Brindisi “rinata”? Intanto godiamoci la festa di Cristo Salvatore a Sant’elia

In questi giorni si dice, forse in modo affrettato se non proprio superficiale, che Brindisi “è rinata” od altre espressioni simili. Evitiamo accuratamente di entrare nella questione. Almeno per ora. Il pressappochismo e la superficialità sono, per certi versi, l’altra faccia della dow 4 lug 11 009.jpgdisonestà e della illegalità che connota la nostra città ed i nostri concittadini. Sicchè “cronache brindisine” si astiene volutamente da ogni valutazione sulla c.d. “rinascita brindisina” che secondo taluni sarebbe in atto.

Ed invece vi diamo conto di una realtà cittadina ben consolidata e, nel suo ambito, abbastanza conosciuta. Parliamo del Quartiere Sant’elia e specificatamente della festa parrocchiale di Cristo Salvatore che proprio nella giornata odierna ha il suo culmine.

Non esiste, nella Liturgia, una festa specifica di “Cristo Salvatore” –che è il nome di una delle due parrocchie del rione Sant’elia (il più popolato di Brindisi) ma “da sempre” la si festeggia la Domenica successiva a quella del Corpus Domini, e quindi oggi. (in realtà don Massimo Mengasi, il giovane vice Parroco, ritiene che la solennità di Cristo Salvatore coinciderebbe con quella della Trasfigurazione e cioè il 6 agosto; ma, come detto, si è deciso di festeggiarla nella Domenica odierna).

 

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Come ogni festa che si rispetti anche quella di “Cristo Salvatore” ha il suo Comitato Patronale, il suo programma e persino i suoi fuochi pirotecnici. Ma, è questo è un grande merito dei Sacerdoti, non si disgiunge l’aspetto civile da quello prettamente religioso. Anzi: è proprio quest’ultimo quello che si vive piu intensamente durante i giorni di festa. Ed anche quest’anno è stato così. Felice coincidenza le solennità del Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria che rientrano nel Triduo preparatorio.

Le Celebrazioni sono state vissute con compostezza e serena gioia: la bella chiesa parrocchiale –di recentissima costruzione- ha accolto i fedeli “indigeni” e molti anche provenienti da altre parrocchie.

Infine ecco il “programma” odierno: stamane due Celebrazioni festive (domenicali) alle ore 9 ed alle ore 11. In serata il “clou”: Solenne Concelebrazione Eucaristica alle ore 19 –preceduta dal Santo Rosario alle 18.30- ed al termine la Processione lungo le strade del quartiere con la statua di Cristo Salvatore che in questi giorni troneggia solennemente accanto all’altare maggiore.

 

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Durante la processione, in via Mantegna all’altezza del campo sportivo, una sosta per i fuochi d’artificio. Poi la statua rientra solennemente in chiesa accompagnata da centinaia e centinaia di fedeli che sostano nella chiesa. Molti fedeli restano sorpresi a vedere la bellezza ed il decoro di questa realtà parrocchiale della estrema periferia. E le preghiere “salgono” spontanee.

La Banda di San Michele Salentino allieterà la giornata e le luminarie aumentano il senso di festa. Uno spettacolo musicale, in piazza Felice Casorati a venti metri dalla chiesa, conclude la serata per la gioia dei tanti ragazzi del quartiere che già in queste sere brulicavano fra le luci e le bancarelle. Un grazie al parroco, il cellinese Don Sergio Vergari ed a tutta la comunità parrocchiale. In particolare all’instancabile Mimino Esposito Presidente del Comitato. Buona festa amici di Cristo Salvatore!

cosimo de matteis

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Segnaliamo il bel Sito della Parrocchia(www.cristosalvatorebrindisi.it) in esso, fra le altre cose, è possibile visitare “virtualmente” la bella chiesa parrocchiale attraverso una ricca fotogallery.Infine -ma davvero infine- si ricorda l’esistenza di un modestissimo blogghetto amatoriale uintitolato anch’esso a Cristo Salvatore: http://cristosalvatore.myblog.it/

 

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alcune immagini della Festa degli anni passati

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SALVATORE FRANCESCO LACIRIGNOLA – Nel XXX Anniversario della morte la moglie Maria lo raggiunge in Cielo

