Capitale Europea della Cultura – Lecce “trombata”, il commento di Mauro D’Attis (FI)

MAURO D'ATTIS Dopo la decisione della apposita commissione di nominare Matera quale capitale europea della cultura per il 2019 ecco che, inevitabili,
fioccano i commenti delle città “trombate” ma anche da parte di quelle città in qualche modo vicine (geograficamente e non solo). E’ il caso di Mauro D’Attis, già Vice Sindaco di Brindisi durante la luminosa Amministrazione Mennitti (non è superfluo ricordare che la idea della Candidatura a Capitale Europea fu una intuizione dell’allora primo cittadino di Brindisi. Ma su questo ci torneremo prestissimo) che in queste ore dirama un comunicato che si presta a diverse interpretazioni: e per evitare di sbagliare riportiamo le parole di D’Attis (Forza Italia, “corrente” fittiana, e  Capogruppo in Comune del partito di Berlusconi)  che è stato anche candidato sindaco, senza commento alcuno. Eccole:

“È indubbiamente una brutta notizia per Lecce ma questo non toglie alcun merito alla bravura di Paolo Perrone, sindaco innovatore che ha creduto fino in fondo in quella candidatura animando con entusiasmo la sua città ed esaltandone le sue bellezze. Peccato che Brindisi in tutto questo sia stata apprezzata principalmente per l’utilità del suo aeroporto, non ci sia stato alcun coinvolgimento di tutti i movimenti culturali della città e non siano state esaltate le ricchezze storiche e dei beni artistici e architettonici di cui essa è dotata.
La città di Brindisi  ha perso due volte. Se Lecce, pur non avendo vinto, ha lasciato traccia del suo percorso fatto di entusiasmo, di idee e movimento culturale, Brindisi non ha mai avuto un ruolo dignitoso in questa partita. Il sindaco Consales non ha stimolato un simile fermento tra i brindisini, non ha coinvolto le migliori risorse umane disponibili relegando il tutto ad una semplice pratica burocratica. Che Brindisi partecipasse a una corsa così importante, in città, se ne sono accorti davvero in pochi”.

Partita la Regata Brindisi-Corfù – il “giallo” Matera 2019

BR-CORFU TRAGITTO.jpgBR-CORFU LOGO 2013.gifE’ partita stamane la Regata Brindisi-Corfù –giunta alla sua Ventottesima Edizione : tutte le info sul Sito Ufficiale della Manifestazione (http://www.brindisi-corfu.it/) – e va fatto un plauso a tutta la Organizzazione per questo evento –sempre piu noto- che in qualche modo rende lustro alla nostra Città ed all’intera Puglia.

E’ balzata agli occhi, però, una cosa: il Sito di “TRM- RadioTelevisione del Mezzogiorno” ha pubblicato un articolo (visto alle ore 16.50 di oggi, giovedì 13 giugno, e questo è il link diretto : http://www.trmtv.it/home/sport/2013_06_11/52263.html) con un titolo che, per così dire, “inquieta” un po’ ed è il seguente: Regata Brindisi Corfù, a sostegno di Matera 2019.

Già i brindisini erano, in verità, rimasti male alla rinuncia –effettuata dalla locale Amministrazione di centrosinistra guidata dal PD Mimmo Consales- della candidatura di Brindisi come capitale europea della cultura (rinuncia cui ha fatto seguito la piena adesione al Comitato che promuove la candidatura  di  Lecce, un comune pugliese a sud di Brindisi): ora apprendere che la Regata “sponsorizza” anche la candidatura di Matera lascia un po’ titubanti.

Poi, effettivamente, leggendo l’articolo citato si comprende che, insomma, il titolisti ha un po’ stravolto le cose: nel pezzo firmato da tale Andrea Rospi si riportano le seguenti dichiarazioni del  presidente del Comitato Matera 2019, Salvatore Adduce: “Sono molto grato a queste due realtà che hanno voluto supportare la nostra candidatura attraverso la loro partecipazione alla Regata internazionale “Brindisi – Corfù” e attraverso altre iniziative. Questo impegno ci aiuta molto, ci spinge a continuare nel lavoro intrapreso  e ci dice che non siamo soli in questo percorso”  Le due realtà di cui parla Adduce sono due imbarcazioni materane che partecipano alla regata brindisina. Insomma come ognuno potrà ben comprendere leggendo l’articolo la  “Brindisi-Corfu” non  è “a sostegno di Matera 2019” come il titolo lasciava intendere. Senza voler minimamente insegnare il mestiere ai colleghi resta il fatto che gli articoli vanno letti per intero e non ci si può fermare ad un rapido sguardo ai titoli.

cosimo de matteis