DON ANGELO IAIA – Intatto il ricordo: meriterebbe una strada a lui intitolata

don angelo iaia, CAROVIGNO, QUARTIERE SANT'ELIA, CASA DI RIPOSO IL FOCOLARE, BRINDISI, SACERDOTI DI BRINDISI, DIOCESI DI BRINDISI, SANTUARIO DI JADDICO, INTATTO, PARROCCHIA SAN LORENZO DA BRINDISI, DON RAFFAELE ROCCHETTA, QUARTIERE COMMENDAGià, meriterebbe una strada. E non solo. Ma, per ora, fermiamoci qui. E ricordiamo il tanto bene fatto da questo degno Sacerdote, figlio della Chiesa brindisina. Riguardo la ipotesi di intitolare a lui una strada la proposta è partita tempo fa e potete leggere qualcosa a riguardo qui: DON ANGELO IAIA MERITA UNA STRADA)

Ma a parte l’idea –piu che giusta- di dedicare a lui una strada sarebbe bello ricordare in modo adeguato questo Sacerdote carovignese ma che, occorre dirlo e gli amici di Carovigno non avranno a dolersene, ha amato tanto la città di Brindisi. Del resto i suoi incarichi, nella sua breve vita terrena, son stati pressoché tutti nel Capoluogo.

Al “Focolare” (la casa di riposo nei pressi dell’Ospedale Perrino all’imbocco della Strada Statale 7 per Taranto), presso la Parrocchia “San Vito Martire” (al Quartiere Commenda, accanto al grande don Raffaele Rocchetta autentica perla del Clero brindisino. Ci ritorneremo presto) ed anche al Santuario di Jaddico (già, pochi sanno che, agli inizi degli eventi prodigiosi di Jaddico –puro dono di Dio a noi povere creature pieni di peccati. Ricordiamoci sempre di ‘sta cosa: è la Vergine Maria l’autrice di tutto. E nessun altro- Don Angelo Iaia ha attivamente partecipato e collaborato, ben prima che giungessero i Religiosi che attualmente tengono il Santuario).

Ma il luogo dove Don Angelo ha dato il meglio di sé è certamente il quartiere Sant’elia. Che non lo dimentica. Ad quasi trentanni dalla sua morte –prematura, davvero prematura. In tutti i sensi- è il Sacerdote piu amato e piu ricordato. Eppure, nel frattempo, si  sono succeduti quasi una decina di altri Presbiteri.

Bene, ci fermiamo qui. Torneremo a parlare di Don Angelo: siamo nel periodo di tempo che ci porterà al Trentesimo Anniversario della sua morte. Già, trentanni. E l’amore per lui (e di lui per noi) è rimasto intatto. Come? Non lo sapevate? Ed allora è proprio il caso di parlarne: lo faremo prestissimo.


Tutto il mondo è paese

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L’approssimazione non ha latitudine (e lo squallore neppure). E come la foto dimostra non ne sono “immuni” neppure le c.d. testate storiche. Figuriamoci i giornalini pettegoli da quattro soldi.

Il Trapani allunga su un Lecce allo sbando: Serie B più vicina per i siciliani

SUD TIROL-TRAPANI 1-1

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SUD TIROL / ALTO ADIGE  Marcone, Iacoponi, Martin, Bertoni ( 70 Branca), Cappelletti, Bassoli, Campo, Furlan (Pasi), Testardi, Uliano, Thiam (Fink) . Allenatore Vecchi

T R A P A N I Nordi, Lo Bue, Rizzi, Pagliarulo, D’Aiello, Pirrone, Basso (Pacilli), Caccetta, Abate (86. Filippi), Madonia (76. Tedesco), Mancosu. Allenatore Boscaglia

Arbitro: Dei Giudici di Latina

R E T I : Abate ( Trapani)  76°,  Campo (Alto Adige) 94°

BOLZANO – Ancora uno scippo -esattamente come la scorsa stagione, ed io non credo alle coincidenze- per il Trapani. A tempo abbondantemente scaduto i tirolesi fruiscono di un rigore dubbio che Campo trasforma. Uno a uno e tutti a casa? Macchè. Proviamo a narrare gli infuocati minuti finali:PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO

la nuova classifica:

