DON ETTORE BIASI (1922- 2010)

Immag040.jpgEsattamente un anno fà (14 aprile del 2010) volava in Cielo don Ettore Biasi, uno dei più amati Sacerdoti brindisini. In quella circostanza – o meglio: qualche giorno dopo- scrivemmo delle considerazioni su questo grande servitore nella Vigna del Signore. Alcuni giornali -locali e nazionali- ripresero quegli articoli con somma soddisfazione: la gioia fù grande non per me, miserabile creatura che ha messo soltanto in riga delle parole, ma pensando alla gioia che avrà provato in Cielo don Ettore perchè finalmente erano state ricordate le sue opere di apostalato ed in particolare il suo santo zelo per la diffusione del culto del Preziosissimo Sangue.

Nella giornata di oggi, presso la Chiesa delle Anime del Purgatorio (piazza Anime), Santa Messa.

cosimo de matteis

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il quartiere Perrino e Don Rocco (e Don Gallo)

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La ricorrenza odierna -primo sabato del mese, in cui la Chiesa ricorda il Cuore Immacolato di Maria- mi offre un assist per parlare molto brevemente del quartiere Perrino. O meglio: della Parrocchia del quartiere che, come è noto, è intitolata proprio al Cuore Immacolato di Maria. Non sono uno storico locale ma posso certamente affermare che tale Parrocchia fu una delle prime erette oltre la cinta muraria. E qui il pensiero và spontaneo a Don Andrea Gallo , primo Parroco del Perrino che -e l’ho toccato tante volte con mano- è ancora rimasto nel cuore di questo quartiere un pò particolare o almeno delle persone più grandi d’età. Ma non solo questo: non è solo il “semplice” ricordare il primo parroco che, in fondo, è un “atto dovuto”. Ma è  il rilevare la solidità degli Insegnamenti, ancor presenti in moltissimi adulti che son cresciuti al Perrino, che depone a favore della grande opera evangelizzatrice ed educativa di questo Sacerdote, don Gallo, che peraltro non era brindisino di nascita ma certamente d’adozione lo è stato, eccome!

DON ROCCO IVONE

Il Parroco attuale è il bravo Don Rocco Ivone. Don Rocco è un uomo buono, nel senso letterale del termine. E chi lo ha conosciuto davvero può senz’altro testimoniarlo. Aldilà della sua azione strettamente Pastorale è bello ricordare -e non si può non farlo- il suo impegno nella comunicazione. Come è noto Don Rocco è stato fra i primi Sacerdoti in città -ma anche fra i primi in assoluto di brindisi- a creare una radio locale. Stiam parlando di Radio Dara (DARA è un acronimo che sta per “diffusione audio ricerca aperta”) che conta oltre trenta anni di vita e che se non ha mai “sfondato” negli ascolti ha però molti meriti. Intanto è la radio brindisina, attualmente, più longeva.Ed inoltre in tutti questi anni ha dato la possibilità a tantissimi ragazzi di “imparare” a fare radio. (che poi molte di tali persone, oggi, non siano grate a Don Rocco attiene alla sfera della miseria di noi creature). Don Rocco è nativo di San Michele Salentino ma ha svolto la sua azione Pastorale quasi sempre qui a Brindisi. Ha il grosso merito d’aver fondato la Parrocchia “Spirito Santo” al quartiere Sant’angelo e d’aver costruito lì l’attuale edificio-Chiesa. Da un pò d’anni è appunto al quartiere Perrino dove prosegue, col suo fare schietto e genuino,  l’annuncio della Parola di Dio e assicura alla popolazione l’immensa ricchezza dei Sacramenti. In questo giorno(primo sabato del mese, caro al Cuore Immacolato di Maria) porgiamo il nostro GRAZIE a Don Rocco, certi che la Vergine Santa vede e apprezza (e, ovviamente, benedice) il suo impegno per il Quartiere Perrino.

cosimo de matteis

San Lorenzo: “Padre Brindisi”, di Monsignor Angelo Catarozzolo

Il 21 Luglio la Chiesa universale ricorda uno dei suoi grandi santi, gloria dell’Ordine dei Frati Minori Cappucini, Dottore della Chiesa e Co-Patrono della città di Brindisi(assieme al martire Teodoro d’Amasea). Come molti brindisini sanno -ed ora lo sapranno anche i 12 lettori di questo blog- San Lorenzo non è molto conosciuto ed apprezzato nella sua città natale. Sia chiaro: non che tutti i brindisini conoscano a menadito le vicende della vita di san Teodoro (peraltro abbastanza frammentarie ed incerte, per alcuni versi) ma quantomeno un briciolo di devozione al grande soldato Martire dell’Asia Minore (i cui resti mortali impreziosiscono la Cattedrale di Brindisi)

