La morte di frà Modestino: oggi le esequie a San Giovanni Rotondo, domani a Piretrelcina e tumulazione

I funerali di fr. Modestino da PietrelcinaÈ stata aperta l’altro ieri sera, Domenica 14 Agosto 2011,  alle ore 22,11, la chiesetta antica intitolata a Santa Maria delle Grazie, dove è stato composto il corpo di fr. Modestino Fucci da Pietrelcina, deceduto nel primo pomeriggio di ieri per uno scompenso multi organo dovuto all’età avanzata. Quando è stato spalancato il pesante portone ligneo, più di cento persone, che erano da tempo in attesa sul sagrato recitando il Rosario, si sono riversate all’interno della piccola chiesa seicentesca, per rendere omaggio al frate laico che per circa trent’anni, dopo la morte di Padre Pio, svolgendo il compito di portinaio, ha accolto e ascoltato un incalcolabile numero di persone, assicurando per ogni necessità la propria preghiera e l’intercessione del suo santo Compaesano, del quale era considerato l’erede spirituale.

La Celebrazione Eucaristica esequiale in suffragio di fr. Modestino si svolgerà oggi Lunedì 16 Agosto, alle ore 16,30, nel santuario “Santa Maria delle Grazie” e sarà presieduta dall’arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro.
Subito dopo la salma sarà trasportata nel paese natale del frate defunto, Pietrelcina, nella chiesa conventuale della Sacra Famiglia, dove sarà celebrata una seconda Messa funebre il 17 agosto, sempre alle ore 16,30.
Fr. Modestino non ha mai nascosto la sua compiacenza per essere nato nello stesso paese di Padre Pio e, in un suo libro di memorie, non ha mancato di sottolineare come anche il suo illustre Compaesano era fiero delle sue origini pietrelcinesi: «Padre Pio era sempre felice quando i suoi compaesani gli facevano visita. Li riceveva con particolare affetto. Voleva saper notizie di Pietrelcina e delle famiglie “pucinare”. Appena mi vedeva comparire – è fr. Modestino che racconta – se era circondato da confratelli o amici, diceva additandomi: “Domandategli di che paese è lui”; e si divertiva quando io rispondevo che ero di Pietrelcina. Un giorno, nella sua cella n. 1, stavamo padre Onorato Marcucci ed altri confratelli e, nell’arrivare, entrai per salutarlo; e padre Onorato: “Padre spirituale, vedete chi arriva”, disse; e Padre Pio gli rispose: “Eh, paisà, digli forte a chi sei paesano; e poi digli che stiamo anche vicini di casa”.
Con quella battuta voleva dire che era uno onore essere suo compaesano; ma per me e per i pietrelcinesi, oltre ad essere un onore, è una grande responsabilità» (Fra Modestino da Pietrelcina, Io… testimone del Padre, San Giovanni Rotondo (Fg), Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, 1992, p. 45).

La morte di DARIO AMODIO, “cantore” di Jaddico

Immag181.jpg
E’ morto all’inizio della Settimana Santa e già questo è un “indizio”. Un indizio Celeste,sia chiaro! Dario Amodio, brindisino, fra i tanti meriti che porta con sè ora che è al cospetto di Dio -oggi, 19 aprile, si sono svolte le sue esequie presso la chiesa Ave Maris Stella- c’è pure quello di aver “edotto” Papa Benedetto XVI degli eventi straordinari e prodigiosi accaduti a Brindisi fra l’agosto del 62 ed il maggio del 63. Già, perchè Amodio ha realizzato -su invito di Padre Arcivescovo e con la “segnalazione” del compianto padre Innocenzo Parente– un volume molto bello (“il muro di jaddico”) destinato proprio al Vicario di Brindisi in occasione della sua storica Visita Apostolica del 14 e 15 giugno 2008 alla nostra città. Il libro è davvero molto bello e ricco di dati, testimonianze e foto (queste ultime provenienti dall’archivio di famiglia che Tonino, il figlio del veggente Teodoro D’Amici, custodisce e conserva con amore).

 

 

Ecco. Nell’elevare la nostra umile e fervorosa preghiera al Signore per il fratello Dario che ha già raggiunto il Cielo (“salutato”, ne siamo certi, dal suo amato Padre Pio )contemporaneamente chiediamo a lui -ed al padre Innocenzo- di VEGLIARE ATTENTAMENTE su quel luogo benedetto acchè non si infili, da qualche fessura, il fumo del cornuto. Si, perchè la Vergine stessa ha più volte detto che “laddove compare Lei si presenta subito satana”. E la Regina della Pace lì, a Jaddico, c’è stata. E la Sua celeste Presenza si sente ancora. Ma, duole dirlo, talora avvertiamo pure il tanfo fecale dell’accusatore e dei suoi schiavi. Trionfi la Vergine, in quello che è il Santuario della Tutta Bella! Madre della Chiesa, prega per noi.

A Dio, Dario!

 

 

 AAA.gif

postilla: come detto il Papa nella sua visita pastorale a Brindisi potè avere fra le mani la pubblicazione “Il Muro di Jaddico”di Dario Amodio.Il Santo Padre, tramite la Segreteria di Stato, si è degnato di rispondere all’allora Rettore del Santuario padre Innocenzo Parente, OCD con una lettera(l’originale è riportata nella foto a corredo di questo scritto) il cui testo è il seguente: ” Reverendo Padre,
in occasione della recente Visita Pastorale del Sommo Pontefice Benedetto XVI a Brindisi, Ella, anche a nome di codesta Comunità religiosa e dei devoti del Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa, Gli ha fatto pervenire fervide espressioni di ossequio e di gratitudine, assicurando speciali preghiere per la Sua persona e per le Sue intenzioni e unendo, in devoto omaggio, copia del pregevole volume “Il muro di Jaddico”, di Dario Amodio.
Il Santo Padre ringrazia di cuore per questo segno di filiale affetto e per i sentimenti che l’hanno suggerito e, mentre esorta a contemplare con Maria Santissima il volto di Cristo, per rimanere sempre con Lui e portare copiosi frutti di comunione fraterna e di lieta speranza, invoca i celesti favori e ben volentieri invia a Lei ed ai Confratelli l’implorata e propiziatrice Benedizione Apostolica, pegno di spirituale fervore nella via della perfezione evangelica, volentieri estendendola ai fedeli ed alle persone care.
Profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinta stima
dev.mo nel Signore Mons. Gabriele Caccia Assessore