TRAPANI 53
Lecce 51
Sud Tirol/Alto Adige 46
Carpi 44
Virtus Entella Chiavari 43


L’Associazione “Brindisi che produce”: RIBELLARSI ALLA ARROGANZA DI EDIPOWER

"Brindisi che produce", edipower, comunicato, brindisi, notizie, cronaca, brindisi cronaca, cronache brindisine, notizie da brindisi, le ultime da brindisi, sabato 6 aprile 2013, Dalla Associazione locale “Brindisi che produce” (che riunisce imprenditori, commercianti e liberi professionisti) riceviamo e, senza commenti, pubblichiamo una dura nota nei riguardi dell’Edipower. Ecco, integralmente l’odierno Comunicato emanato :

Ormai siamo arrivati al capolinea e dobbiamo noi tutti ribellarci all’arroganza dell’Edipower Spa che ormai da decenni sfrutta e danneggia la nostra terra natia.

Tale atteggiamento dell’azienda milanese è ormai divenuto un consuetudine dato che prima della della Sogesa , la stessa sorte l’avevano subita altre aziende brindisine sbattute fuori senza se e senza ma, come è avvenuto ad una nostra associata che si è vista annullare il contratto di appalto provocando notevoli danni economici e occupazionali.

Abbiamo cercato, ma senza successo, di avere un incontro sia con il Direttore della Centrale di Brindisi sia con l’Ing. Pastori che sistematicamente hanno snobbato la ns. richiesta di incontro.

E’ il momento di BASTA alla prepotenza, all’arroganza dell’Edipower Spa perché la nostra città non è terra di conquista per nessuno.

Ci stiamo attivando per chiedere un incontro con il Prefetto di Brindisi onde poter definire la nostra situazione al fine di salvaguardare la dignità delle piccole e medie imprese ponendo fine a situazioni che mettono in crisi il tessuto economico della comunità brindisina.

COPPA ITALIA, LA FUTURA SUPERA TRIESTE E CONQUISTA LA SEMIFINALE

Comunicato stampa Futura Basket Brindisi – Venerdì 5 aprile 2013

 

Ginnastica Triestina - Futura Basket Brindisi 54-58, BASKET FEMMINILE, FUTURA BASKET BRINDISI, COMUNICATO STAMPA VENERDì 5 APRILE 2013, PALAEINAUDI MONCALIERI, . COPPA ITALIA, SERIE A3,Castelletto 2, Miccoli M. 11, Policastro 2, Bianco, Trimboli 13, Miccoli C., Cerigioni, Romano 10, Zecchin 9, Orbani. All.: Giuliani.


 

Partita dalle mille sfaccettature quella fra Trieste e Brindisi al PalaEinaudi di Moncalieri, gara due dei quarti di Coppa Italia di serie A3. Parte spumeggiante la Futura con Diene e Manzini a farla da padrone, poi rallenta alla fine del primo quarto concedendo alla Ginnastica Triestina, scesa in campo con un’ottima difesa, di recuperare le lunghezze di svantaggio e portarsi sul 33-28 all’intervallo. Il team di Giuliani fa la gara per tutto l’arco del terzo quarto, ma s’infrange nell’ultimo periodo contro la costanza di Diene. Trieste si arrende alla stanchezza, le brindisine ci mettono più convinzione e che con una tripla di Manzini guadagnano il passaggio in semifinale vincendo per 54-58.

 

La gara. Le ragazze di Giuliani partono in sordina contro la neopromossa Brindisi che imposta una buona difesa recuperando fin da subito un pallone con Diene che fa assist per Manzini. Le biancoazzurre di Trieste continuano a non trovare la via del canestro, collezionando altre palle perse e dalla lunga distanza Manzini colpisce ancora portando le pugliesi sullo 0-5 al 3’. I primi due punti per Trieste arrivano con la penetrazione di Trimboli. E con un libero di Policastro la Ginnastica Triestina si porta sul 3-9. Con un buon taglio della stessa Policastro, Trieste si rimette in riga e si riporta sotto di quattro lunghezze al 6’. Con Trimboli in campo Trieste esprime più energia e migliore circolazione di palla, e la Zecchin va a segno per il 7-11 al 7’. Marzia Tagliamento va a canestro, ma sempre la Zecchin sul capovolgimento di fronte realizza da tre accorciando ancora le distanze: è 10-13 all’8’. Tagliamento riprende la scia di Manzini dalla lunga e riporta le sue sul più nove a 1’ dalla fine del primo quarto. Due liberi di una Manzini particolarmente ispirata allungano ulteriormente il divario, leggermente ricucito da Trimboli. Segna ancora Diene per il 20-12 a una manciata di secondi dalla fine del periodo.