 rimane. Ma se i brindisini sanno poco di san Teodoro, pochissimo sanno di san Lorenzo! E questa lacuna è più grave se si considera che di biografie a volerne se ne trovano a iosa e se si considera che, ad oggi, è l’UNICO BRINDISINO che è giunto alla gloria degli altari. Insomma un grande santo, una persona di spessore europeo che tanto ha fatto per contrastare la minaccia turco-musulmana nel vecchio continente, Generale dell’allora nascente Ordine dei Cappuccini, dal 1961 Dottore della Chiesa. Ma questa -della ignoranza dei brindisini verso san Lorenzo- è purtroppo una vecchia storia (vecchia storia, ma tristemente vera!) e non vogliam tornarci. Negli ulltimi decenni qualcosa si è mosso: ad esempio la nascita in Diocesi della Cattedra Laurenziana o la ri-nascita della Associazione San Lorenzo da Brindisi che tanto bene fa. Ed in tal senso vorremmo ricordare il bel volumetto divulgativo (lo vedete in foto a corredo di questo articoletto) scritto dal Sacerdote mesagnese Monsignore Angelo Catarozzolo, già Vicario Generale della Diocesi di Brindisi-Ostuni. SAN LORENZO (LIBRO DI CATAROZZOLO).jpgLa pubblicazione, edita nel 2005 a cura della già citata Cattedra Laurenziana (diretta dall’ottimo professore Giacomo Carito, senza dubbio il maggior conoscitore vivente  delle “cose di brindisi” sul piano storico, culturale ed ecclesiale) è quello che si definisce come un “agile volumetto che si legge volentieri”: ed è proprio cosi. “Padre Brindisi. Apostolo senza frontiere” –questo il titolo della pubblicazione- è un godibile riassunto di appena 120 pagine ricche di immagini, un “tentativo di riproporre, con l’intento divulgativo, qualche aspetto della sua attualità negli àmbiti della spiritualità soprattutto eucaristica e mariana, del magistero ecclesiale, della pastorale missionaria, con particolare riferimento alla brindisinità, riportando elementi storico-geografici già noti, ma utili per sentirlo più vicino alla sua terra, inserito in un contesto unitario delle radici non del tutto erose della forza edace del tempo”, come scrive lo stesso Monsignore Angelo Catarozzolo nella Introduzione.

Cosa altro aggiungere? Vi invito a procurarvi questo bel libro ed a leggerlo: mons. Catarozzolo ha fatto davvero un bel lavoro. E, bisogna aggiungere, l’ ennesimo: il Vicario Emerito della Diocesi di Brindisi-Ostuni ha realizzato diversi scritti storico-artistici e biografici  oltre ad aver pubblicato numerosi articoli su giornali locali, in particolare la rivista diocesana “Fermento” e “La gazzetta del Mezzogiorno”.

Ed infine, ai brindisini: conoscete San Lorenzo, amate San Lorenzo, pregate San Lorenzo!

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La morte di don Ettore Blasi

“Cosa vuole dirci oggi Gesù?”

 

 

“Cosa vuole dirci oggi Gesù?” Questa era la frase tanto cara a don Ettore Biasi all’inizio di ogni celebrazione eucaristica domenicale, ed i nostri occhi di bimbi erano tutti puntati su di lui, nella piccola chiesa parrocchiale di san Benedetto in Brindisi nei primissimi anni Settanta. Don Ettore celebrava la Messa del fanciullo ogni domenica mattina e sapeva attirare l’attenzione di noi bambini con grande capacità.

    Ogni domenica la mia curiosità di bimba era intenta a scoprire “cosa Gesù avrebbe detto al mio cuore”. Non potevo mancare a quella Messa tanto “speciale”  dove Gesù, attraverso quel Sacerdote allegro e scherzoso, che cantava battendo le mani al ritmo della musica, mi attendeva e aveva qualcosa di “bello” da comunicarmi.

    Don Ettore con quella frase così speciale, che ripeteva ogni domenica, ci faceva comprendere quanto noi bambini fossimo importanti per Gesù tanto da essere destinatari di una sua Parola, di un suo pensiero.

    Ci insegnava, inoltre, che durante la Messa era presente Gesù stesso, vivo e vero, attraverso l’annuncio del Vangelo e il Pane Eucaristico.

    “Cosa vuol dirci oggi Gesù?” ci ripeteva dopo la Comunione con voce sommessa nel silenzio dell’assemblea. E invitava noi piccoli a sentire la voce di Gesù nel nostro cuore.

 

    “Cosa vorrà dirti oggi il Signore?” carissimo don Ettore, oggi che ti ha chiamato a sé al Banchetto del suo Regno per celebrare con Lui per sempre la sua Gloria?

    Ti dirà: “Vieni servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo Signore !”

 

 

Anna Maria De Matteis

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