La nascita della A.S. “Città di Brindisi” srl

Ho scritto delle brevi considerazioni, a caldo, pochi minuti dopo la nascita della nuova società calcistica (chi vuole leggerle la trova qui: http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/07/29/a-s-citta-di-brindisi-srl.html ). Ora son passati quasi due giorni e confermo in toto quanto ho scritto. In particolare, purtroppo, la parte “profetica”: è un tentativo, abbastanza disperato, di far quadrare il cerchio. Ma, ed è evidentissimo per chi ha un briciolo di giudizio, ci sono palesi contraddizioni, interessi politici (con politicanti alle spalle) e poca umiltà. Così -e ripeto: COSI. Si, chè c’è sempre la speranza che qualcosa possa cambiare- non si andrà molto lontano. Quello che dispiace davvero è che con la probabilissima gestione fallimentare, litigiosa e sparagnina (epperò con la mai sopita ambizione di celebrità e, perchè no, qualche liretta) che –SALVO INVERSIONI DI ROTTA O EVENTI AL MOMENTO IMPREVEDIBILI– sarà la naturale conseguenza di questo passo azzardato ed irriflesso

C  O  I  N   V   O   L   G   E   R  A’

la intera città (come se non avessimo già fatto abbastanza figuracce), la Amministrazione Comunale ed infine la Giunta. Ma la cosa che spiace di più sarà la vergognosa strumentalizzazione che si farà: ve la dico fin da ora, prima ancora che accada. Eccola: “QUIDDU, MENNITTI, GIA SAPIA CA LU PALLONI ERA SPARERI ED E’ FATTU LA BABBIATA CA SI MUVIA, DATTIS LU STESSU. PO’ ANNU MISU A MMIENZU STI BBRAVI VAGNUNI, L’ANNU TITTU “SCIATI, VI IUTAMU NUI” E PO’ L’ANNU LASSATI SULI”. Tutto falso, tutto strumentale. Nelle intenzioni vi era la creazione non di una bocciofila o di una squadra per un torneo di calcetto, ma di una seria Società di calcio, con imprenditori seri e persone di sport serie, competenti e preparate. Hanno, stoltamente, fatto di testa loro ed hanno respinto il “nemico”. Contenti loro. Chi è causa del suo mal pianga sè stesso.

Non infierisco ulteriormente perchè ho già scritto abbastanza. Concludo dicendo che raramente mi sono sbagliato. E, di fatti, oggi leggo e sento cose che io avevo detto due anni fà. Ciò se da un lato mi dà la conferma della bontà della mia personale capacità di lettura e di interpretazione d’altro canto dovrebbe spingere chi mi legge a prendere sul serio le mie considerazioni. Fate un passo indietro. L’umiltà che chiedete agli altri vivetela voi ma coi fatti, non a parole. Chiaritevi fra voi stessi, ci sono diverse anime in questa società, non siete uniti. Siete già divisi. Come era diviso il comitato e come si son rivelate fallimentari tutte le iniziative casarecce che da anni vediamo. Ripeto: la cosa che mi dispiace moltissimo è che le colpe ricadranno su Mennitti e D’Attis. Perchè, per il resto, sono abbastanza distaccato e soprattutto disincantato: l’età serve pure a questo.

logo as citta di brindisi

 

post scriptum: che fine han fatto quei tesserati che manifestavano (in piazza, sui giornali e sui media in genere) per il Brindisi? Mò c’annu persu ddì sordi di lu brindisi non sindi fregunu cchiù nnienti?