 

La solita Trimboli dà l’abbrivio alla seconda frazione con un canestro in penetrazione, seguita dalla Castelletto in contropiede; ed è 16-20 al 12’. Con un’ottima difesa la Ginnastica accorcia il divario recuperando palloni e giocando in velocità; con il libero di Zecchin e un contropiede di Trimboli è una sola la lunghezza di vantaggio. Trieste risponde bene all’attacco della formazione con la V sul petto. La solita Trimboli fa due su due ai liberi segnando il primo vantaggio biancoceleste a quota 21-20 al 14’: Brindisi soffre, complice qualche errore di troppo nelle conclusioni. È Diene a riprendere a segnare per la Futura, facendo 1/2 ai liberi.

 

Ma la Triestina insiste e Zecchin va a canestro da tre su assist di Castelletto, portando la Ginnastica in vantaggio di tre lunghezze sul 24-21 al 16’. Diene tiene in piedi le sue guadagnando e segnando altri due liberi, Trieste va a segno dalla lunga con Maria Miccoli; con i due liberi di Lauria è 27-25 per le friulane, con Brindisi decisamente in partita. Dopo un momento di confusione, Romano va a segno dalla piazzola dilatando il vantaggio delle sue, che recuperano un’altra palla. Nonostante i molti falli spesi Trieste gioca con una buona difesa, sempre pressante e in anticipo; ma Diene punisce ancora sfruttando la sua fisicità e fa 1/2 ai liberi. La risposta dal lato biancoceleste arriva da Maria Miccoli. Brindisi strappa gli applausi con assist di Diene e canestro sul taglio di Capolicchio. Maria Miccoli va a segno con un tiro rovesciato per il 33-28 di fine primo tempo.

 

A inizio di terzo quarto le cose non cambiano e con una discreta difesa le ragazze di Giuliani recuperano palla e vanno a canestro con Orbani. Policastro va ancora a segno dai 6.75 per il più dieci sulle spalle di Brindisi, che non riesce a concludere l’azione successiva in meno di 24 secondi e perde palla. Maria Miccoli centra ancora il fondo della retina e segna dalla lunga portando le sue al massimo vantaggio sul 41-28 del 24’.  Immediato è il timeout di coach Santini ma al rientro le brindisine non riescono a colpire con due tiri forzati. Trimboli segna ancora dall’arco dei tre punti, Brindisi rimane incollata a 28 punti contro i 44 degli avversari, al 26’. È sempre Diene a sbloccare le sue segnando prima un solo libero, poi su un altro fallo fa 2/2 e fa 31-44 al 28’. È poi Capolicchio a trovare il primo canestro del periodo su azione, guadagnandosi un libero aggiuntivo non segnato. Diene realizza altri due liberi, lo svantaggio torna così sotto la doppia cifra. Perseu rimette in corsa la Futura che può sfruttare le tante distrazioni offensive della Triestina. Romano porta a casa il gioco da tre punti, la Ginnastica è a più dieci a una manciata di secondi dalla fine del quarto, che si conclude con due liberi della stessa Romano per il 49-37.

