TUTURANO – Incidente sul lavoro, grave operaio 33enne

contrada paticchio,tuturano,donato mansueto,incidente sul lavoro,ospedale perrino di brindisi,maggio 2013TUTURANO (BRINDISI), 20 MAGGIO – Un operaio di 33 anni, Donato Mansueto, si e’ maciullato una gamba con una falciatrice mentre ripuliva, assieme ad altri dipendenti della “Vivai Aversa”, un campo fotovoltaico. L’uomo e’ ricoverato in gravissime condizioni nella rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi.

Sul posto, in contrada Paticchio, sono intervenuti vigili del fuoco ed ispettori dello Spesal che stanno verificando il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

fonte: www.ansa.it


Saccomanno sulla mancata visita di D’Attis: “Non dovevano sbarrargli la strada”

SACCOMANNO.jpgAnche il Senatore del Pdl dottor Michele Saccomanno interviene sulla vicenda della mancata visita del Candidato Sindaco di Brindisi Mauro D’Attis presso l’Ospedale Perrino di Brindisi. Come è noto al Candidato del centrodestra è stato opposto un cortese rifiuto ed un invito a rispettare gli orari di visita dei parenti e di formulare una richiesta scritta oltre al divieto delle riprese televisive. Il Parlamentare brindisino, già Assessore Regionale alla Sanità nonche noto ortopedico, ha ritenuto di dover esprimere le considerazioni che seguono:

«D’Attis poteva andare in ospedale e rendersi conto delle realizzazioni e delle problematiche? Penso di sì, con civiltà, con ordine cercando di non arrecare disagi allo svolgimento del lavoro del personale sanitario. Egli è, con pochi altri, candidato a sindaco del Comune capoluogo con compiti sanitari rilevanti.

I responsabili dell’ospedale non dovevano, a mio modesto avviso, “sbarrare la strada”, ma dovevano aiutarlo a svolgere autorevolmente una presa di coscienza delle situazioni in essere».

Lo dichiara, come detto,  il senatore Michele Saccomanno, dopo aver appreso la notizia della mancata visita di Mauro D’Attis, candidato sindaco,  all’ospedale Perrino.

«Non rendiamo la campagna elettorale contesto volgare di sola competizione accattivante di consenso. Vogliamo persone da votare? Vediamo cosa capiscono dei molti problemi sanitari e valutiamole per le osservazioni e proposte conseguenti. Sono sicuro che si poteva fare meglio. Accompagnarlo sarebbe stato un servizio all’ospedale, non al singolo candidato».

Sulla propaganda nei luoghi di cura e sanitari in genere conclude: «Limitiamola, ma lavoriamo insieme per migliorare la politica. D’Attis ha fatto bene ad andare in ospedale e farà bene a ritornarci, spero con altra accoglienza »