UNIVERSITA’ POPOLARE “Guglielmo CESARIA”
C A R O V I G N O (BR)
BANDO DI CONCORSO SUL BRIGANTAGGIO MERIDIONALE POST’UNITARIO.
Il 13 febbraio 1861 cadeva la fortezza di Gaeta dopo tre mesi di assedio e di resistenza eroica, tre mesi di sofferenze disumane, tre mesi di massacri perpetrati dal generale piemontese Cialdini. 160 mila bombe rasero al suolo la citta e fiaccarono per sempre la sua vitalità ma non la sua storia.
Il 13 febbraio 1861 è una data che tutti, specialmente ogni Meridionale, dovrebbero ricordare perché da allora iniziò una resistenza senza quartiere contro gli invasori savoiardi (invasione senza dichiarazione di guerra) che al Sud nessuno voleva. Nacque in quel giorno la “questione meridionale”
Il movimento di resistenza all’invasione piemontese, chiamato brigantaggio, in realtà fu un grande movimento popolare. Molti tribunali definirono i briganti PARTIGIANI, REGI O LEGITTIMISTI: difendevano la loro Patria, il loro RE e la Chiesa Cattolica da un’orda massonica che voleva colonizzare e continua ancora a colonizzare il Meridione.
Anche Carovigno, per intervento ed iniziativa dei patrioti legittimisti (cd.” Briganti”) insorse.
I Patrioti (cd. Briganti) diedero avvio all’insurrezione il 21 novembre 1862 nelle ore precedenti l’alba, alle ore 5 circa.
Quella notte la banda brigantesca, forte di un contingente di circa 100 uomini, appartenenti alle bande del Romano e del carovignese Laveneziana, sostò nella vicina masseria Colacurto. La banda mosse alla volta del paese, preceduta da una dozzina di uomini a piedi. Giunti al Corpo di Guardia, in piazza, il milite di sentinella intimò loro il: Chi va là? Risposero: Guardia Piemontese! Ed aprirono il fuoco.
Cominciò così l’insurrezione di Carovigno. Fra i tanti nominativi, nel processo che seguì, ci sono:
Giuseppe Calò – delegato straordinario
Sac. Giovanni e Vincenzo Padalino – ospitanti il delegato
Errico Romano alias La Morte – C.te dei Briganti di Gioia del Colle
Giuseppe Nicola Laveneziana alias Figlio del Re – capo brigante
Salvatore Laveneziana, – brigante
Gegorio Faraone Azzariti – Nobile;
Maria Stella Rosselli: domestica dell’Azzariti;
Pasqualino Sicardi, Domenico Marraffa: collaborazionisti dei briganti;
Raffaele Azzariti – Comandante la prima compagnia della Guardia Nazionale;
Salvatore Brancasi – Comandante la seconda compagnia della Guardia Nazionale;
Giuseppe Trisolini;- secondo tenente della 1^ compagnia della Guardia Nazionale in servizio all’arrivo dei Briganti; militi in servizio nel corpo di guardia al momento dell’invasione: Serg, Carmine Bruni, Caporale Angelo Cisternino, Giuseppe Prodi, Teodosio Epifani Lepore, Emanuele Patisso, Pietro Valente, Giovanni De Biasi, Giovanni Lanzillotti, Giuseppe Monaco, Domenico Martino, Pasquale De Simone, Raffaele Lanzillotti, Pasquale Tateo, Antonio Leo .
La gran parte della popolazione prese parte volontariamente agli avvenimenti, unendosi agli invasori al grido di Viva Francesco II.
Questa Università, in occasione dei 150 anni dall’insurrezione carovignese, bandisce un concorso per un componimento, in poesia o prosa, nonché un’opera d’arte, pittura e scultura dal tema:
“RAPPORTI ESEGETICI TRA IL BRIGANTAGGIO MERIDIONALE POST’UNITARIO E LA RESISTENZA PARTIGIANA” . I componimenti dovranno pervenire entro il 31dicembre 2012
Il Presidente: Luigi CESARIA
UNIVERSITA’ POPOLARE- Via D.Chiesa,45/a T.3928837289 email: luigi.cesaria@libero.it 72012 CAROVIGNO (BR)