SALVATORE.jpgErano le ore 15 del 22 maggio 1983 e, nella sua casa al quartiere Cappuccini, moriva Salvatore Francesco Lacirignola. Esattamente trent’anni dopo –oggi, mercoledì 22 maggio 2013- è morta la sua consorte Maria Maniglio. Chi conosce la vita di Salvatore e la sua intensa attività spirituale non si  sorprenderà di tale coincidenza: altre circostanze sono state connotate da quest’aspetto e per un cristiano queste non sono semplici coincidenze ma “segni” celesti. Di seguito riportiamo un breve profilo della vita di Salvatore:

 

Salvatore nacque a Gallipoli il 3 febbraio 1917: aveva perciò circa trent’anni quando, finita la guerra, dove era stato internato in un lager, decise di portare il cilicio.

 

Dalla contemplazione della croce riceveva l’ispirazione a somigliare sempre più a Cristo Sofferente. A volte dormiva per terra, altre notti le passava in preghiera, spesso digiunava.

 

Voleva somigliare a Cristo anche nella povertà perciò, tenendo per sé quanto bastava per la sopravvivenza della sua famiglia (era sposato), distribuiva il resto ai poveri.

 

Pregava e offriva se stesso per tutti. Il Signore gradì la sua offerta ed egli divenne cieco e sofferente.

 

Scrisse preghiere per l’Adorazione Eucaristica e fondò “I CAVALIERI DELL SS. SACRAMENTO”.

 

Quest’ultima è una Associazione Eucaristico-Mariana, riconosciuta dal nostro Vescovo (ed anche da lui incoraggiata a proseguire) che ha come “capisaldi” la Adorazione Eucaristica (che si svolge ogni 22 del mese presso la Chiesa delle Anime in Brindisi)in spirito di riparazione ed ovviamente la forte devozione alla Vergine Santa Presidente della Associazione è Stefano Paiano, Diacono Permanente, che ebbe la fortuna in vita di conoscere Salvatore, divenirne amico e, soprattutto, portagli la Santa Eucaristia gli ultimi anni della sua vita, essendo Salvatore infermo e cieco in casa.

 

Morì a Brindisi alle tre del pomeriggio del 22 maggio 1983.

 

Era domenica di Pentecoste e giorno conclusivo del Congresso Eucaristico Nazionale. Quasi un segno e una promessa del Signore.

 

Anche questo anno il 22 maggio cade nella Vigilia di Pentecoste! Un ulteriore “segno”.

 

 


Criminalità in città: interviene Quarta (Fratelli d’Italia)

Roberto_Quarta.JPGDa Roberto Quarta, Coordinatore Cittadino di “Fratelli d’Italia”, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

 

In considerazione degli ultimi accadimenti di cronaca avvenuti in città, ed in particolare ai deplorevoli e vili atti criminali che hanno registrato un notevole incremento negli ultimi due mesi, costituiti da incendi di auto e negozi, furti in appartamenti e rapine, “Fratelli d’Italia”, nell’esprimere seria preoccupazione e sdegno in ordine ai predetti atti criminosi, chiederà a Sua Eccellenza il Prefetto di Brindisi, con la sollecitudine che il caso richiede, un incontro con una nostra delegazione al fine di discutere delle possibili iniziative di ordine pubblico e di sicurezza da intraprendere.  

Roberto Quarta

Coordinatore Cittadino  – “Fratelli d’Italia” Brindisi

 

 

L’Associazione “Brindisi che produce”: RIBELLARSI ALLA ARROGANZA DI EDIPOWER

"Brindisi che produce", edipower, comunicato, brindisi, notizie, cronaca, brindisi cronaca, cronache brindisine, notizie da brindisi, le ultime da brindisi, sabato 6 aprile 2013, Dalla Associazione locale “Brindisi che produce” (che riunisce imprenditori, commercianti e liberi professionisti) riceviamo e, senza commenti, pubblichiamo una dura nota nei riguardi dell’Edipower. Ecco, integralmente l’odierno Comunicato emanato :

Ormai siamo arrivati al capolinea e dobbiamo noi tutti ribellarci all’arroganza dell’Edipower Spa che ormai da decenni sfrutta e danneggia la nostra terra natia.