 

L’ultimo periodo si apre con molti errori da una parte e dall’altra, e il primo canestro arriva al 33’ da parte di Diene per il 49-39. Sbloccato il risultato, anche la Triestina si iscrive a canestro con una penetrazione di Castelletto, subito replicata sull’altro lato del campo da Manzini. Al 35’ il risultato è ancorato su dieci lunghezze di divario a quota 51-41. Ancora Diene realizza due liberi e con la tripla di Perseu Brindisi lancia la rimonta portandosi al 36’ sul 51-46. Ancora Diene colpisce con il suo atletismo, e con un bel passo e tiro riporta le sue a meno tre con 3’ e 46’’ da giocare. Un altro libero di Diene accorcia ulteriormente le distanze sul 51-49 del 38’. Tagliamento effettua un bel passo e tiro per il pareggio con 1’ e 56’’ sul cronometro. Romano guadagna due liberi e riesce a fare 1/2 riportando Trieste in vantaggio di una sola lunghezza, ma Diene pareggia i conti andando a segno con un solo tiro libero. Nell’ultimo minuto di gioco a 26’’ dalla fine, Manzini si impone come a inizio match e con grande freddezza segna la tripla del più tre a quota 52-55. Romano va in penetrazione da due e Trieste ora ci prova con il fallo sistematico, ma Perseu dalla lunetta fa 2/2. Poi ancora Romano trova un passaggio in penetrazione, qui però finisce la gara di Trieste, Laura Perseu ha ancora il tempo di tornare in lunetta e fare 1/2 per il 54-58 finale.

 

 

 

Una partita strappata con il solito carattere – ha commentato coach Gigi Santini al termine – che ha sovvertito un risultato per lunghi tratti in salita. Le condizioni fisiche non erano ottimali, dopo il buon inizio la squadra ha perso di intensità facendo il gioco di Trieste. Nel terzo periodo ho provato a spronare le ragazze ma col passare dei minuti è subentrato anche un certo scoramento. La svolta è arrivata solo nell’ultimo quarto, quello della risposta caratteriale che prima o dopo ti aspetti da questa squadra. Alcuni canestri piazzati nei momenti decisivi ci hanno permesso di riprendere animo e slancio, e da quel punto in poi non abbiamo avuto più ostacoli. Il parziale di 21-5 dell’ultima frazione parla da sé. Una vittoria che non allevia i guai fisici, ma fa tantissimo dal punto di vista del morale”. Appuntamento a domani con la seconda semifinale in programma sempre al PalaEinaudi di Moncalieri alle ore 20.30. Avversario il Geas Sesto San Giovanni che oggi ha battuto nell’ultimo quarto di finale (70-49) proprio la Libertas Azzurra Moncalieri.

 

Ginnastica Triestina – Futura Basket Brindisi 54-58

 

(12-20; 33-28; 49-37)

 

Ginnastica Triestina: Castelletto 2, Miccoli M. 11, Policastro 2, Bianco, Trimboli 13, Miccoli C., Cerigioni, Romano 10, Zecchin 9, Orbani. All.: Giuliani.

 

Futura Basket Brindisi: Boccadamo, Capolicchio 2, Manzini 16, Tagliamento 9, Diene 19, Lauria 2, Lacitignola, Giorgino, Passon 2, Perseu 8, Caroli. All.: Santini.

 

 

 

 

Ufficio stampa

 

Futura Basket Brindisi

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Il centrodestra parla chiaro: la concessione ai Barretta va rivista e rimodulata. No alla inerzia e si risolva finalmente la questione

Meglio tardi che mai. Finalmente si ha il coraggio  di affrontare di petto una situazione per anni (decenni) in balia di una sorta di inerzia o, peggio, di una specie di  ignavia.

Sia ben chiaro: nessuno (e tantomeno “cronache brindisine” ) osa pensare al peggio (favoritismi, retaggi di vecchie nomenklature che decidono il bello ed il cattivo tempo o addirittura vere e proprie irregolarità) e chi si permette di avanzare tali ipotesi – come è accaduto, in passato, in forme anonime sui soliti “muri” virtuali. Pare che l’ombellico del mondo debbano essere certi siti ove, nel vile anonimato, si calunniano tante persone)  deve dimostrarle.

Non è, naturalmente anonimo (ci sono in calce le firme dei capigruppo dell’intero Dentrodestra in Consiglio Comunale: da Mauro D’Attis a Massimiliano Oggiano, passando per Pisanelli ed Ilario Pennetta. Strana -diciamo così- la assenza del Movimento Regione Salento: e però ben venga se questo significa lo sganciamento di quel Movimento dal centrodestra cittadino) il dettagliato Comunicato che è ora in mano al Sindaco: egli, Consales, non potrà ignorarlo. Pensi pure -per carità- ai parchi per i cani ma si ricordi che Brindisi è nata -esiste- per il suo porto.

