Se io volessi potrei pubblicare una lettera che è l’emblema della “politica” clientelare e disonesta da parte di alcuni esponenti politici brindisini e, piu in generale, di quella ben nota “candida frammassoneria” che, con mille coperture ed ipocrisie, pensa ai suoi interessi e, in politica, piazza i suoi uomini (e donne).
Sperpero di denaro pubblico, spregiudicatezza nelle “nomine” e nei “favori”: il peggio della diccì con l’aggravante della alleanza con il partito di dalema e quello dell’omosessuale vendola.
Si, sono fortemente tentato da pubblicare quella lettera. Anche perché andrebbe a costituire una ulteriore prova di quanto in città già si sa riguardo specifiche persone. Anzi: non solo “si sa” ma qualcuno, finalmente, ha messo nero su bianco tutto ciò. Ora una persona sta tremando: si, proprio tu. Tu non sai come ti danneggerebbe la pubblicazione di quella lettera. A te e, piu in generale, quella lobby che ti sostiene. Certo, la medesima lobby mi prenderebbe di punta. Ma io non ho paura. E, per esempio, direi che uno dei capi è omosessuale. Ma non mi interessa “rovinare” loro: a me sta a cuore che certi personaggi e certe lobby non entrino a Palazzo di Città. Epperò se pubblico quella lettera giocoforza svergogno pure quell’insospettabile altitaliano. Ma, se è il caso, DOVRO’ farlo. Per il BENE della mia Brindisi. E per amore alla verità.