La tiritera ultima è “sono nervosi perché dai sondaggi vedono che sono giù”. Che, di per sé, sarebbe una affermazione ragionevole, verosimile. Il fatto è che questi benedetti sondaggi li vedono solo loro (in verità vedono solo loro pure il nervosismo: mai visto D’Attis nervoso e/o arrabbiato. Certo, oggi era giustamente indignato per la storia, davvero incredibile, del Convegno. Ma di questo ne parliamo a parte).
Io chiedo, in modo ufficiale (se volete faccio la domanda in carta bollata) di potere accedere alla visione di codesti sondaggi. Non sono riuscito a trovarne uno. Aggiungo pure che, mi pare, nell’ultimo mese di campagna elettorale è proibito(se non erro) ogni sondaggio quindi davvero ho difficoltà a capire di quali sondaggi parlano.
Se proprio non potete donarci la visione diretta di questi famosi sondaggi (ma fatti da chi, poi?) almeno fateci la carità di dirci quali sarebbero i dati che emergono. Forse Consales ha il 74%, così si toglie pure la “pizzicata” di superare altri? Io invece credo che il laboratorio dovrebbe mettere la firma se giunge non al 74 ma al 47, ma dubito fortemente che quella coalizione così eterogenea, che non comunica, nata da strappi e litigi, condita di voltagabbana, possa raggiungere quota quaranta.
Di più: ogni giorno che passa il gradimento tra i cittadini cala. Oggi la barzelletta schifosa dell’Assessore candidato, domani il comizio post Messa nel sagrato, poi la storia del Convegno. I cittadini sanno bene che D’Attis è una persona esperta e capace. E sanno pure che non ci si improvvisa amministratori dall’oggi al domani. Un conto è fare il muratore o il salumiere, il bracciante o l’usciere, il fornaio o il bidello (e lo dico da figlio di un notissimo bidello della storica Scuola Rubini) : fare il Sindaco di una città Capoluogo di Provincia come Brindisi non è da tutti.
Ed i cittadini lo sanno.