Con Antonio Flora la “rinascita” definitiva del calcio brindisino?

ANTONIO FLORA Notiz.jpgNoi naturalmente lo speriamo. Ma a “cronache brindisine” abbiamo la memoria lunga: non dimentichiamo, ad esempio, il “trattamento” che il neo Presidente ebbe non più tardi di quindici mesi fa.

E se lui –giustamente- cerca di dimenticare (sebbene, di recente, ha avuto modo di ribadire cosa avvenne nella estate del 2011) e di legare con la città e la tifoseria, noi ricordiamo bene –e lo ricorderemo spesso- l’ostracismo che Antonio Flora incontrò a Brindisi. Ostilità peraltro non dissimile da quella che una frangia (sparuta ma terribilmente influente) di “tifosi” ha avuto nei confronti dell’Ingegnere Annino De Finis. E non erano solo i tifosi: persino  politici e giornalisti (diciamo così…) si son permessi di insultare e deridere il Dirigente del Brindisi, anche in nome di una ilare –quanto infondata- teoria secondo la quale “da Fasano o da Foggia non è mai venuto nulla di buono e Brindisi non ha bisogno di questi forestieri”.

Sappia il dottor Flora –cui va il  nostro sincero  benvenuto– queste cose. Ovviamente lui le sa bene, molto bene. Ma, da parte nostra, abbiam voluto ribadirle: repetita iuvant. Ed inoltre è bene dirle prima certe cose: prima che i soliti pagliacci inscenino ulteriori –appunto- pagliacciate contro il neo Presidente del Brindisi. Buon lavoro ad Antonio Flora e… FORZA BRINDISI!

cosimo de matteis


postilla:giunge la eco di una particolare -e sacrosanta!-sensibilità del Presidente Flora verso l’annosa questione dei “portoghesi” e, in genere, della ovvia necessità che ogni persona paghi il biglietto allo stadio. Chi scrive, per tale “battaglia”, ha fatto di tutto ma il problema -davvero fastidioso ed irritante- evidentemente sussiste ancora. Bene: sappia Flora di avere un tenace “alleato” in cronache brindisine