, prega per noi che ricorriamo a Te!

Primo Anniversario della morte di padre Mario

Padre Mario Pichierri + 21 giugno 2011.jpgE già. E’ passato un anno. Era il 21 Giugno, primo giorno d’estate. E padre Mario, uno dei Carmelitani più conosciuti fra quelli che son stati presso il Santuario di Jaddico, moriva. Proprio all’alba del giorno 21. Certo era malato e pertanto la notizia non ci colse proprio impreparati. Tuttavia, come si ricorderà, dopo il primo malore (un ictus) che aveva avuto a fine marzo pareva si stesse riprendendo. Poi invece il Signore lo ha chiamato a sè. Come dimenticare la camera ardente -nel salone del Santuario- con un padre Mario abbastanza irriconoscibile (la malattia lo aveva ingenerosamente un po’ “sfigurato”); e poi i funerali in Cattedrale. Quanti Confratelli! Quante persone. E quante lacrime ho versato. Eh padre Mario, ora sei nel Regno della Verità. Vedi tutto nitido, inclusi i tuoi, eventuali, errori.

Jaddico è lì. Questo inverno si sono celebrati i 25 anni della presenza dei Padri Carmelitani presso il Santuario “Maria Madre della Chiesa”. Pensa padre Mario: un giorno il Vescovo ha detto una cosa (dando precise indicazioni) riguardo il Santuario ed il giorno successivo un Superiore -non il Rettore- ha detto praticamente l’opposto. E quanta tensione. E quanta confusione: laici, religiosi… Certo: nulla di nuovo. Accade piu o meno in tutte le chiese e/o parrocchie. Solo che le persone vengono a Jaddico per cercare la pace, il silenzio, il conforto, Sacerdoti accoglienti e disponibilissimi per le confessioni, la direzione spirituale.

Mah, pazienza. Evidentemente il cornuto ha trovato dei bravi “collaboratori”. Forse, e mi dispiace dirtelo, sei stato ingannato persino tu. In buona fede, certo. Però ora, se puoi, provvedi, intervieni. E speriamo che già l’anno prossimo -se campo- nello scrivere del tuo Secondo Anniversario io possa descrivere una situazione piu serena a Jaddico. Dove – non ce lo scordiamo!- è apparsa la Vergine Santa. E la Sua celeste presenza si avverte, si sente. Mica le persone vengono per altre cose. No: per Lei. E per il Suo Divin Figlio. Ed una volta venivano pure per le Confessioni. Ora invece ci sono solo due Confratelli Presbiteri. E del resto le persone non è che abbiano tutta questa voglia di confessarsi. Certo, se un Sacerdote (non uno dei Padri del Santuario, tengo a precisare) dice durante la Eucaristia, pubblicamente e piu volte, che non è proprio necessario confessarsi per accostarsi al Corpo di Cristo (e l’Assemblea gli “obbedisce”…) non si fa una “buona pubblicità” al grande Sacramento della Confessione per il quale Nostro Signore ha effuso il Suo Preziosissimo Sangue!

Si, certo. Ti ho stancato: queste miserabili miserie umane lassù non esistono, lo so. Ma qui ci sono eccome. E fanno soffrire. Ma di una cosa sono certo: l’Immacolata vincerà. Ed il tanfo sulfureo -qualcuno sostiene di avvertirlo davvero- scomparirà. E gli operatori di iniquità -immorali, fattucchieri- andranno dove è giusto che vadano. Ciao padre Mario, vedi un po’ tu cosa puoi fare.

 

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Tantum ergo Sacraméntum
venerémur cérnui:
et antícuum documéntum
novo cedat rítui:
praestet fides suppleméntum
sénsuum deféctui.


Genitóri, Genitóque
laus et jubilátio,salus, hónor
virtus quoque sit et benedíctio:
procedénti ad utróque cómpar sit laudátio.

Amen

La Madonna del Carmelo e Jaddico

il 16 luglio ricorre la solennità liturgica di Nostra Signora del Carmelo. Ed è festa grande, ad esempio, a Mesagne: la Madonna del Carmine infatti è la Patrona della città messapica. Ma la devozione è universale ed anche in altri centri del nostro territorio vi sono presenze Carmelitane. Nella città capoluogo, poi, la presenza dei Religiosi Carmelitani è legata alla Presenza della Vergine stessa (nel 62-63 ma anche ora…). Parlo naturalmente del Santuario di Jaddico. Qui la devozione alla Mater Carmeli è viva da quel novembre dell’86 quando giunsero, appunto, i Padri Carmelitani Scalzi (o Teresiani) che da allora reggono il Santuario Mariano più caro a tutti i brindisini.

Non mi dilungo ulteriormente. Dico solo che la Vergine Santa ci tiene molto alle Sue Feste ed in quei giorni ci attende con particolare amore per donarci le Sue Grazie. A Jaddico, poi, ci attende giorno e notte, ventiquattro ore su ventiquattro: non facciamola aspettare troppo. Lei è la Madre: Madre di Dio e Madre nostra!

‎15 LUGLIO 2011
Vigilia della Festa della BVM Madre del Carmelo.
Celebrazione Eucaristica.
(nella foto tre dei quattro Religiosi che, attualmente, compongono la Comunità dei Carmelitani Scalzi presente a Jaddico)

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