Tale atteggiamento dell’azienda milanese è ormai divenuto un consuetudine dato che prima della della Sogesa , la stessa sorte l’avevano subita altre aziende brindisine sbattute fuori senza se e senza ma, come è avvenuto ad una nostra associata che si è vista annullare il contratto di appalto provocando notevoli danni economici e occupazionali.

Abbiamo cercato, ma senza successo, di avere un incontro sia con il Direttore della Centrale di Brindisi sia con l’Ing. Pastori che sistematicamente hanno snobbato la ns. richiesta di incontro.

E’ il momento di BASTA alla prepotenza, all’arroganza dell’Edipower Spa perché la nostra città non è terra di conquista per nessuno.

Ci stiamo attivando per chiedere un incontro con il Prefetto di Brindisi onde poter definire la nostra situazione al fine di salvaguardare la dignità delle piccole e medie imprese ponendo fine a situazioni che mettono in crisi il tessuto economico della comunità brindisina.

E’ festa: oggi due Ordinazioni in Cattedrale!

S.E. l'Arcivescovo-Amministratore Apostolico Mons. Rocco Talucci, ordinazioni sacerdotali, venerdì 7 dicembre 2012, cattedrale di Brindisi, fra daniele lanfranchi carmelitano scalzo, don pierluigi ruggiero, santuario di jaddico, brindisi, Importante evento questo pomeriggio di venerdì 7 dicembre -vigilia della grande solennità dell’Immacolata e Primo Venerdì del Mese, giorno “dedicato” al Sacro Cuore di Gesù- per la nostra comunità: in Cattedrale, alle ore 18 ci sarà la Ordinazione Sacerdotale di due Diaconi: il diacono don Pierluigi Ruggiero e frate Daniele Lanfranchi, del’Ordine dei Carmelitani Scalzi, saranno ordinati Presbiteri per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Si tratta delle ultime due Ordinazioni da parte di Monsignor Rocco Talucci che, come è noto, avendo raggiunto i limiti d’età fissati, lascerà la Diocesi e giungerà a Brindisi Mons. Domenico Caliandro nominato nuovo Pastore (ma non ancora insediato: cià avverà in Gennaio).

E’ festa anche per i tanti brindisini che frequentano il Santuario Diocesano di Jaddico: fra Daniele, infatti, da due anni presta il suo esemplare servizio presso il Santuario “Maria Madre della Chiesa” (nella foto in alto una Celebrazione Eucaristica presieduta da Padre Arcivescovo con la presenza proprio di frà Daniele) accanto al Rettore padre Emanuele Grimaldi e padre Enzo. “Cronache Brindisine” sarà presente e, fin d’ora, formula auguri sinceri ai due Ordinandi in unione di preghiera. Certamente torneremo a parlare della cerimonia odierna e proveremo ad offrirvi un breve profilo dei nue novelli Sacerdoti.

cosimo de matteis

 

s.e. l'arcivescovo-amministratore apostolico mons. rocco talucci,ordinazioni sacerdotali,venerdì 7 dicembre 2012,cattedrale di brindisi,fra daniele lanfranchi carmelitano scalzo,don pierluigi ruggiero,santuario di jaddico,brindisi


RIORDINO PROVINCE – FUSCO “NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA”

 

NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA,  CONFERENZA STAMPA PER MERCOLEDÌ 14 2012 AD ORE 11,00, ROBERTO FUSCO, SI DEMOCRAZIA,BRINDISI, STORIA, DIGNITà, CORTE COSTITUZIONALE, LECCE, ACCORPAMENTO, RIORDINO PROVINCE  Raramente “Cronache Brindisine” sposa in toto una posizione, un intervento o comunque una espressione del pensiero altrui. E’ troppo preziosa la libertà e la indipendenza rispetto a chicchessia (e, men che meno, rispetto a partiti politici e/o loro esponenti di spicco). Tuttavia ci siam imbattuti –quasi per caso: “Cronache Brindisine” non riceve Comunicati Stampa da nessuno- in una interessante dichiarazione del  Consigliere comunale Avvocato Roberto Fusco. E la riportiamo integralmente. E’ un po’ lunga ma  val la pena di leggerla. Eccola:

NOI VITTIME DI UN ATTO DI VIOLENZA

La vicenda del riordino delle Province sta finendo nel peggior modo possibile. Il Governo ha compiuto un atto di violenza nei confronti dei territori e delle relative popolazioni, decretando l’accorpamento di alcune province ad altre, ignorando che la Costituzione prevede che, nel rispetto del principio delle autonomie locali, il mutamento degli enti locali possa avvenire solo con procedimenti che partono – senza minaccia alcuna da parte del Governo – dagli enti locali medesimi.
A Brindisi, invece di difendere tenacemente la provincia di Brindisi, è accaduto che, nonostante la precisa e ferma posizione assunta dal Consiglio Comunale di Brindisi, il dibattito e gli incontri tra parlamentari ed esponenti politici si sia limitato tra lo scegliere se andare con Taranto o andare con Lecce, determinando la più totale dissoluzione della Provincia di Brindisi, i cui Comuni, vedendo il Capoluogo ondeggiante tra l’andare con Taranto o con Lecce, hanno deciso ciascuno per proprio conto con chi andare, senza che neppure si tentasse un’azione di raccolta dei Comuni della Provincia di Brindisi a difesa della Provincia medesima.
Si è rivissuto un secondo 8 settembre 1943, con un completo “sciogliete le righe”, e con una fuga di coloro che avrebbero dovuto difendere fermamente la Provincia di Brindisi in ogni sede (complice il Governo che, volutamente decretando in un primo momento il commissaria mento delle Province, ha di fatto favorito l’abbandono degli enti provinciali da parte di coloro che li rappresentavano e che avrebbero potuto e dovuto difenderli).
Il pasticcio oramai è fatto, e solo un intervento della Corte Costituzionale che non si pieghi alle esigenze del Governo tecnico ed all’ennesima affermata situazione di urgenza economica, potrà ripristinare i diritti dei cittadini, così gravemente violati.
Si sostiene che non è importante difendere la Provincia, che è Ente oramai antistorico e privo di significato, sostenendosi che quel che importa è difendere la permanenza dei servizi sul territorio connessi allo status di Provincia (ASL, Provveditorato, Prefetture, Comando dei Carabinieri, Questura, ecc.).
Ma, come è stato già esattamente affermato da attenti osservatori della politica nazionale, se le Provincie sono antistoriche e prive di senso, perché allora non sopprimerle tutte ?
La generale soppressione sarebbe stata forse anche compresa, mentre la soppressione dei soli territori guarda caso più deboli economicamente, socialmente e dal punto di vista della rappresentanza politica, è e resta solamente un atto di violenza nei confronti appunto dei più deboli.
E si può sperare che un territorio che non abbia saputo difendere la propria storia, le proprie tradizioni e la propria dignità, non opponendosi ad un atto di violenza, sia capace poi di difendere il mantenimento dei servizi ?
Quale difesa è stata operata allorché per scelta Regionale lo stabilimento Alenia veniva insediato a Grottaglie, all’epoca persino priva di idoneo aeroporto, tralasciando la circostanza che fosse Brindisi il territorio con una già esistente forte vocazione industriale aeronautica, anche grazie alla presenza di maestranze altamente preparate e di imprese altamente specializzate ?
Quale difesa è stata operata allorché si sopprimeva la Banca di Italia o il servizio di Tesoreria o si trasferiva a Gioia del Colle il 32 stormo dell’aeronautica o si accorpava il Comando Marina ed il relativo arsenale a quello di Taranto ?
E allora è giunto il momento che la popolazione di Brindisi faccia sentire la propria voce.
La battaglia per la difesa della Provincia di Brindisi, qualunque esito avrà, deve diventare l’inizio di una permanente difesa da parte dei cittadini di Brindisi del proprio territorio e dei propri diritti, da tempo immemorabile trascurati e soppressi.
Senza l’intervento della Corte Costituzionale, od un forte intervento dei parlamentari in sede di conversione del decreto di riordino attualmente all’esame, probabilmente sarà una battaglia persa: ma non c’è battaglia più persa di quella non combattuta.
Se si dovesse perdere, resterà quanto a meno consegnato alla storia che il Governo ha commesso un atto di violenza nei confronti della Provincia di Brindisi e che la popolazione di Brindisi si è battuta, e non è corsa a sottoporsi a Taranto o a Lecce, consegnando al Governo la delibera che sancisca tale accorpamento.
Brucia ancora, dopo centinaia di anni, il ricordo della ferita alla dignità dei Brindisini inferto dalla privazione della seconda Colonna Romana, determinato non solo dalla perdita di un così rilevante elemento rappresentativo della nostra memoria storica, che è elemento fondante di qualsiasi comunità, ma anche dalla circostanza che furono persino gli stessi Brindisini, propria sponte, a portarla a Lecce.