E pertanto ogni attenzione deve essere ad esso dedicata. Lo aveva ben compreso – prima e meglio di tutti- Domenico Mennitti che in tale direzione ha profuso il massimo impegno. E del resto quel lungomare, totalmente ridisegnato, lo dobbiamo a lui. A Mennitti dobbiamo pure la definizione di “Città d’acqua” (così ingenerosamente e villanamente sbeffeggiata da concittadini con la terza elementare e professori universitari).

Consales (e la sua Giunta. E la sua maggioranza ,sempre in fibrillazione, sempre in apparente mutazione) ha da prendere una decisione. Il documento (che offriamo in lettura nella sua forma integrale) parla chiaro. Ed esige risposte altrettanto chiare. Vedremo se il litigioso centrosinistra (mica litigano solo Renzi e Bersani o Vendola e Rosy Bindi) saprà affrontare la questione in modo serio, onesto e per il vero ed autentico sviluppo del nostro porto.


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GRUPPI CONSILIARI DI

Popolo della Libertà

Futuro e Libertà

Brindisi Avanti Veloce

La Puglia prima di tutto

 

Al Signor Sindaco di Brindisi

SEDE

Brindisi, lì 5 aprile 2013

 

Oggetto: proroga della concessione per l’attracco dei rimorchiatori nel porto interno. Proposta di intervento sulla determinazione della tariffa.

 

Signor Sindaco,

è in scadenza la ennesima proroga della concessione dello spazio portuale interno alla ditta “Fratelli Barretta” per l’accosto dei rimorchiatori. Il tempo trascorso pare non abbia ancora prodotto il risultato più volte annunciato di trovare una alternativa al sito attuale posto, come noto, all’interno del porto.

Nel frattempo, anche per parte dell’Autorità Portuale stessa, si è alimentato il dibattito circa i costi dei servizi portuali in genere che potrebbero incoraggiare o, al contrario, scoraggiare l’arrivo di nuovi traffici a Brindisi a seconda della concorrenzialità o meno di quei costi con gli altri porti italiani e, in particolare, pugliesi.

Tra i costi dei servizi portuali, certamente, quello dell’assistenza dei rimorchiatori è uno dei più importanti. Nel porto di Brindisi, da tempo, l’applicazione della tariffa per tale servizio è regolata come segue.

Il calcolo della tariffa è così composto: la tariffa BASE è calcolata nel porto interno. Per i servizi nel porto esterno c’è un’ADDIZIONALE del 50% che determina una NUOVA tariffa. Su questa nuova tariffa si applicano tutti i supplementi (es. notturno dalle 17:00 in poi 100%, ecc.), secondo il principio della capitalizzazione degli interessi composti.

Per esempio: considerando che la tariffa base nel porto interno sia 1.000 euro, se svolta nel porto medio diventa 1.500 euro. Se il servizio è svolto alle 17:01 (notturno) il costo per ogni rimorchiatore sarà di euro 3.000 euro. Se viene svolto il lunedì alle ore 07:00 (notturno – festivo sino alle 08:00) diventerà 4.500 euro per ogni rimorchiatore.

E’ evidente che l’addizionale da supplemento diventa, di fatto, una nuova tariffa sulla quale poi applicare ulteriormente altri supplementi.

A seguito delle varie decisioni di posizionamento degli imbarchi, risulta che oggi sostanzialmente Il 100% del fatturato del servizio rimorchiatori viene svolto nell’area portuale presso la quale si applica il supplemento del 50%, ossia il Porto Medio.

Giunti a questo punto, in prossimità anche della ennesima proroga sulla quale l’Autorità portuale e il suo Comitato saranno chiamati a decidere, riteniamo irrinunciabile di proporre, per il tramite della presenza del Comune di Brindisi in Comitato portuale con il Sindaco, una riconsiderazione della tariffa. Tale proposta ovviamente deve essere avanzata alla ditta “Fratelli Barretta”, in sede di eventuale proroga della concessione nel porto interno, e da quella ditta, ovviamente, accettata in deroga a quanto invece stabilito dal regolamento la cui titolarità è della Capitaneria di Porto.

