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Premessa: certe persone beneficiano delle attenuanti. Ed oltre a quelle generiche (l’essere incensurato et cetera) ci sono quelle specifiche. E cioè la inesperienza, il ritenere che per fare un “giornale” non occorra null’altro che un sito ed un po’ di esperienza fatta a parlare di pallone ed uno smartphone ed il gioco è fatto. La informazione, il giornalismo è cosa un po’ piu complessa ed anche piu difficile. In una parola: non possono farlo tutti. E non ci si improvvisa. Duole dirlo -perchè si toccano i nervi scoperti di molti- ma molti che, a vario titolo,  operano nel mare magnum della informazione locale (e non solo locale, attenzione) sono sostanzialmente dei parvenu (e delle parvenues): molti, moltissimi di loro si trovano a fare il mestieraccio (oltretutto convinti di farlo a pieno titolo e di farlo bene: un po’ di modestia e di senso del limite non guasterebbe) per meri accidenti. Un invito, la vicinanza, una sfida e mille altre circostanze assolutamente “casuali” han catapultato dei ragazzini e delle femmine ambiziose a fare il “giornalista”. E’ persino inutile far nomi: li conosciamo bene tutti. Salvo quelle tre o quattro persone che davvero sono tagliate per questa professione -una sorta di “vocazione”- e la svolgono con passione ed onestà per il resto abbiamo una serie di persone -per carità, poi col tempo qualche cosa la imparano: ad esempio sanno che siamo una Republica che Brindisi è Capoluogo di Provincia da manco ottantanni, che esiste una destra ed una sinistra, che le partitre di pallone durano novanta minuti e quelle di basket 40, insomma sanno tutte queste cose!  Torniamo a bomba: è vero che il bailamme delle varie federazioni non ha giovato -ne riparleremo e ne abbiam già parlato- ma, santo Cielo! – dove sta la esclusiva nel riferire quello che la Ssd Calcio Città di Brindisi ha comunicato a noi operatori della informazione con la consueta diligenza, puntualità e garbo attorno alle 11 con un tuttaltro che esclusivo Comunicato Stampa? Una delle cose migliori del Brindisi, oltre a Mignogna e Galetti e Ciano, è proprio l’Ufficio Stampa e, nello specifico, il bravo Roberto Romeo che ben gestisce il tutto, con passione ma anche con tanto equilibrio. Misteri. E vabbè. Ma poichè non ho mai avuto peli sulla lingua e non ho preconcetti -in sostanza: non guardo in faccia a nessuno e sono imparziale- devo dire quelle piccole e grandi storture che a mio parere compiono i colleghi. E’ un modo anche per aiutarci. Mica tutti siamo al livello di Ettore Giorgio Potì. E soprattutto: non siate così suscettibili: ci sono questioni ben più serie di uno strafalcione in pagina che, in fondo, può pure capitare.

self helpultima modifica: 2012-02-11T14:56:00+01:00da dematteiscosimo
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