Non si ripeta lo stesso errore.

Resti chiaro alla Storia chi è l’autore della violenza e chi ne è la vittima, senza deliberare l’adesione della Città di Brindisi ad alcuna altra Provincia.
Questa è la posizione di SI DEMOCRAZIA, che invita la popolazione a far sentire in ogni forma la propria voce di dissenso e che auspica una mobilitazione popolare in tal senso.

Roberto Fusco SI DEMOCRAZIA

SI DEMOCRAZIA CONVOCA SUL TEMA UNA CONFERENZA STAMPA PER MERCOLEDÌ 14 2012 AD ORE 11,00 PRESSO LA SEDE DI SI DEMOCRAZIA IN BRINDISI ALLA VIA PERGOLA N.8 (nelle vicinanze del parcheggio dell’Hotel orientale).

 


 

La nuova chiesa del cimitero: ennesima opera di Mons. Talucci per la nostra città

Talucci, Archbishop Rocco.jpgCertamente i meriti non sono solamente suoi ma sicuramente avrà avuto un gran da fare ed il suo apporto determinante. Mi riferisco alla nuova chiesa del Cimitero ed a quello che è stato il ruolo del Vescovo in tutto ciò. E’ una “storia lunga” che certamente trae radici, dal punto di vista amministrativo, non certo in questa Amministrazione (che si stà trovando a tagliare tanti di quei nastri…)ma a quelle precedenti. Congiuntamente alla nuova Chiesa –che verrà inaugurata mercoledì 31 ottobre, vigilia della Solennità di Ognissanti- è stato realizzato un edificio che permette ai venditori di fiori (o altro) di avere una struttura in muratura, decente e dignitosa (invece dello squallore delle “bancarelle”).

La chiesa si trova alla fine di questo edificio e “si affaccia” su Viale Arno. Avremo modo di ammirarla appunto mercoledi: Sua Eccellenza Mons. Rocco Talucci presiederà la Celebrazione Eucaristica durante la     quale avverrà il solenne rito della Consacrazione. Una bella soddisfazione per il Cappellano del cimitero, mons. Vincenzo Piccoli (per decenni parroco al quartiere Paradiso) che finora ha dovuto far i conti con la piccola (sebbene graziosa) cappella che spesso non riusciva a contenere tutti i fedeli. In verità la apertura sarebbe dovuta avvenire già questa estate –e precisamente nella solennità dell’Assunta- ma poi è slittato ad ora.

E, come dicevamo in apertura, è l’ennesima realizzazione di Mons. Talucci per la Chiesa di Brindisi: per anni ed anni questo periodo (un decennio :anno più, anno meno) sarà ricordato come uno dei piu rosei per la città di Brindisi. Abbiamo avuto delle ottime persone che hanno agito in una perfetta sinergia ed armonia. E gran merito di tutto ciò è ascrivibile proprio al Vescovo che con la sua straordinaria umanità, attenzione ed intelligenza ha saputo creare una bella “rete”: pensiamo al Sindaco Mennitti, ai Prefetti Tafaro, Cuttaia e Prete, ai Questori Carella e Terribile, il Comandante della Guardia di Finanza Colonnello Mangia, il Procuratore Capo Dinapoli, il Presidente Frugis, il Comandante della Polizia Municipale Nigro  e mi spiace se non ho menzionato tante altre persone che han fatto vivere ai brindisini un decennio(coincidente, piu o meno, col primo decennio di questo secolo) sereno e dignitoso. Fra pochi mesi Mons. Talucci andrà via e certamente il Successore sarà piu che degno ma, ad esempio, lo stesso non si può dire per l’Ente Comune: è bastato che finisse il mandato di Domenico Mennitti perché i Pm tornassero ad occuparsi della cosa pubblica e la Finanza a perquisire il Municipio. Res sunt.