In sostanza Le chiediamo, Signor Sindaco, di avanzare la proposta di considerare l’applicazione della ‘tariffa base’ senza supplemento nel Porto Medio, in quanto nell’area dove è attualmente  in vigore la tariffa base (Porto Interno) non viene svolta alcuna attività.

Le chiediamo inoltre che finalmente si individui un luogo nel Porto Medio dove ubicare la stazione dei rimorchiatori. Le ricordiamo che per questo fu istituita una Commissione ad hoc tra i rappresentanti del Comune, dell’Autorità Portuale e della Provincia che avrebbe dovuto individuare tale ubicazione e che mai si è riunita negli anni. Riteniamo che l’ubicazione ideale per questo sia una piccola porzione della colmata di Capo Bianco alla quale recentemente la Brindisi LNG ha rinunciato, che è ubicata in un punto strategico del porto rispetto a tutti i traffici.

Le chiediamo, Signor Sindaco di formalizzare questa proposta che è in linea con la volontà di tutti di ricercare il rilancio delle attività portuali partendo proprio dall’analisi di tutto ciò che può diventare attrattivo per nuovi traffici alternativi a quelli tradizionali come quello del carbone.

Autorità Portuale e Comune di Brindisi hanno la facoltà di proporre e la ditta “Fratelli Barretta” di accettare in considerazione anche della ennesima già citata proroga che, concessa senza alcuna novazione, dimostrerebbe inerzia di tutti i soggetti competenti a risolvere il problema dello spostamento che ormai è lucidamente noto a tutti.

Confidiamo nell’attività dell’Amministrazione comunale e del Sindaco, in quanto membro del Comitato portuale, e restiamo in attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda

 

 

FIRMATO

Mauro D’Attis, Cosimo Elmo, Pietro Guadalupi (PdL)

Antonio Pisanelli (FLI)

Ilario Pennetta (BAV)

Massimiliano Oggiano (LPPDT)

 

“Siamo tutti Marò” – Nasce comitato a supporto dei due fucilieri pugliesi

siamo tutti maro' Non si può guardare con disinteresse od indifferenza alla iniziativa  “Siamo tutti Marò” il Comitato spontaneo a supporto dei due fucilieri pugliesi del Battaglione San Marco coinvolti nella nota vicenda. Promotore della iniziativa è l’Avvocato Stefano Marrone, scopo e finalità del Comitato: che  Massimiliano Latorre e Salvatore Girone vengano processati in Italia.

“Siamo tutti Marò” ha incassato il supporto di amministratori ed anche di alcuni operatori della informazione. Ne sapremo di più sabato: a Dolo (Venezia) verrà, infatti, presentata ufficialmente la iniziativa.

Fin da ora però, apprendiamo, che lo scopo dell’associazione è, come già detto,  promuovere un movimento di opinione per favorire con il ritorno in Italia dei due militari trattenuti, secondo l’associazione, illegittimamente, in India e affinché siano giudicati da magistrati italiani per fatti avvenuti in acque internazionali.

Il nome del comitato -spiegano gli organizzatori– afferma da sé gli intenti di questa associazione che vuole portare in patria i nostri due militari affinché siano giudicati dai nostri tribunali. I militari sono accusati di un reato che in ogni caso avrebbero commesso in acque internazionali e pertanto non soggette a giurisdizione e alla legge indiana».

Tam tam mediatico ed anche in rete:  su facebook è possibile trovare una apposita pagina (per trovarla CLICCARE QUI)

Appuntamento dunque a Dolo, sabato 6 Aprile, presso la Sala Consiliare del Municipio -sito in via Cairoli 39- con inizio fissato per le ore 12.30.

cosimo de matteis


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Per aderire al Comitato “Siamo tutti Marò” -apartitico ed apolitico- è possibile scrivere alla Sede della Associazione (Riviera Matteotti, 15 Dolo,Venezia) o all’indirizzo mail siamotuttimaro@libero.it


 

DOPPIO INCARICO – In undici “allattano” , da Regione e Parlamento, denaro pubblico. Ecco i nomi

Antonio Matarrelli, sel, nichi vendola, doppio incarico, doppi stipendi, denaro pubblico, tribunale di bari, regione puglia, ricorsi presentati contro undici consiglieri, i nomi , Roberto Marti,Lucio Tarquinio,Massimo Cassano,Dario Stefano ,    I furbetti sono ovunque: dai miserabili che entrano (o cercano di farlo) a sbafo al campo a quelli che “rubano” (in senso figurato, ca va sans dire)  un po’ di più.

