Dopo la decisione della apposita commissione di nominare Matera quale capitale europea della cultura per il 2019 ecco che, inevitabili,
fioccano i commenti delle città “trombate” ma anche da parte di quelle città in qualche modo vicine (geograficamente e non solo). E’ il caso di Mauro D’Attis, già Vice Sindaco di Brindisi durante la luminosa Amministrazione Mennitti (non è superfluo ricordare che la idea della Candidatura a Capitale Europea fu una intuizione dell’allora primo cittadino di Brindisi. Ma su questo ci torneremo prestissimo) che in queste ore dirama un comunicato che si presta a diverse interpretazioni: e per evitare di sbagliare riportiamo le parole di D’Attis (Forza Italia, “corrente” fittiana, e Capogruppo in Comune del partito di Berlusconi) che è stato anche candidato sindaco, senza commento alcuno. Eccole:
“È indubbiamente una brutta notizia per Lecce ma questo non toglie alcun merito alla bravura di Paolo Perrone, sindaco innovatore che ha creduto fino in fondo in quella candidatura animando con entusiasmo la sua città ed esaltandone le sue bellezze. Peccato che Brindisi in tutto questo sia stata apprezzata principalmente per l’utilità del suo aeroporto, non ci sia stato alcun coinvolgimento di tutti i movimenti culturali della città e non siano state esaltate le ricchezze storiche e dei beni artistici e architettonici di cui essa è dotata.
La città di Brindisi ha perso due volte. Se Lecce, pur non avendo vinto, ha lasciato traccia del suo percorso fatto di entusiasmo, di idee e movimento culturale, Brindisi non ha mai avuto un ruolo dignitoso in questa partita. Il sindaco Consales non ha stimolato un simile fermento tra i brindisini, non ha coinvolto le migliori risorse umane disponibili relegando il tutto ad una semplice pratica burocratica. Che Brindisi partecipasse a una corsa così importante, in città, se ne sono accorti davvero in pochi”.