Moni Ovadia al “Nuovo Verdi” di Brindisi

moni ovadia

Venerdì 26 e sabato 27 ottobre, il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi ospita il secondo appuntamento della stagione artistica 2012-2013: in scena Moni Ovadia racconta gli ebrei e i Rom nello spettacolo Senza confini. Ebrei e zingari. «Per duemila anni – spiega l’artista – ebrei e Rom sono stati popoli senza terra, hanno mostrato al mondo che si può essere popolo senza bisogno di confini, burocrazia, eserciti, barriere e proprio per questa loro proposta straordinaria sono stati destinati allo sterminio. Poi qualcosa è cambiato: gli ebrei sono entrati nel salotto buono, hanno scelto una terra da abitare, una nazione. I Rom invece no, e quindi su di loro gravano ancora pregiudizi e discriminazione».

Moni Ovadia conduce da tempo una battaglia contro le discriminazioni etniche e il razzismo. Nello spettacolo muove dai crimini subiti dagli ebrei e arriva presto ad associare a questo popolo quello di Rom e Sinti che, forse, hanno sofferto persecuzioni ancor più crudeli e lontane nel tempo.

Così, procedendo lungo questa storia quasi parallela, il cantore di Filippopoli e la “Moni Ovadia Stage Orchestra” – di cui fanno parte anche musicisti Rom di nazionalità rumena – portano in scena la loro cultura e la loro gente. Senza confini. Ebrei e zingari affronta le vicende di Rom ed ebrei tra musica, riflessioni, storie, spunti umoristici. Un recital che tra i ritmi incalzanti delle sonorità zingare e barzellette ebraiche vuole dar voce soprattutto al “popolo degli uomini” (in lingua romanes Rom significa “uomo”) che fatica a trovare vera accoglienza in Europa. La musica e il teatro civile provano allora a scardinare conformismi e manifestare la dignità di ogni singolo essere umano e di ogni gente. Un’opera teatrale originale e senza confini fatta di memorie e di grandi emozioni. Si comincia alle ore 20.30. Info botteghino 0831 562554.

Domenica 21, la Santa Messa di RaiUno andrà in onda da Brindisi (Parrocchia di Bozzano)

Dal Sito “Brindisi Oggi” , fresca e bella Testata locale, riporto pari pari la seguente notizia:

Santa Messa in mondovisione su RAI UNO  dalla Chiesa San Giustino de Jacobis di Brindisi. L’evento, il prossimo 21 ottobre in occasione della Giornata Missionaria Mondiale e per celebrare l’Anno della Fede.

La prossima domenica, 21 ottobre, in occasione dell’86esima Giornata Missionaria Mondiale, sarà celebrata la messa in mondovisione su RAI1, dalla Chiesa San Giustino de Jacobis sita al quartiere Bozzano di Brindisi. La Parrocchia è stata scelta per l’occasione in quanto intitolata a San Giustino, un missionario vincenziano, divenuto vescovo in Etiopia, dove ha dedicato la sua vita all’annuncio e alla diffusione del Vangelo.

La Santa Messa sarà presieduta dall’ Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Monsignor Rocco Talucci e concelebrata dal parroco Don Francesco Caramia e dal vice Don Luca D’Agnano.

 

www.brindisioggi.it

 

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Ne dà, ovviamente, notizia pure il sito della stessa Parrocchia. E riportiamo pure questo annuncio:

Domenica 21 Ottobre, nella nostra parrocchia San Giustino de Jacobis, andrà in onda la Santa Messa alle ore 10.55. In occasione della giornata missionaria mondiale, non c’è modo migliore che celebrare la Santa Messa trasmessa in mondovisione in una chiesa dedicata ad un grande missionario vincenziano che ha dedicato la sua vita all’annuncio del Vangelo in Etiopia.

 

La comunità intera è entusiasta nel celebrare in questo modo l’Eucaristia creando anche occasione per divulgare l’esempio del Santo patrono missionario che, come disse Paolo IV, durante la celebrazione della canonizzazione in Piazza San pietro, “Ha un solo torto, quello d’essere troppo poco conosciuto”.

 

La Santa Messa sarà trasmessa in mondovisione ed in streaming sul sito della Rai.

www.parrocchiasangiustinobrindisi.it