E’ il caso –non solo pugliese- di quei Consiglieri Regionali che, per grazia ricevuta (nessuno di loro ha avuto UN VOTO DI PREFERENZA) si trovano ora pure al Parlamento a guadagnare trenta milioni al mese. Occorre che facciano una chiara opzione. E’ persino evidente la tremarella di costoro che, appena approdati a Roma, sentono odore di scioglimento delle camere ed allora si tengono stretto pure il seggio di Via Capruzzi.

A Brindisi direbbero che han paura di perder “filippu cu tuttu lu panaru”.  Ma, adagi popolari a parte, la situazione è quella: decidano a quale vacca debbono allattare. Si tratta di denaro pubblico e non è un bell’esempio quello che danno. Fortunatamente, pare, si muova qualcosa. Vedremo se i ricorsi presentati al Tribunale di Bari avranno un qualche esito. Nel frattempo costoro continuano a prendere denaro pubblico da due fonti, a partire dall’omosessuale abortista di Terlizzi.

Per pura informazione ecco gli undici consiglieri regionali pugliesi col doppio incarico: Nichi Vendola (Sel),  Rocco Palese, Massimo Cassano, Pietro Iurlaro, Roberto Marti, Gianfranco Chiarelli e Lucio Tarquinio (questi sei sono  tutti del Pdl), Antonio Decaro e Michele Pelillo del Partito Democratico – Pd ed i comunisti  Dario Stefano e Antonio Matarrelli (Sel).

Con Antonio Flora la “rinascita” definitiva del calcio brindisino?

ANTONIO FLORA Notiz.jpgNoi naturalmente lo speriamo. Ma a “cronache brindisine” abbiamo la memoria lunga: non dimentichiamo, ad esempio, il “trattamento” che il neo Presidente ebbe non più tardi di quindici mesi fa.

E se lui –giustamente- cerca di dimenticare (sebbene, di recente, ha avuto modo di ribadire cosa avvenne nella estate del 2011) e di legare con la città e la tifoseria, noi ricordiamo bene –e lo ricorderemo spesso- l’ostracismo che Antonio Flora incontrò a Brindisi. Ostilità peraltro non dissimile da quella che una frangia (sparuta ma terribilmente influente) di “tifosi” ha avuto nei confronti dell’Ingegnere Annino De Finis. E non erano solo i tifosi: persino  politici e giornalisti (diciamo così…) si son permessi di insultare e deridere il Dirigente del Brindisi, anche in nome di una ilare –quanto infondata- teoria secondo la quale “da Fasano o da Foggia non è mai venuto nulla di buono e Brindisi non ha bisogno di questi forestieri”.

Sappia il dottor Flora –cui va il  nostro sincero  benvenuto– queste cose. Ovviamente lui le sa bene, molto bene. Ma, da parte nostra, abbiam voluto ribadirle: repetita iuvant. Ed inoltre è bene dirle prima certe cose: prima che i soliti pagliacci inscenino ulteriori –appunto- pagliacciate contro il neo Presidente del Brindisi. Buon lavoro ad Antonio Flora e… FORZA BRINDISI!

cosimo de matteis


postilla:giunge la eco di una particolare -e sacrosanta!-sensibilità del Presidente Flora verso l’annosa questione dei “portoghesi” e, in genere, della ovvia necessità che ogni persona paghi il biglietto allo stadio. Chi scrive, per tale “battaglia”, ha fatto di tutto ma il problema -davvero fastidioso ed irritante- evidentemente sussiste ancora. Bene: sappia Flora di avere un tenace “alleato” in cronache brindisine