Sono ancora misteriose le cause che hanno portato alla morte di un giovane ufficiale italiano, un ventiseienne pugliese, deceduto in circostanze, appunto, ancora tutte da chiarire. Potrebbe anche essersi trattato di un suicidio o quantomeno al momento non è esclusa tale drammatica ipotesi.
Michele Padula, originario di Montemesola (Taranto), militare italiano della Kfor, la Forza Nato in Kosovo, è morto in quello che viene ritenuto un incidente avvenuto questo pomeriggio in una base del contingente italiano nel nord del Kosovo.
All’interno del campo si è sentito un colpo d’arma da fuoco, e il soldato è stato trovato morto, con il suo fucile vicino.
Stando alla fonte, dal fucile sarebbe partito accidentalmente un colpo mentre il militare era impegnato nella pulizia della sua arma. Sull’episodio sono comunque in corso indagini da parte dei responsabili militari.
Altre fonti parlano invece di un probabile insano gesto: si tratterebbe di «un episodio drammatico di suicidio personale». Lo riferiscono a Tmnews fonti da Pristina precisando che «il militare è stato trovato morto stamattina» nella base italiana di stanza a Novo Selo, fra i villaggi di Zupc e Caber, non lontano da Kosovska Mitrovica.
Se confermato, sarebbe il primo episodio di sucicidio di un militare italiano in Kosovo, dal dispiegamento della missione Nato, Kfor, nel 1999.