Muri e stipendi: ai signori Giovanni Brigante e Cosimo Consales

Uno vorrebbe non polemizzare epperò ascolti certe cose, leggi certe dichiarazioni e non puoi non fare un breve commento. Allora, apprendiamo che il signor Giovanni Brigante avrebbe annunciato che in caso di elezione rinuncerebbe alla indennità spettante. Anzi, piu precisamente “In caso di elezione a sindaco, rinuncerei completamente all’indennità e chiederei ai miei assessori di fare altrettanto”, sue parole testuali. Bene. Ne prendiamo atto. Ovviamente, essendo le probabilità di diventare Sindaco di Brindisi molto prossime allo 0, 05% -i numeri son numeri- è evidente che appare come un mero enunciato di tipo demagogico ad uso propagandistico.

Ma Brigante continua: “Penso che in un periodo come questo la politica debba essere vista e vissuta come forma di volontariato al servizio dei cittadini e della comunità, ed il volontariato non può prevedere ritorni economici.”. Bene, parole bellissime.

Il signor Giovanni Brigante ha la possibilità di metterle in pratica, subito. Rinunci alla sua danarosa indennità di Consigliere Regionale ed otterrà due obbiettivi: aiuterà gli enti bisognosi (ha infatti detto che andrebbe devoluta  “l’ammontare dell’indennità alla Caritas e ad altri organismi e associazioni che quotidianamente lavorano accanto ai più deboli e sfortunati”: bene, lo faccia) e soprattutto dimostrerà ai cittadini che quello da lui affermato non era uno spot elettorale.

 

A proposito di spot elettorali: uno degli altri candidati sindaco del centrosinistra(come è noto sono ben quattro, il centrodestra invece è unito tutto attorno a D’Attis) nella propaganda televisiva fa vedere alcuni muri  della città (anche di proprietà Militare) e sostiene di voler “abbattere” tutti i muri. E vabbè, ognuno può dire quello che vuole, ci mancherebbe. Ma a Cosimo Consales, questo il nome del candidato, suggeriamo che se proprio vuole abbattere dei manufatti può cominciare da quelli abusivi e costruiti illegalmente: ad esempio sul litorale nord vi sono tante costruzioni abusive. No, non le baracche (a quelle ha già provveduto la Amministrazione in sinergia con il Comando della Polizia Municipale) ma quelle villette lussuose che, a quanto pare, sono costruzioni abusive – anche se vi sono ancora procedimenti in corso ma è pressoché certo che trattasi di edifici costruiti senza rispettare tutti i canoni della Legge- e quindi non possono che essere abbattute. Cominci da lì.

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Muri e stipendi: ai signori Giovanni Brigante e Cosimo Consalesultima modifica: 2012-04-28T00:40:42+02:00da dematteiscosimo
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